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Berlusconi : «Celebrerò il 25 aprile»

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Berlusconi : «Celebrerò il 25 aprile»

Messaggioda ranvit il 22/04/2009, 12:54

Franceschini: «Meglio tardi che mai»
Il premier dovrebbe restare a Roma. Prende corpo l'ipotesi di una visita al cimitero americano di Nettuno


MILANO - Silvio Berlusconi ci sarà. Dopo anni di polemiche, che puntualmente si riproponevano all'avvicinarsi del 25 aprile, per la prima volta il presidente del Consiglio parteciperà in veste ufficiale a una cerimonia per le celebrazioni della Liberazione dal nazifascismo. L'annuncio è stato dato dallo stesso premier ai cronisti.

A ROMA - E Berlusconi ha spiegato che sarà lui stesso, successivamente, a far sapere dove passerà la giornata delle celebrazioni. Secondo quanto risulta, il premier dovrebbe restare a Roma, dunque non prenderà parte al corteo di Milano al quale era stato invitato a partecipare dal segretario del Pd, Dario Franceschini. Berlusconi dovrebbe recarsi invece in mattinata all'Altare della Patria per deporre una corona di fiori assieme alle alte cariche dello Stato. Per il resto della giornata l'agenda è, come si dice, «in progress». Se al vaglio, tra l'altro, c'è un omaggio ai martiri delle Fosse Ardeatine, sul tavolo dell'entourage del presidente del Consiglio potrebbe prendere corpo l'ipotesi di una visita al cimitero americano di Nettuno. Visita che sarebbe in linea con le parole pronunciate oggi dal premier: «Celebrerò il 25 aprile e credo che ci sia bisogno di dire qualcosa, perché di questa festa non se ne appropri soltanto una parte». Insomma, la visita al cimitero Usa potrebbe essere un segnale affinchè la Liberazione non abbia solo la connotazione «di parte» che, secondo Berlusconi, ha caratterizzato la Festa negli anni, ma sia anche un tributo ai «liberatori» nord-americani che più volte Berlusconi ha ringraziato «per aver restituito la libertà e la democrazia al nostro Paese».

REFEREMDUM - Quanto al referendum, dice, « non credo ci sarà un rivio, si voterà il 21 giugno. La soluzione ottima sarebbe una leggina in Parlamento con l'accordo di tutti i gruppi, che è molto meglio di un decreto legge». «Sulla data del referendum stiamo decidendo, ma credo si farà... Maroni sta sentendo l'opposizione». «Io - ha proseguito Berlusconi - sono il più interessato al referendum che darebbe al Pdl il 55%, ma non sarebbe esteticamente apprezzabile che io me ne interessassi e per questo ho detto al ministro Maroni: occupatevene voi».

PRECEDENTI - Sulla questione del 25 aprile resta comunque alta la tensione tra maggioranza ed opposizione, soprattutto dopo l'invito-sfida rivolto al presidente del Consiglio dal leader del Pd Dario Franceschini di sfilare insieme nel capoluogo lombardo (che sembra sfumato), al quale aveva risposto il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che consigliava a Berlusconi di festeggiare il 25 aprile ma non «tra le bandiere rosse dove lo vuole trascinare, come in una trappola, il leader del Pd». Martedì mattina sull'argomento era intervenuto anche Paolo Bonaiuti, spiegando che uno dei problemi che ostacolano la celebrazione del 25 aprile da parte del premier sta nel rischio che qualche «estremista» si comporti come nel 2006, quando il sindaco Letizia Moratti, apertamente contestata, fu costretta ad abbandonare il corteo.

BONAIUTI - Il sottosegretario e portavoce del premier, ospite di Omnibus su La7 , ha spiegato così il motivo della indecisione del Cavaliere. E a sostegno della sua tesi, Bonaiuti cita l'editoriale odierno di Giampaolo Pansa sul Riformista: «Pansa - sostiene Bonaiuti - ricorda cosa è successo al sindaco Moratti che è stata spintonata mentre portava il padre in carrozzella a Milano, nonostante sia un ex partigiano». «Si tratta - ha aggiunto il portavoce di Berlusconi - di un «episodio molto brutto». «Dobbiamo tenere conto - ha concluso Bonaiuti - anche di questi estremisti». Sul Riformista Pansa non cita solo il precedente che riguarda la Moratti, ricordando anche le contestazioni del 2003 all'allora segretario della Cisl Pezzotta e la piazza «ubriaca» di slogan politici del 2005.

