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Continua la moda di millantare lauree mai conseguite

MessaggioInviato: 03/10/2023, 18:14
da franz
Ebbene alla fine Dario Fabbri, il mattatore televisivo con Mentana, prima con Limes e poi con la sua creatura, Domino, ha ammesso di non essere laureato. Qui il link all'ammissione https://www.dissipatio.it/dario-fabbri-intervista/
E quindi l'amico Riccardo Puglisi aveva (ha) ragione.

Ora a me non interessa la laurea, come pezzo di carta, di una persona competente su un certo tema. Ma non si deve millantare ciò che non esiste. A Oscar Giannino hanno fatto un mazzo tanto (giusto) e gli hanno rovinato la carriera politica e professionale (meno giusto). Eppure "parlava bene" sapeva raccontare, diceva cose interessanti. In tanti lo ascoltavano. Non voglio rivangare quell'episodio ma anche all'estero per molto meno (copiare una tesi) si finisce nei guai.
E devo dire che anche io ho avuto un'esperienza simile. Ho studiato Scienze Biologiche ma poi ho abbandonato. Mai tuttavia mi sono permesso di dire nel CV di essere laureato in Biologia o di dirlo nei vari colloqui di lavoro. Ma forse per millantare una laurea in Biologia o addirittura Medicina, ci vuole una notevole faccia di palta. Saremmo al limite della frode, perchè si lavorerebbe in laboratori o in corsia dove la laurea e la specializzazione sono a tutela della salute delle persone.

Devo allora arguire che invece millantare una laurea in Scienze Politiche sia una bazzecola.
Cosa volete che valga? Nulla. "A dime a dozen". Pezzo di carta.
Non me ne vogliano i laureati, e soprattutto laureandi in tale disciplina ma forse è meglio abbandonare gli studi e concentrarsi sulla "geopolitica umana".
Sì, avete letto bene. Basta esaminare il testo che vi ho linkato e cercare "umana". E immagino che si aprano sul piano lavorativo "ampie" prospettive (spiritosi astenersi) per la geopolitica vegetale, animale, fungina, batterica e virale. Mi aspetto anche qualche nicchia lavorativa per muschi e licheni. Prima o poi incontreremo anche esseri di altre stelle o galassie e allora si che avremo la geopolitica interstellare. Non vedo l'ora.

Ma non è tutto. Penso che la riflessione vera la dovremmo fare non sul personaggio ma sulla geopoltica (con o senza "umana").
Ma è presto e già l'ho fatta lunga. Rimandiamo questo aspetto.
Ma inserisco solo un indizio:
Miseria dello storicismo, di Karl Popper.