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Berluscones vs Antiberluscones

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Berluscones vs Antiberluscones

Messaggioda disallineato il 17/12/2009, 10:54

Cari amici,
in questi ultimi post sono stato fatto oggetto di graziose attenzioni e altrettanto gentili commenti. Non mi preoccupo di questo, perchè essere "disallineato" (orgogliosamente disallineato) comprende una certa avversità da parte di chi la pensa in un modo comune a molti. Quindi lascio volentieri a voi i giochetti fra chi è più di sinistra, più antiberluconiano. Considero inoltre una perdita di tempo attaccare l'interlocutore che non è gradito, invece che dibattere sui contenuti e sull'argomento. I lecca lecca, i giochetti allo zoo e le tante altre "bischerate" (termine toscano bonario ) che tendono a criticare la persona invece che la sua idee, non credo siano pertinenti al comportamento da tenersi in un forum, che però è democratico e permette anche queste esternazioni. Fate voi. Io ho altro atteggiamento. Per educazione, non dico mai "perchè ti sei introdotto in questo forum", oppure "non sei interessante" o anche considerazioni legate strettamente all'interlocutore, che considero sempre degno di stima. Ripeto, fate voi.
No problem. Vorrei invece sottoporre agli amici del forum un tema di moda e le mie considerazioni al riguardo.

Una delle accuse che il sinedrio di alcuni "galantuomini" mi ha rivolto è quella di non apparire abbastanza antiberlusconiano.
Su questo mi ritrovo con le affermazioni del segretario Bersani che ha detto che il più antiberlusconiano sarà colui che lo sconfiggerà ( politicamente e non con gli insulti di piazza). Mi sento in sintonia con la linea del segretario che continua con la sua pacatezza anche in momenti di tensione e di parole fuori luogo, cercando di ribattere all'avversario politico (non al "nemico") con argomenti concreti, come è stata concreta la sua visita al berlusca evitando ogni parola strumentalizzabile e strumentale. Non si è lasciato andare a commenti superficiali invitando silvio a non fare la "vittima". Quando ha espresso solidarietà, l'ha fatto e basta senza se e senza ma. Dopo, ma soltanto dopo in altra sede ed altro contesto si torna a criticare l'operato di un avversario politico o il suo modo di fare politica.

L'antiberlusconismo, fino ad oggi non ha prodotto nulla di vantaggioso per il centrosinistra. Addirittura io considero un forte berlusconiano nientemeno che Romano Prodi, che con il suo piano unionista ha aperto un autostrada alla vittoria di silvio. E d era tutto molto evidente che finisse così. Ci aveva riprovato Fanceschini con il risultato di un aumento della simpatia nei confronti del berlusca. Il nostro segretario ha cambiato linea (com'era prevedibile che facesse) e ha iniziato a lavorare per un programma a medio-lungo termine. Non riscuoterà consensi immediati, ma alla lunga può essere una linea vincente.

Ho detto più volte che essere "contro" il berlusca, significa produrre l'effetto contrario a quello sperato. Il berlusca si combatte con l'alternativa di governo, pubblicizzando ciò che potremo fare quando saremo alla guida del paese. Poi saranno gli italiani a considerare che probabilmente è stato un errore affidargli la guida del paese e anche fra i suoi stessi elettori ci saranno cambiamenti di scelta elettorale. Se invece c'è lo scontro continuo, l'attacco continuo con storie di gossip, 10domande x te ( ma che hanno copiato da Battisti parafrasando le 10 ragazze x me?), accuse striscianti di rapporti con minorenni, racconti piccanti sulle vicende di letto, interviste alle prostitute prendendo quello che raccontano come vangelo, accuse di complicità nelle stragi, giornate organizzate ad hoc contro di lui, contenstazioni incivili durante il suo comizio cercando di impedirgli di parlare e tanto altro ancora ( lasciamo perdere l'aggressione ) sono tutte vicende che ricompattano e rafforzano il centrodestra.

