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Umanesimo "ateo" = Nazismo

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Re: Umanesimo "ateo" = Nazismo

Messaggioda matthelm il 10/08/2009, 17:23

Ranvit, ti sbagli, ti sbagli...credimi.
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Re: Umanesimo "ateo" = Nazismo

Messaggioda annalu il 10/08/2009, 18:14

Matt, lungi da me il desiderio di essere offensiva, ma per favore, aiutami a capire.
Io non pretendo certo di sapere cosa esattamente il papa intendesse dire, ci mancherebbe, ma le parole del papa sono importanti anche per come possono venir interpretate.

Ora, nel discorso che tu riporti, certo più esatto di quello riportato da Repubblica, ci sono affermazioni assolutamente condivisibili, ma anche altre che si prestano ad interpretazioni ... diciamo discutibili.

Cominciamo dal titolo:
matthelm ha scritto: Papa: il nichilismo che produsse il nazismo è diffuso anche oggi

Io personalmente per prima cosa cercherei di capire a cosa si riferisce quando parla di "nichilsmo diffuso anche oggi", e purtroppo quello che trovo non mi rassicura:
matthelm ha scritto: Ma c'è un'altra risposta, avverte il papa, propagandata da "filosofie e ideologie" e "sempre più anche da modi di pensare e di agire" che è alternativa all'umanesimo cristiano e ha "attraversato tutta quanta la storia" raggiungendo "la punta culminante" nella follia dei campi voluti da Adolf Hitler: il nichilismo contemporaneo.
e dopo:
matthelm ha scritto: ... oggi la cultura nichilista che "esalta la libertà individuale quale unico principio dell'uomo" è persino più insidiosa. È così, infatti, che l'uomo si trasforma in un dio e fa "dell'arbitrarietà il proprio sistema di comportamento"

L'impressione che ne traggo leggendo, è che per "cultura nichilista" (che culmina nell'orrore dei campi di sterminio) si intende qualsiasi cultura che esalta la libertà individuale. Inoltre, a chi si riferisce parlando di "uomo che si trasforma in dio", se non ai non credenti in generale?

Il Papa condanna i campi di sterminio nazisti, e questo va bene. Ma come si può identificare la barbarie nazista con la mancanza di fede in dio? Ho come l'impressione che si voglia ripudiare Hitler dal Cristianesimo ora, dopo che la storia lo ha giudicato, perché a suo tempo Hitler sosteneva che "Gott mit uns" ("mit uns", con noi, inteso come "con loro", come dice Pagheca) e molti alti prelati gli hanno offerto riconoscimenti e stretto la mano. Che poi ci siano stati credenti e sacerdoti di ogni grado che si sono adoperati nel privato e nel pubblico per salvare molte vittime della barbarie hitleriana lo so bene, ma un disconoscimento ufficiale, finché Hitler era in vita e vincente, purtroppo non c'è mai stato.

Ecco, perché non ammettere che è semplicistico fare un parallelismo tra fede e bontà, ateismo ed orrori?
Non ti sembra, questo discorso, altrettanto pericoloso di ogni forma di intransigenza anticlericale?

Per favore, pensaci su con calma, prima di rispondermi.
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Re: Umanesimo "ateo" = Nazismo

Messaggioda mariok il 10/08/2009, 19:04

Forse è meglio andare alla fonte. L'osservatore Romano riporta testualmente il discorso dell'Angelus di ieri.

Cari fratelli e sorelle!
Come domenica scorsa, anche quest'oggi - nel contesto dell'Anno Sacerdotale che stiamo celebrando - ci soffermiamo a meditare su alcuni Santi e Sante che la liturgia ricorda in questi giorni. Eccetto la vergine Chiara d'Assisi, ardente di amore divino nella quotidiana oblazione della preghiera e della vita comune, gli altri sono martiri, due dei quali uccisi nel lager di Auschwitz: santa Teresa Benedetta della Croce - Edith Stein, che, nata nella fede ebraica e conquistata da Cristo in età adulta, divenne monaca carmelitana e sigillò la sua esistenza con il martirio; e san Massimiliano Kolbe, figlio della Polonia e di san Francesco d'Assisi, grande apostolo di Maria Immacolata. Incontreremo poi altre figure splendide di martiri della Chiesa di Roma, come san Ponziano Papa, sant'Ippolito sacerdote e san Lorenzo diacono. Quali meravigliosi modelli di santità la Chiesa ci propone! Questi santi sono testimoni di quella carità che ama "sino alla fine", e non tiene conto del male ricevuto, ma lo combatte con il bene (cfr. 1 Cor 13, 4-8). Da essi si può apprendere, specialmente i sacerdoti, l'eroismo evangelico che ci spinge, senza nulla temere, a dare la vita per la salvezza delle anime. L'amore vince la morte!
Tutti i santi, ma in particolare i martiri, sono testimoni di Dio, che è Amore: Deus caritas est. I lager nazisti, come ogni campo di sterminio, possono essere considerati simboli estremi del male, dell'inferno che si apre sulla terra quando l'uomo dimentica Dio e a Lui si sostituisce, usurpandogli il diritto di decidere che cosa è bene e che cosa è male, di dare la vita e la morte.


