Tanto rumore per nulla. Rosario Amico Roxas
Tutto il clamore, intorno alla vicenda personale del cavaliere e consorte, parte da una evidenziazione eccessiva data alle questioni personali. Da qui nascono dubbi, anche perché il pessimo gusto di coinvolgere persone anche nelle più riservate e personali manifestazioni, non è certo segno di signorilità comportamentale.
“Signori si nasce…ed io lo nacqui” diceva Totò, ma qui di signorilità non c’è nemmeno la più remota parvenza. Piuttosto si viene invitati, senza aver nulla richiesto, a riflettere su tutte queste apparenze, su questa visibilità mediatica, su questi interventi mediatici.
Al centro del contendere emerge, ormai da 15 anni, la prorompente virilità del cavaliere che vanta nel suo parlares personale, come se si trattasse di un prezioso curriculum vitae:
“Tre ore di sonno al giorno, seguite da tre ore di sesso” tutti i giorni, compresi i festivi e pre-festivi, osannando gli anni bisestili (l’altro cavaliere, quello di prima, si vantava di “spossare un cavallo al giorno e una femmina ogni notte…ma almeno non attribuiva a nessuno dei due incarichi istituzionali !!!) ……e i guardoni dell’intimo giù ad applaudire come se avesse risolto uno dei tanti insolubili problemi sociali che stanno affossando la nazione.
Si sta facendo precipitare la nazione in una sessocrazia priva di buon gusto, di riservatezza…così, il presidente del consiglio affronta una dottoressa impegnata ad assistere un traumatizzato nella tendopoli abruzzese: “Mi piacerebbe essere rianimato da lei…!”; pochi passi più avanti un’altra signora è china a confortare un altra terremotata: “Posso palpare la signora ?”
C’è un esibizionismo sboccato eccessivo, volgare, che propone interpretazioni molto diverse da quelle che vorrebbero suggerire; non c’è incontrollabile e maschile virulenza, incontenibile sensualità sostenuta da malintesa sessualità, appare, piuttosto, esattamente l’opposto.
Appare come quel triste personaggio che vanta luculliani pasti, descrivendo leccornie e portate che si susseguono, quando, invece, è afflitto da una grave forma di gastrite che lo obbliga ad una dieta da fame.