Nella coalizione del berlusca si stanno manifestando molte discrepanze e dissenzi che saranno sempre più difficili da gestire, quanto più cercheremo di contrapporre un dialogo sereno. Magari duro e convinto, ma sereno. Denunciando i vari misfatti, come è avvenuto per esempio sull'ultimo voto di fiducia alla camera o di altre vicende che non ci troviamo assolutamente daccordo sul loro operato. Il nostro elettorato sappiamo qual'è, lo scopo è quello di avere la fiducia da parte di quelle persone che tradizionalmente od occasionalmente hanno votato centrodestra e in questa legislatura non sono rimasti soddisfatti dal loro operato e cercano un alternativa. E quale può essere l'alternativa credibile, se non il PD?
DiPietro è un elemento rozzo e poco credibile sopratutto da parte di quell'elettorato moderato che può essere disposto a cambiare orientamento nella scelta elettorale, Casini può attrarre voti ma non ha i numeri per poter governare (semmai potrebbe essere un alleato ), Rutelli idem, le altre forze dell'estrema sinistra, per fortuna, sono fuori dai giochi. Quindi abbiamo una grande opportunità considerato tutti i fattori precedentemente esposti. E altro aspetto non da poco è il tramonto del berlusca ed alle sue spalle non c'è una figura altrettanto carismatica e capace di attirare l'elettorato dalla sua parte. Questa considerazione so che non piace a molti del centrosinistra che continuano a vedere silvio come il diavolo da ricacciare all'inferno o un usurpatore del potere, senza considerare che se qualche elettore l'ha votato, ci sarà dei motivi che sfuggono. Io credo che la nostra forza politica sta nel fatto di poter attrarre i moderati dell'altra parte politica, ma dobbiamo guardarci dal fuoco amico rappresentato sopratutto da DiPietro che non porta via un voto al berlusca, anzi ne fa guadagnare, ma in compenso ci cannibalizza i nostri potenziali voti.

Quindi la nostra opposizione deve essere costruttiva e sopratutto non dare spazio alle divisioni come si sono evidenziate in occasione della giornata contro il berlusca prima e successivamente nell'aggressione di silvio. Abbiamo delle buonissime probabilità di poter guidare il paese, non perdiamo tempo sull'antiberlusconismo. Ci siamo occupati sempre troppo dell asua persona, facendogli un favore grande come una casa, perchè appunto abbiamo parlato di lui. Nel bene e nel male ma se ne è parlato troppo. Antiberlusconiani si, ma nei fatti non nelle parole e nelle invettive. Come insegna il nostro segretario.
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Re: Berluscones vs Antiberluscones

Messaggioda disallineato il 17/12/2009, 11:22

Un piano antiberlusconiano nei fatti, come dicevo nel post precedente, è presentare il nostro programma. Quindi approvo in pieno il progetto delle 1000piazze ove esporre ai cittadini cosa potremo fare.
Un altra iniziativa gradita a chi, come me, lavora in piccole e medie aziende artigiane tartassate, è il progetto di superare gli studi di settore, strumento inasprito e molto gradito a quell'ex ministro Visco che vogliamo sperare sia stato messo in condizioni di non fare più danni al paese. L'iniziativa presentata a Bersani, dalla giunta di Confartigianato e dal suo presidente Guerrini, che l'ha ritenuta interessante, perchè ha capito benissimo che è uno strumento iniquo ( forse per quello piaceva a Visco) e che incentiva l'elusione del fisco ed il lavoro nero. Mi ha fatto piacere sapere che Bersani è interessato a creare un nuovo rapporto con le piccole imprese che sono il vero motore dell'economia nazionale.
Credo che sia doveroso ricomporre la frattura che si era creata ai tempi di Prodi-Visco-Padoa con il mondo del lavoro produttivo e che forse una parte dell'elettorato di questo importante settore, sia disposto a dare fiducia al PD del nuovo corso.
La Confartigianato è una delle più importanti associazioni di categoria artigiane ed ascoltare la sua voce, significa ascoltare quella di centinaia di migliaia di imprese artigiane che danno lavoro a tanti dipendenti, non chiedono aiuti di stato, non scioperano mai (casi sporadici ) non sono politicizzate, pensano solo a lavorare a testa bassa e pagare le tasse facendosi spennare dallo stato, finanziando lo stato stesso con gli "acconti" assurdi del 99% di tasse al 30novembre (ridotte quest'anno al 79%) e con l'88% di iva da pagare rispetto a quella dell'anno precedente il 27 dicembre. Provvedimenti assurdi che fanno imbastialire chi lavora e produce ed oltretutto allontanano dalla politica. Il presidente Guerrini ha evidenziato come, almeno fino ad adesso, questo governo non ha tenuto fede a quello che aveva promesso in campagna elettorale.

