La soluzione di Israele per Gaza

[franz]

Fosse vera (realizzabile) è una assoluta novità

La proposta dei militari israeliani, fatta in conferenza stampa è proprio questa: fase 1) eliminare Hamas, 2) Consegnare Gaza a forze ONU (protettorato ONU tipo Kosovo) e anche forze arabe. Poi fase 3) consegnare il tutto alla autorità palestinese. Il che vuol dire non permanenza infinita israeliana a Gaza ma prima pulizia combattendo poi truppe di peacekeeping e alla fine niente più truppe ma una Gaza "normalizzata".
Certo, è la proposta dei militari, non della politica israeliana, ma è significativa.

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant in conferenza stampa ha parlato di un'operazione in tre fasi.
Gli americani (Biden, Blinken) avevano sì dato appoggio ma anche chiesto moderazione.
E soprattutto avevano chiesto come i militari israeliani pensavano di uscirne. Exit strategy. Eccola dunque.

La soluzione, che risulta gradita dalla maggioranza degli israeliani sarebbe una assoluta novità, perché accetterebbero per la prima volta l'idea di un contingente ONU di peacekeeping. Sempre che il Consiglio di sicurezza lo voti. E qui vedremo come si schierano le potenze. Gli USA sono favorevoli e penso che anche l'occidente lo sarà. Vedremo Russia e Cina.

Fonte https://www.rsi.ch/play/tv/telegiornale ... eo:1898259 dal minuto 5:00

[franz]

Piccola nota a margine. Come vedete ho colto la notizia ascoltando il TG svizzero. Non ho ascoltato quelli italiani. Non li ascolto quasi mai (solo in rari casi) e quindi non so se hanno dato questa notizia o se hanno parlato solo degli ombelichi italici, fatti di meloni e giambruni. Fatemi sapere, pls

[Robyn]

È una buona soluzione che si può e si deve attuare e l'Europa senza ombra di dubbio sarà favorevole.Pero nulla dice degli insediamenti israeliani in Palestina e di Gerusalemme est,per quest'ultimo problema quale è la strategia?In merito agli italiani che non possono mettere insieme pranzo e cena pare che il problema più sentito sia la relazione fra Meloni e il suo partner tutti gli italiani alla prima cosa che pensano e accendere subito la TV all'ora di cena per avere nuove notizie circa la vicenda della separazione come a Beatiful o a Dallas con Jr,la nazione è alle prese con questo problema che riguarda la sua vita

[diffidente]

Anche se è un discorso trito e ritrito, penso che vi siano, accanto alle inevitabili differenze, molte analogie fra il il conflitto Anglo-irlandese del 1916 - 1921 e ancor di più fra "The Troubles" in Irlanda del Nord e questo conflitto israelo - palestinese. Una cosa che possiamo dedurre è che, in tale confitto, abbiamo un contendente che è uno Stato sovrano molto potente, con forze armate numerose a cui non mancano munizioni ed equipaggiamento, ufficiali professionali di cultura universitaria e non influenzati dalla religione e che poteva disporre dell' aiuto di buona parte della popolazione locale - i Loyalists- non è riuscito ad eradicare la Provisional IRA ed a demoralizzare gli avversari meno violenti e più politici , ma è dovuto scendere a patti con loro.

Si può obiettare che, essendo il Regno Unito un Paese democratico e l' Ulster parte integrante dello stesso, non è stato possibile utilizzare tutti i mezzi che sarebbero stati, mettendo da parte considerazioni di ordine etico, teoricamente possibili, per esempio quelli usati da Hitler e Stalin contro i dissidenti, né si è praticata una soluzione di pulizia etno-religiosa come nella ex Yugoslavia *

Fra gli intellettuali del mondo Arabo s fanno spesso paragoni fra Israele e gli Stati Crociati del XII secolo e si puntualizza una realtà storica evidentissima, cioè che a distanza di mille anni i musulmani sono ben saldi nel Medio Oriente più o meno con le stesse realtà statali mentre gli Stati Crociati sono durati "solo" circa cento anni (2). Alcuni hanno riconosciuto curiose analogie fra le fortificazioni anglo normanne come il Krak des Chevaliers e i muro di confine fra Israele e la Cisgiordania, non tanto nell' architettura, quanto nella strategia di fondo, che è difensivo-contenitiva e ritengono che la storia di Israele durerà indicativamente due secoli. Questo ci riporta al concetto principe, ovvero che, nel Mondo arabo, c'è una prospettiva storica di lungo respiro che va oltre l' arco di una vita umana, mentre è vero che molti politici europei o occidentali, che non per caso non hanno figli, hanno un orizzonte di pochi anni.

