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Lavoro ,Felicità

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Lavoro ,Felicità

Messaggioda Robyn il 05/01/2010, 15:31

La felicità tanto decantata da qualcuno è scritta in tutti gli articoli della prima parte della costituzione,si realizza applicando tutti questi articoli.La nostra costituzione ha inteso iniziare con il lavoro perchè e tramite il lavoro che la persona realizza la sua felicità.Il lavoro dà alla persona serenità e senso alla sua vità,gli permette di realizzare i suoi progetti futuri.Tramite il lavoro la persona si realizza professionalmente può essere indipendente ed avere libertà economica per sè e per la sua famiglia.La costituzione è l'anima di un paese.Le modifiche che in esso intervengono maturano con il tempo nel paese per cui qualsiasi cosa affrettata e prematura,è controproducente.Attualmente il paese vive in questa costituzione.Qualsiasi cambiamento è graduale ed interviene con il tempo e quando i tempi sono maturi.L'attuale costituzione,la 1 parte,non necessita di modifiche,ma tuttal'più in un futuro non definibile potrebbero esserci integrazioni di nuovi articoli.L'integrazione di nuovi articoli non può essere in contraddizione con gli articoli già esistenti.Le integrazioni ed eventualmente le modiche,non solo sono graduali e riguardano processi lenti,ma non si fanno ad occhi chiusi o in bianco,poiche devono essere analizzate ed argomentate,devono essere scritte nero sù bianco.Altra cosa sono gli articoli inapplicati come l'articolo che prescrive che i partiti devono essere a base democratica Ciao Robyn
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Re: Lavoro ,Felicità

Messaggioda cardif il 05/01/2010, 16:52

Scusa Robyn,
perché hai inserito questo argomento, visto che tu stesso hai avviato la stessa discussione con l'argomento "art.1"?

Comunque, già che ci siamo, hai scritto:
" ... tramite il lavoro ... la persona realizza la sua felicità".
Chi non ha lavoro (disoccupato o pensionato che sia) dev'essere infelice?

E questa tua affermazione:
"Tramite il lavoro la persona si realizza professionalmente può essere indipendente ed avere libertà economica per sè e per la sua famiglia",
Significa che il lavoro è un mezzo per il conseguimento della libertà economica?

Allora io mi chiedo:
non sarebbe meglio porre un "fine" nell'art'1, anzicché un "mezzo"?
la libertà economica esaurisce l'aspirazione di libertà dell'uomo (quello che vuole essere libero, naturalmente, non il soldatino che ha bisogno del caporale che lo guidi)?

Questo non ha niente a che vedere con la sparata di Brunetta, che ha detto: "stabilire che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro non significa assolutamente nulla».
L'Italia è (e deve rimanere) una Repubblica democratica, che significa moltissimo.
Fondata su che, secondo me si potrebbe pure discutere, ma non in questo periodo.
Però non è colpa mia se continuo ad intervenire su quest'argomento, non aperto da me ed evidentemente non esaurito nelle discussioni precedenti.
cardif
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Lavoro ,Felicità

Messaggioda Robyn il 05/01/2010, 17:44

La controversia sull'art 1 è che secondo alcuni questo abbia un'interpretazione classista.Il lavoro non è solo quello dell'operaio e dell'impegato ma è anche quello del commerciante dell'imprenditore del libero professionista etc per cui non c'è un'interpretazione classista
Il retaggio culturale classista esiste nella mente di chi pensa che questo sia un'articolo classista.Il lavoro è la principale cosa su cui realizzare la felicità,la libertà economica,la famiglia,i progetti per il futuro.E uno strumento su cui relizzare la libertà.Questi signori che vedono tutto fumo negli occhi e che vivono l'incubo comunista vadano a lavorare che è meglio
Ciao Robyn
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Il lavoro rende liberi

