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La politica fuori dalla Sanità

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda Loredana Poncini il 22/01/2010, 8:33

L'auspicio di Ignazio Marino, nel post di cambiamentoorg di ieri, è che LA SANITA' SIA RIPULITA dalle ingerenze clientelari politiche, e che IL PD SI MOBILITI a questo scopo, mettendo al centro il merito anziché i privilegi.
I nostri rappresentanti PD in Parlamento son capaci di raccogliere quest'invito e di portarlo avanti ? :?:
(fusse che fusse veramente la volta bona ! :!: )
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Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda ranvit il 22/01/2010, 9:21

La vedo dura....i politici di tutte le tendenze, in primis quelli del Cs, sono gli "utilizzatori" delle grandi risorse della Sanità!
(Vedi Campania, Lazio, Puglia etc).

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda Iafran il 22/01/2010, 9:55

Loredana Poncini ha scritto:L'auspicio di Ignazio Marino, nel post di cambiamentoorg di ieri, è che LA SANITA' SIA RIPULITA dalle ingerenze clientelari politiche, e che IL PD SI MOBILITI a questo scopo, mettendo al centro il merito anziché i privilegi.
I nostri rappresentanti PD in Parlamento son capaci di raccogliere quest'invito e di portarlo avanti ?

Marino è nelle mie simpatie politiche, però dovrebbe mobilitarsi anche la base, che esiste, che vive e che vota (finora).
Se alla base, poi, non si riconosce alcuna valenza le prossime elezioni regionali potrebbero essere molto significative nel numero delle astensioni. A me per esempio, in Calabria (dove la sanità ha raggiunto il massimo come inefficienza e spesa), non mi va di salire e scendere "dalla padella alla brace".
I salti mortali che ho fatto per votare alle primarie del PD (ero fuori sede) non intendo sobbarcarmeli alle prossime elezioni amministrative.
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Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda pinopic1 il 22/01/2010, 14:41

La sanità è uno degli esempi di come è stato legalizzato il sistema di finanziamento illecito dei partiti attraverso l'accentuazione dell'occupazione dello stato da parte dei partiti.
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Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda Iafran il 22/01/2010, 16:33

pinopic1 ha scritto:La sanità è uno degli esempi di come è stato legalizzato il sistema di finanziamento illecito dei partiti attraverso l'accentuazione dell'occupazione dello stato da parte dei partiti.

"Finanziamento illecito dei partiti" è quello che si vuol far credere: si tratta di "finanziamento illecito della persona" tramite il partito che si gestisce (o si è gestito) e si governa (o si è governato) come un feudo personale.
Ai termini "dei partiti" sostituirei "delle persone".
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Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda raffaele leone il 27/01/2010, 4:10

Mi pare ci siamo dimenticati i Sindacati CGIL,CISL,UIL,lavoro da vent'anni nella Sanità del Lazio è vi posso assicurare che NON C'E' UNA COSA PULITA!!! a cominciare dai pesciolini dei rappresentanti sindacali votati proprio per ottenere favori,e poi capi,capetti, dirigentini, dirigentoni,managerini ,manageroni,ecc ecc ecc e tuttà una illegalità ,corruzione,traffici piccoli,piccolissimi, medi mediograndi,grandi,grandissimi.Sentivo l'altro giorno il parolaio Rutelli dire alla radio ai Partiti a impegnarsi per non intromettersi nelle nomine dei Primari.Si vede che è uno che non ha mai lavorato in vita sua e non capisce nulla,non si tratta dei primari,cosa ben piccola rispetto al resto.E' tutta una rete ramificatissima di traffici dalla più piccola posizione di potere fino ai direttori generali.Non si salvano nemmeno la maggior parte dei semplici dipendenti che votano i loro rappresentanti sindacali per puro e semplice clientelismo.Se non si capisce questo,non si capisce nulla,e allora è logico che i Di Pietro,i Travaglio e i Grillo sembrano dei pazzi.Ma che ne sanno gli scrittori,gli intellettuali,i direttori dei giornali,i filosofi di tutto questo,nulla....se ne stanno beati tra le loro carte.....fuori dalla realtà... e discettano,discettano....
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Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda franz il 27/01/2010, 8:08

Per fare una prima sintesi, c'è qualcosa di sbagliato in queste rivendicazioni di espulsione della politica dalla sanità.
In realtà dovremmo dire "fuori i partiti, i sindacati e gli affaristi dalla gestione della sanità".
.... e "dentro la politica". Quella vera.
Dentro nelle decisioni che riguardano la collettività, la cosa pubblica.
Poi l'esecuzione di queste decisioni deve essere affidata ad un personale tecnico competente, slegato dai centri di potere.
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Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda Loredana Poncini il 27/01/2010, 9:36

Concordo al 100% con Raffaele, per esperienza vissuta, come la sua.
A Franz ricordo che la lottizzazione partitica è la politica attuale, ingravescente dal '78 a tutt'oggi, cioè una politica che non si limita certo ad indirizzare e coordinare le risorse, ma che GESTISCE TUTTO il SSN, nominando direttamente i Direttori Generali e clientariamente tutto il personale. E' un sistema completamente fuori da ogni controllo democratico, che in ogni regione si convenziona con chi vuole etc.etc. Economicamente, è un disastro spaventoso, e politicamente, una degenerazione off limits ! Povera Tina Anselmi: il S.S.N. che hai varato, va a picco, perché i partiti se lo stanno mangiando vivo !
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Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda Iafran il 27/01/2010, 11:12

franz ha scritto:In realtà dovremmo dire "fuori i partiti, i sindacati e gli affaristi dalla gestione della sanità".
.... e "dentro la politica". Quella vera.
Dentro nelle decisioni che riguardano la collettività, la cosa pubblica.

Per ottimismo, tenderei a fare dei distinguo.
Basterebbe solo "fuori gli affaristi dalla gestione della cosa pubblica" e poi tutto quello che aggiungi tu "dentro la politica". Quella vera. Dentro nelle decisioni che riguardano la collettività, la cosa pubblica.” Per non fare torto a coloro che, sia nei partiti sia nei sindacati, subiscono il fare scellerato degli avidi, i quali tendono ad occupare sempre le posizioni dirigenziali più alte nei vari organismi sociali, con danno per tutti.
Loredana, la Anselmi non si immaginava certo ciò che ne sarebbe seguito: fatta la legge … qualcuno si organizza sempre per aggirarla (a danno di chi la osserva e della collettività)!
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Re: La politica fuori dalla Sanità

Messaggioda pinopic1 il 27/01/2010, 11:50

L'altra sera, a otto e mezzo, quando Del Bono ha accennato all'amico imprenditore che alimentava il bancomat, ho pensato tra me e me: "Non sarà mica un imprenditore del settore sanitario?". Poco dopo ho avuto la conferma.
E' così: ogni politico che si rispetti ha un amico imprenditore del settore sanitario. Vanno di moda.
Poi molti di questi amici imprenditori del settore sanitario hanno delle amiche in comune con i politici. E' un segno distintivo della seconda repubblica. Tutto in regola comunque. Vuoi stare a sindacare sull'amicizia?
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