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Governo: scricchiolii ...

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Governo: scricchiolii ...

Messaggioda franz il 27/10/2009, 9:32

Il governo di centrodestra non è traballante e litigioso come era l'Unione del 2006 ma sta ricuperando posizioni per fare peggio.


Caso Tremonti, i coordinatori dal premier
"Sostegno a linea di rigore e sviluppo"

Cicchitto: "Nomina a vicepremier sposterebbe gli equilibri di coalizione"
Ma Bossi non la pensa così: "E' garanzia contro gli spendaccioni del governo"


ROMA - Bossi lo appoggia in pieno: "Sì a Tremonti vicepremier". E lo fa proprio nel giorno in cui il cavaliere incontra i coordinatori del Pdl. Nel governo resta alta la tensione tra chi sostiene la linea del rigore (Tremonti e la Lega) e chi preme per un ritorno alla spesa, magari con il taglio delle tasse. E intanto il ministro dell'Economia ha incontrato a pranzo alcuni tra i principali banchieri italiani: l'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, e il presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti. Non è trapelato nulla sui temi dell'incontro.

Intorno alle 11.00 si sono riuniti ad Arcore i tre coordinatori del partito, Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Denis Verdini, per discutere l'esito del colloquio di sabato e dare una veste di "democrazia interna" alle decisioni che verranno prese. Ma al termine del vertice La Russa smorza i toni: "Non aspettatevi cose drammatiche, di Tremonti non si è parlato".

Poi, nell'illustrare l'esito del summit, lo stesso La Russa fa capire come il risultato sia ancora interlocutorio. "Linea di rigore e sviluppo", si legge nel comunicato finale, una linea che per Verdini, Bondi e La Russa è quella del Cavaliere.

Nella riunione, come spiega una nota congiunta dei tre coordinatori, "è stata espressa piena condivisione della politica economica del governo, e si è concordato sulla necessità di coniugare e di contemperare due esigenze altrettanto valide, e cioè l'esigenza inderogabile del rigore, da tutti condivisa, e quella della ripresa dello sviluppo economico". Tutto ciò, specificano, "in coerenza con gli impegni programmatici". Un Pdl che si dichiara in perfetto accordo sulle questioni economiche, nonostante le tensioni dei giorni scorsi.

Siglata la tregua sull'abolizione dell'Irap - che comunque, annunciano, si farà, perché rientra nel programma di governo - la coalizione di centrodestra resta spaccata sulla possibile richiesta di Tremonti di ricoprire la carica di vicepremier. Dopo l'incontro di Berlusconi con il ministro dell'Economia si sono levate molte voci contrarie. Primo fra tutti Renato Brunetta. Secondo lui Tremonti è "il miglior ministro dell'Economia in Europa, ma proprio per questo non ha bisogno di alcun gallone".

Dello stesso avvisto il ministro per le Infrastrutture Matteoli: "Il governo ha bisogno di trovare soluzioni, non di aumentare le poltrone". A loro si aggiunge anche il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, che minaccia: "Tremonti al Tesoro ha un ruolo più importante di qualsiasi altro ministro. Un'altra carica, in un governo di coalizione, sposterebbe gli equilibri".

La Lega, però, è altrettanto esplicita. Il segretario del partito e ministro delle Riforme Umberto Bossi ha dichiarato oggi di essere favorevole alla nomina di Tremonti a vicepremier: "Lui ha tutti i contatti giusti in Europa, potrebbe aiutare a stabilizzare il governo. senza di lui c'è il rischio di dover aumentare le tasse per decreto: Tremonti è una garanzia perché frena gli spendaccioni". E ha aggiunto: "Il commissariamento di Berlusconi ipotizzato da Fini è una stupidaggine. Con Tremonti sono amici, non gli farebbe mai una cosa del genere". E sabato Bossi è stato ancora più chiaro, ricordando a Berlusconi che "finché io vivo Tremonti non si tocca". Sulla stessa linea il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli: "Chi pensa di sostituire Tremonti con un tecnico si ricordi che i tecnici in Parlamento durano come un gatto sull'Aurelia".

(26 ottobre 2009)


IL RETROSCENA. Per ora né promozioni né punizioni. Ma spuntano i sostituti
"Se Giulio insiste, prendo un Draghi, un tecnico qualsiasi e lo mando a casa"

"Un diktat a casa mia, è inaccettabile"
sfogo di Berlusconi contro il ministro

di FRANCESCO BEI

ROMA - "Ma vi rendete conto? Prima mi ha posto un diktat inaccettabile con questa storia del vicepremier, poi mi ha messo con le spalle al muro negando il taglio sull'Irap. Così non si può più andare avanti". Silvio Berlusconi ha perso la fiducia in Giulio Tremonti. Lo hanno capito chiaramente i tre coordinatori del Pdl - Denis Verdini, Ignazio La Russa e Sandro Bondi - saliti ieri ad Arcore per un vertice di tre ore dedicato interamente all'emergenza creata dal ministro dell'Economia.

