La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Ru486 - La Chiesa non resterà passiva

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Ru486 - La Chiesa non resterà passiva

Messaggioda ranvit il 31/07/2009, 20:38

Ma fra non molto resterà da sola...scomunica questo, scomunica quello....

Vittorio

----------------------------------------------------------------------------

Da republica.it :


Monsignor Fisichella: "Chi abortisce sia cosciente della gravità del gesto"
Il ministro Sacconi all'Agenzia del farmaco: "Regole certe, si rispettino i limiti della 194"
Pillola abortiva, l'ira del Vaticano: "La Chiesa non resterà passiva"
Franceschini: "L'interruzione di gravidanza è legge, e questo è un sistema meno invasivo"
Fuoco di sbarramento dalla maggioranza, la Prestigiacomo: "Ok sotto controllo ospedaliero"

ROMA - Il via libera dell'Agenzia del farmaco (Aifa) alla pillola abortiva ha innescato una serie di reazioni contrapposte. Il Vaticano ha subito parlato di "veleno letale" e di "delitto" che comporta "la scomunica" della chiesa per chi la usa, la prescrive o partecipa a qualsiasi titolo "all'iter". "Non possiamo restare passivi", ha scritto monsignor Rino Fisichella in un editoriale dell'Osservatore Romano. Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi chiede garanzie che l'uso della pillola non entri in contrasto con le regole stabilite dalla 194. I radicali e il centrosinistra hanno invece parlato di vittoria per le donne. Posizioni differenti nel centrodestra.

Fisichella: "Chi abortisce sia cosciente della gravità del gesto". "La Chiesa non può mai assistere in maniera passiva a quanto avviene nella società". Non lascia dubbi l'articolo di monsignor Fisichella, presidente della Pontificia Accademia della Vita. La pillola Ru486 è - sottolinea il presule - "una tecnica abortiva" perché sopprime una "vita umana vera e piena". Fare ciò - ricorda - "è una responsabilità che nessuno può permettersi di assumere senza conoscerne a fondo le conseguenze". Quanti faranno ricorso alla pillola compiranno "un atto abortivo diretto e deliberato; devono sapere delle conseguenze canoniche a cui vanno incontro, ma soprattutto devono essere coscienti della gravità oggettiva del loro gesto".

Sacconi: "Garantire compatibilità con la legge 194". Il ministro Sacconi si dice "certo che l'Aifa saprà indicare nel dettaglio le modalità con cui garantire il pieno rispetto della legge 194, la quale impone il ricovero in una struttura sanitaria dal momento dell'assunzione del farmaco fino alla certezza dell'avvenuta interruzione della gravidanza, come ricordato dallo stesso comunicato del Consiglio di amministrazione dell'Agenzia". In esso, sottolinea il ministro, "si ribadisce anche che la legge prevede una stretta sorveglianza, da parte del personale sanitario cui è demandata la corretta informazione sul trattamento, sui farmaci da associare e sui possibili rischi, nonché l'attento monitoraggio del percorso abortivo onde ridurre al minimo le reazioni avverse".

Movimento per la vita: "Banalizza l'aborto". L'aborto in Italia "è diventato un fatto di massa, di routine, e la pillola Ru486 è particolarmente grave perchè lo banalizza. E in definitiva vuole cancellare fino in fondo l'idea che c'è di mezzo la vita di un figlio. Come si fa a dire che c'era davvero un bambino se per ucciderlo basta bere un bicchier d'acqua o poco più?". A chiederselo è il presidente del Movimento per la Vita Carlo Casini, commentando a Radio Anch'io il via libera in Italia della pillola abortiva.

Roccella: "Clandestinità legale, contraria alla 194". "Non sono stati chiariti alcuni punti oscuri del metodo relativi alla sicurezza nell'utilizzo" della Ru486: è il primo commento del sottosegretario al Welfare, Eugenia Roccella, la quale chiede "chiarezza" all'Aifa. "Come ministero - aggiunge - dobbiamo garantire la compatibilità con la legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza e dobbiamo garantire la sicurezza delle donne". Il pericolo, secondo Roccella, è che con la pillola abortiva Ru486 si possa arrivare a una "cladestinità legalizzata" degli aborti. Il metodo dell'aborto farmacologico, ha affermato, "intrinsecamente porta la donna ad abortire a domicilio, proprio perchè il momento dell'espulsione non è prevedibile", in una sorta di "clandestinità legale". Che è "difficilmente compatibile con la 194".

