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La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Messaggioda ranvit il 03/11/2009, 13:13

dal corriere.it :

«VIOLAZIONE DEL DIRITTO DEI GENITORI AD EDUCARE I FIGLI SECONDO LE LORO CONVINZIONI»
La Corte europea dei diritti dell'uomo:
«No al crocefisso nelle aule scolastiche»
Il ricorso presentato da un'italiana di origine finlandese. Il governo dovrà pagarle 5mila euro per danni morali


MILANO - La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce «una violazione del diritto dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni» e una violazione alla «libertà di religione degli alunni». Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo nella sentenza su un ricorso presentato da una cittadina italiana.

LA PROTAGONISTA - Il caso era stato sollevato da Soile Lautsi Albertin, cittadina italiana originaria della Finlandia, che nel 2002 ha chiesto all'istituto statale Vittorino da Feltre di Abano Terme (Padova), frequentato dai suoi due figli, di togliere i crocefissi dalle aule. A nulla in passato erano valsi i suoi ricorsi davanti a tribunali italiani e a dicembre 2004 era arrivato il verdetto della Corte Costituzionale sul ricorso presentato dal Tar del Veneto. Ora i giudici di Strasburgo le hanno dato ragione, stabilendo inoltre che il governo italiano dovrà pagare alla donna un risarcimento di cinquemila euro per danni morali. Si tratta della prima sentenza della Corte di Strasburgo in materia di esposizione dei simboli religiosi nelle aule scolastiche.


03 novembre 2009
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Crocifissi in aula

Messaggioda cardif il 03/11/2009, 13:53

Da La Repubblica.it

La Corte europea dei diritti dell'uomo ha dato ragione ad una cittadina italiana
che nel 2002 aveva chiesto all'istituto frequentato dai figli di togliere il simbolo
Strasburgo, no al crocifisso in aula "Viola la libertà di religione"

STRASBURGO - La presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche costituisce "una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione alla "libertà di religione degli alunni". E' quanto ha stabilito oggi la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo nella sentenza su un ricorso presentato da una cittadina italiana.

Il caso era stato sollevato da Soile Lautsi, cittadina italiana originaria della Finlandia, che nel 2002 aveva chiesto all'istituto statale "Vittorino da Feltre" di Abano Terme, in provincia di Padova, frequentato dai suoi due figli, di togliere i crocefissi dalle aule. A nulla, in precedenza, erano valsi i suoi ricorsi davanti ai tribunali in Italia. Ora i giudici di Strasburgo le hanno dato ragione.
(3 novembre 2009)

Non è un tema caldo nel mondo ma farà riscaldare l'Italia, penso. E, per chiarire, io condivido (anzi condividevo già da prima)
saluti, cardif
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Messaggioda Iafran il 03/11/2009, 14:10

ranvit ha scritto:dal corriere.it :

«VIOLAZIONE DEL DIRITTO DEI GENITORI AD EDUCARE I FIGLI SECONDO LE LORO CONVINZIONI»
La Corte europea dei diritti dell'uomo:
«No al crocefisso nelle aule scolastiche»
Il ricorso presentato da un'italiana di origine finlandese. Il governo dovrà pagarle 5mila euro per danni morali


MILANO - La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce «una violazione del diritto dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni» e una violazione alla «libertà di religione degli alunni». Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo nella sentenza su un ricorso presentato da una cittadina italiana.

LA PROTAGONISTA - Il caso era stato sollevato da Soile Lautsi Albertin, cittadina italiana originaria della Finlandia, che nel 2002 ha chiesto all'istituto statale Vittorino da Feltre di Abano Terme (Padova), frequentato dai suoi due figli, di togliere i crocefissi dalle aule. A nulla in passato erano valsi i suoi ricorsi davanti a tribunali italiani e a dicembre 2004 era arrivato il verdetto della Corte Costituzionale sul ricorso presentato dal Tar del Veneto. Ora i giudici di Strasburgo le hanno dato ragione, stabilendo inoltre che il governo italiano dovrà pagare alla donna un risarcimento di cinquemila euro per danni morali. Si tratta della prima sentenza della Corte di Strasburgo in materia di esposizione dei simboli religiosi nelle aule scolastiche.


Mamma mia!
Se ricorrono i presupposti per la class action questi danni li pagherà il Vaticano, i parlamentari cattolici, o tutti gli italiani (cattolici e non)?
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Re: La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Messaggioda matthelm il 03/11/2009, 14:21

Ecco quì voi date il meglio!!!

