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Accordo PD su casa europea. Gruppo con PSE

MessaggioInviato: 10/05/2009, 12:47
da annalu
Scusate, è una notizia passata un po' sottotono, e qui nel forum nessuno pare essersene accorto.

Da Europa, 7 maggio 2009

Il Pd avrà una casa europea: si chiamerà
Alleanza dei democratici e socialisti


Mancano ancora i dettagli, ma è vicina la nascita del gruppo parlamentare europeo denominato «Alleanza dei democratici e dei socialisti»: è una novità storica perseguita da molto tempo da diverse forze progressiste europee, a partire dall’Ulivo di Romano Prodi.
Si tratta di qualcosa di più del semplice allargamento del gruppo socialista: la parola «alleanza» testimonia la volontà di far incontrare soggettività distinte. Non è escluso che Dario Franceschini possa annunciare la svolta nelle prossime settimane, comunque prima del voto del 7 giugno, segnando così il punto finale di una lunghissima discussione interna che aveva diviso gli ex ds dall’ala rutelliana. Dopo le elezioni bisognerà capire quale reale autonomia avranno gli europarlamentari del Pd, quale sarà il loro peso all’interno del gruppo e delle istituzioni del parlamento europeo, come si costruirà un nuovo rapporto tra i dem italiani e i socialisti europei e infine vedere se entreranno anche altri partiti non socialisti come la formazione polacca o quella cipriota. L’ultimo via libera è venuto dopo un incontro con Fassino a Tolosa avvenuto il 24 aprile scorso da Martine Aubry, leader di quel partito socialista francese che è tradizionalmente più restio ad aprire porte e finestre della famiglia socialista.

Re: Accordo PD su casa europea. Gruppo con PSE

MessaggioInviato: 10/05/2009, 12:53
da annalu
Però non sembra che la decisione sia unanime:

Da Il Tempo, 9/5/2009:

AL CONGRESSO DEL PDE FIORONI INSORGE: basta editti, si decide dopo il voto
Eurogruppo, il Pd si spacca Scontro sull'alleanza col Pse
Il bivio D'Alema spinge per l'intesa, no da ex Dl e Popolari

a collocazione nel nuovo Parlamento europeo, insieme agli eletti del Pse, con il gruppo battezzato «Alleanza dei Democratici e dei Socialisti» non convince tutto il Pd. E, a un mese dal voto, torna ad incrinare l'unità interna. L'ipotesi di intesa, a cui ha lavorato a lungo Piero Fassino, ha il via libera di Dario Franceschini e la benedizione di Massimo D'Alema, ma vede contrari una parte degli ex Popolari, a cui dà voce Beppe Fioroni, e gli ex Dl di Francesco Rutelli, che hanno inviato, dal congresso del Pde a Bilbao, una sfida aperta a Pse e Ppe, lanciando le candidature di Mario Monti e dell'ex premier belga Guy Verhofstadt alla guida della Commissione Europea, contro la conferma di Josè Manuel Durao Barroso. D'Alema è consapevole di quanto sia delicato l'equilibrio nel Pd e non si sbilancia troppo sulla questione, ma non fa mancare a Franceschini e Fassino il suo sostegno. «Il segretario - dice - ha usato un'espressione convincente: il Pd non diventa socialista ma sta insieme ai socialisti. È un buon punto di partenza per una soluzione condivisa». L'ex premier è convinto che «l'originalità italiana può essere un contributo nello sforzo della creazione di un più ampio centrosinistra europeo» e auspica che il voto di giugno sia «un tentativo di riscossa dei progressisti» in Europa. Per ora, l'opposizione di Rutelli resta implicita. Ma non è meno dura. Dal congresso di Bilbao del Pde, il partito promosso con il leader centrista francese Francois Bayrou, l'ex vice presidente del Consiglio lancia un messaggio chiaro: Pse e Ppe sono la vecchia Europa che, sostenendo Barroso, preferisce «accordi mediocri su candidature inadeguate al rilancio della leadership Ue», dice, lanciando i nomi di Monti e Verhofstadt. Ma a mettere in chiaro la posizione dei rutelliani ci pensa Gianni Vernetti. «Nessun organismo del Pd - dice - ha mai deciso l'ingresso nel gruppo del Pse. No, dunque, ad una «confluenza nel gruppo socialista, per quanto riveduto e corretto»; sì, invece, a «formare un gruppo autonomo che faccia da ponte tra le migliori esperienze del riformismo europeo». Una posizione simile a quella di Fioroni, che chiede di parlare della collocazione europea solo «dopo il voto», come aveva deciso la direzione.

