Magdi Allam, il nuovo crociato

[pierodm]

Si paelava del eprsonaggio Allam, e ho precisato quale fosse il mio modo di vederlo, prima e dopo la sua "conversione".

Per ciò che riguarda, invece, il fanatismo e l'integralismo religioso in generale, ne ho già parlato diverse volte, soprattutto nella prima versione di questo forum.
Per dirla in brevissime parole: tutte le religioni monoteiste, non solo hanno un'origine comune, o comunque molto contigua, ma sono caratterizzate dallo stesso "modello" di esclusività e di manicheismo: il cristianesimo e l'islamismo in modo assai più virulento, dato che implicavano tra l'altro la missione di convertire il prossimo "infedele", in forma meno aggressiva l'ebraismo, in effetti abbastanza tollerante, date le premesse.
Naturalmente, quando si parla di cristianesimo, si tratta di quello ecclesiale, venuto formandosi con l'opera di papi e dottori della chiesa, teologi e predicatori, in primis Paolo di Tarso, che ha teso a distinguere la nuova religione da quella ebraica con la quale era spesso confusa nei primi tempi, accentuandone il carattere aggressivo e militante rispetto all'ortodossia ebraica - che in effetti in quei momenti era piuttosto sclerotizzata in un formalismo rituale.

C'è però una contraddizione, che giustamente viene richiamata da Luca, sia pure in forma appena accennata.
Una contraddizione che riguarda proprio la sinistra progressista.
Nel difendere la libertà di culto, come diritto civile, e le varie etnie arabo-musulmane dal pregiudizio xenofobo, si finisce allo stesso tempo a difenderne l'integralismo religioso e il fanatismo - e a poco servono, a questo riguardo, i doverosi distinguo.
D'altra parte, ricordo che una decina d'anni fa, più o meno - quando non era ancora esploso lo "scontro di civiltà" - campioni dell'integralismo cattolico o della destra - va be', campioncini - come Buttiglione o Baget Bozzo, e altri, non nascondevano la loro simpatia, o perfino una dichiarata "invidia", per la natura integralista dell'islamismo, libera di manifestarsi senza gl'impacci illuministici e relativistici dell'occidente.