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Violante : L’era Silvio? Non avevamo capito nulla

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Violante : L’era Silvio? Non avevamo capito nulla

Messaggioda ranvit il 27/03/2009, 15:16

Dal corriere.it :

Il Pdl Le prime assise
«L’era Silvio? Non avevamo capito nulla»
Violante: nel Pds si ironizzava. Solo Pecchioli comprese, D’Alema intuì qualcosa

ROMA - «L’inizio di tutto? Ho un ricordo netto, visivo, e quasi fisico: ero nel mio ufficio di presidente della commissione Antimafia, a Palazzo San Macuto, e stavo guardando i tigì di mezza sera. All’improvviso sentii dare questa notizia: "L’imprenditore Silvio Berlusconi ha deciso di appoggiare il leader dell’Msi Gianfranco Fini che, nella corsa a sindaco di Roma, è impegnato contro Francesco Rutelli, candidato del centrosinistra"... Beh: mai, prima di quel momento, c’era stato qualcuno così sfrontato nell’appoggiare un esponente di destra, e di una destra vera, autentica... che anno era?».

Era il 23 novembre 1993.
(Luciano Violante ha 68 anni ed è nato a Dire Daua: il padre, giornalista comunista, fu costretto dal regime fascista ad emigrare in Etiopia. Ma su questo non indugiamo: è pomeriggio tardi, dalle finestre del suo ufficio al terzo piano di via Uffici del Vicario si vede il sole venire giù su Roma. È un ufficio bello ed elegante come il rango di ex presidente della Camera impone. Naturalmente di Violante, ora nel Pd, occorre ricordare che fu anche magistrato di spicco e alto dirigente del Pci, e poi, ma questo è in molti libri di storia, uno dei pochi e sinceri amici di Giovanni Falcone).

Berlusconi—all’epoca padrone di tv e strepitoso presidente del Milan — decide di mettersi a fare politica: voi del Pds cosa pensaste?
«Pensammo ciò che pensò buona parte della classe politica italiana sopravvissuta a Tangentopoli: ma chi è questo? Cosa vuole? Come si permette di irrompere nella nostra politica in modo così sgrammaticato?».

Tutti sorpresi.
«No... forse non tutti. Ugo Pecchioli, che era presidente della commissione per i Servizi, qualcosa intuì».

Tipo?
«Lui era un politico assai rigido, rigoroso. Di pura cultura comunista. Ma ricordo che un giorno mi disse: "Attenti, le cose nuove, in politica, nascono così"...».

E i diccì? E i socialisti?
«Erano provati dalle vicende di Tangentopoli... Ma tipi come Martinazzoli e Cabras... e anche come Gargani...».

Cosa dicevano?
«Mah, è probabile che loro qualcosa, delle potenzialità di Berlusconi, intuissero. In fondo loro avevano frequentato Bettino Craxi, erano stati suoi alleati e perciò lo avevano incontrato in privato, con lui avevano trattato...».

E quindi?
«Beh, credo che una certa sua capacità di rompere gli schemi, in fondo, la ritrovassero anche in Berlusconi».

Voi, invece, rigidi.
«Non capimmo che cominciava una nuova era».

Perché?
«Aneddoto. Pranzo di Pasqua, a casa mia, in montagna, a Cogne: tra gli ospiti una signora che era funzionaria di Publitalia. La quale, ad un certo punto, fa: "Io ve lo dico... guardate che quello sta fondando un partito"...».

E voi?
«Scettici. Pensando: e che un partito si fonda così?».

Ingenui.
«Ci credevamo poco. Mentre lui tesseva alleanze, stringeva patti con la Lega, con la destra... noi ironizzavamo».

Per esempio, quando?
«Quando si seppe che ai suoi adepti forniva un kit di ordini: lasciare i bagni puliti, essere sempre sbarbati...».