Monsignor Sgreccia: "Delitto da scomunica".
"Per voce di monsignor Giulio Sgreccia, emerito presidente dell'Accademia per la vita, il Vaticano auspica "un intervento da parte del governo e dei ministri competenti". Perché - spiega - non "è un farmaco, ma un veleno letale" che mina anche la vita delle madri, come dimostrano i 29 casi di decesso. La Ru486 - afferma monsignor Sgreccia - è uguale, come la chiesa dice da tempo, all'aborto chirurgico: un "delitto e peccato in senso morale e giuridico" e quindi comporta la scomunica latae sententiae, ovvero automatica"cladestinità legalizzata" degli aborti.

Bianchi: "Non passi messaggio che così è più facile". Non passi il messaggio che con la Ru486 abortire diventa più facile. Lo sottolinea in una nota Dorina Bianchi, capogruppo del Pd in commissione Sanità al Senato. "Sul piano tecnico quanto stabilito dalla Agenzia del farmaco non può essere messo in discussione - prosegue la Bianchi - ma sotto il profilo culturale è importante non far passare il messaggio che ora abortire sia diventato più facile perchè basta prendere una pillola".

Università Cattolica: "Rimuovere cause dell'aborto". "Il dibattito sulla Ru486 - si legge in una nota del centro di ateneo di bioetica dell'Università Cattolica, diretto dal professor Adriano Pessina - pone in evidenza la necessità che la moratoria sull'aborto volontario si trasformi concretamente nell'opera di rimozione delle cause che lo permettono. Oggi, tra queste cause, la più rilevante non sembra essere quella economica, ma quella culturale, che ha portato al disimpegno della società, alla scomparsa della figura e della corresponsabilità paterna, che ha accettato una linea di indifferenza che di fatto conduce alla solitudine esistenziale delle madri che decidono di abortire".

Mantovano: "Donna abbandonata a se stessa". "Con la Ru486 la donna è abbandonata a se stessa, e privata anche della mera opportunità di una fase di prevenzione-dissuasione". Lo afferma, in una nota, il sottosegretario dell'Interno Alfredo Mantovano. "Ciò che turba di più nella decisione dell'Aifa - prosegue Mantovano - non è soltanto la circostanza, in sé grave, di commercializzare in Italia la Ru486 nel disprezzo del Parlamento, che da tempo, con numerose interrogazioni, ha chiesto approfondimenti scientifici in materia".

Bertolini: "Incompatibile con la legge 194"
Isabella Bertolini del Pdl: "Aumentano il rischio per la salute delle donne e contrasta con gli indirizzi ed i principi della legge 194". "Le mancate risposte sui reali pericoli che questa pillola comporta - rileva - travalicano il rispetto del principio di precauzione, che è il presupposto minimo da rispettare, quando si parla di salute".

Associazione Papa Giovanni XXIII: "Siamo in lutto". L'associazione Comunità Papa Giovanni XXIII si dichiara in lutto per l'approvazione della pillola abortiva. ''Sempre più assistiamo infatti a induzione e costrizione nelle mamme che incontriamo in procinto di abortire. Ne è la prova anche il numero sempre maggiore di extracomunitarie che abortiscono, in percentuale molto superiore alle italiane''. "Come Comunità - è la conclusione - vigileremo ora perché nessuna casa farmaceutica accetti di distribuire questo prodotto agli ospedali''.

Il vescovo di San Marino: "Pesticida umano". Monsignor Luigi Negri, vescovo della diocesi di San Marino-Montefeltro, definisce il farmaco un "pesticida umano". Questa pillola "sarà usata per togliersi qualsiasi possibilità di avere un imprevisto di carattere medico. Una decisione di questo tipo non è tecnica e basta, ma coinvolge una concezione dell'uomo e del rapporto uomo-donna".

