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E' buona notizia che sia stata appoggiata la candidatura di D'Alema da parte del governo e della sua maggioranza. Francamente mi ha meravigliato, perchè avrei pensato più logico che venisse proposto un nome del centrodestra, considerando che nella scorsa legislatura il centrosinistra non aveva lasciato spazi istituzionali all'opposizione. Buon segno comunque. Massimo è un personaggio di notevole peso politico anche a livello internazionale, conosciuto e stimato. Può fare bene, sempre che sia poi scelto da tutti i leader europei. L'unico neo che ha da farsi perdonare è stata la colpevole vicinanza con gli hezbollah e quelle frasi infelici che con i talebani occorre trattare invece che cercare di estirparli.
Però la sua storia e il suo carisma possono fare del bene al nostro paese. Ottima scelta e per questo mi sembra doveroso fare gli auguri che tutto vada a buon fine.

Oltretutto credo che quando una maggioranza appoggia un politico di opposizione, ne beneficia la nazione stessa. Si da segno di compattezza. Al proprio interno ci si può anche scannare (politicamente), ma quando si va all'estero occorre presentarsi uniti. Buon segno questo. Spero sia l'inizio di un diverso atteggiamento da parte dei nostri politici, quando trattano temi di interesse nazionale.

Sento una gran puzza di inciucio.

il 30 ottobre hanno candidato Tajani a Commissario UE , ora sostengono Dalema alla politica estera.
Il Governo dovrà fare una scelta perchè le due cose sono incompatibili, possiamo avere 1 solo posto.

Speriamo venga eletto D'Alema così forse avrà meno tempo per la politica interna italiana.

Sarebbe un vantaggio impagabile.

disallineato ha scritto:Oltretutto credo che quando una maggioranza appoggia un politico di opposizione, ne beneficia la nazione stessa. Si da segno di compattezza. Al proprio interno ci si può anche scannare (politicamente), ma quando si va all'estero occorre presentarsi uniti.

Uniti con il nostro “Capo”… all’estero, poi?
Sarebbe meglio non essere considerati!

E' di oggi la notizia che la Polonia ha espresso dubbi sull'opportunita della candidatura di D'alema, per colpa del suo passato.
Può essere comprensibile, ma non condivisibile. Il passato comunista non è certo un bel biglietto da visita, sappiamo le nefandezze che sono state compiute in nome e per conto di quell'ideologia.
Ma oramai tutto questo per fortuna appartiene al passato. Oggi D'Alema e molti come lui, hanno abiurato quel passato e si sono dimostrati più moderati e lontani dal partito comunista di allora.
Ci sono personaggi anche oggi che rivendicano l'orgoglio comunista, ma sono antistorici e arcaici, superati dalla storia. Alcuni addirittura rivendicano le origini, rifondano il partito richiamandosi al comunismo, altri forniscono pieno appoggio alla resistenza comunista. Ma per fortuna sono delle esigue minoranze che non dovrebbe scalfire la nostra democrazia oramai matura che ha preso le distanze da un passato per certi aspetti criminogeno. D'Alema non è nulla di tutto questo, ha solo la militanza nel partito comunista, ma oggi ne ha preso le distanze ed ha assunto un ruolo moderato da socialdemocratico moderno che nulla ha che fare con il partito comunista di allora. Ha dimostrato negli anni buone doti di mediatore, di politico di spessore che può rappresentare il nostro paese all'estero senza più la macchia del comunismo. Per cui le ragioni della polonia e dei paesi ex patto di varsavia vengono meno. Altrimenti ci dovremmo imbarazzare anche del nostro presidente Napolitano che come sappiamo era un comunista doc oltretutto fu anche a favore della repressione di Praga da parte dell'armata rossa. Certo una perosna con quel passato non ha poi un buon curriculum, ma con il tempo ha saputo dimostrare che quelli errori sono stati superati e anche il nostro presidente ha abiurato quel passato orribile.
Ed è riconosciuto di come sia una persona stimata e degna di massimo rispetto, che nulla ha che dividere con il suo passato comunista.
Per cui auguro a D'Alema di non vedersi più considerato imbarazzante per colpa del suo passsato, ma di essere considerato per lo spessore politico che ha oramai da diversi anni.

