da Iafran il 27/11/2009, 12:32
Giorgio, il “Caimano”, in queste ultime battute (non ho visto il film), mi sembra un personaggio più capace di quello che ci offre il nostro panorama politico; senza volerlo, Moretti ha, in un certo qual modo, “nobilitato” e dato “sostanza intellettuale” alla figura reale alla quale si è ispirato forse per ragioni artistiche e commerciali: la storia di un “teatrante” non avrebbe detto granché ad un qualificato Festival del Cinema.
L’argomento, però, non era il film … purtroppo!
L’argomento riguarda un timore, seppure recondito, che io tendo a rifiutare, a esorcizzare.
Mi sostiene la figura reale del personaggio, che alla lunga, dovrebbe emergere con tutte le sue limitate e generiche “peculiarità” e il pensiero che (per riportare antonio bianco) alla fine “la maggior parte degli Italiani sono gente sveglia e gli renderanno pan per focaccia”.