Messaggioda franz il 05/01/2010, 19:22

Polonia. Rubata (e poi ritrovata) la storica scritta del campo di concentramento di Aushwitz.
Arbeit Macht Frei (il lavoro rende liberi)
Strano che questo concetto sia diventato anche l'emblema dell'olocausto.
O forse no? cardif ha ragione. Il lavoro è un mezzo e non è l'unico.
Una Costituzione deve basarsi su un principio. Oppure su una pluralità di principi.
Libertà, egualianza, quello che vuoi .... ed il lavoro non è un principio, non è un fine.
Lo era, sul piano della propaganda, per nazisti e comunisti.
Tempi passati. Per fortuna.
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Re: Lavoro ,Felicità

Messaggioda Robyn il 06/01/2010, 12:02

E scusa su che cosa dovrebbe fondarsi la repubblica?Uno come si procura da vivere?Da quello che mi risulta il lavoro è l'elemento fondante della repubblica.Su quali basi bisogna costruire la società?Il cs e il PD è un grande partito del lavoro.Labour Party significa partito del lavoro.In realtà è che c'è una parte della classe dirigente in questo paese che è nichilista ed eversiva.Che cosa c'entra adesso fascismo e comunismo?Attaccando l'art 1 per attaccare i dipendenti pubblici si attacca tutto il mondo del lavoro.Certi signori se pensano che venire in politica significa fare i propri comodi hanno sbagliato posto Robyn
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Re: Lavoro ,Felicità

Messaggioda franz il 06/01/2010, 12:37

Robyn ha scritto:E scusa su che cosa dovrebbe fondarsi la repubblica?Uno come si procura da vivere?Da quello che mi risulta il lavoro è l'elemento fondante della repubblica.Su quali basi bisogna costruire la società?

Appunto, tu confondi l'elemento su cui si basa la società moderna, con l'elemento fondante di una repubblica.
La società umana funziona con il lavoro e varie cose accumulate: la conoscenza (senza quale non esiste lavoro da fare) ed il capitale, senza il quale anche qui non esiste lavoro. Per far funzionare il tutto servono principi, come quello di libertà e responsabilità, sussidiarietà, egualianza, solidarietà e via elencando.
Senza principi non c'è diritto e senza diritto c'è solo anarchia.
Ergo se la società moderna funziona da 10'000 anni grazie al lavoro degli esseri umani ed alle conoscenze accumulate, la repubblica (affermazione dello stato di diritto) si basa su principi ispiratori, non sul lavoro o il capitale, o la conoscenza.
Mi chiedo se sia tanto chiedere che queste cose siano spiegate a scuola, e non in un forum di politica.
"Che cosa c'entra adesso fascismo e comunismo?", ti chiedi! C'entrano eccome perché chi instaura regimi dittatoriali e quindi nega i valori della libertà tenderà di vendere, per propaganda, altre cose come sostitutivi. Tanto per distrarre le masse.
Da qui la scritta in quel campo di concentramento o l'apoteosi dello stakanovismo in unione sovietica.
In ogni caso avevi scritto altrove "tutte le costituzioni europee iniziano con un'articolo sul lavoro" ma ti ho smentito elencando i principi ispiratori delle altre nazioni. Che sono ben altri.
L'unica che mi risulta è quella italiana e l'Italia è quella con meno lavoro in europa (vedi l'emigrazione secolare ed il boom del lavoro nero). Se questo è il risultato, prendiamo pure atto che l'Italia NON è una repubblica fondata sul lavoro o che scriverlo non serve assolutamente a nulla. Altre nazioni non lo scrivono e c'è molto piu' lavoro.

