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Gianfranco Fini, l'ultimo dei Moicani.

Inviato:
16/11/2009, 23:20
da antonio bianco
La Destra Italiana sembra oramai estinta, divorata e già digerita dal berlusconismo, con tutti i suoi valori storici tra i quali la morale e la giustizia.
Fini ha capito in ritardo che il PDL non rappresenta la giusta evoluzione di una destra moderna, ma una volgare caserma delle "libertà" con proprietario unico che dispone giorno per giorno quali siano i valori opportuni al "partito".
Se Fini scamperà al suo destino salverà anche questo centrodestra "berluscones vulgaris" trasformandolo in un partito vero.
Re: Gianfranco Fini, l'ultimo dei Moicani.

Inviato:
18/11/2009, 0:05
da pianogrande
Fini ha cominciato a capire che il PDL è stato pura e semplice annessione.
A mano a mano che i vari destri capiranno questa cosa e capiranno cosa li aspetta quando il capo avrà raggiunto i suoi obiettivi di potere assoluto, questa maggioranza andrà allo sfascio.
Speriamo che si sfasci in tempo.
Re: Gianfranco Fini, l'ultimo dei Moicani.

Inviato:
22/11/2009, 21:11
da antonio bianco
Il picconatore oggi ha staccato un macigno grande come una "casa delle libertà".
Ha dato dello stronzo sia al popolo delle libertà berluschine che alla Lega.
Chi vota PDL fondamentalmente non tollera gli immigrati o è addirittura razzista, forse i razzisti sono più numerosi.
La realtà dell'elettorato è questa.
Non capisco Fini a chi si stia rivolgendo con queste uscite.
Forse stà cercando consenso a sinistra?
La frittata è fatta il razzismo e l'odio verso l'immigrato oramai è stato sdoganato come cosa sacrosanta degno di essere richiesto come dono a Gesù Bambino sotto l'albero di Natale, << operazione "Bianco Natale" della Lega.>>
Senza contare quelli che votano PD per partito preso ma che in fondo sono stati soggiogati anch'essi dalla ventata razzista.
Caro Fini , troppo tardi adesso se insisti finirai arrosto come il tacchino di capodanno.
Ciao a tutti.
Re: Gianfranco Fini, l'ultimo dei Moicani.

Inviato:
25/11/2009, 18:10
da trilogy
ROMA - No del presidente della Camera Gianfranco Fini alla fiducia sul maxiemendamento alla legge finanziaria: "Il presidente della Camera sarebbe in grossa difficoltà se la fiducia non fosse posta su un testo che esce dalla commissione ma su un maxiemendamento del governo", afferma.
Presentando un libro nella Sala del Mappamondo alla Camera, in vista dell'imminente esame della manovra finanziaria, Fini ha spiegato che se il governo ponesse la fiducia su un maxiemendamento questo significherebbe "per il parlamento non poter svolgere il suo compito. Non tutte le fiducie hanno lo stesso impatto politico, in questo caso si tratterebbe di una questione di rispetto del governo nei confronti del parlamento".
Fini respinge dunque qualunque ipotesi di "presidenzialismo di fatto": "E' vero, da qualche tempo c'è una sottolineatura del ruolo dell'esecutivo: io non considero questo negativo, non sono un cultore dell'assemblearismo, ma se si accentua il ruolo dell'esecutivo dobbiamo anche rafforzare il controllo parlamentare e il ruolo del parlamento".
"Non possiamo stare così come siamo adesso, è un lusso che non ci possiamo permettere - ha concluso Fini -. Io non inorridisco davanti alla parola presidenzialismo, una democrazia deve essere rappresentantiva ma anche governante, mi rifiuto di mettere in contrapposizione questi due termini. A un capo dell'esecutivo forte deve corrispondere un Parlamento forte, non si stabilisce un equilibrio se si mortifica il ruolo dell'uno o dell'altro".
Repubblica.it