Rosarno: abbiamo le nostre banlieue

Il commissario prefettizio: situazione tesa. un uomo spara in aria per disperdere migranti
Rosarno: ripresi gli scontri
Una delegazione di immigrati ricevuta in municipio. Sassaiola contro giornalisti del Tg2
ROSARNO - Venerdì mattina ci sono stati altri scontri a Rosarno, ma molto meno gravi di quelli di giovedì sera (14 arresti e una ventina di feriti leggeri) provocati dalla protesta degli immigrati africani dopo che uno di loro era stato ferito da colpi di fucile ad aria compressa (secondo gli investigatori un episodio non ricollegabile alla 'ndrangheta). Alcune centinaia di extracomunitari, tra i quali alcuni giunti dalle zone vicine, scortati in testa e in coda dalle forze dell'ordine hanno raggiunto in corteo il municipio scandendo slogan di protesta. Una loro delegazione è stata ricevuta dal commissario prefettizio, in quanto il Comune è stato sciolto nel 2008 per infiltrazioni mafiose. Dopo l'incontro, i migranti sono tornati nelle strutture di ricovero in cui sono ospitati («ai limiti del sopportabile», secondo molte testimonianze). Il commissario ha poi ricevuto anche una delegazione di cittadini di Rosarno, i quali chiedono l’immediato allontanamento degli immigrati
SPARI E SASSAIOLA - In precedenza alcuni abitanti di Rosarno avevano raggiunto la zona antistante il municipio ed erano venuti a contatto con gli immigrati. Un uomo ha sparato dal terrazzo della sua casa due colpi di fucile in aria per difendere la moglie e le figlie che guardavano dal balcone, contro le quali erano stati lanciati sassi da alcuni immigrati che stavano transitando in corteo. Dopo i colpi, alcuni immigrati sono entrati nell'abitazione ma per protestare vivamente. Sassi anche contro una troupe del Tg2 e il giornalista Francesco Vitale, senza conseguenze.
INCIDENTI - La situazione è molto tesa e viene seguita con molta attenzione da polizia e carabinieri. Ci sono stati momenti di tensione tra un gruppo di abitanti e le forze dell'ordine dopo che un giovane era stato fermato perché stava litigando con un immigrato davanti al municipio. Gli animi si sono calmati dopo che il giovane è stato rilasciato. I negozi e le scuole sono rimasti chiusi dopo gli atti vandalici della sera scorsa. Dopo la battaglia di venerdì sera, agli immigrati si sono aggiunti altri gruppi provenienti dai centri vicini.
IL COMMISSARIO PREFETTIZIO - «La situazione è grave, è pesante», ha ammesso il commissario prefettizio Domenico Bagnato ai microfoni di CNRmedia . «Ho parlato con i migranti e ho detto loro che faremo tutto il possibile per proteggerli. Ma ho anche specificato che non devono confondere l'attacco da parte di singoli con l'atteggiamento di tutta la cittadinanza». Bagnato ha aggiunto che un nuovo incidente potrebbe innescare nuove tensioni. «Sono preoccupato per la reazione violenta degli immigrati, che vengono sfruttati con l'alibi che la crisi dell'agricoltura non permette di utilizzare manodopera regolare».
La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno
CONDIZIONI DI DEGRADO - «Il problema degli immigrati è collegato a quello della 'ndrangheta», ha detto don Pino Demasi, vicario generale della diocesi di Oppido-Palmi e referente in Calabria dell'associazione antimafia Libera di don Ciotti. «C'è uno sfruttamento pilotato da parte della criminalità e questo a causa dell'assenza dello Stato, che deve tornare a intervenire. Qui c'è una gara quotidiana di solidarietà da parte dei cittadini per aiutare gli immigrati, ma la carità non basta: dà un conforto ma non risolve i problemi alla radice». Don Carmelo Ascone, parroco da 25 anni di Rosarno, dice: «I luoghi in cui vivono gli immigrati sono veri e propri gironi danteschi. Queste persone vivono in condizioni disumane e disperate».
«SIAMO STUFI» - «Quello che sta succedendo a Rosarno è intollerabile e la cittadinanza non lo accetta più», ha detto l'ex assessore alla Protezione civile Domenico Ventre. «A Rosarno gli immigrati sono continuamente assistiti e aiutati e la loro reazione di fronte all'episodio isolato che è successo giovedì è assolutamente sproporzionata. Non possiamo accettare che queste persone devastino il nostro paese suscitando paura tra gli abitanti. La cittadinanza ha gli stessi diritti degli immigrati».
REAZIONI POLITICHE - Molte le reazioni politiche sugli avvenimenti di Rosarno, tra le quali quelle del ministro dell'Interno, Roberto Maroni: «In questi anni è stata tollerata l'immigrazione clandestina che ha alimentato la criminalità e ha generato situazioni di forte degrado».