Carlucci: "Legalizzato l'aborto fai da te". Gabriella Carlucci, parlamentare del Pdl e vicepresidente della commissione bicamerale per l'Infanzia, ha dichiarato: "Da oggi in Italia viene legalizzato l'aborto fai da te. La decisione dell'Aifa produce una domiciliazione dell'interruzione di gravidanza, in palese violazione di quanto prescritto dalla legge 194, la quale stabilisce che l'aborto deve essere praticato in ospedale e le donne adeguatamente assistite e curate. L'Aifa è stata condizionata dalla campagna ideologica e relativista messa in atto dalla sinistra italiana. A questo punto il governo deve adeguare immediatamente le linee guida della legislazione vigente se non vuole esporre le donne italiane a gravi rischi".

Gigli: "Un regalo alle multinazionali". "Viene autorizzato un prodotto per curare qualcosa che non è una malattia, malgrado siano state già accertate 29 morti e numerosi casi di infezione a seguito dell'uso della pillola. Si ritorna insomma al significato etimologico della parola farmaco come veleno e viene fatto un regalo alle multinazionali e all'ideologia radicale sulla pelle delle donne". Lo sostiene Gian Luigi Gigli, responsabile del dipartimento Salute e welfare dell'Udc.

Rotondi: "Una società senza aborto". "Non mi appassiona il dibattito sulle metodiche abortive: bisogna applicare la legge 194 nel progetto preventivo e puntare al valore di una società senza aborto, come è nelle corde di laici e cattolici". Lo dichiara il ministro per l'Attuazione del Programma di governo e leader democristiano del PdL, Gianfranco Rotondi.

Prestigiacomo:"Ok sotto controllo ospedaliero". "Se sotto controllo ospedaliero, sono d'accordo con l'introduzione della pillola Ru486 anche in Italia". Lo afferma il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Aggiunge: "Non sarei d'accordo se questa pillola fosse venduta liberamente nelle farmacie".

Franceschini: "Non vedo motivo per dire no". "Bisogna distinguere il dibattito politico da quello scientifico. Siccome siamo in un Paese che consente l'aborto per legge, se c'è la possibilità di avere un sistema meno invasivo per le donne non vedo un motivo per dire di no". Lo afferma il segretario del Pd Dario Franceschini a "Faccia a faccia" su Radio3.

Livia Turco: "Adesso basta con le crociate". Il capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera commenta: "Spero che adesso finisca la crociata contro un farmaco che in realtà era una crociata contro le donne e i medici. Il timore di privatizzare e banalizzare l'interruzione di gravidanza e di lasciare le donne sole nascondeva la sfiducia nei confronti delle stesse donne e dei medici. Ora è necessario garantire che questa metodica abortiva sia utilizzata nel modo più appropriato e nell'ambito della legge 194. Per questo mi auguro che il ministero della Salute definisca insieme alle Regioni delle linee guida per garantire una presa in carico adeguata su tutto il territorio nazionale".

Palumbo: "Valida alternativa farmacologica". "Dal punto di vista scientifico non ho
remore sulla messa in commercio della Ru486. Ci sono regole restrittive che garantiscono la salute delle donne e l'Italia non può rimanere fuori dall'Europa". Lo ha dichiarato il presidente della commissione Affari sociali della Camera Giuseppe Palumbo (Pdl). "La Ru486 - spiega Palumbo - rappresenta solo un'applicazione medica della Legge 194 sull'interruzione di gravidanza. Una valida alternativa farmacologica all'intervento chirurgico che dà anche la possibilità a quelle donne, che non possono essere sottoposte per motivi di salute ad un'operazione, di portare a termine la propria scelta di interrompere la gravidanza, sempre comunque entro i dettami della 194. Nulla di più dunque da giustificare tanto allarmismo".

D'Avack: "Non deresponsabilizzerà le donne"
"Non credo che l'introduzione della Ru486 possa deresponsabilizzare le donne da una scelta dolorosissima qual è quella dell'aborto". Lorenzo D'Avack, giurista e vicepresidente del Comitato nazionale di bioetica (Cnb), commenta così il caso. Ma, ci tiene a precisare D'Avack, "parlo a titolo meramente personale, perché il Cnb non ha mai espresso pareri in merito".

Serracchiani: "Poniamo l'accento sulla prevenzione". "Se parliamo della pillola
abortiva Ru486, dobbiamo prima mettere l'accento, tantissimo, sulla prevenzione, soprattutto tra i giovani e giovanissimi". Lo ha detto oggi a Trieste l'europarlamentare del Pd, Debora Serracchiani.

