Copenaghen e le rituali contestazioni violente

In questi giorni di vertice a Copenaghen, abbiamo assistito e stiamo assistendo alle solite rituali contestazioni violente.
Sui quotidiani e in molti notiziari scorrono le immagini degli scontri fra i soliti noti (eco-pacifisti, black, estremi sinistri ecc ) e le forze dell'ordine costrette a scendere in campo in assetto da guerra. Siamo sempre alle solite, che si tratti di qualche G8 o Gqualcosa oppure di vertici per l'ambiente, ogni occasione è buona per i professionisti del caos per distruggere le citta' che li ospitano.
E' singolare poi che alcuni quotidiani, notiziari e siti, evidenzino l'azione repressiva delle polizie, omettendo di spiegare che cosa hanno combinato i "pacifici" contestatori.
Logicamente poi ci sono i commenti secondo i quali è colpa della polizia che ha "provocato" i tranquilli turisti della contestazione.
Io sto dalla parte delle forze dell'ordine. I divieti vanno rispettati, come pure le città che ospitano i vertici e i loro cittadini. I contestatori muniti di casco, scudi in policarbonato e asta atte ad offendere non devono avere il diritto di manifestare. Le manifestazioni sono un diritto se non ledono quello degli altri.
Dal G8 di Napoli, a quello di Genova per arrivare a questo di Copenaghen, è sempre la stessa musica. Musica di violenze.
Occorrono leggi per togliere il diritto di manifestazioni pubbliche alle persone recidive di reati del genere. Il nostro diritto di cittadini liberi viene leso dalle violenze dei contestatori.
Sui quotidiani e in molti notiziari scorrono le immagini degli scontri fra i soliti noti (eco-pacifisti, black, estremi sinistri ecc ) e le forze dell'ordine costrette a scendere in campo in assetto da guerra. Siamo sempre alle solite, che si tratti di qualche G8 o Gqualcosa oppure di vertici per l'ambiente, ogni occasione è buona per i professionisti del caos per distruggere le citta' che li ospitano.
E' singolare poi che alcuni quotidiani, notiziari e siti, evidenzino l'azione repressiva delle polizie, omettendo di spiegare che cosa hanno combinato i "pacifici" contestatori.
Logicamente poi ci sono i commenti secondo i quali è colpa della polizia che ha "provocato" i tranquilli turisti della contestazione.
Io sto dalla parte delle forze dell'ordine. I divieti vanno rispettati, come pure le città che ospitano i vertici e i loro cittadini. I contestatori muniti di casco, scudi in policarbonato e asta atte ad offendere non devono avere il diritto di manifestare. Le manifestazioni sono un diritto se non ledono quello degli altri.
Dal G8 di Napoli, a quello di Genova per arrivare a questo di Copenaghen, è sempre la stessa musica. Musica di violenze.
Occorrono leggi per togliere il diritto di manifestazioni pubbliche alle persone recidive di reati del genere. Il nostro diritto di cittadini liberi viene leso dalle violenze dei contestatori.