Iafran ha scritto:

disallineato ha scritto:Oltretutto credo che quando una maggioranza appoggia un politico di opposizione, ne beneficia la nazione stessa. Si da segno di compattezza. Al proprio interno ci si può anche scannare (politicamente), ma quando si va all'estero occorre presentarsi uniti.

Uniti con il nostro “Capo”… all’estero, poi?
Sarebbe meglio non essere considerati!

All'estero conta il paese, non il singolo politico.Smettiamola con questi provincialismi che ci penalizzano.
Abbiamo già ricevuto sberleffi dalparlamento europeo quando abbiamo portato la mozione (ridicola) sulla libertà di stampa.

disallineato ha scritto:

Iafran ha scritto:

disallineato ha scritto:Oltretutto credo che quando una maggioranza appoggia un politico di opposizione, ne beneficia la nazione stessa. Si da segno di compattezza. Al proprio interno ci si può anche scannare (politicamente), ma quando si va all'estero occorre presentarsi uniti.

Uniti con il nostro “Capo”… all’estero, poi?
Sarebbe meglio non essere considerati!

All'estero conta il paese, non il singolo politico.Smettiamola con questi provincialismi che ci penalizzano.
Abbiamo già ricevuto sberleffi dalparlamento europeo quando abbiamo portato la mozione (ridicola) sulla libertà di stampa.

E poi D'Alema è un personaggio politico di spessore e stimato. Uno dei pochi difetti è stata la vicinanza con gli hezbollah. Ma non si può considerare un singolo scivolone. Va considerato nel suo insieme e Massimo puo' far bene in europa e rappresentare bene il nostro paese

disallineato ha scritto:E' di oggi la notizia che la Polonia ha espresso dubbi sull'opportunita della candidatura di D'alema, per colpa del suo passato.
Può essere comprensibile, ma non condivisibile. Il passato comunista non è certo un bel biglietto da visita, sappiamo le nefandezze che sono state compiute in nome e per conto di quell'ideologia.
Ma oramai tutto questo per fortuna appartiene al passato. Oggi D'Alema e molti come lui, hanno abiurato quel passato e si sono dimostrati più moderati e lontani dal partito comunista di allora.
Ci sono personaggi anche oggi che rivendicano l'orgoglio comunista, ma sono antistorici e arcaici, superati dalla storia. Alcuni addirittura rivendicano le origini, rifondano il partito richiamandosi al comunismo, altri forniscono pieno appoggio alla resistenza comunista. Ma per fortuna sono delle esigue minoranze che non dovrebbe scalfire la nostra democrazia oramai matura che ha preso le distanze da un passato per certi aspetti criminogeno. D'Alema non è nulla di tutto questo, ha solo la militanza nel partito comunista, ma oggi ne ha preso le distanze ed ha assunto un ruolo moderato da socialdemocratico moderno che nulla ha che fare con il partito comunista di allora. Ha dimostrato negli anni buone doti di mediatore, di politico di spessore che può rappresentare il nostro paese all'estero senza più la macchia del comunismo. Per cui le ragioni della polonia e dei paesi ex patto di varsavia vengono meno. Altrimenti ci dovremmo imbarazzare anche del nostro presidente Napolitano che come sappiamo era un comunista doc oltretutto fu anche a favore della repressione di Praga da parte dell'armata rossa. Certo una perosna con quel passato non ha poi un buon curriculum, ma con il tempo ha saputo dimostrare che quelli errori sono stati superati e anche il nostro presidente ha abiurato quel passato orribile.
Ed è riconosciuto di come sia una persona stimata e degna di massimo rispetto, che nulla ha che dividere con il suo passato comunista.
Per cui auguro a D'Alema di non vedersi più considerato imbarazzante per colpa del suo passsato, ma di essere considerato per lo spessore politico che ha oramai da diversi anni.

Temo le forzature che possono venire da Francia e Germania che potrebbero spingere per loro candidati