E quando, il 26 gennaio del 1994, Berlusconi registrò il suo primo messaggio televisivo, mettendo una calza da donna davanti all’obiettivo della telecamera per garantirsi così un effetto visivo più fascinoso?
«Pensammo fosse una roba poco seria. E sbagliammo. Perché lui, invece, aveva già intuito come la nuova società italiana stesse cambiando e, alla verità del merito, tipica della nostra storia comunista, si stesse sovrapponendo la verità della forma».

Achille Occhetto, avversario designato.
«All’ultimo match televisivo si presentò con un abito marrone in stoffa "occhio di pernice" piuttosto triste... Berlusconi, di fronte, come un manichino lucente...».

Ma lo sottovalutaste davvero a lungo. Veltroni, all’epoca direttore dell’«Unità », gli consentì addirittura di scrivere un editoriale in prima pagina per spiegare l’uso delle sue tivù. Vittorio Foa lo definì una «bolla di sapone»...
«Davvero Foa disse questo?... Se posso aggiungere, però, ricordo che D’Alema, almeno lui, non fu tenero. La verità è che Berlusconi, dopo che i suoi tigì avevano cavalcato Tangentopoli, si presentò dicendo "io sono il nuovo". Noi, automaticamente, diventammo il vecchio».

Eppure voi, fino all’ultimo, pensaste di vincere. Occhetto definì la vostra armata elettorale una «gioiosa macchina da guerra».
«Propaganda. Io dico che se ci fossimo alleati con i popolari di Martinazzoli avremmo vinto. Comunque, negli ultimi due giorni di comizi, capii che avremmo perso. A Palermo, a Caltanissetta....

Ci fu un suo incidente con Marcello Dell’Utri.
«Il quotidiano La Stampa mi attribuì frasi che io non avevo mai pronunciato. Occhetto mi costrinse alle dimissioni da presidente dell’Antimafia, seguì una querela... acqua passata, direi».

Oggi comincia il congresso di fondazione del Pdl.
«Il segreto di Berlusconi è che è sempre rinato. Ha vinto, perso, rivinto, riperso, e ancora rivinto. Ogni volta cambiando gioco e regole».

E stavolta?
«Stavolta, con il Pdl, l’obiettivo è quello di dare un nuovo ordine alla società italiana...».

Fabrizio Roncone
27 marzo 2009

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Dice bene Violante!
Ma il grave è che, ancora oggi, molti nel Cs sia tra i dirigenti che nella base (anche qui nel forum...), non hanno capito!

Vittorio
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Nasce il Pantano delle Libertà

Messaggioda Rosario Amico Roxas il 27/03/2009, 15:19

Nasce il Pantano delle Libertà Rosario Amico Roxas

Nasce il PdL, acronimo di Pantano delle Libertà; l’acronimo non è mio, ma lo condivido, è di un amico virtuale, membro attivissimo di un gruppo virtuale, sostenuto da pensieri reali.
Non è definibile diversamente da “pantano”, trattandosi di un luogo dove abitualmente vivono i caimani. Lì non esiste la libertà, come non esistono le libertà, esiste solo il caimano che fagocita chiunque osi avventurarsi nella prossimità della riva. All’interno del pantano bivaccano solo piccoli parassiti, che il caimano non degna di attenzione; questi parassiti si danno un gran da fare, ripuliscono il dorso del caimano dagli insetti molesti, e, quando possono, attirano i passanti fingendosi libellule, poi il caimano fagocita gli imprudenti con un clamoroso e rumoroso rutto finale. In quella palude il caimano è solo, non ha amici con i quali dividere le ore della giornata, li ha divorati tutti senza rimpianto, perché lo rifarebbe ancora per soddisfare un appetito primordiale.
Aveva una compagna, poi un’altra ma sono riuscite a fuggire lontano, salvando le loro uova, anche se un uovo rimase schiacciato, perché fragile e imperfetto. Ogni tanto transita una compagna occasionale, desiderosa di partecipare all’ultimo banchetto, ma poi il caimano le mette via, collocandole in una posizione privilegiata, da dove possono agguantare periodiche prede.
I parassiti rimangono imperterriti, hanno trovato il loro habitat più naturale e congeniale, oltre alla protezione garantita dalle possenti mascelle che tutto divorano.
Ma in quel pantano non cresce la vita, si moltiplica la morte; non c’è spazio vitale per i deboli, facile e comoda preda del famelico, mentre i parassiti/libellule si levano in volo gracchiando come sirene invecchiate, per attirare nuove prede, anche quelle più restie, perchè il caimano vuole tutto…ma non “tutto o niente” !... Tutto e basta!!!
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Re: Violante : L’era Silvio? Non avevamo capito nulla