Ne Mondo Arabo, almeno fra gli intellettuali, esiste la certezza che il tempo lavori per loro e le differenze di tecnologia e armamento siano solo temporanee, essendo soltanto questione di tempo e di pazienza affinché non vi sia più Israele. Certo le persone che vivono a Gaza City non sono molto interessate alla geografia politica de 2200, volendo piuttosto una soluzione adesso ai problemi di adesso







* bisogna però riconoscere che l' Ulster è ancora oggi in alcune realtà geografiche etnograficamente diviso e vi sono aree "only Catholics" ed altre "only Loyalits"

(2) la presa di Acri è avvenuta nel 1291, ma l' entroterra era già stato riconquistato dai potentati arabi molto prima

[diffidente]

Questa proposta è una delle tante che ogni tanto affiorano, e forse ha anche lo scopo di mettere un po' in imbarazzo l ' esecutivo- Netanyahu, ma non risulta sia presa in considerazione dal premier stesso, né tantomeno dai suoi alleati ultra-ortodossi. Penso che, al di là della sua realizzabilità e del buon senso, non sia una proposta concretamente discutibile e considerabile in ambito internazionale, e sia servita più per il fronte interno, che per risolvere il problema di Hamas.
Bisogna anche dire che il punto 1) ovvero "eliminare Hamas" appare al momento irrealizzabile; per quanto si arrestino o neutralizzino suoi membri, altri sono continuamente reclutati e attivisti con ruoli junior sono promossi, anche perché le scuole di formazione alla lotta armata sono tante e sempre attive. Il flusso di denaro dall' Iran e da altri Paesi è costante e l' appoggio da parte dei musulmani in Europa, molto forte. Anche se è un argomento spinoso, entro Israele vi è una numerosa comunità araba che vive un po' in un limbo, ma che, verosimilmente, fornisce intelligence alla direzione di Hamas ( per esempio, sorvegliando e riportando i movimenti delle unità militari oppure quello degli ufficiali di alto grado).

[franz]

È una buona soluzione che si può e si deve attuare e l'Europa senza ombra di dubbio sarà favorevole.Pero nulla dice degli insediamenti israeliani in Palestina e di Gerusalemme est,per quest'ultimo problema quale è la strategia?

Vero. La soluzione prospettata è solo per Gaza, vista l'emergenza (attacco, ostaggi). Manca quella per west-bank e fino a quando ci sarà un governa di estrema destra, con un ministro che distribuisce 10'000 mitra ai coloni, dubito che il problema varrà affrontato.

Tornando a Gaza, rimane il fatto che, come territorio minuscolo non è gestibile con tutti quegli abitanti. Non è Manhattan (1.7 milioni di abitanti con una densità pari a 28 652,98 ab./km² ) che ha un PIL (2019) pari a US$635.3 billion. Non mi è noto il PIL di Gaza ma quello dell'insieme Gaza+WestBank che mi risulta $27.779 billion.

Israele invece $564.15 billion (nominal, 2023). Le differenze fanno si che Israele sua una nazione ricca, che produce valore aggiunto e può permettersi un esercito dotato e tanta ricerca scientifica e tecnologica. I palestinesi invece pur essendo un popolo in gamba (quelli che riescono a studiare all'estero sono very skilled) non producono praticamente nulla, vivono di consumi domestici e di importazioni grazie agli aiuti. Aiuti che poi in gran parte a Gaza diventano razzi. Questo è il primo nodo da sciogliere. Senza questo aspetto, ben poco mi convince. Ma è chiaro che Hamas, Jihad islamica e gli altri gruppi sono l'ostacolo da rimuovere prima di ogni cosa.

[Robyn]

Infatti il problema è il governo e speriamo che con il governo di grande coalizione le cose cambino.La grande maggioranza degli israeliani non condivide le posizioni dell'estrema destra religiosa,quella dell'estrema destra religiosa è una posizione di minoranza in Israele

[diffidente]

Credo che anche i gatti per strada abbiano capito che questa proposta non ha alcun futuro e che o era stata avanzata a scopo "tattico", per far credere determinate cose piuttosto che altre, oppure è stata una proposta con intenti "seri" avanzata da persone senza reali poteri decisionali ad alti e altissimi livelli.