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Rivelazioni Spatuzza: danno o vantaggio per Berlusca?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Rivelazioni Spatuzza: danno o vantaggio per Berlusca?

Messaggioda disallineato il 05/12/2009, 17:33

Le rivelazioni del pentito, circa il coinvolgimento dell'uomo di arcore in fatti di mafia, sembrano apparire surreali e poco credibili.
Non vorrei che tutto questo fango, tornasse comodo a berlusconi stesso. Che portasse discredito cioè a tutte quelle indagini ed accuse dove potrebbe essere realmente coinvolto.
Sarebbe come se uscissero fuori altre accuse al berlusca per coinvolgimento in fatti di terrorismo internazionale, rapporti con trafficanti di droga colombiani e magari anche qualche intrallazzo con i combattenti comunisti delle FARC.
Dopo si che apparirebbe chiaro che c'è un disegno contro di lui e verrebbero infangate o forse insabbiate le indagini e le accuse in cui magari lui è coinvolto davvero.
Non so a chi giova tutto questo polverone. Secondo me l'unico a guadagnarci davvero è silvio.
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Re: Rivelazioni Spatuzza: danno o vantaggio per Berlusca?

Messaggioda franz il 05/12/2009, 18:46

disallineato ha scritto:Le rivelazioni del pentito, circa il coinvolgimento dell'uomo di arcore in fatti di mafia, sembrano apparire surreali e poco credibili.
Non vorrei che tutto questo fango, tornasse comodo a berlusconi stesso. Che portasse discredito cioè a tutte quelle indagini ed accuse dove potrebbe essere realmente coinvolto.
Sarebbe come se uscissero fuori altre accuse al berlusca per coinvolgimento in fatti di terrorismo internazionale, rapporti con trafficanti di droga colombiani e magari anche qualche intrallazzo con i combattenti comunisti delle FARC.
Dopo si che apparirebbe chiaro che c'è un disegno contro di lui e verrebbero infangate o forse insabbiate le indagini e le accuse in cui magari lui è coinvolto davvero.
Non so a chi giova tutto questo polverone. Secondo me l'unico a guadagnarci davvero è silvio.
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Tesi interessante ma che esce dall'ambito delle opportunità di tizo o caio di dire o non dire.
La pratica è giustamente in mano alla magistratura giudicante, non alla politica.
La magistratura non deve pensare alle opportunità. A cosa sia meglio e per chi.
Ha delle ipotesi di reato e deve perseguire i colpevoli, se lo sono, assolverli se non lo sono.

Piuttosto penso che chi ci perde di più è il paese. Perché lo sputtanamento è grande.
Esattamente come con Mussolini. L'Italia non ha fatto una bella figura. Operetta.
Nemmeno la Germania con Hitler, la Russia con Stalin, la Cambogia con Pol Pot, il Cile con Pinochet, la Cina con Mao.
Almeno quei paesi hanno la parziale scusante che i loro leader erano dittatori. Feroci e spietati.
L'Italia invece Berlusconi se lo è scelto, piu' volte.
Silvio qui ha ragione quando parla di sputtanamento ma poteva pensarci prima.
Ogni bandito che va al potere sa che rischia di sputtanare il paese.

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Re: Rivelazioni Spatuzza: danno o vantaggio per Berlusca?

Messaggioda Stefano'62 il 05/12/2009, 19:52

disallineato ha scritto:Sarebbe come se uscissero fuori altre accuse al berlusca per coinvolgimento in fatti di terrorismo internazionale, rapporti con trafficanti di droga colombiani e magari anche qualche intrallazzo con i combattenti comunisti delle FARC.

Le accuse sulle stragi mi lasciano perplesso,del resto non é che quando un mafioso parla si debba credergli per forza.
E i motivi per cui parlano possono essere non sempre limpidissimi.
Alla verifica ci penseranno i magistrati.