Messaggioda lucameni il 27/03/2009, 15:21

Mi pare invece che gli unici a non capirlo siano quelli, paradossalmente tra gli ulivisti (o unionisti?) più accesi, che ritengono B. una novità positiva in quanto puntello di un nuovo bipolarismo.

"Ogni volta cambiando gioco e regole".

Questo è un dettaglio non da poco ma non penso davvero qui non sia colto.
C'è semmai una profonda differenza di analisi tra i cosidetti "giustizialisti" (coloro che pretendono il rispetto della legge senza se e senza ma) e altri che viaggiano più disinvolti con i "chissenefrega".
Come tra chi pretende (si ancora una volta) un'autentica autocritica di errori passati e presenti, e chi ha come unico obiettivo difendere la propria appartenenza.

Peccato che questo Violante apparentemente così lucido (non concordo affatto però nell'analisi sul possibile patto con segni-martinazzoli, un qualcosa che in un'Italia non progressista avrebbe lasciato aperta un'autostrada elettorale a B. e a ogni movimento non di sinistra - fu l'unico baluardo, imbastito tardivamente - al predominio berlusconiano) ma poi nei fatti si mostri quanto mai ambiguo nei rapporti con esponenti PDL (vedi gli scambi di carinerie).
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Re: Violante : L’era Silvio? Non avevamo capito nulla

Messaggioda Stefano'62 il 27/03/2009, 15:55

lucameni ha scritto:Mi pare invece che gli unici a non capirlo siano quelli, paradossalmente tra gli ulivisti (o unionisti?) più accesi, che ritengono B. una novità positiva in quanto puntello di un nuovo bipolarismo.

Giusto.

Chi l'ha detto poi che non lo avevamo capito ?
Violante forse o qualcun altro come lui non lo aveva capito;e sì che c'era chi glielo diceva.
Solo che venivano liquidati come visionari,comunisti,folli,dietrologi e via dicendo,a seconda di come faceva comodo.
Chiaro che ora preferiscano dire che nessuno se lo aspettava piuttosto che ammettere di avere sbagliato a non darci retta.
E nonostante questo ancora oggi ce ne sono che si ostinano a girare la testa dall'altra parte e a credere che berlusconi non sia quello che continuamente manifesta di essere.

Ciao
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Re: Violante : L’era Silvio? Non avevamo capito nulla

Messaggioda lucameni il 27/03/2009, 19:25

"Solo che venivano liquidati come visionari,comunisti,folli,dietrologi e via dicendo,a seconda di come faceva comodo."


A me veniva risposto generalmente come "nostalgico del vecchio regime e di un centro "mobile" che poi sceglie a seconda delle convenienze".
Cosa c'entrasse questo non l'ho capito, con la constatazione che il bipolarismo con tutti dentro Unione-Polo non funzionava ed era solo funzionale al rendere (o a dare l'impressione che sia) normale in Italia una destra che normale non è.
Mi sembravano più che altro esercizi rabbiosi di chi si era innamorato di un dogma.
Tant'è a me i Violante, come si fossero svegliati oggi, non mi convincono affatto.
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Re: Violante : L’era Silvio? Non avevamo capito nulla

Messaggioda ranvit il 27/03/2009, 19:43

....ecco confermato che ci sono tanti che "non hanno capito Silvio"!