Sono questi i punti del vero antiberlusconismo: ascoltare la società civile, le parti produttive del paese, raccogliere il malcontento e cercare di capire se ci sono errori che potremmo evitare quando saremo alla guida del paese.
Abbiamo anche la "fortuna" ( questa magari ce la saremmo evitata volentieri) che questo governo si è trovato in un acrisi senza precedenti e logicamente sappaimo bene l'enormi difficoltà in cui si trova ad operare. Ma egoisticamente, questo aspetto può tornare a ns vantaggio perchè i cittadini non danno tantopeso alla crisi in se ma a quello che il governo non fa per loro. Quindi anche sotto questo punto di vista abbiamo enormi vantaggi, da gestire in modo oculato senza gli eccessi della piazza che ci fanno perdere di vista i veri obiettivi.

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Re: Berluscones vs Antiberluscones

Messaggioda disallineato il 17/12/2009, 11:42

Un altro concreto atto di "antiberlusconismo" c'è stato ieri alla camera, quando il governo è andato sotto sugli ordini del giorno PD relativi al finanziamento della banda larga, emendamenti sulla giustizia e per il ripristino della gratuità dei processi sul lavoro.
Lasciamo gli urli di piazza e le contestazioni durante i comizi di silvio, a chi è antiberlusconiano nelle parole.

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Re: Berluscones vs Antiberluscones

Messaggioda ranvit il 17/12/2009, 11:59

Aldilà di una antipatia immediata per i salamelecchi di cui ci inonda costantemente, non posso che condividere in buona parte (ma non tutto...) quanto dice il ns mieloso amico. Del resto sono cose che vado dicendo da molto tempo.
Berlusconi è al governo del Paese perchè l'attuale maggioranza degli italiani lo vuole e per batterlo serve una azione politica degna di questo nome. Cosa che fin'ora è mancata da parte del Cs perchè, e qui faccio mie le parole di De Luca (sindaco di Salerno e si spera candidato alla Regione Campania) :

- gli attuali dirigenti di partito sono in gran parte polli di allevamento che non sanno più come sono fatti gli uomini di carne ed ossa;
- la sinistra parla di un mondo virtuale con una lingua morta;
- gli operai di cui parliamo stanno dall’altra parte perchè la nostra comunicazione non arriva. Si percepisce che dietro le parole non c’è realtà, non c’è pensiero. Nella sinistra, ormai, si riconosce una parte minoritaria della società;
- abbiamo un paese gessato, senza mobilità sociale, dove gli slanci vitali sono frustrati, la possibilità di creare impresa incontra blocchi veri e propri e dove esiste un sistema istituzionale e legislativo estremamente demenziale che rende inesistente la catena decisionale. Il governo viene impedito nei processi, abbiamo una democrazia arretrata rispetto agli sviluppi del settore economico;
- prima le grandi forze politiche esprimevano grandi blocchi sociali perchè si avevano delle identità; oggi «c’è un pulviscolo sociale, non esistono più i cosiddetti zoccoli duri, non ci sono masse organizzate ma l’individuo - massa.
Prima avevamo i sindacati ed i partiti; oggi questi stessi sono svuotati di funzioni e di rappresentanza;
- con Prodi abbiamo creato un vero e proprio odio sociale da parte dei professionisti nei nostri confronti perchè non ne potevano più. Ci hanno visti come nemici per il modo volgare con cui li trattavamo. Non riusciamo a parlare a questi ceti. Siamo persi nel feticismo dello Stato e nella mitologia della costituzione e siamo lontani dal riformismo internazionale. Una democrazia ci conviene quanto più è aggrovigliata nella procedura; la democrazia, invece, è la quantità di decisioni prodotte in un quadro di trasparenza delle decisioni di responsabilità».
- In Magistratura l’unificazione delle carriere risale a Napoleone ed in occidente non esiste più. Ci devono essere funzioni distinte come è giusto e ragionevole che sia. Non ci può essere nessun potere che non abbia responsabilità e controllo. L’autonomia della magistratura serve al cittadino e non alla autotutela della stessa;
- si continua a dare centralità all’eguaglianza, ma i giovani vogliono massimizzare la loro libertà. Vogliono messaggi di ottimismo e di speranza, il nostro linguaggio è esasperato, logoro anche per i toni che sono di espiazione permanente. C’è gente che tocca ferro quando parliamo noi. E alla fine tanti dei nostri soffrono in pubblico, ma si prendono i loro piaceri nel privato e questo la gente lo sa.