L'INVITO DI PENATI - Nel frattempo, se da una parte Bonaiuti esprime perplessità circa la partecipazione del premier al corteo milanese, d'altro canto al Cavaliere arriva l'invito del presidente della provincia di Milano ed esponente del Pd: «Berlusconi - è la proposta di Filippo Penati - sfili accanto a me dietro al gonfalone».

FRANCESCHINI (PD) - Il segretario del Pd, Dario Franceschini, commenta così la decisione del premier di partecipare alla commemorazione: «Come italiano e come segretario del Pd sono soddisfatto che Berlusconi abbia accolto la mia proposta. Meglio tardi che mai visto che da quando è sceso in campo ha avuto 14 possibilità per manifestare il 25 aprile e ora è importante che lo faccia. Il 25 aprile - sostiene Franceschini - deve tornare ad essere un momento unificante come la Resistenza, l'antifascismo, e la difesa dei valori della Costituzione».

DONADI(IDV) - «Il 25 aprile è la festa dell'Italia libera e repubblicana. Tutti i distinguo, le defezioni, le critiche a questa celebrazione sono solo la dimostrazione che una parte della destra non ha ancora fatto i conti con un passato che credevamo seppellito da tempo», afferma Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera, che aggiunge: «È inquietante perché oggi queste persone sono classe dirigente del Paese e hanno il dovere di rappresentare la sua unità, ma non ne sono in grado».

21 aprile 2009

Bene Berlusconi, Franceschini e anche Donadi.
Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Berlusconi : «Celebrerò il 25 aprile»

Messaggioda Iafran il 22/04/2009, 16:07

ranvit ha scritto:DONADI(IDV) - «Il 25 aprile è la festa dell'Italia libera e repubblicana. Tutti i distinguo, le defezioni, le critiche a questa celebrazione sono solo la dimostrazione che una parte della destra non ha ancora fatto i conti con un passato che credevamo seppellito da tempo», afferma Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera, che aggiunge: «È inquietante perché oggi queste persone sono classe dirigente del Paese e hanno il dovere di rappresentare la sua unità, ma non ne sono in grado».


Sono parole sacrosante quelle di Donadi. La Festa della Liberazione è aperta a tutti: ogni democratico vi partecipa spontaneamente senza ricevere invito da alcuno.
Franceschini, invece, (come avevo già scritto in precedenza) poteva fare a meno di “invitare” il Nostro SS: gli ha dato, cosi, un ulteriore motivo di “sentirsi” prezioso e di dimostrare che non è per nulla in “sintonia” con lo spirito della manifestazione. Non sarebbe la prima volta: è sempre un pesce fuor dall’acqua, qualsiasi sia l’evento istituzionale a cui partecipa.
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Re: Berlusconi : «Celebrerò il 25 aprile»

Messaggioda cardif il 22/04/2009, 16:23

Iafran ha scritto:Franceschini, invece, (come avevo già scritto in precedenza) poteva fare a meno ....

Sono d'accordo: perché spingere l'SS Berlusconi, che non ha il senso dello stato, a rivedere la scelta fatta le altre volte?
Però sono sospettoso: davvero si è ravveduto?
Davvero la motivazione è quella sbandierata di non lasciare che sia la sinistra ad appropriarsi di questa festa?
E perché non le altre volte?
Non è che si avvicina quel futuro in cui Il "Loro" (lo preferisco al "Nostro") si vede Presidente della Repubblica?
A quell'appuntamento non si potrà mica presentare col libretto di giustifica delle assenze!
saluti, cardif
Ultima modifica di cardif il 23/04/2009, 10:14, modificato 1 volta in totale.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Berlusconi : «Celebrerò il 25 aprile»

Messaggioda pagheca il 22/04/2009, 16:23

Ha fatto male Franceschini a invitare SB a partecipare al 25 Aprile, gli ha dato cosi' un ulteriore motivo di sentirsi prezioso.

