Cari amici,
in questi ultimi post sono stato fatto oggetto di graziose attenzioni e altrettanto gentili commenti. Non mi preoccupo di questo, perchè essere "disallineato" (orgogliosamente disallineato) comprende una certa avversità da parte di chi la pensa in un modo comune a molti. Quindi lascio volentieri a voi i giochetti fra chi è più di sinistra, più antiberluconiano. Considero inoltre una perdita di tempo attaccare l'interlocutore che non è gradito, invece che dibattere sui contenuti e sull'argomento. I lecca lecca, i giochetti allo zoo e le tante altre "bischerate" (termine toscano bonario ) che tendono a criticare la persona invece che la sua idee, non credo siano pertinenti al comportamento da tenersi in un forum, che però è democratico e permette anche queste esternazioni. Fate voi. Io ho altro atteggiamento. Per educazione, non dico mai "perchè ti sei introdotto in questo forum", oppure "non sei interessante" o anche considerazioni legate strettamente all'interlocutore, che considero sempre degno di stima. Ripeto, fate voi.
No problem. Vorrei invece sottoporre agli amici del forum un tema di moda e le mie considerazioni al riguardo.
Una delle accuse che il sinedrio di alcuni "galantuomini" mi ha rivolto è quella di non apparire abbastanza antiberlusconiano.
Su questo mi ritrovo con le affermazioni del segretario Bersani che ha detto che il più antiberlusconiano sarà colui che lo sconfiggerà ( politicamente e non con gli insulti di piazza). Mi sento in sintonia con la linea del segretario che continua con la sua pacatezza anche in momenti di tensione e di parole fuori luogo, cercando di ribattere all'avversario politico (non al "nemico") con argomenti concreti, come è stata concreta la sua visita al berlusca evitando ogni parola strumentalizzabile e strumentale. Non si è lasciato andare a commenti superficiali invitando silvio a non fare la "vittima". Quando ha espresso solidarietà, l'ha fatto e basta senza se e senza ma. Dopo, ma soltanto dopo in altra sede ed altro contesto si torna a criticare l'operato di un avversario politico o il suo modo di fare politica.
L'antiberlusconismo, fino ad oggi non ha prodotto nulla di vantaggioso per il centrosinistra. Addirittura io considero un forte berlusconiano nientemeno che Romano Prodi, che con il suo piano unionista ha aperto un autostrada alla vittoria di silvio. E d era tutto molto evidente che finisse così. Ci aveva riprovato Fanceschini con il risultato di un aumento della simpatia nei confronti del berlusca. Il nostro segretario ha cambiato linea (com'era prevedibile che facesse) e ha iniziato a lavorare per un programma a medio-lungo termine. Non riscuoterà consensi immediati, ma alla lunga può essere una linea vincente.
Ho detto più volte che essere "contro" il berlusca, significa produrre l'effetto contrario a quello sperato. Il berlusca si combatte con l'alternativa di governo, pubblicizzando ciò che potremo fare quando saremo alla guida del paese. Poi saranno gli italiani a considerare che probabilmente è stato un errore affidargli la guida del paese e anche fra i suoi stessi elettori ci saranno cambiamenti di scelta elettorale. Se invece c'è lo scontro continuo, l'attacco continuo con storie di gossip, 10domande x te ( ma che hanno copiato da Battisti parafrasando le 10 ragazze x me?), accuse striscianti di rapporti con minorenni, racconti piccanti sulle vicende di letto, interviste alle prostitute prendendo quello che raccontano come vangelo, accuse di complicità nelle stragi, giornate organizzate ad hoc contro di lui, contenstazioni incivili durante il suo comizio cercando di impedirgli di parlare e tanto altro ancora ( lasciamo perdere l'aggressione ) sono tutte vicende che ricompattano e rafforzano il centrodestra.
Nella coalizione del berlusca si stanno manifestando molte discrepanze e dissenzi che saranno sempre più difficili da gestire, quanto più cercheremo di contrapporre un dialogo sereno. Magari duro e convinto, ma sereno. Denunciando i vari misfatti, come è avvenuto per esempio sull'ultimo voto di fiducia alla camera o di altre vicende che non ci troviamo assolutamente daccordo sul loro operato. Il nostro elettorato sappiamo qual'è, lo scopo è quello di avere la fiducia da parte di quelle persone che tradizionalmente od occasionalmente hanno votato centrodestra e in questa legislatura non sono rimasti soddisfatti dal loro operato e cercano un alternativa. E quale può essere l'alternativa credibile, se non il PD?
DiPietro è un elemento rozzo e poco credibile sopratutto da parte di quell'elettorato moderato che può essere disposto a cambiare orientamento nella scelta elettorale, Casini può attrarre voti ma non ha i numeri per poter governare (semmai potrebbe essere un alleato ), Rutelli idem, le altre forze dell'estrema sinistra, per fortuna, sono fuori dai giochi. Quindi abbiamo una grande opportunità considerato tutti i fattori precedentemente esposti. E altro aspetto non da poco è il tramonto del berlusca ed alle sue spalle non c'è una figura altrettanto carismatica e capace di attirare l'elettorato dalla sua parte. Questa considerazione so che non piace a molti del centrosinistra che continuano a vedere silvio come il diavolo da ricacciare all'inferno o un usurpatore del potere, senza considerare che se qualche elettore l'ha votato, ci sarà dei motivi che sfuggono. Io credo che la nostra forza politica sta nel fatto di poter attrarre i moderati dell'altra parte politica, ma dobbiamo guardarci dal fuoco amico rappresentato sopratutto da DiPietro che non porta via un voto al berlusca, anzi ne fa guadagnare, ma in compenso ci cannibalizza i nostri potenziali voti.
Quindi la nostra opposizione deve essere costruttiva e sopratutto non dare spazio alle divisioni come si sono evidenziate in occasione della giornata contro il berlusca prima e successivamente nell'aggressione di silvio. Abbiamo delle buonissime probabilità di poter guidare il paese, non perdiamo tempo sull'antiberlusconismo. Ci siamo occupati sempre troppo dell asua persona, facendogli un favore grande come una casa, perchè appunto abbiamo parlato di lui. Nel bene e nel male ma se ne è parlato troppo. Antiberlusconiani si, ma nei fatti non nelle parole e nelle invettive. Come insegna il nostro segretario.
Cordialità a tutti.