Insomma, tutto sommato disallineato è un ottimista.....confidando in Bersani e prendendosela con Di Pietro. Il guaio è che Bersani è tutto sommato solo un buon funzionario di partito e i voti di Di Pietro ci servono come l'aria....

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Berluscones vs Antiberluscones

Messaggioda disallineato il 17/12/2009, 12:15

ranvit ha scritto:Aldilà di una antipatia immediata per i salamelecchi di cui ci inonda costantemente, non posso che condividere in buona parte (ma non tutto...) quanto dice il ns mieloso amico. Del resto sono cose che vado dicendo da molto tempo.
Berlusconi è al governo del Paese perchè l'attuale maggioranza degli italiani lo vuole e per batterlo serve una azione politica degna di questo nome. Cosa che fin'ora è mancata da parte del Cs perchè, e qui faccio mie le parole di De Luca (sindaco di Salerno e si spera candidato alla Regione Campania) :

- gli attuali dirigenti di partito sono in gran parte polli di allevamento che non sanno più come sono fatti gli uomini di carne ed ossa;
- la sinistra parla di un mondo virtuale con una lingua morta;
- gli operai di cui parliamo stanno dall’altra parte perchè la nostra comunicazione non arriva. Si percepisce che dietro le parole non c’è realtà, non c’è pensiero. Nella sinistra, ormai, si riconosce una parte minoritaria della società;
- abbiamo un paese gessato, senza mobilità sociale, dove gli slanci vitali sono frustrati, la possibilità di creare impresa incontra blocchi veri e propri e dove esiste un sistema istituzionale e legislativo estremamente demenziale che rende inesistente la catena decisionale. Il governo viene impedito nei processi, abbiamo una democrazia arretrata rispetto agli sviluppi del settore economico;
- prima le grandi forze politiche esprimevano grandi blocchi sociali perchè si avevano delle identità; oggi «c’è un pulviscolo sociale, non esistono più i cosiddetti zoccoli duri, non ci sono masse organizzate ma l’individuo - massa.
Prima avevamo i sindacati ed i partiti; oggi questi stessi sono svuotati di funzioni e di rappresentanza;
- con Prodi abbiamo creato un vero e proprio odio sociale da parte dei professionisti nei nostri confronti perchè non ne potevano più. Ci hanno visti come nemici per il modo volgare con cui li trattavamo. Non riusciamo a parlare a questi ceti. Siamo persi nel feticismo dello Stato e nella mitologia della costituzione e siamo lontani dal riformismo internazionale. Una democrazia ci conviene quanto più è aggrovigliata nella procedura; la democrazia, invece, è la quantità di decisioni prodotte in un quadro di trasparenza delle decisioni di responsabilità».
- In Magistratura l’unificazione delle carriere risale a Napoleone ed in occidente non esiste più. Ci devono essere funzioni distinte come è giusto e ragionevole che sia. Non ci può essere nessun potere che non abbia responsabilità e controllo. L’autonomia della magistratura serve al cittadino e non alla autotutela della stessa;
- si continua a dare centralità all’eguaglianza, ma i giovani vogliono massimizzare la loro libertà. Vogliono messaggi di ottimismo e di speranza, il nostro linguaggio è esasperato, logoro anche per i toni che sono di espiazione permanente. C’è gente che tocca ferro quando parliamo noi. E alla fine tanti dei nostri soffrono in pubblico, ma si prendono i loro piaceri nel privato e questo la gente lo sa.


Insomma, tutto sommato disallineato è un ottimista.....confidando in Bersani e prendendosela con Di Pietro. Il guaio è che Bersani è tutto sommato solo un buon funzionario di partito e i voti di Di Pietro ci servono come l'aria....

