La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Veneto, Galan e Udc contro la Lega?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Veneto, Galan e Udc contro la Lega?

Messaggioda ranvit il 16/10/2009, 18:44

Dal corriere.it :

CESA: «PRONTI A FARE UN LISTONE CHE APPOGGI L'ATTUALE PRESIDENTE DELLA REGIONE»
Regionali, Galan e Udc contro la Lega
Il governatore veneto del Pdl sull'ipotesi di far correre un leghista: «Diano spiegazioni o mi ricandido»

ROMA - Il nodo delle candidature per le Regionali e in particolare l'ipotesi di presentare in Veneto un candidato leghista continuano ad agitare la maggioranza. L'ipotesi è il frutto dell'incontro di mercoledì sera fra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi, nel corso del quale ci sono stati anche contatti con il presidente della Camera Gianfranco Fini. Si spieghino le «ragioni di un cambio politico alla guida della Regione Veneto» o «la mia decisione è quella di presentarmi quale candidato Presidente» è la presa di posizione di Giancarlo Galan. «Secondo una notizia ripresa da un’agenzia - scrive il governatore veneto del Pdl in una nota - oggi rilanciata da molti quotidiani, la scelta del candidato alla presidenza della Regione del Veneto spetterebbe alla Lega. In verità, ormai da molte settimane, vado dicendo che potrei anche comprendere le ragioni di un cambio politico alla guida della Regione del Veneto, ma ho detto anche che mi attendo di conoscere il perché di una scelta che altrimenti risulterebbe del tutto immotivata».

SUL PIEDE DI GUERRA - «Ho detto e ripetuto più volte che le forze politiche che hanno guidato il Veneto durante gli ultimi 14 anni hanno ben governato, realizzando primati che in altre regioni del Nord Italia non si sono ottenuti. Sulla base di ciò che è stato fatto appaiono più che evidenti le linee programmatiche di un’iniziativa di governo del Veneto che l’insieme delle energie economiche, sociali e culturali si augurano di vedere attuate. Pertanto, se non ci sarà una risposta, più che motivata e convincente, sia in termini politici che programmatici sulla necessità di modificare la guida della Regione del Veneto, la mia decisione è quella di presentarmi quale candidato presidente alle prossime elezioni regionali», conclude il governatore.

L'UDC CON GALAN - A difesa dell'attuale presidente della Regione Veneto scende in campo l'Udc. «Se verrà confermata la bocciatura di Galan da parte del Pdl e la svendita del Veneto alla Lega, proporrò alla direzione nazionale dell'Udc e ai nostri dirigenti locali di rinunciare allo storico simbolo del partito per lavorare a una lista locale a sostegno di Galan, aperta a tutti coloro che non vogliono diventare leghisti» ha detto il leader centrista Lorenzo Cesa.


16 ottobre 2009
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Veneto, Galan e Udc contro la Lega?

Messaggioda gabriele il 16/10/2009, 20:54

Molto probabilmente Silvio sta barattando la Regione Veneto con il consenso della Lega per la riforma della magistratura...

Che sia il momento di approfittarne...?

Gabrive


ranvit ha scritto:Dal corriere.it :

CESA: «PRONTI A FARE UN LISTONE CHE APPOGGI L'ATTUALE PRESIDENTE DELLA REGIONE»
Regionali, Galan e Udc contro la Lega
Il governatore veneto del Pdl sull'ipotesi di far correre un leghista: «Diano spiegazioni o mi ricandido»

ROMA - Il nodo delle candidature per le Regionali e in particolare l'ipotesi di presentare in Veneto un candidato leghista continuano ad agitare la maggioranza. L'ipotesi è il frutto dell'incontro di mercoledì sera fra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi, nel corso del quale ci sono stati anche contatti con il presidente della Camera Gianfranco Fini. Si spieghino le «ragioni di un cambio politico alla guida della Regione Veneto» o «la mia decisione è quella di presentarmi quale candidato Presidente» è la presa di posizione di Giancarlo Galan. «Secondo una notizia ripresa da un’agenzia - scrive il governatore veneto del Pdl in una nota - oggi rilanciata da molti quotidiani, la scelta del candidato alla presidenza della Regione del Veneto spetterebbe alla Lega. In verità, ormai da molte settimane, vado dicendo che potrei anche comprendere le ragioni di un cambio politico alla guida della Regione del Veneto, ma ho detto anche che mi attendo di conoscere il perché di una scelta che altrimenti risulterebbe del tutto immotivata».

SUL PIEDE DI GUERRA - «Ho detto e ripetuto più volte che le forze politiche che hanno guidato il Veneto durante gli ultimi 14 anni hanno ben governato, realizzando primati che in altre regioni del Nord Italia non si sono ottenuti. Sulla base di ciò che è stato fatto appaiono più che evidenti le linee programmatiche di un’iniziativa di governo del Veneto che l’insieme delle energie economiche, sociali e culturali si augurano di vedere attuate. Pertanto, se non ci sarà una risposta, più che motivata e convincente, sia in termini politici che programmatici sulla necessità di modificare la guida della Regione del Veneto, la mia decisione è quella di presentarmi quale candidato presidente alle prossime elezioni regionali», conclude il governatore.

