Cari amici,
la discussione sull'assurda sentenza della Corte Europea inerente la rimozione del crocefisso, mi induce ad ulteriori riflessioni che ho già parzialmente accennato rispondendo ad altri post.
Il crocefisso è solo un simbolo, importante della tradizione cristiana-cattolica ma non è certo l'unico.
Voglio proporre anche a voi le mie riflessioni.
La nostra tradizione religiosa prevede pratiche e simboli oramai consolidati che fanno parte della ns storia.
Pensiamo alle chiese, alle basiliche, alle case (come dall e mie parti) che hanno sulla facciata ben in vista una graziosa nicchia con la madonna, le processioni paesane dedicate ai santi patroni o devozioni mariane che nello svolgimento di tali pratiche, viene bloccato il traffico, talvolta deviato. Recita di rosari nelle pubbliche vie e piazze con megafoni per raggiungere i fedeli più distanti. Giornate dedicate ai santi, cimiteri pieni di oggetti di culto religioso ed ostentazione di croci e volti di Cristo sofferente. Oltretutto trasmessa in diretta dalla Rai il quale canone viene pagato anche dai non credenti.
La S.Messa trasmessa dalla stessa Rai.
La processione più importante, che è quella di Gesu' morto nel venerdi santo, che spesso occupa pubbliche vie. Treni occupati per pellegrinaggi verso santuari mariani o per altre devozioni.
Trasmissioni Rai dove ci sono preti che spiegano il vangelo della prossima domenica.
Ora non mi vengono in mente altre pratiche che potrebbero essere definite come soprusi della singola libertà di chi non è credente.
Ma se accettiamo il principio che certe ostentazioni possono essere lesive dei diritti dell'uomo ( Cristo è morto per gli uomini, ma questo è un dogma religioso ), allora perchè continuare a consentire tutte le pratiche citate che francamente mi sembrano molto più invasive ch eun semplice, spoglio e nudo crocefisso?
A chi giova tutto ciò?
Cordialmente Vs.