L’invasione dell’Ucraina e la questione del genocidio
4 Gennaio 2023 23min lettura
https://www.valigiablu.it/ucraina-russia-genocidio-2/
C’è una questione che interessa l’invasione russa su larga scala dell’Ucraina, e che, a dispetto dell’importanza rivestita, finora è rimasta pressoché estranea al dibattito italiano. È la questione del genocidio. Le azioni delle forze armate russe in Ucraina, già al centro di molteplici e documentate accuse di crimini di guerra, stanno portando avanti un progetto genocida? La questione è stata posta a molti livelli e in diverse sedi negli ultimi mesi, e data la natura del tema e le sue implicazioni merita di essere affrontata. Consapevoli che non stia certo a noi dare una risposta definitiva sulla materia, nell'articolo mostreremo i motivi alla base di questa accusa, e il perché porre la questione del genocidio significhi interrogare la natura del conflitto in corso e il nostro atteggiamento verso di esso.
La definizione di genocidio e l'accusa speculare della Russia
Occorre sgombrare il campo da un facile equivoco, quello tra il concetto di “genocidio” così come si è soliti intenderlo, e la sua definizione secondo il diritto internazionale. Nell’accezione più diffusa, infatti, “genocidio” evoca uno sterminio di massa che riguarda un gruppo etnico, religioso o di altra natura, con il proposito di cancellarlo. La definizione non è di per sé sbagliata, ma può essere fuorviante poiché si concentra su fattori quantitativi. Porta infatti a concettualizzare il genocidio in base alla percentuale e al numero di vittime, per cui è lecito parlare di genocidio solo oltre una certa soglia.
Rispetto al diritto internazionale questa accezione non prende in esame i tratti specifici del genocidio, così come abbiamo imparato a riconoscerlo in passato. La "Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio del 1948" (convenzione di cui fanno parte Russia e Ucraina), infatti, stabilisce che:
per genocidio si intende ciascuno degli atti seguenti, commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, come tale:
a) uccisione di membri del gruppo;
b) lesioni gravi all’integrità fisica o mentale di membri del gruppo;
c) il fatto di sottoporre deliberatamente il gruppo a condizioni di vita intese a provocare la sua distruzione fisica, totale o parziale;
d) misure miranti a impedire nascite all’interno del gruppo;
e) trasferimento forzato di fanciulli da un gruppo ad un altro.
La Convenzione inoltre, considera punibile:
a) il genocidio;
b) l’intesa mirante a commettere genocidio;
c) l’incitamento diretto e pubblico a commettere genocidio;
d) il tentativo di genocidio;
e) la complicità nel genocidio.
Esiste perciò una componente “preventiva”, legata al genocidio. C’è poi una componente legata agli intenti palesati, sia nel promuovere attivamente il genocidio, sia nel non fare nulla per prevenirlo. Ci sono, infine, delle modalità specifiche con cui è concretizzato. Entro questa cornice e verso lo scopo di distruggere in tutto o in parte un gruppo, si parla di genocidio quando si ha uno dei cinque atti sopra riportati.
Circa il contesto dell’invasione su larga scala dell’Ucraina iniziata nel febbraio scorso, vari paesi hanno adottato provvedimenti o risoluzioni in cui si accusa la Russia di genocidio ai sensi della Convenzione del ‘48. Tra questi, oltre all’Ucraina, ci sono Irlanda, Canada, Olanda, Estonia, Lettonia, Belgio, Norvegia, Repubblica Ceca, Lituania e Polonia. In alcuni casi, i provvedimenti sollecitano un intervento diretto della Corte internazionale di giustizia (ICJ) ai sensi della convezione del ‘48. In altri i paesi si appellano all’art. 63 dello statuto della ICJ, riservandosi la facoltà di intervenire nei procedimenti della stessa. La Corte già nel marzo scorso, aveva chiesto alla Russia di ritirare le truppe regolari e non, come misura preventiva.
[...] segue nel link https://www.valigiablu.it/ucraina-russia-genocidio-2/
Vedo un solo errore, abbastanza grave.
No! L'invasione dell'Ucraina non è iniziata l'anno scorso (24.02.2022) ma nel 2014, con Crimea e Donbas.