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Conferma di una anomalia italiana

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Re: Conferma di una anomalia italiana

Messaggioda pagheca il 20/04/2009, 8:16

carlo gualtieri ha scritto:
pagheca ha scritto:
sai Pino? Lo penso anch'io. Alla lettera.



non penso che ci sia un fondo da raggiungere per poi risalire. Si può sempre scoprire che il fondo é ancora più giù. E poi, malgrado tutti i mali che ogni tanto ci dilettiamo a elencare, mi viene sempre in mente che in fin dei conti sono un privilegiato; pensa, e se fossi nato nel Sudan?


E' proprio questo il fatto Carlo. Apprezzo il tuo approccio positivo e ottimista, ma l'Italia non e' - appunto - il Sudan. Ha avuto ben altre opportunita', ha goduto della democrazia dalla fine della guerra, di un solido passato, di un patrimonio artistico-culturale forse unico, di uno sviluppo economico senza uguali in europa occidentale nel dopoguerra. Ebbene, che uso ha fatto di tutte queste opportunita?

Non sono un catastrofista, ma penso che ogni comunita' umano ha dei momenti di effettivo sviluppo (per l'Italia quello che e' avvenuto nella prima parte del Secolo XX e il boom economico) alternati a momenti di degrado. Non si puo' non notare oggi che il nostro paese e' in uno stato di confusione e di grave crisi istituzionale frutto di decenni di mancato sviluppo. Io la confusione la vedo soprattutto nella capacita' di arrivare a una sintesi, a una conclusione. Le discussioni non sono un valore di per se - al contrario di cio' che sono convinti molti di noi - ma solo quando portano a delle conclusioni.

Per quanto riguarda il toccare il fondo, come in tutte le oscillazioni esiste, anche se e' molto difficile da prevedere. Un fondo l'Italia lo raggiunse l'8 Settembre del '43, per farti un esempio. Il Giappone il 6 Agosto del '45, e gli USA forse il giorno prima dell'elezione di Barack Obama. Per adesso io non vedo nessun elemento in base al quale si possa dire che si veda l'uscita da questa crisi che non mi sembra semplicemente frutto del solito "quant'e' bella giovinezza...". E attenzione perche' un conto e' l'ottimismo realista, quello che ammette i problemi presenti senza fare sconti, un conto quello di chi e' responsabile di quel passato e quindi vorrebbe imporlo, l'ottimismo, per legge. magari evitando inchieste sulle responsabilita' sue e dei suoi amici.

saluti,
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