Ferrero: "Vaticano e governo oscurantisti". "L'ingerenza del Vaticano e del governo italiano, attraverso il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella, che mira a vietare la possibilità di utilizzare la pillola abortiva Ru486 da parte delle donne italiane, è un fatto gravissimo e inaccettabile in qualsiasi stato laico del mondo, e degno solo di una Repubblica islamica e degli ayatollah, ma soprattutto è vergognoso perchè fatto sulla pelle e in particolare sul corpo delle donne, che hanno tutto il diritto di poter scegliere liberamente se abortire o meno". Lo afferma Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione.

Don Fortunato Di Noto: "I minori l'acquistano online". "La pillola abortiva sbarca in internet e ora sempre di più in Italia ci vuole maggiore vigilanza per i minori che possono acquistarla online". Lo dice Don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter. Diverse segnalazioni di proposte di vendita fuori dal controllo sanitario (su forum italiani e stranieri), tra ieri e oggi, sono state inoltrate alla polizia postale italiana, compartimento Sicilia Sud-Orientale, da parte dell'Associazione Meter.

Franco: "Decisione molto saggia". "La decisione dell'Agenzia del farmaco - commenta la senatrice Vittoria Franco, responsabile Pari Opportunità del Partito democratico - si dimostra molto saggia ed equilibrata perchè accompagnata da due raccomandazioni che ne regolano l'utilizzo e ne garantiscono l'efficacia: la prima stabilisce in 7 settimane il tempo di intervento e non in 9 come in altri paesi europei, la seconda prevede che tutta la procedura sia svolta rigorosamente in una struttura sanitaria a garanzia totale della salute della donna".

Mura: "Finalmente al passo con l'Europa"
"Siamo finalmente al passo con il resto d'Europa. Le donne che si troveranno costrette a ricorrere all'interruzione di gravidanza ora potranno sceglie di avvalersi di una tecnica farmacologia sicuramente molto meno invasiva dell'intervento chirurgico". Lo dichiara Silvana Mura, dell' Idv e membro della commissione Affari sociali.

Della Vedova: "Governo non cerchi rivincite". "Ora che l'Aifa ha deciso, in scienza e coscienza, di consentire anche in Italia l'utilizzo della pillola Ru486, nessuno, tanto meno il governo, cerchi rivincite". Lo afferma Benedetto Della Vedova, deputato Pdl. "Se si vuole mettere in discussione la legge che regolamenta l'interruzione della gravidanza, si abbia il coraggio di farlo direttamente, senza praticare un ingiustificato ostruzionismo politico".


Boniver: "Stop alle polemiche, si usa in day hospital". "Si chiude una lunghissima fase di perplessità che ha caratterizzato il dibattito politico nel nostro Paese. La pillola, che è un'alternativa all'aborto chirurgico, viene usata in quasi tutti i paesi europei dagli anni 80", lo afferma Margherita Boniver (Pdl). "La pillola - specifica - non potrà essere venduta in farmacia, ma somministrata con le apposite garanzie in day hospital e questo credo dovrebbe porre fine a molte polemiche".

(31 luglio 2009)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Ru486 - La Chiesa non resterà passiva

Messaggioda pianogrande il 31/07/2009, 23:45

Abortirai con dolore!
E' questa la volontà della chiesa cattolica romana?
Tutto questo scandalo perché abortire (pratica permessa e regolata da una legge) è diventato meno invasivo per il corpo della donna?
l'ira del Vaticano: "La Chiesa non resterà passiva"
Il Vaticano (non voglio neanche dire i cattolici) vuole che questa pratica sia più tribolata possibile?
Non sono un "vaticanista" ma credo che la popolarità di Ratzinger subirà un'altro durissimo colpo.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10610
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Ru486 - La Chiesa non resterà passiva

Messaggioda pagheca il 01/08/2009, 0:28

chissa' se hanno fatto dichiarazioni bellicose anche nelle decine e decine di paesi dove la RU486 e' diffusa da anni. Eppure non e' che l'Italia sia diversa dagli altri Paesi. Sempre di uno stato confinante e basta si tratta.

pagheca
pagheca
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1135
Iscritto il: 19/06/2008, 10:12
Località: Santiago

Re: Ru486 - La Chiesa non resterà passiva

Messaggioda mariok il 01/08/2009, 9:00

Nulla di nuovo sotto il sole italico.

