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mariok ha scritto:Ma che importanza ha? Da noi governo ed opposizione sono impegnati contro la Giustizia Amministrativa, che pretende di discriminare gli insegnanti di religione (nominati dai Vescovi)!

Scusa, ma dove hai letto che l'opposizione e' impegnata contro la Giustizia Amministrativa? Puoi dirmi a cosa ti riferisci? Io quello che ho letto e' che la Gelmini ha intenzione di ricorrere contro il TAR, mentre di Pietro e molti esponenti del PD si sono dichiarati d'accordo con la decisione del TAR. Unica eccezione, la Binetti.

pagheca

(ASCA) - Roma, 12 ago - ''Nel 2007 il Consiglio di Stato mi ha dato ragione respingendo la sentenza del Tar perche' avrebbe discriminato gli studenti che avevano scelto l'ora di religione o un'altra attivita' alternativa, che concorrono nel complesso ad un punto dei 25 dei crediti formativi per chi fa la maturita'. Mi auguro che il ministro Gelmini impugni, in base a questo precedente, la sentenza del Tribunale amministrativo del Lazio''. E' quanto afferma l'ex ministro dell'Istruzione, Giuseppe Fioroni (Pd), in un'intervista a 'La Repubblica'.

E' vero non tutta l'opposizione.

L'unico comunque ad essersi espresso in maniera chiara a favore della sentenza è il solito Di Pietro.

purtroppo hai perfettamente ragione. Ho cercato disperatamente su google una dichiarazione di qualche esponente di spicco del PD in merito alla sentenza del TAR per poterti contraddire ma, con l'eccezione di Fioroni e Binetti (entrambi "contrari"!), non ho trovato assolutamente NULLA. Evidentemente la maggioranza del PD e' questa: Binetti & Fioroni. Qui non si tratta di dialogo interno, che sarebbe sano e apprezzabile, ma di una fifa boia di dire qualcosa che possa irritare certi poteri forti. Che vergogna.

In seguito a ulteriori disperate ricerche mi devo autocorreggere: all'IDV bisogna aggiungere i Radicali ma anche Englaro (PD), e Vita, Vicepresidente Commissione Istruzione (PD): ''La vicenda del riconoscimento dei crediti dell'ora di religione e' certamente delicata e con delicatezza va trattata. Tuttavia stupisce l'attacco alla giurisdizione amministrativa e alla sua attivita'. Puo' piacere o meno, ma e' tipica espressione di uno Stato laico. E l'Italia, fino a prova contraria, e' uno Stato laico che rispetta, ovviamente, le confessioni religiose. Ma che si fa a sua volta rispettare''. Lo afferma il senatore del Pd Vincenzo Vita, vicepresidente della commissione Istruzione, in una nota.". Di queste dichiarazioni sui giornali non vi e' traccia. Si parla solo di Binetti & Fioroni.

Nulla tuttavia da Marino, Franceschini o Bersani. Spero ancora che qualcuno mi corregga...

pagheca

C'è quest'altra intervista di Luigi Berlinguer, altro ex ministro dell'istruzione.

Berlinguer: rispetto per tutti ma finiamola con gli anatemi

Non ci ho capito una "mazza". Se me lo spieghi, fai una cosa meritoria.

A me sembra abbastanza (non del tutto) chiaro.
Mi sembra che Berlinguer faccia un tentativo di aprire una discussione il piu' possibile asettica sull'argomento per non innescare polemiche. Le sue conclusioni mi sembrano:
1) in base alla costituzione e agli accordi fra stato e chiesa, si deve insegnare religione cattolica a scuola
2) la sentenza del TAR e' ovviamente ragionevole
3) (non lo dice ma lo pensa) sarebbe ora di modificare quegli accordi per trasformare l'indottrinamento (catechesi) in storia delle religioni.
4) e' un fatto che sara' difficile cambiare le cose di forza. Bisogna trovare un accordo con i cattolici.

Mi trova tutto sommato d'accordo su tutto.

pagheca

A me sembra una posizione "cerchiobottista".

