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Autore1:"...portare il Paese sull'orlo della guerra civile"

MessaggioInviato: 26/11/2009, 20:23
da Giorgio Graffieti
Nanni Moretti come Nostradamus...

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Re: "rischia di portare il Paese sull'orlo della guerra civile"

MessaggioInviato: 26/11/2009, 21:08
da antonio bianco
Se non ci riuscirà con le buone, ci proverà con le cattive! Colpa dei dormienti che credono ancora alla persecuzione della magistratura "comunista" e alla sua genuina innocenza.
Però la maggior parte degli Italiani sono gente sveglia e gli renderanno pan per focaccia.

Re: "rischia di portare il Paese sull'orlo della guerra civile"

MessaggioInviato: 26/11/2009, 22:49
da trilogy
secondo me la stampa ha distorto le sue dichiarazioni...... :D :D

Re: Autore1:"...portare il Paese sull'orlo della guerra civile"

MessaggioInviato: 27/11/2009, 12:32
da Iafran
Giorgio, il “Caimano”, in queste ultime battute (non ho visto il film), mi sembra un personaggio più capace di quello che ci offre il nostro panorama politico; senza volerlo, Moretti ha, in un certo qual modo, “nobilitato” e dato “sostanza intellettuale” alla figura reale alla quale si è ispirato forse per ragioni artistiche e commerciali: la storia di un “teatrante” non avrebbe detto granché ad un qualificato Festival del Cinema.

L’argomento, però, non era il film … purtroppo!
L’argomento riguarda un timore, seppure recondito, che io tendo a rifiutare, a esorcizzare.
Mi sostiene la figura reale del personaggio, che alla lunga, dovrebbe emergere con tutte le sue limitate e generiche “peculiarità” e il pensiero che (per riportare antonio bianco) alla fine “la maggior parte degli Italiani sono gente sveglia e gli renderanno pan per focaccia”.

Re: Autore1:"...portare il Paese sull'orlo della guerra civile"

MessaggioInviato: 27/11/2009, 14:41
da pianogrande
Per carità!
Gli italiani sono gente sveglissima.
Il problema non credo sia capire da che parte sta la ragione o la giustizia.
Il problema è che il berlusconismo si basa su una catena (o una ragnatela) di interessi che portano il suo seguito a non guardare in faccia a niente.
Da qui la propaganda martellante che porta dalla sua parte una massa di persone anche in buona fede (non si può mica pensare che si sia comprato milioni e milioni di italiani).
Ad un certo punto di questo procedere può entrare in gioco un'altro meccanismo, oltre all'interesse: la paura di ritorsioni, la paura del potente che può fare di me quello che vuole.
A livello mediatico, questo meccanismo è già operante.
Che sinergia mirabile! Interesse da una parte e timore dall'altra.
Giustisimo parlare di idee, giustizia, democrazia.
Il nostro sentire si merita , però, la dignità di tenere conto anche di questi altri aspetti.