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matthelm ha scritto: Papa: il nichilismo che produsse il nazismo è diffuso anche oggi
e dopo:matthelm ha scritto: Ma c'è un'altra risposta, avverte il papa, propagandata da "filosofie e ideologie" e "sempre più anche da modi di pensare e di agire" che è alternativa all'umanesimo cristiano e ha "attraversato tutta quanta la storia" raggiungendo "la punta culminante" nella follia dei campi voluti da Adolf Hitler: il nichilismo contemporaneo.
matthelm ha scritto: ... oggi la cultura nichilista che "esalta la libertà individuale quale unico principio dell'uomo" è persino più insidiosa. È così, infatti, che l'uomo si trasforma in un dio e fa "dell'arbitrarietà il proprio sistema di comportamento"
Cari fratelli e sorelle!
Come domenica scorsa, anche quest'oggi - nel contesto dell'Anno Sacerdotale che stiamo celebrando - ci soffermiamo a meditare su alcuni Santi e Sante che la liturgia ricorda in questi giorni. Eccetto la vergine Chiara d'Assisi, ardente di amore divino nella quotidiana oblazione della preghiera e della vita comune, gli altri sono martiri, due dei quali uccisi nel lager di Auschwitz: santa Teresa Benedetta della Croce - Edith Stein, che, nata nella fede ebraica e conquistata da Cristo in età adulta, divenne monaca carmelitana e sigillò la sua esistenza con il martirio; e san Massimiliano Kolbe, figlio della Polonia e di san Francesco d'Assisi, grande apostolo di Maria Immacolata. Incontreremo poi altre figure splendide di martiri della Chiesa di Roma, come san Ponziano Papa, sant'Ippolito sacerdote e san Lorenzo diacono. Quali meravigliosi modelli di santità la Chiesa ci propone! Questi santi sono testimoni di quella carità che ama "sino alla fine", e non tiene conto del male ricevuto, ma lo combatte con il bene (cfr. 1 Cor 13, 4-8). Da essi si può apprendere, specialmente i sacerdoti, l'eroismo evangelico che ci spinge, senza nulla temere, a dare la vita per la salvezza delle anime. L'amore vince la morte!
Tutti i santi, ma in particolare i martiri, sono testimoni di Dio, che è Amore: Deus caritas est. I lager nazisti, come ogni campo di sterminio, possono essere considerati simboli estremi del male, dell'inferno che si apre sulla terra quando l'uomo dimentica Dio e a Lui si sostituisce, usurpandogli il diritto di decidere che cosa è bene e che cosa è male, di dare la vita e la morte.
Purtroppo però questo triste fenomeno non è circoscritto ai lager. Essi sono piuttosto la punta culminante di una realtà ampia e diffusa, spesso dai confini sfuggenti. I santi, che ho brevemente ricordato, ci fanno riflettere sulle profonde divergenze che esistono tra l'umanesimo ateo e l'umanesimo cristiano; un'antitesi che attraversa tutta quanta la storia, ma che alla fine del secondo millennio, con il nichilismo contemporaneo, è giunta ad un punto cruciale, come grandi letterati e pensatori hanno percepito, e come gli avvenimenti hanno ampiamente dimostrato. Da una parte, ci sono filosofie e ideologie, ma sempre più anche modi di pensare e di agire, che esaltano la libertà quale unico principio dell'uomo, in alternativa a Dio, e in tal modo trasformano l'uomo in un dio, ma è un dio sbagliato, che fa dell'arbitrarietà il proprio sistema di comportamento. Dall'altra, abbiamo appunto i santi, che, praticando il Vangelo della carità, rendono ragione della loro speranza; essi mostrano il vero volto di Dio, che è Amore, e, al tempo stesso, il volto autentico dell'uomo, creato a immagine e somiglianza divina.
matthelm ha scritto:Ranvit, ti sbagli, ti sbagli...credimi.
matthelm ha scritto:Riporto questa sintesi per darvi qualche spunto diverso alle vostre interpretazioni o "fonti" di lettura. Altrimenti continuate impeterriti a raccontarvela senza verificare cosa il Papa ha voluto veramente dire.
Se non vi servirà pazienza.
Papa: il nichilismo che produsse
il nazismo è diffuso anche oggi
Dura condanna ieri di papa Benedetto XVI contro il male estremo dei lager nazisti "simboli dell'inferno in terra" con l'avvertimento che il nichilismo che li produsse è un pericolo "ampio e diffuso" ancora oggi. L'uomo non si sostituisca quindi a Dio, esorta Ratzinger, perchè l'arbitrarietà assoluta è alla radice di ogni male. I calendari ricordano in questi giorni i santi Teresa Benedetta della Croce-Edith Stein, ebrea convertita al cattolicesimo che si fece monaca carmelitana, e San Massimiliano Kolbe, francescano polacco. Entrambi conquistarono la santità morendo da martiri nell'orrore del campo di sterminio di Auschwitz.
Il papa ha rievocato le loro figure all'Angelus e li indica come esempi di santità. Di quella "carità nella verità " che è l'unica "risposta credibile ed esaustiva" alla "crisi profonda del mondo contemporaneo". Ma c'è un'altra risposta, avverte il papa, propagandata da "filosofie e ideologie" e "sempre più anche da modi di pensare e di agire" che è alternativa all'umanesimo cristiano e ha "attraversato tutta quanta la storia" raggiungendo "la punta culminante" nella follia dei campi voluti da Adolf Hitler: il nichilismo contemporaneo. "I lager nazisti - scandisce la sua condanna Ratzinger -, come ogni campo di sterminio, possono essere considerati simboli estremi del male, dell'inferno che si apre sulla terra quando l'uomo dimentica Dio e a Lui si sostituisce, usurpandogli il diritto di decidere che cosa è bene e che cosa è male, di dare la vita e la morte".
Un "triste fenomeno", aggiunge il papa, che "non è circoscritto ai lager", "punta culminante di una realtà ampia e diffusa, spesso dai confini sfuggenti", e che non appartiene quindi solo al passato. Al contrario, sottolinea Benedetto XVI, oggi la cultura nichilista che "esalta la libertà individuale quale unico principio dell'uomo" è persino più insidiosa. È così, infatti, che l'uomo si trasforma in un dio e fa "dell'arbitrarietà il proprio sistema di comportamento".
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