La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
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L'opposizione responsabile

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Siete d'accordo con Piero Ostellino?

Sì, sono d'accordo pienamente
10
24%
Si, sono parzialmente d'accordo
9
21%
No, non condivido buona parte del ragionamento
15
36%
No, sono totalmente in disaccordo
8
19%
Non so, non rispondo
0
Nessun voto
 
Voti totali : 42

Re: L'opposizione responsabile

Messaggioda ranvit il 18/06/2008, 18:39

L'Italia è un Paese "normale" .....o quasi.
Le anomalie sono :
- è sede della Chiesa:
- c'è stato il piu' grande partito comunista d'occidente;
- c'è un imprenditore che ha fondato un partito che definisce "comunisti" tutti quelli che non votano per lui;
- c'è un 10 o 20% di italiani (tra quelli che non votano per l'imprenditore di cui sopra), che demonizzano il suddetto come aspirante duce.;
- i due punti precedenti impediscono una gestione "normale" della cosa pubblica con gravi danni alla modernizzazione del Paese.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: L'opposizione responsabile

Messaggioda Deo Fogliazza il 18/06/2008, 18:41

la cocciutaggine con la quale si vuole per forza affibiare aggettivi al ruolo dell'opposizione é comprensibile sul piano giornalistico, meno su quello politico.
In democrazia un'opposizione seria si fa sempre guidare, nella propria azione, dagli "interessi generali del Paese".
Dunque, se al paese occorrono riforme istituzionali (ad esempio) e se per farle occorre che in Parlarento si raggiunga un determinato numero di voti favorevoli, allora l'opposizione seria opererà per verificare ogni possibilità volta a trovare i voti necessari per quella riforma.
Ma, altrettanto, se l'opposizione valuta che alcune decisioni della maggioranza siano in contrasto con i principi fondamentali della democrazia e/o della Costituzione (se, ad esempio, viene messo in forse o addirittura viene teorizzata la cancellazione del principio che "la legge é uguale per tutti") allora quella opposizione - se vuole essere seria e fatta nell'interesse generale del Paese - deve denunciare con forza quell'attacco, deve utilizzare ogni strumento che le regole parlamentari le mettono a disposizione (compreso il filibustering) e deve dire al popolo i motivi per i quali si vede costretta a svolgere un tale tipo di azione.
Non c'azzeccano nulla aggettivi come "morbido" o "duro", "ragionevole" o "radicale".
Quelli van bene per il teatrino dlela politica e qualche titolo sui giornali. Null'altro!
Piuttosto, questo PD deve attrezzarsi alla svelta, sul territorio, perché oggi come oggi non ci siamo proprio.
E per radicarsi sul territorio occorre decidere, una volta per tutte, di declinare su ogni piano ed a ogni livello il concetto di democrazia: sul piano politico, economico, sociale, associativo, sindacale, della società civile, dell'informazione e quant'altro.
Il vero cambiamento, in Italia, passa attraverso la "democratizzazione" di tutte le pieghe della società.

Deo Fogliazza,. Cremona
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Re: L'opposizione responsabile

Messaggioda mammamaria il 18/06/2008, 18:46

Probabilmente la tua opinione è viziata dal fatto di vivere in una specie di oasi di civiltà franz, che non ti consente di vedere la realtà di quello che è in Italia, dove il sistema informativo è in effetti degenerato, come dice Pol.
La comunicazione mediatica in Italia non è una reale risposta ad una domanda, non è in effetti questo quello che chiedono i lettori o i telespettatori. Inquesto caso è chi dovrebbe fornire l'offerta che genera la domanda e non chi fa la richiesta. Lo so, è piuttosto contorto ma posso spiegarmi meglio.
Se in tv c'è il Grande Fratello, cambi canale perchè non ti interessa e trovi "L'isola dei Famosi", allora torni a cambiare e incontri "Amici", e poi "Saranno Famosi" e così via... al telespettatore non rimane molto altro che non accontentarsi o mettere su un dvd.
Se trasmissioni come quella di Biagi avevano un altissimo share, ma viene cancellata, non sono i telespettatori che hanno chiesto di farlo. Eppure gli è stata tolta la possibilità di vedere quello che gradivano, per cui l'offerta di è concentrata su Striscia la Notizia o una trasmissione di intrattenimento di così alto livello che neanche ne ricordo più il nome.
Anche la trasmissione di Satyricon in cui Luttazzi intervistò Travaglio ebbe enormi risultati di share, ma ci è stata tolta la possibilità di continuare a vederla.
Veniamo ad esempi più "bassi"? Mediaset ha due serie televisive, Dr. House e I Soprano. Seguitissime. Orari e rete sono cambiati di continuo, eppure al pubblico piacevano tantissimo.
Ora, ti pare che l'offerta risponda ad una domanda? Non ti sembra piuttosto che la domanda venga imposta?
mammamaria
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Re: L'opposizione responsabile

Messaggioda Pol il 18/06/2008, 19:08

franz ha scritto:
Pol ha scritto:Vorresti farmi credere che non vedi alcuna degenerazione nel sistema informativo e comunicativo di massa in italia?

