Ieri sera a Ballarò ho visto un signore, di nome Bondi Sandro.
Subito ha esordito con "qui si comincia male". Poi ha detto che là si sentiva "in trincea". Infine è andato in escandescenze. Si sgolava in difesa del S.S. Berlusconi, cercando
di difenderlo dalle critiche perché il suo assistito non risponde alle domande de La Repubblica.
Sinceramente ho visto un uomo in grande difficoltà, ho provato tanta compassione per lui. Infatti ho pensato: ma perché non se n'è stato a casa?
Poi ho sentito che lo chiamavano ministro. MINISTRO!
Ma veramente è ministro? E ministro di che? Nella trasmissione non ha parlato della sua attività di ministro, del suo ministero (forse è un artistico mistero). Ha solo cercato di fare l'avvocato difensore: mica sarà per questa funzione che prende lo stipendio di ministro che noi gli paghiamo? Mi ricorda un altro, Ghedini Nicolò, ministro ombra della giustizia dell'attuale governo; ma quello è veramente avvocato di difesa del S.S. Berlusconi; prende lo stipendio di parlamentare, anche questo pagato da noi.
Insomma, paghiamo noi al S.S. Berlusconi l'assistenza legale sulle piazze delle TV e nelle aule giudiziarie. Però, almeno, nella causa di divorzio i suoi avvocati, due sorelle di
Nicolò, le pagherà lui, non avendo pensato prima di candidarle alle europee, o no?
Il fatto che oramai intervengano solo politici a sua difesa mi fa pensare che si sente un pò in difficoltà, un pò con l'acqua alla gola; si è addirittura lamentato che le giovani donne, da lui fatte ministre per meriti da accertare, non sono scese in campo in sua difesa (è vero: per difenderlo bisogna scendere).
Ma ho divagato. Per tornare a Bondi, ha insistito che la sinistra politica, in campagna elettorale, cavalca la vicenda personale (del settantatreenne che rincorre ragazzine).
Questo, per chi ha seguito la politica, ha visto che non è vero. Certo, se un giornalista fa una domanda su questo tema ad un politico di sinistra, questo ne parla, ma per rispondere! Come non è vero che quella da lui definita "stampa di sinistra" ha cominciato ad rimestare nel torbido: hanno cominciato la moglie ed i giornali del S.S. Berlusconi (e poi: è lui che si è cacciato in una vicenda torbida: glie l'ha ordinato il medico?). A parlarne, semmai, è stata ed è tutta la stampa, soprattutto quella non politica: quella del gossip. Agli italiani piace seguire questo tipo di vicende, visti i consensi dati a tante trasmissioni televisive basate su esse, delle quali lui che incassava soldi della pubblicità non si lamentava certo.
Ho pure sentito uno talmente amtipatico che se lo dice da solo, che l'unica domanda che andava fatta era: c'è stato sesso? Che vergogna non aver pensato, in ogni caso, al danno alla ragazza! Anche se è vero che un certo danno lo ha già fatto il padre, da questo punto di vista.
E pazienza se ora del gossip è vittima l'unto ( o untuoso?)! E' inutile mentire per coprire.
Ma tutto ciò è poco importante; l'importante è che, conosciuto meglio l'uomo, anche molti della destra non lo vogliano come Presidente della Repubblica ( o è ormai già "passata 'a nuttata" ed è per questo che si sta scaldando i muscoli Fini? E se è così, che fare?).
cardif