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Il PD non e`favoverovole allo ius scholae ma allo "ius culturae" dopo un ciclo scolastico di cinque anni hai la cittadinanza

L'apertura di Fi sullo ius culturae e`ok,ma Fi si caratterizza ancora con la retorica antisinistra che alimenta la logica del nemico e non e`un linguaggio da centro presente in Europa per esempio alla Ursula Von Der Leyen,ma un linguaggio da vecchio centro,questo non significa che bisogna fare la critica come la vuole la sinistra,si puo articolare la critica come si vuole,ma nel linguaggio e`necessaria la distillazione da certe tossine poiche e`un linguaggio che alimentando la logica del nemico,nella psicologia ha prestato il fianco alla destra e l'ha fatta crescere

Sulla cittadinanza alla seconda generazione i partiti non devono farne una bandiera cristallizzandone le differenze perche poi l'effetto e`un percorso accidentato in parlamento con il rischio di non fare nulla e creando disillusione nella seconda generazione,e se l'argomentazione prosegue sottotraccia e`meglio,anche se nulla impedisce di portare alla luce le differenze.Ad es cosa significa con profitto?che se ho delle insufficenze in matematica non mi danno la cittadinanza?non dimentichiamo che sono bambini della scuola media inferiore che possono presentare delle fragilita`,per cui la formula con "profitto"e`evanescente e rimane lettera morta sarebbe meglio superamento di un ciclo scolastico di cinque anni e basta.Perche poi ius scholae e non ius culturae?si puo`anche chiamare iis culturae con gli stessi contenuti di ius scholae.Lo ius soli invece lasciamo stare perche e`privo del collegamento con un corso scolastico che facilita l'integrazione.Aldila`delle differenze e`bene fare qualcosa che "niente" anche se la legge non e`come la si vorrebbe.In merito a Tajani fai sempre una critica costruttiva mai invece scadere nella retorica antisinistra

La proposta di Fi e`di portare ad 8 anni la frequenza del ciclo scolastico.E`invece sufficente la scuola primaria di 5 anni perche la scuola media inferiore e`obbligatoria,prima si acquista la cittadinanza e meglio e`anche perche il processo di integrazione continua con la scuola media inferiore per passare alla scuola media superiore e all'universita`se ci saranno

Sicuramente in alcuni casi il problema dell'influenza della famiglia di origine puo esistere ma berlusconi addirittura propone un esame finale per la cittadinanza.Questo sarebbe contrario al principio di uguaglianza fra scolari quando la scuola deve insegnare l'uguaglianza.La strada invece e`un'altra e si basa sul principio di uguaglianza cioe`e` il recupero dell'educazione civica a scuola e lo studio di "Jhon Locke" per "tutti".Questa materia assume particolare rilievo nell'educazione.Fare 8 anni anziche 5 per avere la cittadinanza contrasta con il principio di ragionevolezza

La cultura umanistica nella scuola pubblica"Jhon Locke in particolare"deve essere una disciplina di rilievo se vogliamo evitare che la seconda generazione sia influenzata dalla famiglia di origine,ma vale per tutti gli studenti sulla base del principio di uguaglianza

Fra ius soli,ius culturae e ius scholae preferisco lo ius culturae.Lo ius culturae supera i problemi dello ius soli e dello ius scholae perche parla di minore arrivato in italia prima e dopo i 12 anni includendo i nati e contemplando il corso scolastico cosa che non fa' lo ius soli e non di minore nato in Italia e basta come fanno ius soli e ius scholae dove si esclude il primo cioe`il minore arrivato in Italia e questo puo`alimentare la dispersione scolastica e quindi la disuguaglianza perche i genitori potrebbero anche non mandare il figlio a scuola tanto il conferimento della cittadinanza c'e'a 18 anni.Poi il difetto dello ius scholae e`che porta a 10 anni il tempo necessario per avere la cittadinanza,quando invece prima si diventa cittadini nell'infanzia e meglio e'.La scuola dell'obbligo pero' rimane ferma a 16 anni quindi il minore anche se ha conseguito la cittadinanza superando il primo ciclo scolastico di 5 anni deve frequentare la scuola dell'obbligo fino a 16 anni e si il minore non si reca a scuola puo`essere obbligato,mentre nel caso siano i genitori a non mandare il minore a scuola puo`essere revocata la podesta genitoriale.E importante poi che le materie umanistiche alla scuola dell'obbligo assumano maggiore rilevanza per assorbire la cultura europea fermo restando la liberta di esprimere le proprie tradizioni usi e costumi ma che non contrastino con la cultura europea cioe' esiste uno spazio comune di valori per ius sanguinis e ius culturae.Sul conferimento della cittadinanza con profitto e' una formula avanescente basta il superamento del ciclo scolastico,naturale e`che si e`ripetenti non sono piu cinque anni per conferire la cittadinanza ma sei se per esempio ripeti un`anno

Non credo che la proposta di Calenda sullo ius scholae spacchi le opposizioni magari si vota perche e'meglio questo scempio legislativo che non avere niente ma una volta al governo si prende si butta nel cestino e si fa lo ius culturae che deve essere scritto a chiare lettere nel programma