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Il nostro vero problema

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Il nostro vero problema

Messaggioda pagheca il 27/06/2009, 19:29

ranvit ha scritto:Si, nel 2006 il Cs era piu' credibile e comunque si veniva da un quinquennio berlusconiano che non aveva entusiasmato.


Probabilmente hai ragione. E allora c'e' un'ulteriore domanda: perche' allora no e adesso si? Eppure secondo me non e' che ci sia questa differenza, anzi, la compagine governativa o e' la stessa (Tremonti, uno degli autori del disastro economico) o fa ancora piu' pena (Carfagna, per dirne una).
Una ragione puo' essere che il potere di sb in questo governo e' aumentato a dismisura. Sembra quasi che il governo abbia una voce sola. Una delle ragioni e' ovviamente il numero ridotto di partiti della coazlizione, ma non credo che basti a spiegare questo patto di ferro che contraddistingue questo governo e che secondo me, a pensarci bene, e' una delle ragioni della fiducia degli italiani.

Un'altra ragione e' secondo me la caparbieta' (mediatica, ma anche reale) con cui ha affrontato con successo alcuni problemi: immondizia e terremoto. Chissa' che la chiave non sia semplicemente questa. All'italiano di oggi servono dei gesti per dimostrare che il governo c'e', che e' duro, che si muove, che fa "qualcosa", qualunque cosa essa sia.

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Re: Il nostro vero problema

Messaggioda ranvit il 28/06/2009, 8:05

Semplice.....perchè nel frattempo il Cs ha dimostrato di non saper/poter governare.
(Il Cs aumentò le tasse principalmente ai propri elettori! Una vera idiozia che solo degli sfigati possono fare!!! Poi, a parte altre cose piu' o meno buone o sbagliate, dimostro' la propria incapacità ad assicurare un governo al Paese....e questo per "il terzo non schierato" è un buon motivo per disistimare!).

La vicenda dei rifiuti a Napoli è stata la cartina di tornasole di Berlusconi per dimostrare la propria efficienza rispetto all'ignavia del Cs!
Questi sono fatti!
Tutto il resto sono masturbazioni mentali! E infatti al "terzo centrale" il Cs appare, al momento, come un gruppo di onanisti che si è spappolato il cervello a furia di s...e!!!

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Re: Il nostro vero problema

Messaggioda pierodm il 28/06/2009, 9:31

'Sto cazzo di "terzo centrale" che sta lì a guardare quello che fanno gli altri - come risulterebbe dalla descrizione di chi lo adora e ne fa il discrimine di tutto - questo terzo cosiffatto mi avrebbe leggermente rotto.
Ma si dà il caso che sia soltanto un personaggio immaginario, o meglio, un'entità statistica che i forma e si sfalda nel volgere dei cinque o sei giorni successivi ad ogni evento elettorale: uno spazio ipotetico che ciascuno riempie di quello che vuole, che immagina, che meglio gli conviene.
Probabilmente gli esperti della politica-marketing da queste estrapolazioni statistiche possono trarre qualche indicazione utile, se sono molto intelligenti - cioè se sono così intelligenti che potrebbero fare a meno di estrapolazioni statistiche, così come fanno i "maghi" intelligenti con la sfera di cristallo usandola come catalizzatore psicologico.

Qualcuno ha fatto caso che la sinistra sta perdendo consensi, e non è più capace di avere una linea politica, da quando ha fatto propria questa visione basata sul marketing dei terzi e dei quarti?
Qualcuno che esalta il pragmatismo berlusconiano ha notato che a Berlusconi dei terzi o delle metà non gliene frega niente, e che si è limitato semplicemente a calcolare quello che era il "suo pubblico" e su quello basa ogni affermazione, ogni strategia, ogni apparenza e ogni realtà della sua proposta e del suo modo di essere?

Tuttavia, capisco che, una volta dato questo sistema sommariamente bipolare, questo genere di calcoli è inevitabile, tanto quanto è politicamente scadente e farraginoso.
Chi ha voluto questo sistema - e chi lo trova giusto e gradevole - risolva il problema di come mettere insieme il diavolo e l'acqua santa, di come conquistare il terzo o il quarto o il sesto che manca senza perdere per strada il suo terzo canonico.