Fin qui nulla da eccepire. Si può essere più o meno d'accordo, ma non vi sono affermazioni storicamente false.

L'oggetto, per così dire, del contendere è contenuto nella seconda parte.

Purtroppo però questo triste fenomeno non è circoscritto ai lager. Essi sono piuttosto la punta culminante di una realtà ampia e diffusa, spesso dai confini sfuggenti. I santi, che ho brevemente ricordato, ci fanno riflettere sulle profonde divergenze che esistono tra l'umanesimo ateo e l'umanesimo cristiano; un'antitesi che attraversa tutta quanta la storia, ma che alla fine del secondo millennio, con il nichilismo contemporaneo, è giunta ad un punto cruciale, come grandi letterati e pensatori hanno percepito, e come gli avvenimenti hanno ampiamente dimostrato. Da una parte, ci sono filosofie e ideologie, ma sempre più anche modi di pensare e di agire, che esaltano la libertà quale unico principio dell'uomo, in alternativa a Dio, e in tal modo trasformano l'uomo in un dio, ma è un dio sbagliato, che fa dell'arbitrarietà il proprio sistema di comportamento. Dall'altra, abbiamo appunto i santi, che, praticando il Vangelo della carità, rendono ragione della loro speranza; essi mostrano il vero volto di Dio, che è Amore, e, al tempo stesso, il volto autentico dell'uomo, creato a immagine e somiglianza divina.


In questa seconda parte, c'è l'assunto, peraltro non nuovo da parte di Benedetto XVI, secondo il quale, "come gli avvenimenti hanno ampiamente dimostrato", i lager sarebbero "la punta culminante di una realtà ampia e diffusa" riconducibile all'umanesimo "ateo" contrapposto a quello "cristiano".

In altri termini, tutto il male del mondo, di cui il nazismo è stata la punta culminante, deriverebbe dalle "filosofie e ideologie, ma sempre più anche modi di pensare e di agire, che esaltano la libertà quale unico principio dell'uomo, in alternativa a Dio".

Cio è non solo opinabile, ma è anche storicamente falso.

Per dimostrarlo, basterebbe elencare gli orrori del passato e del presente perpetrati in nome di Dio o che comunque non sono certo espressioni dell'esaltazione della libertà, ma tutt'altro.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Umanesimo "ateo" = Nazismo

Messaggioda ranvit il 10/08/2009, 19:39

matthelm ha scritto:Ranvit, ti sbagli, ti sbagli...credimi.



E come faccio a credere....in uno che crede?

Insomma sbagli tu, sia nel credere.....che nel non condividere la mia accusa alla Chiesa di essere stata, nelle sue componemti gerarchiche piu' alte, connivente del fascismo e del nazismo. Per non dire di tanti mafiosi di alto livello. . E d'altra parte per secoli nelle famiglie importanti siciliane, un figlio faceva carriera nella Chiesa, uno nella magistratura o nelle forze dell'ordine e uno curava direttamente le fortune economiche....aiutato quando necessario dagli altri!

Salvo poi correre ai ripari....dopo. Come i tanti perdono chiesti da Woityla...è vero che tutti possono cambiare idea, ma che faccia tosta.

Vittorio

Ps per le analisi piuì sofisticate rimando a annalu ed altri.....io quando le cose si fanno complicate, mi mantengo terra terra.
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Re: Umanesimo "ateo" = Nazismo

Messaggioda matthelm il 10/08/2009, 20:48

Annalu, ritenuto che non “sei stata offensiva” e che ho “pensato con calma”! ti rispondo.
Io non sono l’interprete del Papa, figuriamoci, ma pongo solo degli spunti di riflessione diversi dalle “certezze”, laicamente indifendibili, che ho letto da altri forumisti.