Infatti "capire Silvio" non significa fare una politica di non opposizione anche "tosta". Significa invece, che il non averlo capito sottovalutandone le capacità di raccolta di consenso, dimostra semplicemente che non si è saputo mettere in pista una adeguata contro-capacità.
E' la stessa non capacità di capire che le esigenze della gente comune, e cioè il grosso dell'elettorato, vengono costantemente disattese dall'arroganza autoreferenziale del popolo di sinistra (dirigenti e militanti). In altri termini, il continuare a "schifare" la gente comune etichettandola come ignorante, o nella migliore delle ipotesi non informata, perchè votano Berlusconi, è la ragione stessa del magro consenso elettorale che, cosi' stante le cose, continuerà per parecchio tempo!

Come si fa a non capire che le uscite berlusconiane tipo l'ultima sulla presenza di tanti parlamentari che non contano una mazza è una dichiarazione che fa una presa pazzesca sulla gente comune? Gente che ne ha le palle piene di tanti parlamentari che veramente non contano nulla (...e che si fottono un sacco di soldi, e parlo di quelli leciti!)?
La risposta (per essere apprezzata dalla gente comune) non puo' essere solo quella di doveroso sdegno per l'atttacco al Parlamento, ma anche il riconoscimento della necessità di migliorare le cose, proponendo allo stesso Berlusconi un'azione comune per la modifica dei regolamenti parlamentari (o anche costituzionale). E lasciando a lui l'eventuale rifiuto ad agire...per poi attaccarlo.

Vittorio
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Re: Violante : L’era Silvio? Non avevamo capito nulla

Messaggioda pierodm il 27/03/2009, 20:06

Violante fa una generica autocritica, ma sbaglia l'oggetto dell'errore, o meglio lo lascia indeterminato.
Si può però concordare con lui, se aggiungiamo di nostra mano qualche parola: non avevamo capito nulla di quello che sarebbe successo.
I giudizi, infatti, sul personaggio Berlusconi di allora erano esatti, ossia era stato ben inquadrato, e rimangono esatti anche oggi.
Quello che non si era capito è fatto di due cose, sostanzialmente: l'impatto che un simile personaggio avrebbe avuto sull'elettorato (compresa la potenza delle sue televisioni) e l'incapacità politica dei suoi oppositori (ossia di se stessi, trattandosi di un'autocritica).

Io per primo ricordo bene di non aver capito fino in fondo la seconda di queste cose, nonostante fossi molto critico anche allora verso una sinistra che si stava troppo scolorando.
Ho la sensazione che s'insista troppo sul personaggio Berlusconi, esaltandone oltre misura le capacità - anche quelle inique -per tacere o per attenuare le responsabilità di chi poteva contrastarlo e non l'ha fatto, o l'ha fatto nel modo sbagliato.
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Re: Violante : L’era Silvio? Non avevamo capito nulla

Messaggioda lucameni il 27/03/2009, 21:57

"I giudizi, infatti, sul personaggio Berlusconi di allora erano esatti, ossia era stato ben inquadrato, e rimangono esatti anche oggi."


vero, però poi non sono sempre stati coerenti, almeno da parte della casta politica (mi riferisco al centro sinistra). In periodo di inciucio si è glissato su certe "anomalie", magari ci si è mangiati pure una crostata insieme, e si è parlato molto di un "paese normale". Pure troppo.

"Io dico che se ci fossimo alleati con i popolari di Martinazzoli avremmo vinto".