PS
A qualcuno è venuto, per caso, il dubbio che 'sto "terzo centrale" sia proprio quello costituito dal PD?
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Re: Il nostro vero problema

Messaggioda pagheca il 28/06/2009, 10:37

un commento interessante che viene dal blog di Severgnini dal Corriere, Italians:

Voglio un premier con il 12%, che faccia scelte impopolari


Caro Beppe,
Berlusconi non cessa di comunicarci le stratosferiche percentuali di consenso di cui gode. Non so da dove prenda i numeri (già che ci siamo, vorrei sapere quanto costano e chi le paga, anche se un'idea ce l'ho...), ma son disposto a crederci, per lo meno fino alla fine di questo mio intervento. Anche Peron era adorato dal suo popolo: peccato che abbia portato l'Argentina al tracollo. Non voglio un premier con il 61% dei sondaggi, ammesso che sia vero: voglio un premier con il 12%! Voglio un premier che perda consensi abolendo le province (promessa elettorale mancata) e gli enti inutili (promessa di alcuni giorni fa); lo voglio che si faccia impallinare in Sicilia perché decide di chiudere i rubinetti a quella voragine senza fondo che è la sanità; lo voglio che si faccia odiare da i benestanti di tutto il Paese, obbligandoli a pagare le tasse. E qui mi fermo ma credo che il concetto sia chiaro. Perderà le prossime elezioni? E' quasi certo. Andrà al potere il centro-sinistra? Beh, qui sono meno sicuro. Saranno azioni che fanno bene all'Italia? Oh, si'! E gli potrebbero persin fruttare un posticino nella Storia. "S" maiuscola. Cari saluti.

Guido Tommei, guido-tommei@libero.it
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Re: Il nostro vero problema

Messaggioda franz il 28/06/2009, 10:56

pagheca ha scritto:Voglio un premier con il 12%, che faccia scelte impopolari

Bene, a patto che si faccia lo stesso anche nel nostro campo.
Blair ebbe il coraggio delle scelte impopolari (portare l'esercito in Iraq, per esempio).
Premesso che io le province non le abolirei, anzi le potenzierei, vorrei un nostro leader che sapesse prendere decisioni impopolari nel nostro campo sull'energia, sui rifiuti, sul federalismo, sulle liberalizzazioni.
Forse abbiamo bisgno, destra e sinistra, di leader che diano una scossa al paese ma soprattutto al proprio elettorato di rieferimento.
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Re: Il nostro vero problema

Messaggioda ranvit il 28/06/2009, 11:02

pierodm ha scritto:'Sto cazzo di "terzo centrale"................?



Naturalmente la mia analisi "grossolana" non ha niente a che vedere con la perdita di consensi della sinistra....se non altro perchè la mia analisi è successiva ai disastri ed alla perdita di identità e consensi della sinistra chiacchierona, verbosa, e ricca di onanisti che si masturbano il cervello da fottuti intellettuali da strapazzo invece che osservare la realtà e trarne profitto! Ma, soprattutto, perchè la mia analisi non viene certo consultata dai cervelloni di cui sopra.

Per quanto riguarda il sistema bipolare, che personalmente prediligo, diciamo che gli italiani si erano rotti i coglioni di non sapere chi li avrebbe governati e perdipiu' assistere al balletto di due o tre mesi necessario ogni volta per formare un governo che, comunque, a distanza di 6 mesi sarebbe stato affossato per riprendere la sceneggiata.

Che poi, per il momento, ci sia al governo un populista....mi sembra del tutto evidente, vista l'insipienza e l'inconsistenza dei factotum della sinistra di cui sopra!



Per quanto riguarda il Tommei di cui pagheca riporta l'intervento....diciamo solo che la bravura di una forza politica sta nel vincere le elezioni e fare in linea di massima quello che il Tommei chiede.

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Re: Il nostro vero problema

Messaggioda pagheca il 28/06/2009, 16:10

una sintesi forse incompleta e a posteriori, ma di cui forse va tenuto conto in questa discussione sul perche' ci sono poche levate di scudi contro il comportamento di SB:

Il Sunday Telegraph pubblica invece un ritratto di Berlusconi (e dell'Italia), a firma dello scrittore inglese Tobya Jones, che vive da un decennio nel nostro paese, autore del libro "The dark heart of Italy" (Il cuore tenebroso dell'Italia). Come mai, si chiede Jones, Berlusconi è ancora primo ministro, nonostante tutti gli scandali del passato, le accuse di falsa testimonianza, di ostruzione della giustizia, di collusione con la mafia, di appartenenza a una loggia massonica, di evasione fiscale e di corruzione di pubblici ufficiali, alle quali si aggiungono ora le notizie sulle sue feste con decine di giovani fanciulle? Lo scrittore dà una serie di motivazioni. Primo, l'Italia è talmente abituata agli scandali, che non ci fa più caso e anzi non ne può più. Secondo, almeno per qualcuno, le infedeltà del premier suscitano invidia e ammirazione. Terzo, Berlusconi si presenta come un "uomo qualunque, una persona semplice che non appartiene alla elite snob della politica, uno a cui piacciono le cose che piacciono a tutti, il denaro e le donne". Quarto: la sinistra è fragile e divisa, per cui non offre un'alternativa valida. Quinto: essere "furbi" e "spregiudicati", in Italia, è considerata da alcuni una virtù. E sesto, le critiche dei media stranieri possono ottenere l'effetto di rinsaldare il sostegno verso Berlusconi, perlomeno in quella parte della popolazione che, dopo secoli in cui l'Italia è stata dominata da potenze straniere, è determinata a tenere gli stranieri fuori dai propri affari.