Posso solo dire che la chiesa, nei suoi vari esponenti succeduti al soglio di Pietro (così si dice), ha spesso sbagliato valutazioni politiche che non le erano proprie commettendo a volte errori tremendi fino a contraddire il messaggio stesso di cui era portatrice.

Non considerate, quindi, la chiesa con criteri di una forza partitica! Anche se in certe circostanze lo è stata. Quante volte ha condannato? Questo l’ha detto? Questo no? SU, di argomenti per polemiche ne troviamo tutti da una parte o dall’altra. E ciascuno è convinto di trovarne di più dall’altra.

Il “credente adulto”, più adulto di quello che pensate, che sa valutare, sceglie… e non perde la tramontana anche se sente svarioni incredibili da una parte e dall’altra.
Per noi, “poveri credenti” quella non è la sostanza del credere!!!
Fortunati voi che avete visto la "luce" e la "verità" su questa terra. Noi siamo ancora in ricerca.

Mi fermo qui perché si dovrebbero scrivere trattati, e si sono scritti, sui questi temi, non queste semplicissime righe.

Vorrei solo,sommessamente e laicamente, dirvi di moderare quel continuo bestiario anticlericale, spesso a prescindere, che come ogni anti è sbagliato in partenza.

“Ritorno” in ferie.
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Re: Umanesimo "ateo" = Nazismo

Messaggioda pianogrande il 10/08/2009, 22:31

matthelm ha scritto:Riporto questa sintesi per darvi qualche spunto diverso alle vostre interpretazioni o "fonti" di lettura. Altrimenti continuate impeterriti a raccontarvela senza verificare cosa il Papa ha voluto veramente dire.
Se non vi servirà pazienza.


Papa: il nichilismo che produsse
il nazismo è diffuso anche oggi


Dura condanna ieri di papa Benedetto XVI contro il male estremo dei lager nazisti "simboli dell'inferno in terra" con l'avvertimento che il nichilismo che li produsse è un pericolo "ampio e diffuso" ancora oggi. L'uomo non si sostituisca quindi a Dio, esorta Ratzinger, perchè l'arbitrarietà assoluta è alla radice di ogni male. I calendari ricordano in questi giorni i santi Teresa Benedetta della Croce-Edith Stein, ebrea convertita al cattolicesimo che si fece monaca carmelitana, e San Massimiliano Kolbe, francescano polacco. Entrambi conquistarono la santità morendo da martiri nell'orrore del campo di sterminio di Auschwitz.

Il papa ha rievocato le loro figure all'Angelus e li indica come esempi di santità. Di quella "carità nella verità " che è l'unica "risposta credibile ed esaustiva" alla "crisi profonda del mondo contemporaneo". Ma c'è un'altra risposta, avverte il papa, propagandata da "filosofie e ideologie" e "sempre più anche da modi di pensare e di agire" che è alternativa all'umanesimo cristiano e ha "attraversato tutta quanta la storia" raggiungendo "la punta culminante" nella follia dei campi voluti da Adolf Hitler: il nichilismo contemporaneo. "I lager nazisti - scandisce la sua condanna Ratzinger -, come ogni campo di sterminio, possono essere considerati simboli estremi del male, dell'inferno che si apre sulla terra quando l'uomo dimentica Dio e a Lui si sostituisce, usurpandogli il diritto di decidere che cosa è bene e che cosa è male, di dare la vita e la morte".

Un "triste fenomeno", aggiunge il papa, che "non è circoscritto ai lager", "punta culminante di una realtà ampia e diffusa, spesso dai confini sfuggenti", e che non appartiene quindi solo al passato. Al contrario, sottolinea Benedetto XVI, oggi la cultura nichilista che "esalta la libertà individuale quale unico principio dell'uomo" è persino più insidiosa. È così, infatti, che l'uomo si trasforma in un dio e fa "dell'arbitrarietà il proprio sistema di comportamento".


Non voglio fare polemica ma solo un atto di rispetto all'intelligenza.
Ma un papa non è, per definizione, un uomo che "si sostituisce a Dio" quando dice di rappresentarlo su questa terra e si dice ispirato da lui nel dare insegnamenti in suo nome?
Le verie gerarchie (di qualsiasi religione) non si mettono tra l'uomo e Dio facendo guai allucinanti?
L'uomo non potrebbe avere un rapporto con Dio più redditizio, facendone oggetto di ricerca personale senza tutti questi intermediari che si contendono il mandato?
E, comunque, questi intermediari, dovrebbero dare i loro precetti solo a chi il mandato glielo riconosce.