Poi c'è qualche ingenuo/a che dice "non lasceremo i voti dei cattolici a Rutelli".

Ora mi aspetto che tra i notabili del "nuovo" PD qualcuno inneggi a questa nuova conquista.

Immaturi? No, c'è qualcosa di peggiore.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Messaggioda pianogrande il 03/11/2009, 15:37

Matthelm.
Non siamo gli unici a dare il meglio.
Questa è una fondamentale conquista di libertà e civiltà.
Non debbono esistere culture dominanti ed imposte fin dalla più tenera età.
Noi come al solito (alla Dante Alighieri) abbiamo bisogno dell"imperatore" per migliorare un po' le cose.
Non credo proprio che il voto dei cattolici andrà a Rutelli per un motivo del genere.
Comunque, se il mio partito dovesse rinunciare a questi fondamentali principi di libertà e civiltà pur di andare al governo si troverebbe di fronte ad una scelta drammatica: o il governo o me.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Messaggioda ranvit il 03/11/2009, 16:13

matthelm ha scritto:Ecco quì voi date il meglio!!!

Poi c'è qualche ingenuo/a che dice "non lasceremo i voti dei cattolici a Rutelli".

Ora mi aspetto che tra i notabili del "nuovo" PD qualcuno inneggi a questa nuova conquista.

Immaturi? No, c'è qualcosa di peggiore.



Questa di matthelm è una di quelle affermazioni che fanno incazzare anche me....cui la presenza del crocefisso nonostante io sia un non credente non disturba piu' di tanto, perchè come decretò la Consulta è un segno distintivo della ns comunità....

E' insomma la pretesa di imporre il proprio credo anche a chi ne ha un altro in un luogo pubblico che dovrebbe essere innanzi tutto laico.

Poi c'è questa storia dei cattolici.....come se anche a sinistra non fosse massicciamente presente l'elettorato cattolico. Sarebbe piu' logico parlare allora di "clericali"!

Allora almeno in questo caso (perchè tutti sanno anche matthelm che io accuso spesso la sinistra di velleitarismo e infantilismo....e quindi immaturità politica...) non posso che ritorcere l'accusa di immaturità a chi sostiene le cose dette da matthelm.

Vittorio
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Re: La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Messaggioda cardif il 03/11/2009, 16:14

Leggo dal testo a questo sito: http://www.olir.it/areetematiche/75/doc ... ifisso.pdf

1) Vista la sentenza della Corte Costituzionale 93/1989 sul principio supremo della laicità dello Stato;
vista la Sentenza della Cassazione dell'1/3/2000 n.439 che considera implicitamente abrogate le disposizioni
regolamentari del 1924 e del 1928 che prescrivevano l'obbligo di affissione del corocifisso nelle aule;
direi che anche in termini di legge è possibile un'interpretazione restrittiva.

2) D'altro canto l'ordinanza del Tribunale dell'Aquila del 19/11/2003, per la quale l'esposizione rientra nella giurisdizione amministrativa esclusiva, riduce il tema a mera regolamentazione dell'amministrazione, non ne fa una questione di rispetto dei diritti fondamentati.

3) Poiché l'art.118 del r.d. 30 aprile 1924 n.965 prescrive l'esposizione de "l'immagine del crocifisso e il ritratto del Re", non vorrei che, per poter applicare la norma nella sua interezza, dovessimo reintrodurre la monarchia (è una battuta).

Secondo me è una questione di democrazia: i cittadini sono uguali ed hanno gli stessi diritti. Perciò nelle aule non può essere imposto il simbolo di una sola religione (apriti cielo ad esporre i simboli di altre religioni; e gli atei e gli agnostici dove li mettiamo? ne neghiamo l'esistenza?)
Oltre al fatto che credo nella laicità dello stato e nella natura privatistica della religione (ce ne sono tante ne mondo: come potrebbe essere altrimenti?); e quindi lo stato non può indirizzare verso una "religione di stato".
E non vale la scusante delle radici cattoliche dell'Italia: se ad un solo cittadino viene negato un diritto, viene meno la democrazia (almeno in quel frangente).
Stendo una pietosa trapunta (il velo non basta) sulle giustificazioni della Gelmini.

Se poi qualcuno mi volesse convincere che le disposizioni regolamentari fatte nel 1924 (ripeto: illenovecentoventiquattro) sono democratiche, anticipo che ci vorrà parecchio.