Io penso di no sinceramente. E non lo dico come vecchio e non pentito elettore del patto per l'Italia.
Quella traballante e troppo tardiva alleanza centrista, che purtroppo fece vedere tutta la sua fragilità in periodo di nascente bipolarismo bastardo, a mio avviso aveva proprio il compito di rappresentare quell'elettorato, o parte di esso, che poi ha scelto B., e si è infettato sempre più della sua visione aziendalistica della politica.
Insomma un tentativo purtroppo malriuscito di mantenere l'Italia nei binari di un bipolarismo non estremista (e di sottrarlo all'attuale deriva sudamericana), fatto di due poli maggioritari tali da non delegittimarsi l'un l'altro. Cosa che succede in ogni paese europeo, ma non da noi.
Parlare col senno di poi, pensando al '94 come al 2009, non lo ritengo corretto. Molte cose sono cambiate, anche in peggio. E non fosse altro - ripeto - che gran parte di quell'elettorato che votò per Segni - Martinazzoli altrimenti avrebbe votato per il Polo. Ora non ricordo le simulazioni di voto nei vari collegi ma dubito davvero che dei progressisti + segni avrebbero contrastato l'ascesa del cavaliere. A parte che costringere l'elettore del nuovo maggioritario a scegliere da subito soltanto tra un B. alleato di Bossi e Fini e la "gioiosa macchina di guerra" di Occhetto non è che fosse proprio molto carino (!!!), troppi connazionali si sarebbero trovati senza candidati di riferimento e avrebbero, forse loro malgrado, optato per il cavaliere.
Queste sono solo impressioni, non pretendo di avere la sfera di cristallo.
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Re: Violante : L’era Silvio? Non avevamo capito nulla

Messaggioda pierodm il 28/03/2009, 1:56

Luca, hai ragione: era proprio quello che intendevo con "quello che sarebbe successo".
Infatti la cosa più grave è che nel PDS, poi DS, poi Ulivo, non hanno capito soprattutto se stessi, ossia quello che sarebbero stati capaci di fare (o non fare) e quello che avrebbero pensato fosse giusto fare (o non fare), dire o non dire.

Il fatto è che, adesso, siamo tutti d'accordo che errori siano stati fatti, e ci mancherebbe altro che così non fosse.
Solo che si diverge fortemente su quali siano gli errori, e in che direzione.
C'è la corrente di pensiero che pensa ad un'eccessiva "demonizzazione" di Berlusconi.
C'è chi pensa che si sia stati invece troppo teneri e omissivi.
Chi pensa che il suo elettorato sia stato raggirato e rincoglionito dalla TV.
Chi pensa che Berlusconi abbia fornito ciò che realmente gl'italiani desideravano.
Questo per limitarci al rapporto con Berlusconi e il berlusconismo, lascindo da parte le scelte politiche più generali - destra, sinistra, alleanze, leadership, sistemi elettorali, etc.

C'è da dire che ha perfettamente ragione Stefano, quando ricorda le roventi polemiche, quando molti di noi mostravano di aver capito ciò che adesso Violante ricorda come un errore di allora.
Il guaio è che, passati quindici anni, il PD sta dimostrando che non si è ancora trovato il bandolo della matassa: si continua a proseguire sulla strada scelta quindici anni fa, aggiungendoci toppe estemporanee.
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Re: Violante : L’era Silvio? Non avevamo capito nulla

Messaggioda franz il 28/03/2009, 9:32

pierodm ha scritto:Luca, hai ragione: era proprio quello che intendevo con "quello che sarebbe successo".
Infatti la cosa più grave è che nel PDS, poi DS, poi Ulivo, non hanno capito soprattutto se stessi, ossia quello che sarebbero stati capaci di fare (o non fare) e quello che avrebbero pensato fosse giusto fare (o non fare), dire o non dire.

Ah, .... perchè chi c'era prima del PDS capivano quello che volevano fare o non fare, dire o non dire etc?
Allora si capiva bene perfettamente (in presa diretta) l'era DC, l'era del centro sinistra?
Si, oggi a posteriori siamo tutti bravi a fare i critici del passato, ma allora?
Si', forse la confusione arriva da lontano e si è propagata e diluita in contenitori piu' vasti ma sempre quella rimane.

Franz
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