Peró c'é da dire che gli esempi fatti come paradosso da disallineato,invece non sono tanto paradossali:
infatti ricordo che la magistratura svizzera indagó esattamente sulle connessioni,che avevano casualmente scoperto,tra berlusconi e la mafia colombiana per traffico di droga,armi e riciclaggio.
La vicenda non si chiuse bene,anzi non si chiuse mai a quanto mi risulta,grazie alle mille amicizie di berlusconi,alla mancanza di scrupoli dei suoi avvocati,e alle 'disavventure' di alcuni degli knquirenti.
Dunque la storia giudiziaria di berlusconi,se non si fosse male intrallazzato con rogatotie e ritorsioni,potrebbe essere molto più squallida delle usuali accuse di corruzione piú o meno ordinaria.

Peró alle stragi no,sinceramente non ci credo.
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Re: Rivelazioni Spatuzza: danno o vantaggio per Berlusca?

Messaggioda franz il 05/12/2009, 20:57

Stefano'62 ha scritto:infatti ricordo che la magistratura svizzera indagó esattamente sulle connessioni,che avevano casualmente scoperto,tra berlusconi e la mafia colombiana per traffico di droga,armi e riciclaggio.
La vicenda non si chiuse bene,anzi non si chiuse mai a quanto mi risulta,grazie alle mille amicizie di berlusconi,alla mancanza di scrupoli dei suoi avvocati,e alle 'disavventure' di alcuni degli knquirenti.

Corretto, si chiuse male anche perché le inchieste erano nate dalle scoperte "non casuali" di agenti sotto copertura.
Questi per sondare il terreno e trovare risultati devono essere parte attiva (proponendo traffici, partite di droga, compratori) e di fatto facendo questo inquinano le prove, dando alla difesa una grande opportunità di exit.
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Re: Rivelazioni Spatuzza: danno o vantaggio per Berlusca?

Messaggioda pierodm il 06/12/2009, 4:00

Colombia o Medio/Estremo Oriente, nulla è impossibile, e su questo mi sono fatto nel tempo le mie umili convinzioni, che risalgono agli anni rampanti ben precedenti a quelli berlusconiani in rapporto a certe cerchie e certe consorterie ben piazzate tra piazza Venezia e piazza del Popolo.

Ma francamente io credo che le inchieste, i processi, le accuse megagalattiche sul conto del cavaliere siano come le cannonate sparate per abbattere un calabrone, da un punto di vista politico.
Per annichilire un personaggio come lui, dovrebbero bastare le corna, il cucù, la farsa della microspia grossa come un giradischi, e il saltello "chi mi ha toccato il culo?".
E infatti, su quelle mi baso da sempre - o su elementi di quel tipo - per rifuggire da Berlusconi, dato che tutto il resto è opinabile, discutibile, trattabile, confuso e in certe parti perfino condivisibile (sul piano politico-governativo) e misterioso o inconcludente (su quello giudiziario).
Intendo dire che possiamo anche dare per accertata l'assoluta estraneità del Cavaliere a qualunque malaffare: in fondo sarebbe normale. Meno normale è la faccenda delle corna e dei cucù: questa mi preoccupa, e mi preccuperebbe se fossi un parente.
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Re: Rivelazioni Spatuzza: danno o vantaggio per Berlusca?

Messaggioda pinopic1 il 12/12/2009, 14:36

Non avevo il minimo dubbio che i Graviano avrebbero smentito Spatuzza. Mi chiedo: perché esporsi a queste figuracce? (parlo dei magistrati).
Il problema dei rapporti tra politica e mafia si può risolvere solo politicamente. I mafiosi, quelli non pentiti, non bruciano un politico che può essere utile. E non fanno nulla che possa tornare a loro dannoso. Allora, cosa si aspettavano dai Graviano?

Naturalmente per l'ipocrita mondo politico, Spatuzza non è credibile mentre i Graviano sì. Ma questo è risaputo.
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Re: Rivelazioni Spatuzza: danno o vantaggio per Berlusca?

Messaggioda Stefano'62 il 13/12/2009, 0:37

pinopic1 ha scritto:Non avevo il minimo dubbio che i Graviano avrebbero smentito Spatuzza. Mi chiedo: perché esporsi a queste figuracce? (parlo dei magistrati).

Credo che sia perchè devono seguire la legge,e questa dice che devono verificare ogni strada gli si prospetta davanti.

