Il Presidente della Repubblica Napolitano, nel discorso di fine anno, ha parlato di riforme costituzionali, istituzionali e della giustizia. Non ha espresso pareri su quali siano necessarie, secondo lui. Ha chiarito che, però, devono essere condivise, devono tener conto dell'essenziale equilibrio tra i poteri dello Stato, e che non sono seconde a quelle economiche e sociali.
-------------
Il leader dell'Idv nel suo blog, in riferimento alla proposta di Brunetta di riformare l'art.1, ha scritto: «Dal punto di vista politico il 2010 costringe già a disseppellire l'ascia di guerra contro il solito manipolo golpista che vuole stravolgere la Costituzione cavalcando le dichiarazioni del Capo dello Stato, forse incaute visti gli interlocutori».
-------------
Parole subito interpretate dal CD (politici e giornalisti) che vedono in esse un "attacco a testa bassa al Capo dello Stato", con conseguente invito al PD a mantenere le distanze da Di Pietro.
Sandro Bondi dice: "Le ultime dichiarazioni di Di Pietro, che chiamano nuovamente e impropriamente in causa il Presidente della Repubblica, evidenziano al Pd il problema non più rinviabile di come sia possibile conciliare l'alleanza politica con un partito eversivo come quello di Di Pietro" .
Cicchitto parla di "mancanza di dovuto rispetto istituzionale", dimenticando quello che il suo PdC ha detto, fatto e fatto fare dalle sue TV ai danni di Scalfaro e Prodi; e lo stravolgimento eversivo che sempre il PdC vuol realizzare dei poteri dello Stato, riducendoli ad uno solo: il suo.
--------------
Immediato accoglimento dell'invito da parte di alcuni esponenti del PD. Enrico Letta, per esempio, ritiene che Di Pietro, su questa strada, ottiene solo di rafforzare il PdC e la maggioranza.
--------------
Di Pietro scrive a Bersani dal suo blog.
"Come sai, avevamo fissato un incontro per il prossimo 12 gennaio per discutere di elezioni regionali. Mi dispiace ma dobbiamo prima chiarire un punto fondamentale del nostro "stare insieme": voi del PD volete allearvi o no con l'Italia dei Valori per costruire una valida alternativa al Governo delle destre berlusconiane?
Sia chiaro, noi lo vogliamo perché crediamo in un sistema bipolare di rappresentanza politica (e in tale modello noi ci collochiamo nel centrosinistra, a prescindere da Berlusconi) e perché non ci piace la politica del "doppio forno", un pò di qua un pò di là, portata avanti da altre forze politiche al cui capezzale tutti i giorni voi del Pd vi prostrate. A noi dell'IdV invece, mal ci sopportate. Tutti i giorni ci trattate come appestati, utili solo per motivi elettorali e poi da criminalizzare e denigrare con la stessa foga e supponenza dei vari Bondi, Cicchitto e prezzemolino Capezzone del Pdl".
"L'ultima goccia (che, se non ritrattata, rischia di rompere il vaso) è l'attacco che ci ha rivolto ieri il vicesegretario del Pd Enrico Letta. Mi ero permesso di avvertire gli elettori del mio partito del rischio che la democrazia corre nell'affidarsi all'attuale maggioranza per fare le riforme e citavo come esempio" le parole di Brunetta. "Ho anche aggiunto - è vero e lo ripeto anche ora - che le parole dette a fin di bene dal Presidente Napolitano "forse sono state un pò incaute, considerati gli interlocutori". Esattamente così ho detto e non vedo proprio cosa ci sia di così offensivo nei confronti del Presidente della Repubblica in questa mia presa di posizione. Non ho criticato Napolitano come persona e nemmeno il suo discorso di buon senso (che anzi ho apprezzato) ma ho solo fatto rilevare come purtroppo questa maggioranza ora ne approfitterà per strumentalizzare - come sempre ha fatto finora - le aperture di credito del Presidente della Repubblica nei confronti di questo Governo".
------------
Penso che Di Pietro abbia avuto ragione a dire che il CD avrebbe "cavalcato" le parole di Napolitano a suo tornaconto. Il solo fatto che Napolitano abbia pronunciato quelle parole ha dato adito ad esponenti del CD di avvalorare la necessità di realizzarle, spacciando per un suo avallo quelle che vogliono fare loro.
Il PD (almeno alcuni esponenti) continua ad essere troppo timoroso di apparire scontroso nei confronti dei dettami del CD e non prende una posizione più marcata; soprattutto a non decidere che fare con Di Pietro.
Non è al momento necessario? Forse. Ma nell'insieme non dà un'immagine di compattezza e decisione nelle scelte, e questo tentennare non è positivo. Credo.
Speriamo bene per quest'anno, và.
cardif