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per una nuova AGENDA del centrosinistra

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: per una nuova AGENDA del centrosinistra

Messaggioda ranvit il 27/02/2009, 12:53

Loredana Poncini ha scritto:Se " AGENDA" significa "cose da fare", da parte del CS è prioritario, le riforme, mettersi in grado di farle, per cui il COME trovare il modo di agire è prioritario rispetto a COSA riformare. Quando si urla di mandare tutta la classe dirigente a casa, è perchè i nostri mancano di coesione nel darsi e darci una "scaletta" convincente di priorità efficaci nel rimettere in funzione l'autobus scassato citato da Franz. Della drastica riduzione dei parlamentari, del Senato non più doppione della Camera, del porcellum, dei finanziamenti ai Partiti ed ai Politici stratosferici, finiscono sempre in fondo all'agenda dei sogni, e perciò, per la cittadinanza attiva, restano un incubo ( in incubazione per sempre !). Invece della FLEXECURITY promossa da Pietro Ichino, in questa nostra sempre più povera Repubblica sfondata proprio a livello del lavoro, coraggio, coerenza e coesione restano una chimera, purtroppo. Sino a quando ?


Concordo con Loredana. Il gioco di Pagheca non mi affascina perchè il problema non è tanto fare certe cose...è ovvio, ma come??? Qualsiasi governo "fa" sempre qualcosa su tutti gli argomenti citati. Ma come???

Io comunque partirei dal ridurre drasticamente il costo della politica. In primis il numero dei parlamentari, consiglieri regionali, provinciali e comunali. Per poi passare all'idea di ridurre altrettanto drasticamente lo stipendio dei politici italiani (vedi nuovo 3d aperto "I politici italiani a 1500 euro al mese!")

Vittorio
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Flexsecurity

Messaggioda ranvit il 27/02/2009, 13:01

Cos'è FLEXSECURITY :

“Noi qui sottoscritti, professionisti della gestione delle risorse umane del GIDP-HR, operanti in aziende, che danno lavoro a molte decine di migliaia di dipendenti, avendo esaminato e discusso approfonditamente il disegno di legge predisposto dal prof. Pietro Ichino “per la transizione a un regime di flexsecurity”, concordiamo con quanto ha dichiarato in proposito nei giorni scorsi la Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia: è un progetto di riforma necessario – probabilmente il solo realisticamente efficace, nel contesto italiano attuale – per consentire al tempo stesso:
‑ il superamento della divisione fra protetti e precari che contraddistingue oggi il nostro tessuto produttivo e che condanna gran parte delle nuove generazioni a una drammatica esclusione da standard elevati di sicurezza e qualità del lavoro;
‑ una flessibilizzazione delle strutture produttive (indispensabile al nostro Paese per porsi meglio in grado di attirare il meglio dell’imprenditoria mondiale) non costruita su quella divisione, ma coniugata con un alto livello di protezione di tutti i lavoratori new entrants;‑ l’attribuzione, finalmente, di un significato concreto e incisivo al valore della meritocrazia, della quale è di moda oggi riempirsi la bocca, senza però che finora nel nostro Paese si sia fatto nulla di apprezzabile per promuoverla effettivamente (col risultato che i giovani migliori sempre più tendono a migrare verso altri Paesi, più capaci di valorizzarne il talento).
Non ignoriamo le forti resistenze culturali e politiche presenti sia in seno alla maggioranza, sia in seno all’opposizione, contro questa riforma. Ma siamo anche convinti che quelle resistenze non potranno che sgretolarsi di fronte alla disponibilità espressa dalla Presidente di Confindustria, e direttamente da un numero rilevante di aziende, per negoziare un new deal capace di offrire alle nuove generazioni prospettive drasticamente migliori rispetto a quelle offerte dal mercato del lavoro italiano oggi, senza peraltro alterare in alcun modo i diritti dei lavoratori già in attività.
Per questo Vi chiediamo di impegnarVi al più presto in un’iniziativa bi-partisan per la promozione di questa riforma, attraverso un rapido e intenso processo di negoziazione tra le parti sociali per la messa a punto dei dettagli del progetto e la susseguente attivazione di un altrettanto iter parlamentare del disegno di legge.
Restiamo fiduciosamente in attesa di una Vostra risposta, possibilmente congiunta.” Sottoscrizione della Lettera http://www.pietroichino.it/?p=1716
Un gruppo di giovani sta raccogliendo le adesioni ad una lettera aperta di contenuto analogo, indirizzata agli stessi destinatari, con la quale i firmatari intendono sottolineare la preferenza di chi si affaccia oggi sul mercato del lavoro per un sistema ispirato ai principi della flexsecurity rispetto al sistema vigente attualmente nel nostro Paese: sistema caratterizzato da un regime di vero e proprio apartheid fra protetti e precari, che a due giovani su tre offre la prospettiva di rimanere per molti anni, se non per tutta la vita lavorativa, nella categoria dei precari.
“Noi qui sottoscritti, si afferma nella lettera dei giovani, che stiamo per entrare nel mercato del lavoro, o vi siamo entrati trovando soltanto un lavoro precario, o comunque vediamo che questa è la sola prospettiva aperta per la maggioranza dei nostri coetanei, avendo esaminato e discusso approfonditamente il disegno di legge predisposto dal prof. Pietro Ichino “per la transizione a un regime di flexsecurity”, concordiamo con quanto hanno dichiarato in proposito nei giorni scorsi da numerosi esponenti del mondo politico, sindacale ed imprenditoriale: è un progetto di riforma necessario – probabilmente il solo realisticamente efficace, nel contesto italiano attuale…..”
Lettera dei giovani http://www.pietroichino.it/?p=1716
Coloro che intendono sottoscrivere la lettera devono far pervenire la propria adesione - con indicazione dell’indirizzo e della data di nascita - alla dott.ssa Claudia Lesmo (candyclod@hotmail.com), oppure alla dott.ssa Manuela Campanella (manuelacampanella@yahoo.com), oppure alla dott.ssa Widad Tamimi (widad.tamimi@pietroichino.it).
Si invitano i giovani, i precari, i direttori del personale e le imprese che condividono la proposta a sottoscrivere la lettera per realizzare la riforma del lavoro e il progetto della Flexsecurity.
Portale della Flexsecurity http://www.pietroichino.it/?p=1079
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Re: per una nuova AGENDA del centrosinistra

