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Il datacenter di Hamas sotto la sede generale UNRWRA

MessaggioInviato: 11/02/2024, 11:48
da franz
Qui trovate le foto:
https://x.com/manniefabian/status/17563 ... 75018?s=20

Qui un articolo https://www.timesofisrael.com/directly- ... ta-center/

Qui l'assurda risposta di Philippe Lazzarini (non lo sapevo!??!!1111)
https://www.timesofisrael.com/liveblog_ ... a-city-hq/

Qui un mio post su FB con foto e considerazioni
https://www.facebook.com/franz.forti.7/ ... kr9NCE4YRl

‘We did not know’, dice il direttore di UNRWA. Ma non è possibile.
Mente spudoratamente oppure è un incompetente, un utile idiota al servizio di Hamas
Un data center consuma corrente, genera calore, il calore va dissipato, l'aria va fatta circolare. Le foto mostrano i cavi (non so se dati o potenza) dal dataserver del quartier generale di UNRWA a quello di Hamas. Come è possibile non sapere?

Come ha scritto l'amico giornalista ucraino Vladislav Maistrouk
I nodi vengono al pettine… l’Onu è sempre più sotto il tallone delle dittature, ma che un organo dell’Onu sia diventata una mera copertura per un organizzazione terroristica è ancor più grave. Diciamoci la verità: il vecchio mondo è morto, il nuovo nascerà dalle ceneri della guerra imminente

Re: Il datacenter di Hamas sotto la sede generale UNRWRA

MessaggioInviato: 11/02/2024, 13:30
da Robyn
Hamas si fa scudo della popolazione civile,a dir poco sono criminali

Re: Il datacenter di Hamas sotto la sede generale UNRWRA

MessaggioInviato: 11/02/2024, 16:35
da franz
Robyn ha scritto:Hamas si fa scudo della popolazione civile,a dir poco sono criminali

Vero e questo è abbastanza noto e stra-noto.

La novità è un'altra.
Da un lato la presunta connivenza, che se vogliamo è comprensibile vista la pressione politica e militare di Hamas sulla società civile, popolazione e organizzazioni umanitarie (tutte) così come sappiamo avvenire in Italia tra Mafie e politica a tutti i livelli, come anche tra Mafie e mondo dell'impresa. E dall'altro, qui la novità, una collaborazione e cooperazione che appare purtroppo sempre più evidente, con reciproche coperture, personale in comune. Il data center di UNRWA e di Hamas appaiono non solo sovrapposti a poche decine di metri uno sopra l'altro ma anche collegati da cavi e forniture elettriche. Come dicevo, un data center consuma corrente, genera calore, il calore va dissipato, l'aria va fatta circolare. Impossibile che "sopra" non sapessero nulla, che non contassero la corrente ed il traffico dati.

Poi politicamente parlando, fintanto che c'è guerra e tensione, UNRWA ha ragione di esistere, e così 30'000persone che prendono stipendi, non solo a Gaza ma anche West Bank, Siria, Libano, Giordania. Ma a questo punto UNRWA deve essere sottoposto ad una seria indagine e chiuso. Una agenzia per i profughi basta e avanza. Perché due, e cioè una solo per i palestinesi, quando esiste già ACNUR che si occupa di 114 milioni di profughi nel mondo?

Re: Il datacenter di Hamas sotto la sede generale UNRWRA

MessaggioInviato: 13/02/2024, 13:07
da diffidente
Anche se può sembrare antipatico, sembra proprio che fra i simpatizzanti di Sinistra vi sia molta considerazione verso l' Islam radicale e non è certamente un mistero che non pochi ex atei si siano convertiti proprio alla presunta religione di pace.
Tutti condannano Israele, ma nessuno condanna Hamas e la sua visione del mondo totalitaria che più non si può che, però, riesce a fare presa su molti giovani.

Re: Il datacenter di Hamas sotto la sede generale UNRWRA

MessaggioInviato: 13/02/2024, 14:53
da franz
diffidente ha scritto:Anche se può sembrare antipatico, sembra proprio che fra i simpatizzanti di Sinistra vi sia molta considerazione verso l' Islam radicale e non è certamente un mistero che non pochi ex atei si siano convertiti proprio alla presunta religione di pace.
Tutti condannano Israele, ma nessuno condanna Hamas e la sua visione del mondo totalitaria che più non si può che, però, riesce a fare presa su molti giovani.

Beh non proprio tutti ma è vero che diversi rossobruni italici (per la parte rossa) sono diventati pro-Putin malgrado il pesante supporto della chiesa ortodossa del patriarca russo (Kirill, al secolo Vladimir Michajlovic Gundjaev) che come è noto è ex agente KGB, come il padrone al Kremlino.