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E se avesse vinto Franceschini?

MessaggioInviato: 01/11/2009, 14:32
da matthelm
Questa notizia è proprio bella e fa carta straccia di tutte le piccinerie e miserie scaricate sul povero Rutelli]:

Nasce un caso nel Pd sulle dichiarazioni attribuite da «Repubblica» a Massimo D’Alema, non smentite, secondo cui l’ex premier stesse meditando, in caso di vittoria di Dario Franceschini, di dar vita ad «un nuovo partito per salvare la sinistra italiana». Proprio a due settimane dalle primarie. Un’idea «davvero sorprendente», commenta Giorgio Tonini, auspicando di «leggere parole di smentita».
L’affermazione di D’Alema, se fosse confermata, osserva Giorgio Merlo, sarebbe «il miglior viatico per giustificare Rutelli a fare un partito di centro dopo la vittoria di Bersani».

Cosa dicono i nostri laudatores di sinistra?

Re: E se avesse vinto Franceschini?

MessaggioInviato: 02/11/2009, 14:07
da matthelm
Niente da dire?
Repubblica non è più affidabile?
D'alema non si può attaccare perché è sempre un "compagno che sbaglia"?
E' più facile ed appagante attaccare il "rinnegato" cicciobello, er cicoria, ecc. Rutelli?

Carissimi, la coerenza è merce rara.

Re: E se avesse vinto Franceschini?

MessaggioInviato: 02/11/2009, 16:52
da franz
Povero Rutelli? :o
Povero D'Alema? :o

....

mmmmm

"Povera Italia!" :(

Franz

Re: E se avesse vinto Franceschini?

MessaggioInviato: 02/11/2009, 21:41
da matthelm
...ora abbiamo Bersani, il "designato" di D'Alema.

Speriamo "uccida" il padre... e lo smentisca. Cicredo poco.

Re: E se avesse vinto Franceschini?

MessaggioInviato: 03/11/2009, 11:01
da Iafran
matthelm ha scritto:Questa notizia è proprio bella e fa carta straccia di tutte le piccinerie e miserie scaricate sul povero Rutelli]:

Nasce un caso nel Pd sulle dichiarazioni attribuite da «Repubblica» a Massimo D’Alema, non smentite, secondo cui l’ex premier stesse meditando, in caso di vittoria di Dario Franceschini, di dar vita ad «un nuovo partito per salvare la sinistra italiana». Proprio a due settimane dalle primarie. Un’idea «davvero sorprendente», commenta Giorgio Tonini, auspicando di «leggere parole di smentita».
L’affermazione di D’Alema, se fosse confermata, osserva Giorgio Merlo, sarebbe «il miglior viatico per giustificare Rutelli a fare un partito di centro dopo la vittoria di Bersani».

Cosa dicono i nostri laudatores di sinistra?


In questo forum, non mi sembra che si siano praticati sconti ai nostri politici e D’Alema ha preso pure la sua parte. Anzi in molti gli rimproverano quello che ha fatto o che non ha fatto in relazione alla caduta del primo Governo Prodi.

Se Rutelli raccoglie poca simpatia, non è per preconcetti dal momento che ha avuto più onori che oneri. Gli elettori di Cs si dimostrano indisponibili, però, a soprassedere sulle “bizze” di un qualsiasi personaggio politico.

Il 25 ottobre scorso, tremilioni di cittadini sono accorsi alle elezioni primarie del PD per sostenere la nascita di un partito vero, per averlo più unito possibile.
Sottovalutare questo momento o addirittura sconfessarlo è offensivo non solo per coloro che lo hanno proposto ma soprattutto per i tantissimi che vi hanno partecipato, che non perdonerebbero a nessuno una simile “licenza”: a Rutelli come a D’Alema o come a Marini (ex sindacalista).

Le astensioni dal voto nelle precedenti elezioni politiche non sono eloquenti, o sono solo i “centristi” ad essere i delusi?
In Italia si miete anche quando non si è seminato.

Re: E se avesse vinto Franceschini?

MessaggioInviato: 03/11/2009, 14:10
da matthelm
Iafran, io sono, molto modestamente, uno dei tre milioni che hanno partecipato alle primarie. Io e molti miei amici. Ma andando a votare non ho firmato un patto con il “diavolo”.

Se metto in rilievo il fatto che D’Alema si era già “preparato” era per evidenziare quale fosse lo “spirito” che muovesse taluni, non secondari!, esponenti della sinistra.
Come hai potuto notare, oltre a te nessun altro ha risposto alla mia osservazione, E’ evidente che per loro era normale accadesse.
Perché, temo , che quello sia lo spirito che li anima : un PD solo se guidato dai ”nostri”!!! E il buon Bersani già alle prime primarie aveva abbandonato la decisione di candidarsi dopo sollecitazioni dei “red”.

Quello che si paventa è tutt’altro che un nuovo partito ma, bisogna proprio dirlo, è la continuazione dei ds.
E qui rinascono i mai sopiti sospetti che con “loro”, gli eredi, non si fanno partiti nuovi ma solo annessioni. E’ il limite insuperabile di “quella” storia.

Se si recupereranno le astensioni, alle prossime elezioni, se ne perderanno altre e i conti non torneranno ancora con l’aggravante di essere tornati in dietro.

Amarezza è dir poco.

Re: E se avesse vinto Franceschini?