Il provvedimento dei giudici amministrativi è così discutibile

Per quale ragione?

prima di tutto, invito fortemente ad evitare una guerra di religione su questo argomento. O, tantomeno, un conflitto tra poteri. Il problema è quello di una valutazione del profilo educativo. Cioè che cosa pu significare, nell'ambito dell' educazion , l'insegnamento religioso. Non vedo niente di blasfemo nel porre questo problema. E. giusto che le autorità dello Stato e il mondo cattolico riflettano su questa questione in mianiera pacata.

Ma i giudici non potevano dare "una valutazione del profilo educativo" o porsi il problema di "evitare una guerra di religione".

Dovevano semplicemente pronunciarsi sul fatto se con i "crediti" si sia posto in atto una discriminazione di coloro che non optano per l'insegnamento della religione. E l'hanno fatto, mi pare, nell'unico modo sensato, come poi riconosce lo stesso Berlinguer («Mi sembra scarsamente misurabile, in termini di crediti, una conoscenza di questo tipo rispetto a chi conosce le leggi della fisica, della storia. L'ottica è completamente diversa»). Ed allora non si capisce più perchè mai il provvedimento dei giudici sarebbe "discutibile".

Va bene che "Occorre ponderazione e razionalità nell'affrontare questa tematica" ed anche l'invito ad aprire "un dibattito serio su tutta questa materia".

Ma con chi? Con chi parla di "bieco illuminismo" o con chi si accoda alle posizioni più confessionali per farsi "perdonare" condotte immorali sia pubbliche che private?

Sono io ora a non capirci una "mazza"!
Di cosa si dovrebbe discutere qui?
Del PIL di eurolandia o degli insegnanti di religione e relativi crediti per quella materia?
Tema quest'ultimo già discusso in un altro thread ....
Ciao,
Franz

Mario,

ancora una volta qui si confondono i "nostri" pii desideri con la realta' dei fatti. "Nostri" nel senso della "gente che la pensa come noi", perche' anche sul forum, come sai, sono rappresentate fortunatamente opinioni diverse. E spero che continui ad essere cosi'.

Personalmente non ho molti dubbi in merito al fatto che la Chiesa e l'insegnamento della religione andrebbero riportati nei loro confini. E soprattutto non ho dubbi che la mia posizione sia corretta, lecita e difendibile perche' questo e' quello che avviene in tutti i paesi d'Europa ma non in alcuni Paesi, per esempio del medio oriente, dove le cose sono altresi' confuse tra religioni dominanti e non e che, nonostante anche li valga il discorso dei valori culturali del paese, tanto cari ad alcuni di noi, non mi pare questo aiuti la qualita' della vita e la democrazia.

Ma il punto e' che la situazione attuale e' quella che e', c'e' tanta gente che e' altresi convinta dell'esatto contrario, e non si possono cancellare situazioni sbilanciate di questo genere in 2 minuti (il punto 4 del mio ultimo intervento riassuntivo dell'intervista a Luigi Berlinguer piu' sopra).

E quando dico "non si puo'" intendo due cose diverse:
1) non e' giusto, perche' noi non sappiamo se siamo maggioranza o no, e anche se le cose ci possono apparire fondamentalmente giuste, proprio perche' siamo persone razionali e non pensiamo che la nostra mano e' guidata da un dio, e' imperativo il dovere di confrontarci con gli altri.
2) non e' possibile. Nel senso che non c'e' modo per ottenere questo in maniera democratica. Anche qui dobbiamo sforzarci di convincere e di convivere, di discutere e di riflettere, spostando pian piano la lancetta dalla parte del secolarismo.

Io vorrei arrivare a una discussione in cui, invece di mandarci tutti a quel paese, di sparare le nostre lecitissime opinioni ad effetto sperando di irritare l'altro, di sottostare al culto dell''ultima parola, si arrivasse a dire tutti insieme: su A, B e C siamo d'accordo, mentre su D, E ed F le nostre posizioni sono diverse. Sarebbe un primo passo per vedere, all'interno della nostra piccola comunita', dove andare e cosa si puo' (e non si puo') fare.

pagheca

franz ha scritto:Sono io ora a non capirci una "mazza"!
Di cosa si dovrebbe discutere qui?
Del PIL di eurolandia o degli insegnanti di religione e relativi crediti per quella materia?
Tema quest'ultimo già discusso in un altro thread ....
Ciao,
Franz

in effetti hai ragione. La discussione e' stata dirottata su un tema discusso altrove.
pagheca