Niente da eccepire al diritto della Chiesa di lanciare i suoi anatemi fino alla scomunica per chi assume la pillola: Alquanto discutibile quella contro contro il medico che la somministra.

Totalmente inaccettabili dichiarazioni tipo quella del monsignor Giulio Sgreccia, emerito presidente dell'Accademia per la vita, che asserisce che il Vaticano auspica "un intervento da parte del governo e dei ministri competenti". Ma anche questa non è una novità.

Per fortuna, sembra che nel PD (ma manca all'appello la Binetti) questa volta le prese di posizione siano abbastanza omogenee, anche se con sfumature diverse.

Naturalmente, prendere posizione contro i tentativi di ingerenza del Vaticano, tranne Ferrero e qualche radicale...manco a parlarne!
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
mariok
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 2943
Iscritto il: 10/06/2008, 16:19

Re: Ru486 - La Chiesa non resterà passiva

Messaggioda franz il 01/08/2009, 9:10

pagheca ha scritto:chissa' se hanno fatto dichiarazioni bellicose anche nelle decine e decine di paesi dove la RU486 e' diffusa da anni. Eppure non e' che l'Italia sia diversa dagli altri Paesi. Sempre di uno stato confinante e basta si tratta.

pagheca

In Europa mancavano solo Italia, Irlanda, Lituania e Polonia.
Le poche nazioni "bianche" rimaste.
Una volta si contava anche la Spagna, la Francia, il Portogallo tra le nazioni osservanti sul piano delle leggi dello stato dei dettami religiosi.
Ovviamente perdere l'Italia è un duro colpo per la Chiesa.
Ovvio che reagiranno. Vedremo come.
Ci possono essere reazioni intelligenti cosi' come controproducenti.
Quella della minaccia di scomunica mi pare del secondo tipo.

Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Ru486 - La Chiesa non resterà passiva

Messaggioda matthelm il 01/08/2009, 9:21

Sono il solito cattolico trinariciuto (una volta erano i compagni!).

Ma se la chiesa scomunica chi compie l'aborto nel metodo tradizionale, ora con la RU si compie lo stesso aborto ma meno invasivo, si dice.
Cosa cambia dal punto di vista della Chiesa?

Ma qualcuno si è bevuto il cervello?

E' come dire: invece di spararti ti elimino con una pastiglia. E' più accettabile. Attenzione parlo dal PUNTO DI VISTA DELLA CHIESA. Chi la pensa diversamente non dovrebbe esserne toccato.

Ho bestemmiato?
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
Avatar utente
matthelm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1830
Iscritto il: 23/05/2008, 18:10

Re: Ru486 - La Chiesa non resterà passiva

Messaggioda franz il 01/08/2009, 9:47

matthelm ha scritto:Sono il solito cattolico trinariciuto (una volta erano i compagni!).

Ma se la chiesa scomunica chi compie l'aborto nel metodo tradizionale, ora con la RU si compie lo stesso aborto ma meno invasivo, si dice.
Cosa cambia dal punto di vista della Chiesa?

Ma qualcuno si è bevuto il cervello?

E' come dire: invece di spararti ti elimino con una pastiglia. E' più accettabile. Attenzione parlo dal PUNTO DI VISTA DELLA CHIESA. Chi la pensa diversamente non dovrebbe esserne toccato.

Ho bestemmiato?

No, assolutamente. La reazione della Chiesa è normale, coerente, scontata, come di rito (appunto rituale) e come tale credo che chiuque possa criticarla o apprezzarla.
Io ritengo che sia una reazione stupida (intendendo come stupidità azioni che danneggiano sia chi le riceve sia chi le fa) perché colpisce l'atto (l'aborto) senza comprendere le cause e le radici del problema.

