da Robyn il 16/02/2025, 12:03
La vera libertà di scelta c'è con le cure palliative solo in questo modo lenendo la sofferenza,chi è affetto da una patologia irreversibile può decidere con piena lucidità secondo determinate linee guida prestabilite.Ad ex nel caso decida per la fine della vita esistono terapie indolori che nè accellerano e nè ritardano il fine vita come la morfina che conduce gradualmente verso un fine vita dolce.Di pari passo la chiesa ha aperto anche sullo stato vegetativo persistente.Sarebbe il caso che ci sia sempre un "percorso clinico" mai un soggetto extra che ponga fine alla vita di un'altra persona su sua richiesta ed in presenza di determinate condizioni come irreversibilità sofferenza etc
Locke la democrazia è fatta di molte persone