Messaggioda annalu il 27/02/2009, 13:34

ranvit ha scritto:Concordo con Loredana. Il gioco di Pagheca non mi affascina perchè il problema non è tanto fare certe cose...è ovvio, ma come??? Qualsiasi governo "fa" sempre qualcosa su tutti gli argomenti citati. Ma come???


Io invece il "giochino" di Pagheca lo trovo affascinante, perché concordo sul fatto che il sapere cosa si ritiene importante è prioritario a qualsiasi tipo di iniziativa, compreso il problema del "come".

Leggendo i vari interventi, direi che concordo nel trovare prioritario il problema del Welfare nel senso più ampio indicato da Franz, e su questo mi pare concordino quasi tutti, sia pure ponendo l'accento su aspetti diversi.
E' anche ovvio che ci sarebbe da intervenire su tutti gli argomenti citati, ma trovo degno di nota (in negativo) che nessuno ha messo tra le priorità il punto 1 (malgrado Pagheca l'abbia messo al primo posto).
Per come la vedo io invece, una giustizia rapida ed efficiente è alla base del sistema democratico, ed è proprio la sua inefficienza che ci sta facendo sprofondare nel baratro nel quale ci troviamo. Pensate come sarebbe tutto diverso, se i processi di Berlusconi non fossero caduti in larga parte in prescrizione, e lui fosse stato condannato o assolto in tempi brevi!
E poi, la lentezza della giustizia colpisce soprattutto i più deboli: chi non ha mezzi (economici e culturali) per provvedere alla propria difesa, potrà farsi anni di carcere preventivo da innocente, o aspettare il risarcimento per danni subiti anche gravi, sino a quando diventeranno inutili, perché le conseguenze del mancato risarcimento possono diventare catastrofiche, sino alla morte in certi casi, se il danneggiato è malato e senza mezzi per curarsi.
Eppure di questo mi sembra che non se ne preoccupi quasi nessuno: stiamo davvero assuefacendoci a vivere in un paese dove il Diritto non è più di casa?

Riflettiamoci.

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Re: per una nuova AGENDA del centrosinistra

Messaggioda pierodm il 28/02/2009, 11:21

Anch'io, come Annalu, trovo interessante il giochetto - anche perché tutto intero questo forum altro non è che un giochetto molto simile, semplicemente più sfaccettato.

Quello che mi sembra il pericolo principale, ai fini dell'efficacia, è l'ambiguità del soggetto.
Nello stabilire l'agenda, parliamo di un PD al governo o di un PD all'opposizione?
Chi non tiene conto di questa differenza, sbaglia.
Se invece confondiamo l'agenda di partito con un sondaggio su quali siano i problemi della società italiana, sbagliamo tutti: o meglio, si tratta di un gioco diverso, altrettanto interessante ma diverso.

D'altra parte, un partito - nel nostro caso il PD - al governo non può essere "immaginato", nemmeno come ipotesi di lavoro, perché per definizione "il governo" è un fatto che non può prescindere dall'hic et nunc, ossia dalla situazione vigente al momento in cui si trova ad operare e dagli strumenti che ha a disposizione.
Inoltre, essere al governo non esclude affatto un'agenda stabilita a priori, ma impone che comunque ci si debba occupare di tutto l'insieme (possibilmente coordinato) dei problemi, anche quelli che sono considerati al ventesimo o al cinquantesimo posto nella scala di priorità, o quelli che si presentano inaspettati.
A mio modo di vedere, quindi, pensando un PD "di governo", è assai più importante stabilire quali siano le linee guida generali rispetto ai grandi temi della politica, che saranno poi applicate nel concreto delle diverse situazioni.