(da http://www.repubblica.it/2009/06/sezion ... pa-28.html)

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Re: Il nostro vero problema

Messaggioda pierodm il 30/06/2009, 0:09

Qualche anno fa una tizia - una di quelle rampanti - nel raccontare dove era stata a partecipare ad un seminario, disse che era lo stesso palazzo dove c'era la redazione della rivista "laims" - la sventurata voleva dire ovviamente Limes...

L'episodio mi è tornato in mente, leggendo il contributo di Tobya Jones, che Pagheca gentilmente ci trasmette, con le migliori intenzioni.
Diciamo che per i lettori inglesi le note di TJ saranno sicuramente utili, ma per noi sono niente di più che una conferma: sono cose che stiamo dicendo da anni, e le abbiamo dette e rivoltate in duecento forme diverse, anche su questo forum.
Del resto, se non fossimo stati capaci di capire da indigeni queste varie motivazioni, saremmo proprio degli idioti.

Piuttosto - dato che siamo in tema di scrittori e di rimembranze curiose - proprio stamattina mi ricordavo di un lungo racconto a puntate che mi capitò di leggere quando ero poco più d'un bambino, su Grand Hotel, una delle riviste femminili che comprava mia madre. A quel tempo leggevo di tutto.
Il racconto era centrato sulla vicenda di Rasputin e della relative congiure di palazzo al tramonto dell'era zarista.
Il losco monaco venne avvelenato, ma con grande sorpresa dei congiurati non morì. Anzi, non si sentì nemmeno tanto male. Il tentativo venne ripetuto, ma anche stavolta il perfido resistette, e solo aumentando la dose a dismisura e insistendo diverse volte, alla fine il corpaccione stramazzò sul gelido pavimento di pietra del suo appartamento privato nel palazzo imperiale.
Questa scena mi colpì molto, ed in effetti è l'unica parte che ricordo di quella lettura.

Ho ricollegato questo episodio con la teoria del "complotto" evocato da Berlusconi, ma non in chiave drammatica: semmai divertente, immaginando che il complotto fosse opera di qualche "potere forte" straniero, magari americano o inglese.
Mi sono immaginato i cospiratori americani che preparano la polpetta avvelenata per Papi: "scoperchiando 'sto scandaletto coi fiocchi, figurati che casino che succede, gl'italiani s'incazzano e ce lo leviamo dalle palle".
Macché. Immaginiamo la faccia che hanno fatto, quando hanno visto che gl'italiani hanno digerito tutto con un ruttino, come Rasputin.
E adesso me li vedo che stanno seduti tutt'intorno a quei bei tavoloni ovali da brain storming, a grattarsi la testa e a bere caffè schifoso: " ma che cazzo di scandalo dobbiamo trovare, se non sono bastati la P2, lo stalliere mafioso, le cinquanta società off shore, la corruzione dei giudici, la legge sulle Tv e le carrettate di mignotte nei dopo-cena ?!?".
Al che, nel colmo dell'abbrutimento, si sente uno mormorare la domanda cruciale : "ma che stomaco c'hanno 'sti italiani?"

Però, noto che nessuno ha raccolto l'idea che avevo proposto in calce all'ultimo mio intervento: e se fosse proprio il PD il "terzo centrale"?
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Re: Il nostro vero problema

Messaggioda franz il 30/06/2009, 7:54

pierodm ha scritto:Però, noto che nessuno ha raccolto l'idea che avevo proposto in calce all'ultimo mio intervento: e se fosse proprio il PD il "terzo centrale"?

L'aveva posta anche mauri, a ben leggere il thread.
Mi chiedo dove sarebbe il terzo laterale a sinistra, a questo punto, dato che la parte a destra del PD sfiora il 50% (il 60% se contiamo anche UDC) e che la matematica non dovrebbe essere un'opinione.
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Re: Il nostro vero problema

Messaggioda Loredana Poncini il 30/06/2009, 8:06

Il nostro vero problema è che l'Ulivo, nel Pd, rimane un ramoscello...sradicato !
una colomba ce lo portasse almeno sull'arca, a mostrarci possibili terre nuove in cui la Politica non è più spartizioni, ma profonda ricerca del Bene Comune !
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