Ha fatto male Franceschini a non invitare SB a partecipare al 25 Aprile. In questo modo avrebbe messo cosi' in luce la sua reale posizione antidemocratica

Ha fatto male SB a non partecipare alle celebrazioni per il 25 Aprile. Questo svela la sua reale vena fascistoide e il suo imbarazzo nei confronti della Liberazione.

Ha fatto male SB a partecipare alle celebrazioni per il 25 Aprile. Tenta come al solito di strumentalizzare politicamente una festivita' che non gli appartiene.

Queste 4 frasi dimostrano come sia facile quando si parla di argomenti inconsistenti trovare giustificazioni per "dimostrare" le proprie convinzioni. Naturalmente e' impossibile mettersi d'accordo perche' ognuno ha gia' una sua opinione formata.

Questo secondo me succede ogni volta che si perde il contatto con la realta' e si passa al livello fumoso delle discussioni di principio.

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Re: Berlusconi : «Celebrerò il 25 aprile»

Messaggioda pierodm il 22/04/2009, 20:31

Ma chissenefrega di Berlusconi.
Facesse quello che gli pare: il personaggio lo conosciamo, quello che pensa della Resistenza e di tutto il cucuzzaro anche.
Basta.
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Re: Berlusconi : «Celebrerò il 25 aprile»

Messaggioda pagheca il 22/04/2009, 20:36

pierodm ha scritto:Ma chissenefrega di Berlusconi.
Facesse quello che gli pare: il personaggio lo conosciamo, quello che pensa della Resistenza e di tutto il cucuzzaro anche.
Basta.


Spiegalo a chi continua a dare spazio a queste polemiche prive di senso.

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Re: Berlusconi : «Celebrerò il 25 aprile»

Messaggioda Iafran il 23/04/2009, 2:25

E’ vero: “ognuno ha già una sua opinione formata”. Perché ognuno ha un proprio “contatto con la realtà”.
Cosicché, gli argomenti possono essere inconsistenti come possono essere di sostanziale corposità: dipende dal diverso punto di vista.
Certo che se gli opinionisti qui si trovano a discutere su posizioni quasi contrapposte, vuol dire che non tutti manifestano le stesse reazioni alle proposte politiche che vengono dall’attuale esecutivo.
In Francia quando non si conviene con il proprio interlocutore (sul tipo “Ma chissenefrega di te, non solo di Berlusconi”) capita che qualcuno spernacchia sonoramente l’altro.
Mi sembra, però, che i “forumulivisti” non siano così contrapposti sulla figura del Nostro SS e che rifuggono veementemente l’idea di vederlo al Quirinale. Allora che fare per non ritrovarcelo come Presidente per acclamazione plebiscitaria? Vogliamo struggerci solo nelle discussioni “accademiche” o vogliamo far emergere “la realtà” che ci portiamo appresso?
La mia, per 14 anni, è stata quella di un “peon attivista”, concretamente impegnato perchè illuso di poter contribuire alla realizzazione di un progetto politico serio e democratico, che desse opportunità di crescita a tutti.
Sono seguite, invece, cocenti delusioni ai tanti buoni propositi delle diverse vigilie elettorali, e, successivamente, l’avvento di una classe politica e di un Capo Supremo, che si dimostra lontano dagli standard culturali e di democrazia della nostra civiltà, quasi sedotto dalle vicende fasciste e di ciò che ne è conseguito nell’arco di un ventennio.
I nostri parlamentari non se ne accorgono? Non percepiscono la poca considerazione in cui sono tenuti? Quale buon Governo, quale rispetto delle leggi, possono aspettarsi dagli attuali governanti?
E, allora, perché non trattare il Nostro SS per il burlone che è? Solo il ridicolo lo può toccare e ridimensionare: i francesi, se fossero coinvolti, non perderebbero tempo a spernacchiarlo ad ogni occasione.
E noi, perché trattenerci? Si potrebbe passare dal "livello fumoso delle discussioni di principio" e da "polemiche prive di senso" (che non sono unilaterali) a qualcosa di concreto e di efficace!
Non abbiamo dimostrato di esserne sempre capaci: a Milano, per esempio, a distanza di un anno dalla prima vittoria "ulivista" di Romano Prodi, il 25 aprile sfilavano solo quattro bandiere de “l’Ulivo”!
Iafran
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