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E ora tocca al I° maggio !!!! Rosario Amico Roxas

Cos'altro si inventerà per assorbire anche il I° maggio dentro l'attività da assopigliatutto ?
Sarebbe capace di sostenere che la Festa del lavoro appartiene al "popolo libero", quindi al PdL; il lavoro mortificato da quando è al governo, diventato una merce in vendita, spesso usata di contrabbando, è il momento di aggregazione dei lavoratori.
In questo momento c'è poco da festeggiare; lavoro non ce n'è, gli operai sono in cassa integrazione, i precari restano precari... stanno bene, anzi benissimo gli stessi che non hanno mai lavorato e che, adesso, si vedranno offrire su un piatto d'argento una festa che non è mai loro appartenuto.
Qualcosa inventerà.... non può lasciare in libertà (provvisoria) una giornata che celebra il lavoro, come dignità dell'uomo, deve impadronirsene per imporre la definitiva mortificazione al popolo dei lavoratori.
C'è da augurarsi che abbia il pudore di identificare il I° maggio come "Festa del lavoro altrui".

Sarà la festa della produttività e della crescita economica.

Che il Nostro SS voglia stare sulla cresta dell’onda non è una novità.
Visto che vuol far parlare di sé anche quando è assente, me lo aspetterei quello che Rosario Amico Roxas ipotizza per il 1° maggio. Non fosse altro che per sminuire l’importanza della Festa del Lavoro.
Tutte le ricorrenze di un certo valore si banalizzano solo con la sua presenza.
Quando, poi, sono eventi seri, sostanziali diventa visibilissimo il suo sberleffo, come risulta inopportuna ed inadeguata la sua partecipazione, ed irriverenti ed indisponenti i suoi commenti.
Che lo faccia apposta? Che sia alla ricerca di provocare la piazza per passare come vittima dei “comunisti”? Non ci vuole una grande intelligenza a riuscire ad infangare tutto quello che si tocca: basta burlarsene, e il Nostro SS è un maestro (questo, si) delle burla.
E dire che noi lo invitiamo (quasi implorandolo) a condividere i nostri valori, che sono stati conquistati con il sangue!
Però, i suoi asserviti, ad una reazione di piazza, potranno sempre invocare qualche legge speciale (tipo lodo Alfano o il reato “di lesa maestà”) per limitare le libertà (quelle vere) dei cittadini.
Sembra esagerato? Dal Nostro SS c’è da aspettarsi solo atteggiamenti provocatori e offensivi ad ogni occasione.
Per il futuro, non mi stupirei se si appropriasse dell’8 marzo, della Festa della mamma e forse anche del 2 novembre: tutto fa brodo se serve ad apparire in pubblico!
Ricordiamoci di quel che ha “combinato” quando “Kakà è rimasto al Milan”.
I francesi saprebbero “spern…arlo” bene (li dovrò menzionare ogni qual volta commenterò le “prodezze” del Nostro SS); mi dispiace per ranvit che gli riconosce “carisma” e “qualità che altri non hanno”. A me, invece, dice tutto negativo e paventa l’idea che il “berlusconismo” stia prendendo piede anche fra i nostri parlamentari.

Iafran il 27/04/2009, 23:26

La tua è un'analisi corretta, rivolta al presente e all'immediato futuro, mentre abbiamo il dovere di guarda oltre, verso quel futuri che appartiene ai nostri figli (e per quanto mi riguarda ai miei nipoti).
In questo momento ci ritroviamo in una tavolo di poker, nel quale uno dei giocatori non ha nulla da perdere (nulla di onestamente proprio), dispone di moltissime fiches impropriamente ottenute, per cui ostenta una sicumera eccessiva. Il suo gioco non dipende dalle carte in mano, perchè imposta la partita sul bluff, rilanciando inopinatamente. Gli altri giocatori sono chiaramente intimiditi da tale gioco spregiudicato, avendo molto da perdere, anche perchè giocano in nome e per conto di altri e non si azzardano a rischiare più di tanto, per cui continuano nella tattica temporeggiatrice e non vanno a "vedere" il gioco reale che ha in mano. Inoltre non è alieno anche dal barare, tirando fuori dalla manica le carte che si servono.
Ora si trova mimetizzato dietro una montagna di fiches e prosegue imperterrito nel suo itinerario, del quale non deve rendere conto a nessuno, infatti gioca solo per se stesso. La tattica temporeggiatrice, prima o poi, avrà ragione, anche perchè il baro ad ogni mano si gioca tutto, altrimenti il bluff non riuscirebbe. Gli altri quattro giocatori recitano il ruolo delle vittime, perchè manca l'elemento in grado di contrastarlo. Ma si tratta di un calcolo delle probabilità... gli altri giocatori che si alternano al tavolo sanno aspettare, ma non la "mano" buona, bensì il giocatore dotato di maggio coraggio e di diverse potenzialità. Non c'è dubbio che arriverà, non fosse altro che per naturale esaurimento del baro; allora basterà vedere la mano e scoprire che si tratta di una scala fallita e crollerà l'intero castello costruito sul nulla...nelle more nessuno ha prenotato quel posto per proseguire al posto del baro esaurito, perchè si tratta di un posto finto, azzardato, falso, menzognero. Sarà così che finirà quel poker ed i presenti ricominceranno daccapo con un sano scopone, per ricostruire tutto ciò che è andato distrutto.
Non per nulla il motto che più si addice al baro è: "Dopo di me il diluvio".

Complimenti Rosario! Mi hai fatto capire il poker e mi sostieni la fiducia nel nostro futuro, che non è mai venuta meno.

Molto efficace la metafora del poker e del baro.
Mi piace a pensare al dopo,quando arriva finalmente lo sceriffo....
Forse più che aspettare qualche nuovo giocatore,basterebbe andarlo a chiamare subito.

Ciao

Sto morendo dal ridere a pensare allo sceriffo che arriva!

te lo immagini la faccia che fa quando si sente preso per le orecchie?

Si, questa volta Rosario è piaciuto molto anche a me. Complimenti per la metafora del poker....e speriamo tu abbia visto bene!

Vittorio

Stefano'62 ha scritto:Molto efficace la metafora del poker e del baro.
Mi piace a pensare al dopo,quando arriva finalmente lo sceriffo....
Forse più che aspettare qualche nuovo giocatore,basterebbe andarlo a chiamare subito.

Ciao

La metafora è incompleta perché oltre a barare il nostro originale giocatore riesce a fare
quello che nessun pockerista fa: cambiare le regole durante la partita. Non so se qualcuno
ricorda ma .. se anche fosse scoperto a barare, nessuno potrebbe incriminarlo e lo sceriffo
potrebbe prendere per le orecchie solo se stesso.
Non è piu' un problema di probabilità e di faccia di palta.
Ormai si è fatto le mutande di ghisa.

Che lui sia bravo a fare certe cose credo che sarebbe sbagliato negarlo.
Tuttavia gran parte del suo successo è dovuto alla nostra (in senso lato) incapacità.
Da D'Alema ed Amato prima ... a Rutelli, Fassino e Veltroni poi, non ne abbiamo azzeccato una.
Solo Prodi per due volte lo ha battuto ma poi Berlusconi è riuscito, non si sa come, non a batterlo ma a fare in modo che fossero i suoi stessi compagni di gioco a fare autogol, defenestrandolo.

Che dire....
Intutile aspettare lo sceriffo ... quello viene solo nei film amercani, dove alla fine vincono i bravi.
Il nostro è una commedia all'italiana, dover tra stupidità e battute grossolane vincono sempre i + furbi.

Franz