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Re: Lavoro ,Felicità

Messaggioda Robyn il 06/01/2010, 12:59

Allora scegli:
art 1 "l'Italia e una democrazia che ricerca la felicità"
"Il lavoro è un fine per realizzare la felicità e i sogni"

oppure
"L'Italia è una repubblica popolare cinese fondata sui lavoratori.I lavoratori sono inseriti nel sindacato unitario"
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Re: Lavoro ,Felicità

Messaggioda Stefano'62 il 06/01/2010, 13:10

Robyn ha scritto:E scusa su che cosa dovrebbe fondarsi la repubblica?Uno come si procura da vivere?Da quello che mi risulta il lavoro è l'elemento fondante della repubblica.Su quali basi bisogna costruire la società?Il cs e il PD è un grande partito del lavoro.Labour Party significa partito del lavoro.In realtà è che c'è una parte della classe dirigente in questo paese che è nichilista ed eversiva.Che cosa c'entra adesso fascismo e comunismo?Attaccando l'art 1 per attaccare i dipendenti pubblici si attacca tutto il mondo del lavoro.Certi signori se pensano che venire in politica significa fare i propri comodi hanno sbagliato posto Robyn

Robyn ha ragione.
Altrove avevo motivato il mio apprezzamento per gli articoli 1 e 4 della Costituzione:

Art. 1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 4.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.


Dice che il lavoro è sia un diritto sia un dovere.
Dice che i cittadini realizzano l'uguaglianza partecipando allo sviluppo di qualcosa (lo Stato) che appartiene a loro e a cui per contro appartengono,senza nessuna esclusione determinata dai capricci del mercato.
Concretizza chiaramente un principio di uguaglianza e di libertà,che altrimenti in questo mondo moderno e globalizzato rimarrebbe astratto e incompleto.
Tanto è vero che i fascisti si sono potuti impunemente appropriare del concetto,travisandolo,strapazzandolo,violentandolo.

E se in Italia il lavoro manca,la colpa non è certo di quegli articoli,notoriamente disattesi da decenni come tanti altri articoli della Costituzione.
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Re: Lavoro ,Felicità

Messaggioda franz il 06/01/2010, 13:21

Stefano'62 ha scritto:Dice che il lavoro è sia un diritto sia un dovere.
Dice che i cittadini realizzano l'uguaglianza partecipando allo sviluppo di qualcosa (lo Stato) che appartiene a loro e a cui per contro appartengono,senza nessuna esclusione determinata dai capricci del mercato.
Concretizza chiaramente un principio di uguaglianza e di libertà,che altrimenti in questo mondo moderno e globalizzato rimarrebbe astratto e incompleto.

Una cosa è affermare diritti e doveri, come quello al lavoro. Altro affermare principi ispiratori (fondamentali).
Tra l'altro i diritti ed i doveri dei cittadini sono elencati nel titolo primo, a partire dall'Art 13. ed il lavoro è ripreso nel titolo III.
Quanto all'astrattezza ed alla incompletezza, se c'è qualcosa che in Italia piu' si avvicina al concetto è proprio il lavoro.
Probabilmente a noi italiani piace contemplare principi aulici, mentre poi ci si arrangia con il lavoro nero, con le raccomandazioni, il clientelismo, il nepotismo, la negazione della cultura della responsabilità e del merito.
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Re: Lavoro ,Felicità

Messaggioda franz il 06/01/2010, 13:28

Robyn ha scritto:Allora scegli:
art 1 "l'Italia e una democrazia che ricerca la felicità"
"Il lavoro è un fine per realizzare la felicità e i sogni"

oppure
"L'Italia è una repubblica popolare cinese fondata sui lavoratori.I lavoratori sono inseriti nel sindacato unitario"
Ciao Robyn

Il lavoro non è un fine, è un mezzo, e non l'unico. È anche un diritto ed un dovere, ma questo non fa parte dei principi fondamentali ma della elencazione dei diritti e dei doveri, che di solito viene dopo, in ogni costituzione.
Ognuno ricerca la felicità con gli strumenti che vuole, sempre che questa sua libertà non entri in conflitto con quella degli altri. Una costituzione puo' dire che la libertà di movimento è importante e garantita, non elenca i mezzi (auto, treno, bicicletta) e nemmeni i fini (perché voglio muovermi).
Per solamente poi la ricerca della fecilità io non la metterei nella costituzione.
Dà un carattere finalistico ed etico allo stato. E se uno volesse, per i fatti suoi, essere infelice?
Quindi non mi vanno bene entrambe le opzioni. ;)

Franz
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