Nulla che non sia perfettamente allineato con quanto i lettori chiedono.
La comunicazione mediatica è un fatto di domanda ed offerta.
Ogni media racconta cio' che il suo pubblico vuole sentirsi dire.
Se esiste una "degenerazione" quindi è nella domanda.
Quella dell'offerta mi pare una conseguenza di mercato dovuta al fatto che già pochi leggono i giornali ed in fondo sono anche pochi coloro che guardano i TG e quindi il mercato è teso piu a soddisfare e rincorrere che ad educare.
la degnenerazione ha alla base fattori educativi, in una popolazione in cui piu' della metà ha seguito un percorso scolastico fino alla terza media e basta. Per me questo è il fattore importante e determinante.
leggiamo poco e tra quel poco spicca la gazzetta dello sport.
Cosa ti aspetti tu da questa realtà?

Ciao,
Franz


Non sottovaluto gli aspetti culturali, che anzi ritengo più imporanti di quelli politici. Ma mi sembra inconcepibile riternere tutto normale, quando il candidato alla presidenza del consiglio, da quindici anni di seguito, ha il controllo di gran parte dei mezzi di informazione comunicazione di massa. (e, ho il sospetto, anche delle comunicazioni telefoniche, attraverso telecom)
E se anche questo potesse apparire normale, come fa un politico onesto a presentarsi come cadidato a rappresentare tutta una popolazione, sapendo che per almeno metà di loro, ciò non è giusto? E come fanno a fare finta di niente, per quindici anni, tutti i politici che lo hanno appoggiato? Sono questi esempi, i primi ad avere un effetto culturale sulla popolazione.

Aggiungo che, a mio parere (non esperto), chi dirige mezzi di massa ha una responsabiltà nella regresso culturale; non si tratta solo di leggi di mercato, ma interessi personali, posizione, carriera da difendere.
L'attuale livello culturale medio non è tutto risultato della storia italiana e delle leggi di mercato.
Cosidera la spagna, ad esempio. Non credo che abbia una scolarità superiore a quella italiana, ma la politica è ad altri livelli.
Ultima modifica di Pol il 18/06/2008, 19:20, modificato 1 volta in totale.
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Re: L'opposizione responsabile

Messaggioda annalu il 18/06/2008, 19:18

Non riesco a condividere l'opinione di Ostellino, e non perché desideri un'opposizione "urlata" ... o come altro la vogliate definire.
Semplicemente, vorrei che il Pd facesse opposizione.
Fare opposizione significa opporsi a tutto ciò che si reputa sbagliato e ingiusto, opporsi a due livelli:
- se possibile, a livello parlamentare arrivare a non far approvare la norma che si giudica ingiusta;
- se questo risultato fosse irraggiungibile, fare abbastanza "chiasso" per fa arrivare chiare e forti le motivazioni che rendono ingiusta e inopportuna la norma in questione.

Al momento nemmeno tutte le opposizioni riunite hanno la forza per bocciare in parlamento qualsiasi cosa che la maggioranza decida di approvare.
Qualsiasi cosa ... meno le riforme che richiedono una maggioranza di due terzi del parlamento, come le riforme costituzionali.

Per fare queste riforme (o almeno, nell'illusione di poterle fare) Veltroni ha avviato un dialogo (pericoloso) con Berlusconi: sarebbe ora doveroso usare questo unico strumento per bloccare norme che paiono a tutti personalistiche e liberticide.

Il PD deve a questo punto semplicemente dire con chiarezza e fermezza che certe norme sono incompatibili con un dialogo, e quindi se Berlusconi vuole continuare a dialogare deve rinunciare a farsi troppo gli affari propri, addirittura cercando di imbrogliare (così pare) il Presidente della Repubblica.

Se questa viene chiamata opposizione "dura", ben venga.
Opposizione "morbida" cosa significherebbe? Accettare qualsiasi cosa senza condizioni?
E che dialogo sarebbe?