L'UDC CON GALAN - A difesa dell'attuale presidente della Regione Veneto scende in campo l'Udc. «Se verrà confermata la bocciatura di Galan da parte del Pdl e la svendita del Veneto alla Lega, proporrò alla direzione nazionale dell'Udc e ai nostri dirigenti locali di rinunciare allo storico simbolo del partito per lavorare a una lista locale a sostegno di Galan, aperta a tutti coloro che non vogliono diventare leghisti» ha detto il leader centrista Lorenzo Cesa.


16 ottobre 2009
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

Re: Veneto, Galan e Udc contro la Lega?

Messaggioda ranvit il 17/10/2009, 12:56

Intervento OT.
Scusa Gab, ma perchè riporti l'intero articolo già pubblicato da me? Da notare che lo fai sempre, per abitudine.

Forse basterebbe mettere solo la tua osservazione, non ti pare?

Ciao, Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Veneto, Galan e Udc contro la Lega?

Messaggioda gabriele il 17/10/2009, 21:02

Hai ragione

Ho un brutto vizio: rispondo quotando e non cancello quello che è in più, colpa della fretta

Dalla prossima, rispondo senza quotare

Gabrive
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

Re: Veneto, Galan e Udc contro la Lega?

Messaggioda ranvit il 17/10/2009, 21:26

Ok, Grazie.
Ciao, Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Veneto, Galan e Udc contro la Lega?

Messaggioda ranvit il 24/10/2009, 9:58

Da per non mollare

Newsletter per l'azione liberale
“[…] Chi cerca nella libertà altra cosa che la libertà stessa è fatto per servire […]” (Alexis de Tocqueville)
Anno X – n. 22 – 23 ottobre 2009


IN VENETO, DOMANI IN ITALIA?

Il Veneto può essere un laboratorio politico. Dal Veneto si può cominciare a dare una risposta alla domanda di cambiamento che sta montando.

Ieri, da gigante economico e da nano politico, il Veneto ha usato, per salvaguardare i propri interessi, prima la Democrazia Cristiana e poi la Lega e il populismo berlusconiano. Oggi che la crisi si fa sentire anche da queste parti, per cui anche la posizione di gigante economico è messa in discussione, le risposte conservatrici tradizionali potrebbero non essere sufficienti. Occorre una corretta analisi politica per individuare i mezzi coerenti.

Da tempo chi scrive afferma che questa Italia così com’è non mi piace. Perché non mi piace. Perché alla divisione del potere da anni, e non solo da quando Berlusconi è protagonista della scena politica, si è sostituita la confusione dei poteri. Non c’è divisione tra esecutivo, legislativo, giudiziario e mediatico. La decretazione d’urgenza ha esautorato il legislativo, il giudiziario riesce ha dettare anche l’agenda politica, mentre il mediatico riduce la lotta politica a un teatrino di provincia. La confusione in atto prova inequivocabilmente che in Italia non c’è una democrazia liberale, o come altri, più educati di me, dicono che c’è una democrazia senza qualità.

Francis Fukuyama, nell’articolo di oggi sul Corriere, dà un giudizio complessivo sulla democrazia in Occidente e la qualifica liberale. Vivendo in Veneto, in Italia e in Europa anziché negli USA, non posso definire “liberale” una democrazia partitocratrica che appare tollerante ma che sta covando un pericoloso fondamentalismo. La nostra società non è aperta, anzi è nella nostra società che stanno crescendo estremismi pericolosi. La questione del testamento biologico è sintomatica. Dalla convinzione personale che “io non lo farei” si sta imponendo la regola generale “tu non lo devi fare, mentre la maggioranza dei cittadini sta a guardare. La politica, i partiti sono un riflesso della società, perciò sono quello che sono.

In questa società vi sono, però, persone che ritengono la virtù della tolleranza pregiudiziale per la civile convivenza. La civile convivenza, d’altronde, è indispensabile per affrontare serenamente i problemi della quotidianità. Inoltre la serenità permette le scelte ragionevoli.

Oggi in Veneto, in Italia e in Europa non si vive nel Bengodi: quello che occorre sono le riforme strutturali per dare una risposta saggia alla sfida della crisi economica e sociale in atto. Di qui l’opportunità di fornirsi di uno strumento riformatore per i liberali e i democratici, che sono gli unici, per la propria cultura politica, capaci di dare una risposta ai nostalgici del tempo andato ed ai rivoluzionisti avventuristi.

Le prossime elezioni regionali qui in Veneto potrebbero offrire l’occasione per il lancio di un soggetto di questo tipo approfittando della rivalità che sta crescendo tra le componenti della maggioranza regionale che è dello stesso tipo di quella nazionale. Il compito dei laici, soprattutto di quelli che militano nel PD, è fondamentale. Prima di prendere qualsiasi decisione abbiano la pazienza di attendere se PDL e Lega si riappacifichino o se la rottura diventa definitiva.

Oggi in Veneto, domani in Italia? (bl)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46


Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 33 ospiti

cron