e stavolta "i gan dacc"...

[Iafran]

Le reazioni dei berluscones si possono immaginare e le dovremmo tenere in seria considerazione ora più che mai.
La perquisizione tempestiva dell’abitazione di Massimo Tartaglia, per esempio, potrebbe essere molto importante o prestarsi a ipotetiche manipolazione: il caso Marrazzo dovrebbe insegnare qualcosa a chi vuole sapere la verità.
Non abbiamo proprio bisogno di altre macchinazioni.
Questa visione di franz potrebbe essere verosimile.

Il presunto aggressore voleva regalargli un modellino in marmo del duomo ma per la calca è inciampato ed il pesante oggetto ha colpito il volto dell'amato Silvio, scompaginando anni di lifing e restauri (complessi tanto quanto quello del duomo).
Silvio non ha capito e intendendo "male intenzioni" ha immediatamente mostrato le ferite, in piena esibizione di vittimismo. Le persone normali infatti cercano istintivamente un fazzoletto in tasca (o in borsetta, se donne) per tamponare il sangue e nascondere quello che gli è successo. Nettamente atipico rimanere sanguinanti fuori e dentro la macchina. Segno che o c'è del torbito o che si è deciso rapidamente di esibire le ferite, per il massimo effetto mediatico.
Stiamo in campana, in dialetto o in italiano, perché il grande manipolatore è capace di grandi colpi di coda.

[Gab]

.. stiamo in campana ..

Ma dai Franz, le prossime mosse sono palesi.

- Visita in ospedale con perdono il 24 dicembre.
- Invito ad Arcore per capodanno.
- Offerta di un posto alle prossime elezioni regionali lombarde.

la solita birretta, va bene?

Gab

[Iafran]

Offerta di un posto alle prossime elezioni regionali lombarde.

Se fosse donna, e giovane ...

[cardif]

Sono contro l'aggressione: mi schiero contro l'aggressore dalla parte dell'aggredito.
Ieri contro Bush che ha aggredito Saddam (alle spalle aveva enormi interessi economici, il sostegno di una nazione male informata, ha provocato decine di migliaia di morti e la ricostruzione di una nazione).
Oggi contro Tartaglia che ha aggredito l'SS Berlusconi (alle spalle ha una malattia mentale, il sostegno di nessuno, ha provocato una ferita lacerocontusa e la ricostruzione di una faccia).
Però: come non è stato condannato Bush non lo sia nemmeno Tartaglia.
cardif

[Gab]

Scusate ancora ma questo Tartaglia ha usato il triangolo o il teorema per colpirlo?

Gab

[Stefano'62]

Io non lo so se questo episodio sia vero o solo il colpo di teatro di un disperato.
Come non so se il presunto aggressore sia un mentecatto,o invece un poveraccio che si è trovato davanti la possibilità di regalarsi uno sfogo immaginato da tempo tra una bolletta e una cambiale.

Però so che un vero uomo di stato non va in giro a firmare autografi come una rockstar,o a sbaciucchiare bimbi come il Papa,ma che soprattutto quando tra la gente lo fa protetto dai servizi segreti la cui qualità specifica è saperti difendere,e non dai Teddy boys della standa e dell'upim la cui qualità specifica è saper tacere su quante puttane o mafiosi incontri,ma che non sanno evitarti i pugni in faccia quando te li meriti di santa ragione.

[Stefano'62]

Scusate ancora ma questo Tartaglia ha usato il triangolo o il teorema per colpirlo?

Gab

Sofisticata e pertinente.....mi è piaciuta.
Mentre tra amici in pizzerra oscillavamo tra la preoccupazione per la prevedibile strumentalizzazione che si annunciave,e la sottile malcelata soddisfazione di vedere le immagini al telegiornale,mia moglie che di politica se ne infischia con ostentato fastidio,ha gelato tutti con un'uscita che non ammetteva repliche:"Tutte balle,come la storia del treppiede !"

Ciao

[vian]

Certo che a soffiar sul fuoco .....ad ogni modo, non ci voleva proprio, quello che è successo è un grosso inconveniente, verrà inevitabilmente sfuttato dalla propaganda vittimistica del cavaliere.
Le sue televisioni ne faranno un martire. Le immagini del cavaliere sanguinante vengano ripetutamente riproposte e ostentate.
Ha sempre fatto la vittima, figuriamoci ora!

[Iafran]

Sono contro l'aggressione: mi schiero contro l'aggressore dalla parte dell'aggredito.

Bisogna stabilire bene chi sia l'aggressore e chi l'aggredito.

"... la morte rapisce l'anima, non cancella la dignità della vita" è un verso di un’epigrafe funeraria latina di circa 20 secoli fa.
Come una persona si è comportato in vita non dovrebbe essere dimenticato dagli altri quando muore.
Vale soprattutto quando non si è stato, come si usa dire, uno stinco di santo. Proprio in questa occasione, la pietà cristiana la si dovrebbe mettere da parte e non servirsene per affermare una falsità, bensì si dovrebbe testimoniare il vero: "Il morto? … non era uno stinco di santo"!

Quando accadrà che il nostro "Capo" passerà a migliore vita (è un po' difficile che ne trovi una migliore di questa, ma non si sa mai!) dovremmo lasciare il rituale bugiardo e dire che "è morto un personaggio che si è burlato di tutti e di tutte le regole democratiche".
Tale personaggio, ora che è in vita ed in pieno "funzionamento" istituzionale, non può aspettarsi di passare inosservato e il cittadino che si sente preso in giro, e che assiste al sovvertimento di ogni regola democratica, si sente in diritto di manifestargli tutto la sua disapprovazione. Come? A parole, forse? Se il "Capo" avesse voglia di ascoltare gli altri, senz'altro a parole.
In molti lo fanno tutti i giorni e pare che … non senta! Bisognerebbe insistere, essere caparbi e ripetergliela il giorno dopo, e poi ancora e ancora … fino a quando? Fino a quando occuperà questa carica istituzionale, se poi la dovesse occupare vita natural durante la si ripeterà fino a quando … non passerà a miglior vita!

Dopo non ricorriamo più alla pietà cristiana, però!

[Giorgio Graffieti]

Se mi permettete la domanda, il fatto che una persona da 10 anni sia in cura per problemi mentali arrivi a colpire Berlusconi è un caso palese - tra i tanti - di malasanità oppure un caso miracoloso di guarigione?

io esprimerei piena solidarietà ai poliziotti e agli agenti di scorta, credo infatti che sia impossibile scovare un insano di mente fra un nugolo di coristi di "meno male che Silvio c'è"... molto più facile scovarlo tra chi gli grida "buffone".