Una vicenda dall'esito non scontato, aperta a ogni possibile soluzione. Compresa quella più traumatica delle dimissioni (o del dimissionamento) del ministro e dell'assunzione dell'interim per lo stesso Berlusconi. O la sua sostituzione con un tecnico. Perché lo sfogo del Cavaliere contro colui che, fino a qualche mese fa, veniva definito "il geniale Giulio" è stato davvero tale da sorprendere persino gli avversari interni del ministro. "Tremonti viene a casa mia a dettare condizioni? Ma io prendo un Draghi, un tecnico qualsiasi, e lo mando a casa". Certo, è stato uno scatto d'ira dovuto alla frustrazione accumulata in questi giorni. Certo, sarà anche vero, come ripete uno degli uomini più vicini al premier, che nei confronti di Tremonti "per il momento la linea è questa: nessuna promozione e nessuna punizione". Ma ormai nel Pdl, nei circoli più ostili al superministro, già si ragiona sui possibili sostituti. Magari un tecnico competente ma dal basso profilo, così da chiarire definitivamente, in Italia e all'estero, che "la politica economica del governo la fa il presidente del Consiglio". O magari un politico come Maurizio Sacconi, che nel Pdl riscuote molti consensi. Oppure persino un leghista come Giancarlo Giorgetti.

Il fatto è che tutti, dentro il partito di maggioranza relativa, ormai considerano Tremonti non solo un "ministro leghista" ma proprio un corpo estraneo. "Sullo scudo fiscale - racconta un ministro - ci ha giocato l'ultima beffa. Faceva schifo e ci ha convinto a votarlo con la promessa che i soldi sarebbero andati a coprire i progetti dei nostri ministeri. E invece adesso i proventi dello scudo li gestisce lui". Non sarà così, ma è indicativo del clima che si respira nel Consiglio dei ministri. A fare muro ormai non sono soltanto quelli di provenienza ex An, ma il dissenso si è allargato a tutto il Pdl. La prima decisione quindi è stata quella di non premiare il ministro affidandogli anche la vicepresidenza del Consiglio. D'altronde il lamento salito da tutto il partito verso il Cavaliere, di cui ieri si sono fatti ambasciatori anche i tre coordinatori, è risuonato forte e chiaro ad Arcore: "Ma come, Tremonti ha fatto arrabbiare tutti e adesso vuole pure essere premiato?".

Tra Berlusconi e Tremonti dunque si è assottigliato fino a rompersi il filo della fiducia. A far da detonatore, da ultimo, la polemica sull'Irap, che ha costretto il governo a un balletto incomprensibile. E Berlusconi se l'è legata al dito: "Tremonti mi aveva assicurato che quella tassa in Europa nessuno pensa di ridurla. Poi abbiamo capito che Sarkozy e la Merkel la ridurranno eccome". Insomma, la situazione è questa. E sullo sfondo c'è anche la trattativa sulle candidature alle regionali, perché l'irritazione di Berlusconi nei confronti di Tremonti e dei leghisti ieri lo ha portato anche a rimettere in discussione il Veneto al Carroccio. "Queste polemiche - sintetizza uno dei tre coordinatori - di sicuro non favoriscono il dialogo. Se la Lega si impunta, se c'è un clima di sfiducia, allora tutto ritorna il ballo. Compreso il Veneto".

Nel Pdl cominciano anche a nutrire il sospetto che questa "strana" difesa di Bossi di un posto da vicepremier per Tremonti in realtà altro non sia che una mossa tattica per alzare il prezzo nella trattativa sulle regionali. Il Carroccio, al momento giusto, lascerebbe andare Tremonti al suo destino, in cambio di due regioni pesanti - Veneto e Piemonte - oppure del boccone più grosso, la Lombardia per Roberto Castelli. Guarda caso ieri l'unico leghista che non si stracciava le vesti per il ministro dell'Economia era proprio l'ex Guardasigilli: "Ho stima per Tremonti, ma l'importante è che il governo rimanga stabile". Così le voci sulle dimissioni del ministro e il totonomi per la successione sono state il rumore di fondo della giornata. E lo stesso Tremonti, da qualche tempo, andrebbe chiedendo in giro: "Ma secondo voi Draghi scalfirebbe la sua immagine super partes andandosi a mettere con Berlusconi?".

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Re: Governo: scricchiolii ...