MessaggioInviato: 03/11/2009, 15:58
da pianogrande
Matthelm.
Insomma, qualcosa bisogna dire su queste tristezze.
Da parte mia, come non spargo lacrime sull'uscita di Rutelli (anzi non vorrei più sentirne parlare) non ne avrei sparse sull'uscita di Dalema (del quale, meno sento parlare e meglio è).
La mia poca stima per questo personaggio che, per me, è stato il grande addormentatore della sinistra (e l'ho detto più volte anche qui) avrebbe avuto solo una ulteriore conferma.
Se questa è la via per il rinnovamento che le fuoriuscite continuino.
Aspetto uno scattto di orgoglio di Bassolino, tanto per continuare.
Di Cacciari mi dispiace un po' ma solo un po'.
Sì, sì, il rinnovamento è cominciato.
Bersani.
L'acqua è fresca solo quando scorre.

Re: E se avesse vinto Franceschini?

MessaggioInviato: 03/11/2009, 17:46
da Manuela
Queste primarie, coi suoi (quasi) 3 milioni di elettori, ha, purtroppo, ratificato la classe dirigente che, arrivata da DS e Margherita, non aveva segnato (come era naturale fare) la minima discontinuità con la nascita del PD.
E anche per questo, ritengo, il PD non ha trovato negli elettori, quella credibilità che il progetto, nelle sue linee teoriche, meritava.
Ora, credo che le cose sarebbero state le stesse, anche se avesse vinto Franceschini: parlare di rinnovamento in presenza di tutti i vecchi arnesi che hanno guidato la politica almeno da 20 anni a questa parte (qualcuno anche di più) è del tutto velleitario. E lo è anche se è entrato in campo un certo numero di giovani "cooptati" da una delle due maggiori mozioni; giovani che non hanno mai ambito a "uccidere il padre", prendendo il suo posto - con parole meno cruente: non hanno mai veramente conteso il partito ai vecchi dirigenti - ma si accontentano di aspettare che qualcuno faccia loro un po' di posto. Stanno sugli strapuntini in attesa che veng ail loro momento: l'esempio più eclatante è la Serracchiani, acclamata da molti come campionessa del rinnovamento, che, invece di candidarsi lei stessa si è ben accodata al suo potente riferimento.
Quindi, anche le critiche di Rutelli (che pure nel merito sono in gran parte condivisibili) non hanno la minima credbilità, perché hanno come riferiettno un'appartenenza che andava, a suo tempo "superata", non rivendicata. Ma il superamento delle appartenenze, di tutte, è possibible solo in presenza di una classe dirigente nuova.
L'elettorato del PD ha avuto l'occasione di dare un segnale forte in direzione del cambiamento e dell'innovazione: l'ha perduta, peccato, in favore del mantenimento delle proprie, peraltro fragili, sicurezze.
Questo è, e, democraticamente, lo si deve accettare. Fino alla prossima occasione, se ci sarà.

Re: E se avesse vinto Franceschini?

MessaggioInviato: 03/11/2009, 21:29
da matthelm
Pianogrande, sei perfettamente "allineato" su tutta la linea. Una ulteriore conferma, per me, che così non va.

Manuela, concordo su quasi tutto quello che scrivi: L'elettorato del PD ha avuto l'occasione di dare un segnale forte in direzione del cambiamento e dell'innovazione: l'ha perduta, peccato, in favore del mantenimento delle proprie, peraltro fragili, sicurezze.
Questo è, e, democraticamente, lo si deve accettare.


Io lo accetto, non potendo far altro. Constato solo che abbiamo imboccato un altro tunnel: uno dopo l'altro.

Noto che qualcuno è soddisfatto.... io penso che il nostro è uno strano paese.

Re: E se avesse vinto Franceschini?

MessaggioInviato: 03/11/2009, 22:54
da gabriele
Dal 2005 ad oggi il PD ha perso nelle primarie più di 1 milioni di voti

Nel 2005 infatti:
"L'esordio italiano delle primarie ha visto la partecipazione di 4.311.000 persone, poco meno di un decimo dell'elettorato nazionale, che si sono recate a 9.816 seggi elettorali. Un anno dopo, nell'ottobre del 2006, Clemente Mastella ha affermato che si è sopravvalutato il numero dei partecipanti; affermazione però immediatamente smentita dagli organizzatori delle elezioni primarie stesse.

I candidati alla carica di candidato Presidente del Consiglio dei Ministri erano sette:

* Fausto Bertinotti, segretario del Partito della Rifondazione Comunista
* Antonio Di Pietro, segretario dell'Italia dei Valori
* Clemente Mastella, segretario dell'Unione Democratici per l'Europa
* Simona Panzino, indipendente (no-global)
* Alfonso Pecoraro Scanio, segretario della Federazione dei Verdi
* Romano Prodi, candidato de L'Ulivo
* Ivan Scalfarotto, indipendente

Fra i sette candidati ha prevalso Prodi con 3.182.000 voti (il 74,1% dei consensi), seguito da Bertinotti (14,7%); più staccati Mastella (4,6%), Di Pietro (3,3%) e Pecoraro Scanio (2,2%).
"

Prodi da solo aveva preso più voti di tutti i partecipanti a queste elezioni sebbene il sistema "primarie" fosse agli esordi.

Questa cosa dovrebbe far riflettere.

Dovrebbe far riflettere il fatto che nel PD stia affiorando lo zoccolo duro fedele al Partito e nessuno dei dirigenti dice nulla di nulla.

Personalmente, la cosa peggiore è che tutto ciò ormai non mi preoccupa più...

Gabrive