Re: Accordo PD su casa europea. Gruppo con PSE

MessaggioInviato: 10/05/2009, 13:11
da matthelm
Il titolo di questo post è una forzatura, perché farla?
E' stato detto che:

Nessun organismo del Pd ha mai deciso l'ingresso nel gruppo del Pse. No, dunque, ad una «confluenza nel gruppo socialista, per quanto riveduto e corretto»; sì, invece, a «formare un gruppo autonomo che faccia da ponte tra le migliori esperienze del riformismo europeo».

Questa scelta sarebbe la fine del PD. Facciamocene una ragione.
Il risultato non sarebbe il "nuovo" partito ma una sciocca operazione di potere.

Per quel che serve io non aderirei mai a questo aborto di partito.

Re: Accordo PD su casa europea. Gruppo con PSE

MessaggioInviato: 10/05/2009, 13:53
da Iafran
annalu ha scritto:Però non sembra che la decisione sia unanime:

Da Il Tempo, 9/5/2009:

AL CONGRESSO DEL PDE FIORONI INSORGE: basta editti, si decide dopo il voto
Eurogruppo, il Pd si spacca Scontro sull'alleanza col Pse
Il bivio D'Alema spinge per l'intesa, no da ex Dl e Popolari

a collocazione nel nuovo Parlamento europeo, insieme agli eletti del Pse, con il gruppo battezzato «Alleanza dei Democratici e dei Socialisti» non convince tutto il Pd. E, a un mese dal voto, torna ad incrinare l'unità interna. L'ipotesi di intesa, a cui ha lavorato a lungo Piero Fassino, ha il via libera di Dario Franceschini e la benedizione di Massimo D'Alema, ma vede contrari una parte degli ex Popolari, a cui dà voce Beppe Fioroni, e gli ex Dl di Francesco Rutelli, che hanno inviato, dal congresso del Pde a Bilbao, una sfida aperta a Pse e Ppe, lanciando le candidature di Mario Monti e dell'ex premier belga Guy Verhofstadt alla guida della Commissione Europea, contro la conferma di Josè Manuel Durao Barroso. D'Alema è consapevole di quanto sia delicato l'equilibrio nel Pd e non si sbilancia troppo sulla questione, ma non fa mancare a Franceschini e Fassino il suo sostegno. «Il segretario - dice - ha usato un'espressione convincente: il Pd non diventa socialista ma sta insieme ai socialisti. È un buon punto di partenza per una soluzione condivisa». L'ex premier è convinto che «l'originalità italiana può essere un contributo nello sforzo della creazione di un più ampio centrosinistra europeo» e auspica che il voto di giugno sia «un tentativo di riscossa dei progressisti» in Europa. Per ora, l'opposizione di Rutelli resta implicita. Ma non è meno dura. Dal congresso di Bilbao del Pde, il partito promosso con il leader centrista francese Francois Bayrou, l'ex vice presidente del Consiglio lancia un messaggio chiaro: Pse e Ppe sono la vecchia Europa che, sostenendo Barroso, preferisce «accordi mediocri su candidature inadeguate al rilancio della leadership Ue», dice, lanciando i nomi di Monti e Verhofstadt. Ma a mettere in chiaro la posizione dei rutelliani ci pensa Gianni Vernetti. «Nessun organismo del Pd - dice - ha mai deciso l'ingresso nel gruppo del Pse. No, dunque, ad una «confluenza nel gruppo socialista, per quanto riveduto e corretto»; sì, invece, a «formare un gruppo autonomo che faccia da ponte tra le migliori esperienze del riformismo europeo». Una posizione simile a quella di Fioroni, che chiede di parlare della collocazione europea solo «dopo il voto», come aveva deciso la direzione.

Come al solito non mancano i “distinguo”.
Non vorrei augurarmi che le posizioni dei “cicoriani vari” venissero poi sconfessate massicciamente dalla volontà del loro elettorato, se venisse chiamato ad esprimere la propria.