Ciao
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Re: Rivelazioni Spatuzza: danno o vantaggio per Berlusca?

Messaggioda pierodm il 13/12/2009, 1:22

La riflessione di Pino è tanto giusta, quanto è giusta la risposta di Stefano.

Ma questi eventi ci riportano al dubbio se sia possibile combattere un fenomeno straordinario come la mafia con sistemi ordinari.
Io credo di no, anche se sono perfettamente consapevole - come tutti, del resto - che solo pensare a "sistemi straordinari" appare estremamente pericoloso.
Prendiamo la questione da un altro lato.
La guerra è certamente un atto straordinario, ma anche le democrazie più pacifiche e pacifiste ammettono l'eventualità di fare guerre, se le circostanze lo richiedono in modo ineludibile: guerre difensive, per esempio.
Io credo cjhe bisognerebbe applicare alla situazione mafiosa la logica di guerra - non dico i bombardamenti e i carri armati, ma la "logica", applicata in forme giuridiche e investigative.

Per esempio.
Che senso dobbiamo dare alla "testimonianza" pura e semplice, in un contesto mafioso nel quale i testimoni possono essere comprati, ricattati, ammazzati, e le loro famiglie tenute sotto controllo e terrorizzate?
Che senso ha il pentitismo on-off, in un contesto che per definizione è opaco, complesso, machiavellico e complottardo, peggio dello spionaggio internazionale?
Che senso hanno i processi e il garantismo organizzati per salvaguardare dalla prepotenza della legge gli eventuali innocenti, in un contesto dove la prepotenza delittuosa della mafia è di gran lunga più forte di quella dello stato?
Che senso ha una situazione in cui si conoscono nomi e cognomi, e indirizzi, e topografia organizzativa dei mafiosi e delle loro "famiglie", tanto che se ne scrivono libri e inchieste giornalistiche?
E' possibile che mafiosi alla sbarra o in libertà abbiano facoltà di parlare, difendersi e comportarsi come a nessun altro cittadino è possibile o consentito, sia da parte dei tribunali, sia da parte delle forze dell'ordine?
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Re: Rivelazioni Spatuzza: danno o vantaggio per Berlusca?

Messaggioda franz il 13/12/2009, 10:57

pierodm ha scritto:Prendiamo la questione da un altro lato.
La guerra è certamente un atto straordinario, ma anche le democrazie più pacifiche e pacifiste ammettono l'eventualità di fare guerre, se le circostanze lo richiedono in modo ineludibile: guerre difensive, per esempio.
Io credo cjhe bisognerebbe applicare alla situazione mafiosa la logica di guerra - non dico i bombardamenti e i carri armati, ma la "logica", applicata in forme giuridiche e investigative.

Per esempio.
Che senso dobbiamo dare alla "testimonianza" pura e semplice, in un contesto mafioso nel quale i testimoni possono essere comprati, ricattati, ammazzati, e le loro famiglie tenute sotto controllo e terrorizzate?
Che senso ha il pentitismo on-off, in un contesto che per definizione è opaco, complesso, machiavellico e complottardo, peggio dello spionaggio internazionale?
Che senso hanno i processi e il garantismo organizzati per salvaguardare dalla prepotenza della legge gli eventuali innocenti, in un contesto dove la prepotenza delittuosa della mafia è di gran lunga più forte di quella dello stato?

Credo che siano considerazioni legittime e che molti uomini di stato si pongono di fronte all'emergenza.
La tentazione delle legislazione d'emergenza è forte.
A situazioni speciali, misure speciali.
Non ho una risposta da darti. Posso solo cercare di riflettere.
Sicuramente molti in casi di emergenza fanno cosi'.
Se vuoi il caso è assimilabile a quello che gli americani hanno fatto sul fronte interno dopo gli attentati dell'11/9.
Il famoso e criticatissimo USA_PATRIOT_Act cito "Rinforza il potere dei corpi di polizia e di spionaggio statunitensi, quali CIA, FBI e NSA, riducendo così la privacy dei cittadini.".