Vittorio



Caro amico,
i voti di Tonino ci fanno comodo eccome. Cerchiamo di prendere il buono (i voti ) senza dover per forza prendersi tutto il resto (alleanza con il molisano). Ci starebbe ben una battuta della casalinga toscana sul marito, citando il maiale e la salsiccia, ma potrebbe scandalizzare qualche pensante del forum (però ve la posso mandare via mail se mi contattate. E' carina).
Per fare questo occorre costanza ed apparire credibili più di quanto possiamoesserlo stati combattendo silvio solo con l'antiberlusconismo delle parole.
Franceschini è superato e con lui appnto le solite tiritere antiberluscones. Oggi possiamo guardare al futuro con maggior serenità, ecco perchè sono sono più ottimista di ieri.
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Re: Berluscones vs Antiberluscones

Messaggioda pierodm il 17/12/2009, 13:46

Ranvit
Il tuo post torna buono per chiarire qualcosa che aspetta di essere chiarito da quando la Contessa si è introdotta nel forum.

Io e te ci tiriamo le palle di sabbia -come i ragazzi della via Paal - da anni, e anche altri amici, prima nella vecchia ML, poi qui nel forum si sono talvolta incazzati per certe tue affermazioni.
Ebbene, sarebbe troppo lungo fare l'esegesi semantica o psicologica, o "ideologica", della summa dei tuoi interventi, ma diciamo semplicemente che il tuo modo di partecipare e di reagire appartiene alla categoria della "normalità": non ci sono regole stringenti per definire la normalità, ma ciascuno è in grado di percepirla con sufficiente approssimazione.
A nessuno, infatti, in questi anni è venuto in mente di dire che tu ti sei "introdotto", o di avere voglia di risponderti in modo sistematico con gesti d'insofferenza.
Anzi, credo di non sbagliare se dico che un'insofferenza e una sospettosità, un'insopprimibile sgarberia, come quella che molti di noi manifestano verso la Contessa Pastorella, non c'è mai stata nei confronti di nessuno: piuttosto, semmai, è successo che qualcuno se ne sia andato sbattendo la porta, e in fin dei conti anche questa possiamo considerarla una reazione "normale".

Insomma, parafrasando di poco un motto che girava in rete qualche anno fa: se qualcuno pensa che tutti ce l'hanno con lui, forse non dipende solo dal fatto che è paranoico.

Disallineato.
Non è interessante "dibattere" con te, perché si ha la netta percezione che sei artefatto e che non hai alcuna intenzione di "fare due chiacchiere". Un bluff. Una finzione. Una caricatura di "dialogo".
Quando l'attenzione si sposta, in modo così sistematico e così netto, verso "la persona" qualcosa vuol dire: per esempio che la natura e la configurazione di quella persona prevale su ciò che dice, sia per il modo in cui si pone, sia perché evidentemente le sue idee, le sue affermazioni non riescono a oltrepassare un livello adeguato di interesse.
Nella fattispecie, c'è una curiosa e inconciliabile mescolanza tra le tue ripetute e plateali affermazioni di appartenenza al "nostro partito" - nostro de che?, non ti sei nemmeno accorto che non tutti qui ci si riconoscono - e le idee di merito su molte questioni, che sembrano altrettanto platealmente appartenere invece all'area politica e culturale opposta.
Se tu fossi un elettore o un militante di destra, apertamente iscritto e partecipativo, non ci sarebbe problema: anzi sarebbe interessante discutere.
Ma così come stanno le cose, rimane praticamente impossibile prenderti sul serio: non come "compagno" eterodosso" (e anche qui, eterodossso de che?), e nemmeno come avversario serenamente dichiarato, e nemmeno come cane sciolto, visto che ci tieni tanto a dichiarare l'appertenenza al "nostro partito".
Le tue insomma rimangono affermazioni sospese nel nulla, senza riferimenti politici coerenti che riescano a dare un valore aggiunto alla loro intrinseca banalità.
E' chiaro?
pierodm
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Re: Berluscones vs Antiberluscones

Messaggioda Stefano'62 il 17/12/2009, 16:21

disallineato ha scritto:....i voti di Tonino ci fanno comodo eccome. Cerchiamo di prendere il buono (i voti ) senza dover per forza prendersi tutto il resto (alleanza con il molisano).

Ecco un'altra gigantesca incongruenza.
Per avere quei voti esistono solo due modi:
1. allearsi con chi quei voti se li guadagna ogni giorno;
2. guadagnarceli noi ogni giorno ponendoci politicamente in un modo come minimo succedaneo a quello di IDV.