Come tale mi ricorda quel ragnetto dei documentari che viene citato quando si parla di scarsa intelligenza.
Egli cattura le sue prede e le porta nella sua tana, un buchetto nel terreno. Prima di portare la preda nella tana pero' deve ispezionarla, perché esiste la possibilità che durante la lunga assenza per la caccia, altri concorrenti potrebbero essersi presa la casa. Puo' sembrare un comportamento intelligente ma in realtà è solo un comportamento istintivo cablato nei geni. Uscendo dalla tana dopo l'ispezione, il ragnetto riprende la preda che aveva lasciato a pochi millimetri dall'ingresso e se la porta dentro. Se pero' lo sperimentatore, mentre il ragno è dentro, sposta la preda a 10 cm dal buco, il ragnetto uscendo cerca la preda, la riporta a pochi mm dal buco, la lascia li' e ripete l'ispezione. Se durante l'ispezione lo sperimentatore sposta anchera la preda, la cosa va avanti all'infinito. Questo viene definito un comportamento "non intelligente". Scontato, naturale, rituale fin che vuoi ma sostanzialmente stupido.

Il mondo cambia, i problemi mutano, cambiano le tecnologie, aumentano le nazioni che consentono nuove tecniche abortive, diminuiscono gli aborti, diminuiscono i rischi per le donne, ma la chiesa è ancora li', come il ragnetto, a scomunicare chi abortisce ed il personale sanitario coinvolto. La domanda è: la scomunica è un mezzo, uno strumento atto a migliorare la situazione (della donna e della società) oppure è solo una risposta rituale che serve a dire "abbiamo reagito" ed alleviare la coscienza di chi ha in qualche modo reagito? Legittimo che la chiesa sia contro l'aborto, ci mancherebbe, ma dovrebbe troare mezzi piu'intelligenti, visto che quelli stupidi sono per definizione inutili e controproducenti.

Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Ru486 - La Chiesa non resterà passiva

Messaggioda mariok il 01/08/2009, 9:50

matthelm ha scritto:Sono il solito cattolico trinariciuto (una volta erano i compagni!).

Ma se la chiesa scomunica chi compie l'aborto nel metodo tradizionale, ora con la RU si compie lo stesso aborto ma meno invasivo, si dice.
Cosa cambia dal punto di vista della Chiesa?

Ma qualcuno si è bevuto il cervello?

E' come dire: invece di spararti ti elimino con una pastiglia. E' più accettabile. Attenzione parlo dal PUNTO DI VISTA DELLA CHIESA. Chi la pensa diversamente non dovrebbe esserne toccato.

Ho bestemmiato?


Perfettamente d'accordo.

Ma allora mi spieghi in cosa dovrebbe consistere "un intervento da parte del governo e dei ministri competenti" auspicato dal Vaticano?
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
mariok
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 2943
Iscritto il: 10/06/2008, 16:19

Re: Ru486 - La Chiesa non resterà passiva

Messaggioda matthelm il 01/08/2009, 9:58

Il principio che l'aborto è per la chiesa un omicidio rimane con le sue conseguenze: la scomunica.

Altre valutazioni possono essere opinabili.

Guardiamo la famosa luna non il dito che la indica.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
Avatar utente
matthelm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1830
Iscritto il: 23/05/2008, 18:10

Re: Ru486 - La Chiesa non resterà passiva

Messaggioda mariok il 01/08/2009, 10:04

matthelm ha scritto:Il principio che l'aborto è per la chiesa un omicidio rimane con le sue conseguenze: la scomunica.

Altre valutazioni possono essere opinabili.

Guardiamo la famosa luna non il dito che la indica.


Be' anche il dito, se riguarda l'autonomia dello Sato rispetto alla Chiesa, ha la sua importanza, tant'è che è sancita dalla nostra costituzione.

Quello che molti cattolici non capiscono è che il principio della netta separazione tra Stato, e quindi politica, e religione, così come ogni altra espressione etica e culturale, è una garanzia innanzitutto per loro.

Oggi può sembrare utile, ai fini delle proprie convinzioni in buona fede, che lo stato intervenga in questo o quel campo per affermare o addirittura imporre alcuni principi etici, domani, con un diverso quadro politico, potremmo trovarci di fronte a partiti come quello cinese che pretendono di stabilire loro chi debba essere il capo dei buddisti tibetani.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
mariok
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 2943
Iscritto il: 10/06/2008, 16:19

Prossimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 20 ospiti