Torno a ricordare quando, negli anni cinquanta, almeno dalle mie parti, quelli che non andavano in chiesa venivano definiti molto elegantemente "bestie" dai bravi cattolici.
Non abbiamo fatto molti passi avanti.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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Re: Umanesimo "ateo" = Nazismo

Messaggioda pierodm il 11/08/2009, 1:36

Leggendo - attentamente - il discorso in originale, si ha la netta impressione che la condanna del nazismo sia soltanto strumentale per fare il solito discorso anti-laico. Poco più d'un pretesto.

Ci sono poi delle vere e proprie falsità storiche, oltre ad affermazioni assolutamente apodittiche e nient'affatto chiare, e a contraddizioni pure e semplici.
Una di queste la mette bene in evidenza Pianogrande, quando si sottolinea che la Chiesa è la prima che incautamente e arbitrariamente pretende di parlare in nome di dio, "sostituendosi" in realtà a dio.
Mi chiedo poi quali siano le differenze tra l'umanesimo cristiano e quell'altro, quello che non piace alla Chiesa.

Ma, a dire la verità, mi chiedo soprattutto perché diamo tanta importanza ad ogni esternazione papalina, e ci sentiamo in dovere di camminare sulle uova quando ne parliamo - e nonostante le nostre cautele, ci sentiamo rimproverare ugualmente di essere troppo maleducati, troppo critici, troppo cattivi.
Anzi, sapete cosa c'è? C'è che la Chiesa è quella che meno avrebbe il diritto di celebrare i sacerdoti martiri del nazismo, visto che si ricorda di condannare questo "male assoluto" dopo settant'anni, e dopo aver lasciato soli a combattere quei poveri preti, mentre a Roma ci si preoccupava di fare i Patti col regime fascista.
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Re: Umanesimo "ateo" = Nazismo

Messaggioda Manuela il 11/08/2009, 9:18

[quote="franz]Togliere quel "sembra" ma in fin dei conti, cosa altro puo' dire?
Mi pare che quello che dice sia coerente con il pensiero religioso cattolico del 2000.
Non è un'eresia. Nell'ambito delle loro credenze. Che sono liberi di ritenere vere.
Cosi' come noi siamo liberi di ritenere diversamente.
È questo che dà fastidio.
Franz[/quote]

Sono completamente d'accordo. Il problema, mi sembra, sia l'eccesso di attenzione che, soprattutto i non credenti, prestano alle parole del papa. Teniamo conto che, nonostante la straordinaria esposizione mediatica della chiesa nel nostro paese, e nonostante l'esibizione di un presunto "90% di cattolici", il suo magistero pare non abbia poi tanta presa, considerando che si continua a fare pochi figli, a divorziare, a sposarsi civilmente, a convivere "more uxorio", ecc.ecc.
Sarà un problema dei cattolici fare i conti con le contraddizioni della propria storia e delle incoerenze fra dottrina e comportamenti. Cosa che, del resto, vale per qualsiasi individuo che rifletta su se stesso e la propria storia.
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Re: Umanesimo "ateo" = Nazismo

Messaggioda ranvit il 11/08/2009, 10:07

matthelm prima di ritornare in ferie : "Vorrei solo,sommessamente e laicamente, dirvi di moderare quel continuo bestiario anticlericale, spesso a prescindere, che come ogni anti è sbagliato in partenza."

Concordo sul fatto che noi non-credenti diamo troppa importanza alle esternazioni del Papa....tanto ci pensano la stragrande maggioranza dei cattolici a strafottersene, nella vita quotidiana, di quello che dice.

Ci sono dei momenti pero', come quest'esternazione sull'umanesimo ateo uguale al nazismo, che fanno davvero girare le palle!

L'invito di matthelm andrebbe quindi capovolto e reindirizzato al Papa e alla sua banda!

Vittorio
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Re: Umanesimo "ateo" = Nazismo

Messaggioda matthelm il 11/08/2009, 17:55

Questo, signori, è Ranvit... quello dell'altra banda!!!

Non è cattivo in fondo, ma che pazienza.
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