Su radio radicale l'ultimo difensore del mercato dichiarava che tutti i guai non nascevano dal mercato, di per sé virtuoso, ma dagli interventi della politica che lo costringevano a produrre conseguenze dirompenti.
Beh, caro Professore, vede la contraddizione? la politica prende delle decisioni che hanno motivazioni politiche ma che influenzano il mercato; solo che il rapporto tra politica e mercato non é codificato, non c'è una griglia che consenta una sinergia tra i due. Qui é appunto il problema, la politica non può abdicare al suo ruolo e prende decisioni, il mercato vive queste decisioni come vincoli inespressi e alcune cose vanno a rotoli.Allora se ne esce solo codificando, per la politica e per il mercato, le modalità di interazione e i vincoli reciproci, Perchè, in questo Martino ha ragione, il mercato non fa tutto da solo se la politica parla: ma la politica fin'ora ha sussurrato e i liberisti hanno continuato a ritenere il mercato libero da vincoli. Poi il Prof. Martino dimentica che l'origine della ricchezza è il lavoro, non gli interventi che la Finanza fa a valle e che portano a far costare 100 ciò che ha un costo del lavoro di 10.
Ciò detto, mi farebbero piacere commenti alla seguente intervista di Roberto; http://www.facebook.com/ext/share.php?s ... NTr&ref=nf