Re: Accordo PD su casa europea. Gruppo con PSE

MessaggioInviato: 10/05/2009, 14:05
da pinopic1
Volontà dell'elettorato? Ma sei matto? Credi di essere nel partito democratico?

Re: Accordo PD su casa europea. Gruppo con PSE

MessaggioInviato: 10/05/2009, 14:17
da matthelm
Linsostenibile leggerezza di certa parasinistra.

Loro dimenticano che se gli ex popolari o margherita che hanno abbandonato il PPE perché quel partito era diventato un'altra cosa indigeribile, non per questo si uniranno ad un altro partito, il PSE, ancora più indigeribile.

E' così facile da capire... eppure alcuni pensano che sia una cosa leggera leggera e cosa fanno... dileggiano con i cicoriani.

E questo la dice lunga in che stato di confusione mentale si naviga.

Re: Accordo PD su casa europea. Gruppo con PSE

MessaggioInviato: 10/05/2009, 14:24
da pinopic1
Si, ma che c'è di male se si interroga l'elettorato su questo tema? Non sta scritto anche nello statuto del PD?
Io quando potrò votare PD e scegliere il candidato senza chiedermi se proviene dai Popolari, dai DS o altro e dove andrà a sedersi nel parlamento europeo?
Sai che ti dico? se non si risolve questa faccenda prima delle elezioni neanche ci vado a votare. e non credo di avere le idee confuse.

Re: Accordo PD su casa europea. Gruppo con PSE

MessaggioInviato: 10/05/2009, 14:30
da matthelm
pinopic1 ha scritto:Sai che ti dico? se non si risolve questa faccenda prima delle elezioni neanche ci vado a votare.


Vedi che parlando ci si intende.

Certo elettorato non di sinistra che vota PD, io credo di conoscerlo bene e ne sono certo che lascerebbe certi "generali" da soli.

Una parte se ne è già andata. Gli altri aspettano notizie come quelle del titolo.

Dimenticavo. Queste scelte non si fanno a maggioranza del partito.
Ci vorrebbe solo un po' d'intelligenza poilitica. Ne hai notizia...

Re: Accordo PD su casa europea. Gruppo con PSE

MessaggioInviato: 10/05/2009, 14:35
da pinopic1
matthelm ha scritto:
pinopic1 ha scritto:Sai che ti dico? se non si risolve questa faccenda prima delle elezioni neanche ci vado a votare.


Vedi che parlando ci si intende.

Certo elettorato non di sinistra che vota PD, io credo di conoscerlo bene e ne sono certo che lascerebbe certi "generali" da soli.

Una parte se ne è già andata. Gli altri aspettano notizie come quelle del titolo.

Dimenticavo. Queste scelte non si fanno a maggioranza del partito.
Ci vorrebbe solo un po' d'intelligenza poilitica. Ne hai notizia...


Scusa, ma mi tocca insistere sul fatto che queste scelte, che riguardano l'identità del partito, andrebbero lasciate all'elettorato come previsto dallo statuto. Io la scelta dell'elettorato sono pronto ad accettarla, quale essa sia. La scelta di una parte del gruppo dirigente posso non accettarla perché posso aver fondati dubbi che non sia molto rappresentativo della volontà dell'elettorato. Naturalmente vale per tutti e per qualsiasi scelta.

Re: Accordo PD su casa europea. Gruppo con PSE

MessaggioInviato: 10/05/2009, 14:51
da matthelm
Le scelte dell'elettorato? Come dire la classe dirigente se ne lava le mani ed ha idee un po' confuse.

Il PD come si sa non è messo molto bene,vogliamo peggiorare la situazione? scegliamo di confluire nel pse e tutto sarà più chiaro?
Va bene. Io in quel caso non mi asterrei ma voterei qualche altro partito.

Quando questo benedetto partito troverà un leader vero, per un partito autonomo, non di sinistra ma di centrosinistra?

Non eravamo partiti da lì? Che c'azzecca il pse? solo perché avremmo un gruppo forte in Europa? per fare che cosa?

O usciremo da questo stato confusionale o il PD rimarrà un lodevole tentativo che i vari "nostalgici" avranno affossato.

Conciliare l'inconciliabile è truffaldino.
La realtà in molti centri italiani è diversa da come i nostri "strateghi" la vedono.
Lì siamo già oltre il pse e riproporne un'alleanza sarebbe devastante ed irresponsabile.