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Re: L'opposizione responsabile

Messaggioda leoncione il 18/06/2008, 19:45

Confesso che sono annichilito:in un forum dell'Ulivo -ripeto, dell'Ulivo che si richiama al suo fondatore nel 1995 Romano Prodi, e che pur essendo aperto a tutti si presume sia in prevalenza frequentato da elettori del centro sinistra-oltre il 60% si dichiara favorevole all'articolo di Ostellino!!
E' proprio vero che Dio, o Allah ,o Geova o chi per loro rende ciechi chi vuole perdere!
Un articolo che è un chiarissimo esempio di quel pensiero "terzista" che in realtà è la "quinta colonna" della destra nell'elettorato italiano.Seguire i consigli che da Ostellino significherebbe per il PD il più totale "harakiri", ed è forse questo che vogliono gli Ostellino,i Galli della Loggia ed epigoni.
Non ho poi ben capito se nell'ultima parte del suo articolo l'ex direttore del Corsera scherza o parla sul serio:Veltroni dovrebbe da la possibilità a Berlusconi di "prendersi le sue responsabilità" con un chiaro messaggio pubblico.
Evidentemente fa finta di non sapere che ciò si tradurrebbe in un ennesimo evento di propaganda mediatica e di assoluto travisamento della realtà da parte del Cavaliere,come è suo stile ed abitudine
Romano Scaffardi
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Re: L'opposizione responsabile

Messaggioda mauri il 18/06/2008, 20:03

per me l'opposizione, in questo caso pd e idv, dovrebbe essere forza "rivoluzionaria" (e ci vuole poco visto come siamo messi) responsabilmente ferma, dialogo sì ma quando il cdx va per la sua strada, e ora ci va, si urla utilizzando tuitti i media e le strategie di comunicazione, ne sono maestri loro in questo, il confronto è sbilanciato la dx è al governo e fa quello che vuole
c'è stata tutta la manfrina della riforma elettorale durata 1 anno e più e ora thè ppresident manco ce pensa più e non ci pensiamo più tutti, magari perchè speriamo nel referendum ma... chi vive sperando muore c...
capisco sia difficile decidere una linea, e infatti non bisogna decidere ma giocare e imparare a improvvisare il canovaccio ce lo forniscono loro... giocare di rimessa, la strada è lunga ma 5 anni volano e costruire una nuova unità è un obbligo di sopravvivenza quindi le cose soft vanno bene a letto non in politica, in politica oggi ci si fa la guerra e domani la pace e dopodomani guerra ancora...
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Re: L'opposizione responsabile

Messaggioda pinopic1 il 18/06/2008, 21:18

leoncione ha scritto:Confesso che sono annichilito:in un forum dell'Ulivo -ripeto, dell'Ulivo che si richiama al suo fondatore nel 1995 Romano Prodi, e che pur essendo aperto a tutti si presume sia in prevalenza frequentato da elettori del centro sinistra-oltre il 60% si dichiara favorevole all'articolo di Ostellino!!
E' proprio vero che Dio, o Allah ,o Geova o chi per loro rende ciechi chi vuole perdere!
Un articolo che è un chiarissimo esempio di quel pensiero "terzista" che in realtà è la "quinta colonna" della destra nell'elettorato italiano.Seguire i consigli che da Ostellino significherebbe per il PD il più totale "harakiri", ed è forse questo che vogliono gli Ostellino,i Galli della Loggia ed epigoni.
Non ho poi ben capito se nell'ultima parte del suo articolo l'ex direttore del Corsera scherza o parla sul serio:Veltroni dovrebbe da la possibilità a Berlusconi di "prendersi le sue responsabilità" con un chiaro messaggio pubblico.
Evidentemente fa finta di non sapere che ciò si tradurrebbe in un ennesimo evento di propaganda mediatica e di assoluto travisamento della realtà da parte del Cavaliere,come è suo stile ed abitudine
Romano Scaffardi


Quoto.
Mi sembra di avere a che fare con un fenomeno di sudditanza culturale a cascata. Intellettuali si sinistra o riformisti (almeno così si sutodefiniscono) in preda a un complesso d'inferiorità nei confronti del pensiero di destra trasmettono le loro frustrazioni a tanti militanti di sinistra, pardon centrosinistra, che si sforzano di autoconvincersi di aver commesso un sacco di errori e di essere stati inadeguati.
E' più consolante che ammettere di vivere in un Paese governato da una classe dirigente inqualificabile ben rappresentata da un signore che giustamente è stato definito caimano . Difficile ammettere ilruolo dell'incitrullimento televisivo delle masse perché di fronte a questo si è impotenti; allora è più consolatorio dire "è colpa nostra, la televisione non influisce, non sposta voti". Sposta le coscienze però.
Chi viene dalla Margherita poi è più fortunato: può dire "è colpa della sinsitra" ed elencare i vizi ancestrali della sinistra stessa, senza i quali certamente oggi non esisterebbe il fenomeno Berlusconi.
E' anche un segno di stanchezza, di resa incondizionata.
Così, dicono, si perde perché l'opinione pubblica non ci segue essendo notoriamente presa da benaltri problemi. Sarà così, ma io penso che nelle condizioni che si sono determinate, che non sono da tempo quelle di un paese a democrazia liberale, perderemmo comunque, e allora preferisco perdere con le mie idee difendendo i principi in cui credo. E difendendo la verità sia pure relativa come si addice a chi crede nella ragione.
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
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Re: L'opposizione responsabile

