Pagina 1 di 1

Fine Vita

MessaggioInviato: 16/11/2025, 11:55
da Robyn
Anche sul fine vita bisogna evitare di infilarsi in un vicolo cieco.Non è possibile però che tutti entrino in un percorso di cura palliativo perché non sarebbe lecito costituzionalmente perché nessuno può essere sottoposto a trattamenti contro la sua volontà,quindi al momento della somministrazione delle cure palliative si possono accettare o rifiutare.Anche in caso di rifiuto in qualsiasi momento si può decidere di riattivarle secondo un consenso libero e informato.Sulla stato vegetativo persistente la chiesa sembra aver aperto uno spiraglio cioè i trattamenti possono non essere più dati se clinicamente è accertato che la patologia è irreversibile e che è inutile continuare nella somministrazione delle terapie se non esistono possibilità di recupero e che quindi la patologia deve fare il suo corso naturale,ad ex se gli organi vitali tendono ad un deterioramento

Re: Fine Vita

MessaggioInviato: 16/11/2025, 15:50
da Robyn
La corte costituzionale ha definito una prassi per la rinuncia alle cure palliative cioè per rinunciare a queste bisogna prima entrare in questo percorso durante questo percorso si può decidere se accettare o utilizzare le terapie palliative non è che cambia molto ad es si entra in questo percorso e in un periodo definito che sò due settimane durante il quale il trattamento viene somministrato fino alla scadenza accettare di rimanere in questo percorso o al termine uscirvi.Infatti nessuno può essere sottoposto a trattamenti sanitari se non per "disposizione di legge".Entrare e stare due settimane e uscire da questo percorso al termine cambia poco o niente

Re: Fine Vita

MessaggioInviato: 16/11/2025, 17:04
da Robyn
Augias stai due settimane e poi sei a posto

Re: Fine Vita

MessaggioInviato: 16/11/2025, 18:07
da Robyn
La corte costituzionale ha definito che bisogna entrare in questo percorso per non porre la legge sul fine vita in contraddizione con il comma 1 dell'art 32 in base al quale è compito della Repubblica tutelare la salute dei cittadini.Questa è l'interpretazione giurisprudenziale.Secondo invece l'interpretazione della chiesa pur senza incidere nella libertà di scelta più persone potranno scegliere le cure palliative,ma l'importante era fare salvo il principio della libertà di scelta