Messaggioda pianogrande il 27/10/2009, 19:51

Tremonti sarà il primo a resistere ai potenti mezzi di Silvio?
In caso contrario se ne andrà a casa o andrà ad ingrossare le file del nomadismo politico?
Le elezioni europee sono troppo lontane.
Magari anche lui sarà aspirato al centro.
Mi si prospetta l'idea di un centro in cui confluisce di tutto in attesa del prossimo rilancio.
Chissà se Casini avrà gli stessi problemi del PD o se la certezza del potere metterà tutti daccordo?
Sto mescolando diversi argomenti ma di un partito del ripescaggio non si sente proprio la mancanza.
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Re: Governo: scricchiolii ...

Messaggioda franz il 27/10/2009, 21:08

pianogrande ha scritto:Magari anche lui sarà aspirato al centro.

Ispirazione che acquista quotazioni quando DX e SX appaiono meno presentabili di prima.
Ora qui chi risulta piu' in crisi di "presentabilità" è la destra, dopo gli scandali sessuali di Berlusconi.
Anche il CS non scherza (non solo per il caso Marrazzo ma per Bassolino, Del Turco, la sanità pugliese, la Calabria).
Quindi mi pare piu' che verosimile che il centro ora sia un luogo di attrazione.

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Re: Governo: scricchiolii ...

Messaggioda pianogrande il 28/10/2009, 2:56

Franz.
Non che tu abbia torto (purtroppo) sulla presentabilità di tantissimi politici .
Ma se la politica è sporca non è costruendo nuovi poli che si ripulisce.
Non è che il centro possa dare queste grandi lezioni di presentabilità.
Cuffaro con la coppola non è che sia una valida alternativa a Berlusconi o Bassolino (per i quali, comunque, una alternativa va cercata e trovata).
Per me, la più sentita attrazione del centro consiste, sopratutto, nella vecchia storia dell'ago della bilancia.
Centro- destra; centro-sinistra; quale è il fattore comune?
Chi volesse governare dovrebbe, comunque beccarsi Cuffaro.
Il PD si ritroverebbe tra i piedi Rutelli (ormai impresentabile anche con sé stesso).
Insomma, preferisco un sano bipolarismo dove esista almeno la correttezza della scelta di campo.
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Re: Governo: scricchiolii ...

Messaggioda franz il 28/10/2009, 9:30

pianogrande ha scritto:Franz.Non che tu abbia torto (purtroppo) sulla presentabilità di tantissimi politici .
Ma se la politica è sporca non è costruendo nuovi poli che si ripulisce.
...
Insomma, preferisco un sano bipolarismo dove esista almeno la correttezza della scelta di campo.

Secondo me non tanto la politica ad essere sporca ma la polis (e quindi di conseguenza anche buona parte delle politica).
Così sporca che nemmeno il bipolarismo ci salva.
Non so francamente cosa possa riuscirci, se non parte dal basso, dai cittadini.
Franz
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Re: Governo: scricchiolii ...

Messaggioda pianogrande il 28/10/2009, 20:09

Certo Franz.
Questo è il tasto più dolente.
Di berlusconi, di Mussolini etc. se ne troveranno sempre in abbondanza.
Il problema vero sono quelli che gli vanno dietro, che li vogliono, che gli chiedono, che gli permettono, che gli danno.
I cittadini, insomma.
Al dilà di ogni retorica e sacralità del "popolo", la maggior parte degli italiani non è costituita da gran democratici o semplicemente da uomini di buona volontà.
La furbizia premia (e qui, con la politica, c'è una tragica e vergognosa sinergia).
Come uscirne?
Da qualche parte bisogna cominciare.
L'importante è non cominciare da me.
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Re: Governo: scricchiolii ...

Messaggioda franz il 28/10/2009, 21:17

pianogrande ha scritto:Come uscirne?
Da qualche parte bisogna cominciare.
L'importante è non cominciare da me.

Santo cielo! Mi hai procurato un sobbalzo sulla sedia ... e visto il mio peso ... la collina ha sussultato. :o
Leggendo mi sarei aspettato il mettere al centro noi (io, tutto noi) e non una simile esclusione (non da me!).
Oppure devo supporre che il tuo è un artificio retorico?
Franz
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Re: Governo: scricchiolii ...

Messaggioda pianogrande il 31/10/2009, 0:42

Uehlà Franz.
Non volevo farti del male.
Ma questo è il nocciolo del problema.
Non è quello che praticamente tutti pensano?
Era, insomma, solo una battutina sul ciò che pensa l'uomo della strada, in perfetta sintonia con la casalinga di Voghera e l'artigiano brianzolo (new entry in questa categoria by Castelli) sulla estrema necessità di moralizzazione.
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