VERSO IL PARTITO DI DIO?

VERSO IL PARTITO DI DIO?
Da http://groups.yahoo.com/group/liberali_veneti e da http://venetoliberale.ilcannocchiale.it 5/08/2009
C’è un brutto clima politico. Chi scrive paventa la nascita di un soggetto politico fondamentalista: un partito di Dio.
La sera del 4 agosto a Cortina, nell’ambito dell’iniziativa “CortinaInContra”, promossa e animata dai coniugi Iole ed Enrico Cisnetto, si è svolto un incontro sul tema “Nella fecondazione assistita (e non solo) difficile tracciare il confine tra religione, etica e scienza”. Sono intervenuti Emilia Costantini, giornalista Corriere della Sera, autrice de “Tu dentro di me” (Aliberti), Gilberto Corbellini, storico della medicina, autore de “Perché gli scienziati non sono pericolosi” (Longanesi), Alfredo Mantovano, sottosegretario Interno, Stefano Zecchi, docente di Estetica Università Milano. Ha letto alcuni brani del libro della Costantini la bella e brava attrice Francesca Neri. Iole Cisnetto, presidente Associazione “Amici di Cortina”, ha condotto da brava ospite.
La premessa dell’incontro era proprio la difficoltà nel tracciare il confine tra etica, religione e scienza e non l’impossibilità, di qui la necessità dell’ascolto delle ragioni di tutti.
Il prof. Gilberto Corbellino, suo malgrado, si è però trovato al centro di una astiosa polemica innescata da una sfuriata di Stefano Zecchi che, travisando le parole del suo interlocutore, lo ha pubblicamente accusato di essere un intollerante e degno di finire prima o poi nel “partito di Pannella”, quasi fosse una offesa all’intelligenza. A sua volta Alfredo Mantovano, sottosegretario del governo Berlusconi, ha tentato di ridicolizzare l’atteggiamento laico e tollerante del prof. Corbellini. Diciamo che gli intolleranti si sono atteggiati da liberali intransigenti conquistando anche qualche applauso del pubblico presente.
Il rifiuto aprioristico dell’ascolto delle ragioni degli altri proprio sullo spinoso tema dei rapporti tra etica, religione e scienza da una parte e l’incapacità degli ascoltatori di reagire all’intolleranza, dall’altra, sono pessimi segnali. E’ sintomatico di un clima che rende agevole l’ambiente per una opinione pubblica fondamentalista, supporto necessario a un vero e proprio partito di Dio. Tra l’altro favorito anche dalla probabile frammentazione conseguente all’abbandono della strategia volta a costituire soggetti a vocazione maggioritaria, vista la vittoria del proporzionalismo dopo l’insuccesso referendario del giugno scorso. (bl)
Da http://groups.yahoo.com/group/liberali_veneti e da http://venetoliberale.ilcannocchiale.it 5/08/2009
C’è un brutto clima politico. Chi scrive paventa la nascita di un soggetto politico fondamentalista: un partito di Dio.
La sera del 4 agosto a Cortina, nell’ambito dell’iniziativa “CortinaInContra”, promossa e animata dai coniugi Iole ed Enrico Cisnetto, si è svolto un incontro sul tema “Nella fecondazione assistita (e non solo) difficile tracciare il confine tra religione, etica e scienza”. Sono intervenuti Emilia Costantini, giornalista Corriere della Sera, autrice de “Tu dentro di me” (Aliberti), Gilberto Corbellini, storico della medicina, autore de “Perché gli scienziati non sono pericolosi” (Longanesi), Alfredo Mantovano, sottosegretario Interno, Stefano Zecchi, docente di Estetica Università Milano. Ha letto alcuni brani del libro della Costantini la bella e brava attrice Francesca Neri. Iole Cisnetto, presidente Associazione “Amici di Cortina”, ha condotto da brava ospite.
La premessa dell’incontro era proprio la difficoltà nel tracciare il confine tra etica, religione e scienza e non l’impossibilità, di qui la necessità dell’ascolto delle ragioni di tutti.
Il prof. Gilberto Corbellino, suo malgrado, si è però trovato al centro di una astiosa polemica innescata da una sfuriata di Stefano Zecchi che, travisando le parole del suo interlocutore, lo ha pubblicamente accusato di essere un intollerante e degno di finire prima o poi nel “partito di Pannella”, quasi fosse una offesa all’intelligenza. A sua volta Alfredo Mantovano, sottosegretario del governo Berlusconi, ha tentato di ridicolizzare l’atteggiamento laico e tollerante del prof. Corbellini. Diciamo che gli intolleranti si sono atteggiati da liberali intransigenti conquistando anche qualche applauso del pubblico presente.
Il rifiuto aprioristico dell’ascolto delle ragioni degli altri proprio sullo spinoso tema dei rapporti tra etica, religione e scienza da una parte e l’incapacità degli ascoltatori di reagire all’intolleranza, dall’altra, sono pessimi segnali. E’ sintomatico di un clima che rende agevole l’ambiente per una opinione pubblica fondamentalista, supporto necessario a un vero e proprio partito di Dio. Tra l’altro favorito anche dalla probabile frammentazione conseguente all’abbandono della strategia volta a costituire soggetti a vocazione maggioritaria, vista la vittoria del proporzionalismo dopo l’insuccesso referendario del giugno scorso. (bl)