Oppure le leggi speciali antiterrorismo, ai tempi degli anni di piombo delle BR.
In pratica si riducono alcuni diritti dei cittadini e si ampliano i poteri di indagine della polizia e della magistratura inquirente. Oppure si applicano pene particolari (il 41 bis dei mafiosi, l'isolamento che serve a tagliare i canali di comunicazione tra chi sta in carcere e chi sta fuori, il sequestro dei beni).

A parte guantanamo, che è veramente un caso limite, pero' nessuno ha mai proposto di modificare il processo (e la procedura). Il motivo credo che sia dovuto al fatto che i diritti della difesa servono doverosamente a difendere il cittadino dagli errori dello stato (capita) e soprattutto dalle accuse di altri cittadini, che potrebbero approfittare della sospensione di tutele per eliminare casi scomodi. A Palermo se volessi impossessarmi di una attività economica onesta, o liberarmi di un concorrente, non dovrei far altro che dire che il prorpietario è un mafioso. Ha quindi ancora tutto senso.

Ritengo caso mai che l'unica misura rivoluzionaria che lo Stato potrebbe e dovrebbe fare sia assegnare risorse adeguate alla polizia, ai carabinieri, alla finanza (magari unificando queste armi in un unico corpo) ed alla magistratura inquirente e giudicante. Aule, armadi, uffici, computer, personale, macchine, benzina, manutenzione. E tutto questo non dovrebbe essere "speciale" ma "ordinario". Se fosse ordinario da 50 anni, non saremmo in questa situazione.

Ciao,
Franz
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Re: Rivelazioni Spatuzza: danno o vantaggio per Berlusca?

Messaggioda pierodm il 13/12/2009, 18:57

Attenzione, però.
Una proposta come quella che ho fatto risulta "pericolosa" o provocatoria poiché è stata spesso e potrebbe ancora adesso essere usata come pretesto da governi che abbiano tentazioni eversive, o che cerchino scorciatoie torbide, o che siano incapaci: mano pesante al posto della testa pensante, diciamo così.
Alcuni degli esempi da te citati credo che potremmo catalogarli proprio in questo senso.
Forse vedrei meglio il paragone con gli Intoccabili, al tempo dei gangster di Chicago, vale a dire mano pesante ma mirata e assai selettiva.

Però, parliamoci chiaro, stiamo discutendo praticamente del nulla: il problema vero è che niente di tutto questo è stato fatto e sarà fatto, perché ciò che distingue il caso italiano da tutti gli altri è la pesantissima infiltrazione mafiosa proprio nelle sedi deputate a prendere questo genere di decisioni, o nell'eseguire eventuali leggi.
Immaginando, per esempio, un corpo di polizia come quello degli Intoccabili, alla diretta dipendenza della presidenza del consiglio o comunque gestita in via assolutamente riservata, è facile credere che la malavita organizzata riuscirebbe ad essere dentro questi organismi riservati e gestionali, per quanto ristretti siano: anzi, la loro riservatezza finirebbe per essere una qualità che favorirebbe la penetrazione mafiosa e la sua libertà di manovra.

Quindi, se vogliamo pensare ad una rivoluzione operativa come quella accennata, dobbiamo cominciare a sanare la politica.
Per esempio, se la parte sana dell'Italia - diciamo la sinistra - pensa ad organizzare "l'alternativa", deve cominciare ad essere estremamente selettiva nella scelta dei candidati di ogni ordine e grado - selletiva molto al di là di quanto chiede Di Pietro, in quanto non basta essere incensurati, ma è necessario essere al sopra di ogni sospetto, e anzi provatamente antitetici alla pratica mafiosa. E forse non basterebbe nemmeno questo, dato che l'esperienza ci ha mostrato una quantità di personaggi apparentemente al di sopra di ogni sospetto, i quali si sono poi rivelati permeabili al condizionamento mafiso, o semplicemente complici ben mascherati.
Insomma, prima di pensare alla guerra "esterna" - ammesso che ci pensi - la politica deve organizzare una guerra interna a se stessa e, diciamo così, a "corazzarsi" contro le infiltrazioni.
La vedo dura.
pierodm
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