08 gennaio 2010
www.corriere.it
Rosarno: ripresi gli scontri
Una delegazione di immigrati ricevuta in municipio. Sassaiola contro giornalisti del Tg2
ROSARNO - Venerdì mattina ci sono stati altri scontri a Rosarno, ma molto meno gravi di quelli di giovedì sera (14 arresti e una ventina di feriti leggeri) provocati dalla protesta degli immigrati africani dopo che uno di loro era stato ferito da colpi di fucile ad aria compressa (secondo gli investigatori un episodio non ricollegabile alla 'ndrangheta). Alcune centinaia di extracomunitari, tra i quali alcuni giunti dalle zone vicine, scortati in testa e in coda dalle forze dell'ordine hanno raggiunto in corteo il municipio scandendo slogan di protesta. Una loro delegazione è stata ricevuta dal commissario prefettizio, in quanto il Comune è stato sciolto nel 2008 per infiltrazioni mafiose. Dopo l'incontro, i migranti sono tornati nelle strutture di ricovero in cui sono ospitati («ai limiti del sopportabile», secondo molte testimonianze). Il commissario ha poi ricevuto anche una delegazione di cittadini di Rosarno, i quali chiedono l’immediato allontanamento degli immigrati
SPARI E SASSAIOLA - In precedenza alcuni abitanti di Rosarno avevano raggiunto la zona antistante il municipio ed erano venuti a contatto con gli immigrati. Un uomo ha sparato dal terrazzo della sua casa due colpi di fucile in aria per difendere la moglie e le figlie che guardavano dal balcone, contro le quali erano stati lanciati sassi da alcuni immigrati che stavano transitando in corteo. Dopo i colpi, alcuni immigrati sono entrati nell'abitazione ma per protestare vivamente. Sassi anche contro una troupe del Tg2 e il giornalista Francesco Vitale, senza conseguenze.
INCIDENTI - La situazione è molto tesa e viene seguita con molta attenzione da polizia e carabinieri. Ci sono stati momenti di tensione tra un gruppo di abitanti e le forze dell'ordine dopo che un giovane era stato fermato perché stava litigando con un immigrato davanti al municipio. Gli animi si sono calmati dopo che il giovane è stato rilasciato. I negozi e le scuole sono rimasti chiusi dopo gli atti vandalici della sera scorsa. Dopo la battaglia di venerdì sera, agli immigrati si sono aggiunti altri gruppi provenienti dai centri vicini.
IL COMMISSARIO PREFETTIZIO - «La situazione è grave, è pesante», ha ammesso il commissario prefettizio Domenico Bagnato ai microfoni di CNRmedia . «Ho parlato con i migranti e ho detto loro che faremo tutto il possibile per proteggerli. Ma ho anche specificato che non devono confondere l'attacco da parte di singoli con l'atteggiamento di tutta la cittadinanza». Bagnato ha aggiunto che un nuovo incidente potrebbe innescare nuove tensioni. «Sono preoccupato per la reazione violenta degli immigrati, che vengono sfruttati con l'alibi che la crisi dell'agricoltura non permette di utilizzare manodopera regolare».
La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno
CONDIZIONI DI DEGRADO - «Il problema degli immigrati è collegato a quello della 'ndrangheta», ha detto don Pino Demasi, vicario generale della diocesi di Oppido-Palmi e referente in Calabria dell'associazione antimafia Libera di don Ciotti. «C'è uno sfruttamento pilotato da parte della criminalità e questo a causa dell'assenza dello Stato, che deve tornare a intervenire. Qui c'è una gara quotidiana di solidarietà da parte dei cittadini per aiutare gli immigrati, ma la carità non basta: dà un conforto ma non risolve i problemi alla radice». Don Carmelo Ascone, parroco da 25 anni di Rosarno, dice: «I luoghi in cui vivono gli immigrati sono veri e propri gironi danteschi. Queste persone vivono in condizioni disumane e disperate».
«SIAMO STUFI» - «Quello che sta succedendo a Rosarno è intollerabile e la cittadinanza non lo accetta più», ha detto l'ex assessore alla Protezione civile Domenico Ventre. «A Rosarno gli immigrati sono continuamente assistiti e aiutati e la loro reazione di fronte all'episodio isolato che è successo giovedì è assolutamente sproporzionata. Non possiamo accettare che queste persone devastino il nostro paese suscitando paura tra gli abitanti. La cittadinanza ha gli stessi diritti degli immigrati».
REAZIONI POLITICHE - Molte le reazioni politiche sugli avvenimenti di Rosarno, tra le quali quelle del ministro dell'Interno, Roberto Maroni: «In questi anni è stata tollerata l'immigrazione clandestina che ha alimentato la criminalità e ha generato situazioni di forte degrado».
08 gennaio 2010
www.corriere.it