In questi giorni stiamo assistendo alle manifestazioni degli studenti contro la riforma Gelmini.
Non voglio entrare nel merito della riforma stessa, ma delle occupazioni.
Ritengo questa forma di protesta un abuso del diritto alla contestazione perchè si sequestra un ambiente ( scuola, ma in altri casi possono essere fabbriche ) impedendo ad altre persone che non condividono la protesta di poter esercitare il loro diritto allo studio.
La storia di 20-30anni fa è piena di occupazioni di scuole di fabbriche, di picchettaggi che con la scusa della protesta hanno prevaricato prepotentemente e violentemente il diritto degli altri che dissentivano da quelle proteste, nel metodo o nella sostanza.
Bene hanno fatto quei professori che hanno presidiato la scuola impedendo le occupazioni. E bene hanno fatto quei presidi che hanno minacciato il 5 in condotta che significa bocciatura e perdita dell'anno scolastico.
Il dirito dell aprotesta è sacrosanto, come lo è il diritto a non protestare a continuare lo studio o il lavoro.
Una delle forme più esecrabile e violente della protesta è quando si impedisce ad altri cittadini l'altrui diritto a continuare la propria attività professionale o didattica.
Miè dispiaciuto vedere quei ragazzi che erano stati fermati per tafferugli e violenze, essere rimessi in libertà quasi immediatamente. Ci sono magistrati troppo buoni o meglio troppo buonisti. Il medico pietoso fa la piaga puzzolente dicevano i nostri saggi nonni. Mica dovevano essere condannati all'ergastolo, ma una settimana di sano carcere, forse sarebbe stato salutare per chi abusa del diritto alla protesta.
Cordialità a tutti.