Purtroppo c'è il problema dei "voti cattolici", nel senso che c'è chi crede che il voto debba essere condizionato dal cattolicesimo. Se riuscissimo a superare questo faremmo un enorme passo avanti. Mi chiedo: il voto serve a scegliere il governante; se lo si lega alla religione ne conseguirebbe uno stato etico, religioso, casomai anche integralista. Allora il governo di uno stato che ha una sua religione potrà avere un dialogo con lo stato che ne ha un'altra? Penso di sì; ma se così è, non è questa la dimostrazione che gli stati, anche al loro interno, non devono avere natura religiosa?

Comunque la critica di immaturità più o meno la capisco; non capisco il peggio qual è.
saluti, cardif
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Re: La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Messaggioda Iafran il 03/11/2009, 17:09

matthelm ha scritto:Ecco quì voi date il meglio!!!

Poi c'è qualche ingenuo/a che dice "non lasceremo i voti dei cattolici a Rutelli".

Ora mi aspetto che tra i notabili del "nuovo" PD qualcuno inneggi a questa nuova conquista.

Immaturi? No, c'è qualcosa di peggiore.


Nonostante la mia fosse una “provocazione”, non puoi non riconoscere che siamo, come italiani, in una realtà socio-politica molto più grande di quanto possiamo pensare.
Se non ci rapportiamo a questa realtà europea, alle diverse etnie che vi vivono, alle culture che vanno per la maggiore e che tendono ad affermarsi sempre di più, non riusciremo ad essere considerati per quel che valiamo o possiamo valere come italiani.

I valori etici del Cristianesimo, come quelli di ogni religione, sono indiscutibili per i credenti ma non si debbono imporre agli altri.
I simboli religiosi avranno pure valenza per qualcuno, ma la loro presenza, nei luoghi pubblici, non può prescindere dall'essere accettata o condivisa dagli altri, se non passa inosservata.

Il nostro è uno Stato che garantisce pari dignità ai laici e a tutte le religioni. Altrimenti siamo in una “Italietta”, non tanto Stato democratico europeo, nella quale i (poteri) forti fanno quello che vogliono.
Ultima modifica di Iafran il 03/11/2009, 20:33, modificato 3 volte in totale.
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Re: La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Messaggioda Manuela il 03/11/2009, 17:28

Chissà come fanno i cattolici di tutta Europa a sopravviere senza esibizioni di crocefissi nei luoghi pubblici. Eppure ce la fanno, né mi pare che arrivi da oltr'Alpe rumoreggiare di crociate per ripristinare usanze italiane.
La presenza di "cattolici" e il ricatto sul loro voto, non è altro che un modo, per una classe politica reazionaria e clericale, di mantenere il paese nell'arretratezza. Sono convinta che i cattolici, soprattutto quelli fuori dai palazzi del potere, sarebbero ben contenti di vivere in un paese meno bigotto e più realmente rispettoso delle opinioni e dei diritti di tutti.

P.S. Dice la Gelmini, con la sua solita banalità, che si tratta di "rispetto delle tradizioni". Del tutto indifferente al fatto che c'è una bella differenza fra "religione" e "tradizione": anche il "mazapègul" fa parte della (mia) tradizione, ma nessuno pensa di farne un caso!
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Re: La Corte europea : «No al crocefisso nelle aule scolastiche»

Messaggioda trilogy il 03/11/2009, 17:36

matthelm ha scritto:Ecco quì voi date il meglio!!!

Poi c'è qualche ingenuo/a che dice "non lasceremo i voti dei cattolici a Rutelli".

Ora mi aspetto che tra i notabili del "nuovo" PD qualcuno inneggi a questa nuova conquista.

Immaturi? No, c'è qualcosa di peggiore.



Da quello che riportano i media Bersani ha detto questo:

" anche il neo-leader del Pd Pierluigi Bersani esprime dubbi sulla decisione della Corte di Strasburgo: «Io penso che un'antica tradizione come il crocifisso non può essere offensiva per nessuno» ha detto il segretario dei democratici"

A me, personalmente, la presenza di simboli religiosi non da alcun fastidio, ne' mi induce a pensarla diversamente da come la penso.
Quello che veramente mi provoca un grande fastidio è l'essere stato costretto nella scuola pubblica a iscrivere mia figlia all'ora di insegnamento confessionale, con un maestro che chiamarlo tale è un insulto alla categoria degli insegnanti, solo perchè non c'erano alternative, oltre al parcheggio in corridoio o in altre aule. Questa è una vergogna tutta italiana.
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