Pagina 1 di 1

La vostra democrazia è quella di Putin e Chavez

MessaggioInviato: 22/09/2009, 17:24
da mauri
interessante punto di vista oltre per il personaggio in questione anche per un non italiano
ciao, mauri

«La vostra democrazia è quella di Putin e Chavez»

di Andrea Carugati tutti gli articoli dell'autore

Daniel Cohn Bendit arriva alla festa napoletana di Sinistra e libertà
accompagnato da quell’aria un po’ magica che circonda chi viene sonoramente
premiato dalle urne. Così è stato in Francia per la sua Europe ecologie alle
europee di giugno, 16,3%, terzo partito e una golden share sul futuro
dell’opposizione a Sarkozy. Seduto su una panca sotto il tendone del
ristorante, gessato grigio e camicia viola, il famoso ciuffo rosso un po’
imbiancato, parla dell’Italia con uno strano mix di passione e disincanto,
che sfiora a volte lo sfottò. «Da voi è in corso una trasformazione della
democrazia verso un modello extrademocratico, Berlusconi si inserisce in una
triade con Putin e Chavez: giocano con la società, la mobilitano,
controllano i media. Mi chiedo spesso se il caso italiano sarà un modello
per l’Europa o se resterà un’eccezione ».

Già in passato l’Italia è stata pioniera di sistemi politici non
propriamente democratici. ..

«Sì, ma un confronto con i fascismi è impossibile, è assurdo paragonare
Berlusconi a Mussolini. Non ci sono le prigioni per i dissidenti, lui ha il
consenso della maggioranza e il centrosinistra ha semplicemente perso.
Certo, controlla i media in modo diverso da tutti gli altri leader europei,
ma questa non è una novità. Perché la sinistra italiana, quando era al
governo, non ha fatto una legge per separare politica e media?».

Lei che spiegazione si dà?

«D’Alema, Prodi, hanno pensato tutti di poter arrivare a un compromesso con
Berlusconi, hanno pensato che fosse un problema minore, che si sarebbe
risolto anche senza fare una nuova legge. È stato un errore molto grave,
forse il peggiore ».

Pensa che l’opposizione dovrebbe puntare sulla vicenda escort, sulla
moralità di Berlusconi?

«È una vicenda importante ma non conta. Mi spiego: è chiaro che rivela un
aspetto di ipocrisia del premier italiano, le visite al Papa e le serate con
le escort, ma politicamentenon sarà decisiva, perché Berlusconi in questa
storia esprime un carattere tipico del maschio italiano. E a tanta gente di
questa storia frega pochissimo ».

Se fosse successo al presidente francese?

«Impensabile, un leader francese non avrebbe potuto restare al suo posto in
quella situazione. E poi Sarkozy non fa queste cose, al massimo divorzia e
cambia moglie... sono comportamenti più adatti a un leader russo, o
sudamericano. ..».

Se lei fosse un leader della sinistra italiana cosa farebbe per battere
Berlusconi?

«Metterei da parte tutte le ideologie del secolo scorso. Berlusconi è un
fenomeno strano ma appartiene al presente, mentre le risposte della sinistra
italiana sono di ieri. Con questa crisi, che è economica, finanziaria, ma
anche ecologica, non bastano le vecchie risposte socialdemocratiche, di
classe. Bisogna immaginare una trasformazione del sistema di produzione e di
consumo, che non è la vecchia rivoluzione, e neppure l’idea della
redistribuzione» .

Pensa che l’elettorato italiano sia così sensibile alla questione ecologica?

«Non lo so, ma il punto è che tu devi avere una posizione chiara, devi dire
la verità alla gente sul riscaldamento globale, non puoi solo rincorrere gli
elettori».

Come valuta questa nuova formazione, Sinistra e libertà?

«Non credo molto in un nuovo rassemblement a sinistra. Il nostro movimento,
Europe ecologie, è più trasversale, arriva fino al centro, non mi pare che
riunirsi a sinistra sia un tema dell'oggi».

E il Pd?

«Lo vedo dentro la crisi delle socialdemocrazie europee, nonostante la sua
pretesa diversità. C’è un impianto tradizionale che è superato, e che in
fondo è lo stesso delle sinistre radicali, con tutte le sfumature del caso.
Se devi andare avanti con questo modello di produzione e di consumo, la
destra è più forte. A noi tocca dire che così non si può più andare avanti:
è difficile, perché la gente è spaventata, ma tocca a noi dimostrare che
cambiando si può vivere meglio ».

Che leader vede per la sinistra italiana?

«Bersani e Vendola rappresentano entrambi la vecchia socialdemocrazia.
Vendola è più radicale e moderno, mal’hardware è lo stesso ed è vecchio. Io
penso che un Obama italiano possa venire fuori solo se cambierà la
mentalità, se in Italia capiranno la centralità della questione ambientale».

Il messaggio è chiaro. Ecologia a parte, nessuna speranza per una riscossa
dell’opposizione in Italia?

«Allo stato attuale l’alternativa più ragionevole a Berlusconi è Fini,
l’unico in grado realisticamente di riequilibrare la democrazia italiana. Se
guardo al suo passato mi sembra incredibile, eppure è l’unico in grado di
mettere davvero in difficoltà Berlusconi, molto più di D’Alema. La vera
novità italiana è questa contraddizione dentro il Pdl».

21 settembre 2009

Re: La vostra democrazia è quella di Putin e Chavez

MessaggioInviato: 22/09/2009, 18:16
da matthelm
Analisi molto condivisibile.