Tu invce propugni un PD che si ponga in una linea diametralmente opposta su tutto,e che sbatta fuori Di Pietro.
Dunque uno come te quei voti non li avrà mai.
Stefano'62
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Re: Berluscones vs Antiberluscones

Messaggioda franz il 17/12/2009, 16:44

pierodm ha scritto:Disallineato.
Non è interessante "dibattere" con te, perché si ha la netta percezione che sei artefatto e che non hai alcuna intenzione di "fare due chiacchiere". Un bluff. Una finzione. Una caricatura di "dialogo".

Molto verosimile ed anche io noto questo carattere poco naturale. E forse anche altri.
Ma non è questo tanto che mi interessa. Forse anche io se andassi su un forum della destra palesandomi come uno dei loro ma un po' disallineato, mi sentirei in un abito non mio, ed un po' artefatto, come personaggio.
Ma ammetto che anche qui non è che io faccia la figura dell'allineato. In fondo qui disallineati lo siamo un po' tutti.
Tuttavia anche se dici che non è interessante discutere, continui a farlo. E non solo tu.
E quindi sotto ci deve essere qualche cosa, qualche molla, che fa si che le "provocazioni" di disallineato arrivino in porto.
È un po' come il toro, che guarda di traverso il torero, da lontano, mentre con lo zoccolo comincia ad arare il terreno .... "non mi freghi, non mi interessa incornare quel drappo rosso, inutile che ci tenti ...." Eppure lo fa. Quindi in quel drappo rosso ci deve pur essere qualche cosa di interessante. E non interessa (credo) sapere se il torero è di sinistra o di destra. Se è allineato o disallineato. Il problema non è il torero. Sta nel drappo e nel toro. Poi ovviamente per agitare quel drappo occore una particolare messa in scena. Non si puo' entrare nell'arena in blue jeans o costume da bagno, con le spadrillas. Ogni ruolo vuole il suo abito. E qui disallineato, che sia un vestito spontaneo o artefatto, lo porta molto bene. La prova una volta tanto non sta nel budino :D ma nel toro. ;)

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Re: Berluscones vs Antiberluscones

Messaggioda ranvit il 17/12/2009, 17:19

Anche io trovo artefatto e direi epidermicamente fastidioso il nostro amico. Tant'è che sono uno di quelli che meno interagisce con lui.

Ma vero o artefatto, quando il nostro amico dice cose che sono oggettivamente presenti nella dialettica del centrosinistra, non posso non partecipare alla discussione. A maggior ragione poi, se dice cose abbastanza vicine a quelle che dico io da tempo.

Vittorio
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Re: Berluscones vs Antiberluscones

Messaggioda disallineato il 17/12/2009, 19:09

Cari amici,
noto che il vizietto di attaccare la persona invece che confrontarsi sui contenuti continua da parte di qualcuno.
Fa parte delle libertà che il forum offre, ma come vi ho già precedentemente enunciato, non posso partecipare al gioco di chi è più sinistro.
Io parlo di contenuti.
E a proposito di contenuti per rispondere per esempio a Stefano riguardo DiPietro, il mio concetto era appunto quello di continuare ad avere un atteggiamento moderato invece che urlato. Probabilmente si possono attrarre i voti di quei moderati che hanno dato fiducia al centrodestra e alla lunga anche a quelli, che per protesta o per eccessiva enfasi, guardano a Tonino con simpatia. Ma gli arruffapopolo non hanno lunga vita (politica). Raccolgono consensi sull'onda dell'emotività del popolo che ha sete di vendetta contro il "nemico" da abbattere ad ogni costo, ma poi la gente normale, quella comune che non è avvezza al fanatismo di piazza, fa presto a girare le spalle al populista vocione e casinaro. E probabilmente guardandosi intorno vedrà che ci potrà essere un solo partito capace di raccogliere il loro voto: il PD.

Perdonatemi una deviazione, ma mi è tornata in mente proprio orauna precisazione: a quei gentili amici che mi rimproverano di dire troppe volte "il nostro partito", vorrei dire che il PD non è proprietà loro e che non hanno la licenza (per fortuna) di decidere chi può appartenere al partito di Bersani e chi no.
Comunque invito tutti coloro che hanno qualcosa da dire sul mio conto, di scrivermi pure al mio indirizzo mail che a Vs beneficio riporto ancora una volta: professorluchetti@libero.it onde evitare di perdere tempo ed occupare spazio per argomenti più consoni al forum e per i quali il forum stesso è stato istituito.
Garantisco risposta, come faccio con tutti

Cordialmente ed affettuosamente Vs.
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