Messaggioda matthelm il 18/06/2008, 21:32

mauri ha scritto:per me l'opposizione, in questo caso pd e idv, dovrebbe essere forza "rivoluzionaria" (e ci vuole poco visto come siamo messi) responsabilmente ferma, dialogo sì ma quando il cdx va per la sua strada, e ora ci va, si urla utilizzando tuitti i media e le strategie di comunicazione, ne sono maestri loro in questo, il confronto è sbilanciato la dx è al governo e fa quello che vuole
c'è stata tutta la manfrina della riforma elettorale durata 1 anno e più e ora thè ppresident manco ce pensa più e non ci pensiamo più tutti, magari perchè speriamo nel referendum ma... chi vive sperando muore c...
capisco sia difficile decidere una linea, e infatti non bisogna decidere ma giocare e imparare a improvvisare il canovaccio ce lo forniscono loro... giocare di rimessa, la strada è lunga ma 5 anni volano e costruire una nuova unità è un obbligo di sopravvivenza quindi le cose soft vanno bene a letto non in politica, in politica oggi ci si fa la guerra e domani la pace e dopodomani guerra ancora...
mauri


Con il Pd abbiamo fatto un investimento per il futuro, per governare senza lo spettacolo indecente che abbiamo mostrato con la sinistra radicale & C.
Quindi se il senso della frase >5 anni volano e costruire una nuova unità è un obbligo di sopravvivenza quindi le cose soft vanno bene a letto non in politica, in politica oggi ci si fa la guerra e domani la pace e dopodomani guerra< è che dobbiamo ancora una volta riprovare con “quelli”, allora staremo all’opposizione per 20 anni perché quando Berlusconi cadrà o lascerà voteranno chiunque fuorché noi.

Cambiamo questa drammatica situazione di raccogliere di tutto pur di vincere.
La serietà prima o poi verrà premiata.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: L'opposizione responsabile

Messaggioda Assunta il 18/06/2008, 21:41

Cosa fare ora è riflettere una volta per tutte sugli errori che la sinistra continua a ripetere incessantemente e cambiare rotta. Romano Prodi ha pensato a risanare il bilancio (cosa molto ben fatta, ma secondaria rispetto alle vere necessità di chi gli aveva dato fiducia). Importantissimo era far sì che i pensionati potessero vivere decorosamente, che i giovani, dopo un ragionevole periodo di contratto a termine, avessero un lavoro stabile, che la gente potesse MANGIARE e non vivere in povertà come accade ad una gran parte di Italiani, anche se tanti si indebitano quando ci sono i ponti festivi per non far sapere al vicino che non possono permettersi una vacanza, anche breve. Importantissimo era evitare di stilare programmi lunghissimi e di farli firmare per garantirsi la possibilità di governare per cinque anni, quando chi ha firmato aveva la cosiddetta "serpe in seno", manifestava contro il governo, oppure ad ogni momento minacciava di votargli contro, come alla fine ha fatto. Strano che costoro non siano nemmeno più in Parlamento. Non dice nulla questo? Ancora più strano che Bertinotti e soci si ostinino a proseguire sulla loro strada sbagliata, anche dopo aver constatato che gli operai ne hanno talmente troppo di loro da aver votato perfino per la Lega suicidandosi politicamente.
Veltroni ha fatto bene a distaccarsi da questa gente. Deve ora trovare il modo di rafforzarsi, anche se mi pare molto difficile visto che il popolo ha di nuovo voluto provare Berlusconi e Bossi pur avendo avuto tutto il tempo di imparare a conoscerli. Ciò significa che per il poco tempo che è stata al governo, la sinistra NON HA SAPUTO FARE IL PROPRIO MESTIERE (unica cosa ottima le liberalizzazioni di Bersani, purtroppo interrotte troppo presto). Il comunismo in Italia è morto da tempo, nonostante Bertinotti lo creda vivo e il cavaliere faccia finta che lo sia quando deve prendere i voti, ma il fascismo e il nazi-fascismo sono ancora ben vivi e lo vediamo in Bossi e in Fini (che è furbissimo, ma non può nascondere quali sono le sue origini). Ora per dimostrare la sua redenzione difende Israele qualsiasi cosa faccia, anche la più nefanda, ma non ha la minima considerazione dei Palestinesi e del loro diritto ad avere uno Stato in cui vivere in pace.
La sinistra deve imparare a STARE AL GOVERNO, ma soprattutto ora deve cercare di riconquistare la fiducia e non sarà per nulla facile, dato che Berlusconi ha avuto una maggioranza netta.
Assunta
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