Un partito di opposizione ha, in realtà, al punto primo della propria agenda - o, se si preferisce, alla prima riga di ogni punto della propria agenda - il compito di fare opposizione, di controllare e, se è il caso, di contrastare l'azione di governo.
Ciò non esclude affatto che un partito di opposizione abbia le sue proprie linee guida, i suoi principi generali, la sua scala di priorità: queste caratteristiche sono imprescindibili per qualunque partito, per la sua stessa ragion d'essere.
Quello che cambia è il ruolo che hanno le diverse funzioni e il modo in cui sono usate le priorità e le "visioni" della situazione.
Se, stando all'opposizione, si agisce o ci si presenta all'elettorato "come se" si stesse al governo, si crea una situazione paradossale, che disorienta gli elettori, rende svaporata la forza dei propri argomenti e allo stesso tempo lascia libero il governo di attuare senza contrasti la sua azione.
Elaborare un'agenda come quella proposta, quindi, secondo me serve a consolidare il partito in sé, a formare una piattaforma ideologica e un'identità.
Nel fare la mia agenda, e nel mettere in fila i "miei" punti di priorità, ho tenuto conto di due elementi, riferiti al PD qual'è ora, cioé un partito di opposizione:
- stabilire su quali temi esercitare con maggiore intransigenza la propria vigilanza e la propria pressione nell'azione parlamentare e istituzionale;
- stabilire su quali temi costruire la propria identità di partito di fronte all'elettorato - altra faccia della medaglia del ruolo dell'opposizione, che ha il compito di mostrare all'elettorato una visione alternativa a quella della maggioranza sui problemi della società e sulla scala di priorità che in governo sta seguendo nella sua azione.
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Re: per una nuova AGENDA del centrosinistra

Messaggioda pagheca il 28/02/2009, 17:19

pinopic1 ha scritto:Introduzione dell'assegno di disoccupazione unico per tutte le categorie di lavoratori, per qualsiasi tipo di contratto di lavoro, come diritto costituzionale individuale e automatico sottraendolo alla gestione da parte di sindacati, datori di lavoro, associazioni di categoria, corporazioni, ordini, consorterie, regioni, comuni, province, governo e quant'altro.


qualcuno del PD sbircia chiaramente sul forum...

http://www.repubblica.it/2009/02/sezion ... orino.html
;)
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Re: per una nuova AGENDA del centrosinistra

Messaggioda pinopic1 il 28/02/2009, 17:30

Qualcuno nel PD comincia a prendere atto di essere nel PD ma anche del PD.
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
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Re: per una nuova AGENDA del centrosinistra

Messaggioda trilogy il 01/03/2009, 12:23

I temi proposti da pagheca mi sembrano tutti di una certa importanza per il paese. Vista la situazione congiunturale darei una priorità ai temi economici e anche al tema 1 velocizzazione dei tempi della giustizia. In particolare i tempi del processo civile hanno un grosso impatto sul sistema economico.

Aggiungerei un tema, quello della droga, in particolare dell'abuso di cocaina. Dietro molti gravi incidenti stradali, stupri, risse in discoteca, fatti di violenza in genere c'è questa sostanza. L'abuso di coca in Italia ha ormai raggiunto livelli da allarme rosso e le conseguenze sociali sono pesanti. L'ideologia della destra, di mettere tutte le sostanze stupefacenti sullo stesso piano, ha portato i giovani ad una sottovalutazione dei rischi verso questa sostanza. Crisi economica, e machismo televisivo hanno completato il quadro.

(ANSA) - ROMA, 26 FEB - Usano sostanze stupefacenti per divertimento in discoteca, a scuola e allo stadio e pensano che l'alcol faccia male ''solo se si esagera''. Inoltre considerano la cocaina 'leggera' e la 'meno pericolosa': e' la percezione del rischio droga tra i giovani secondo un'indagine-su 1.800 studenti tra i 14 e i 19 anni- della Asl Roma F. Quasi tutti hanno amici che consumano superalcolici e hashish e, dunque, in qualche misura la considerano una cosa normale. Solo l'eroina e' considerata pericolosa.

vedi anche: http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.3053261182

Una osservazione per concludere. l'agenda è importante, il modo di comunicarla all'opinione pubblica lo è altrettanto se non di più. La destra comunica in termini di: "decreto antifannulloni" , "decreto antistupri". L'impatto è chiaro e immediato. Quando non vuol far capire cosa sta facendo parla di: "Lodo Alfano" :D
Riforma del Welfare, sistema di flexsecurity, è una terminologia chiara per le nostre discussioni, ma di basso impatto quando se si parla agli italiani dalle TV o sui giornali.

buona domenica
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Re: per una nuova AGENDA del centrosinistra

Messaggioda pierodm il 01/03/2009, 13:24

Ci sono casi di incapacità "tecnica" di comunicazione, ma in genere - non solo in politica, ma anche nella vita quotidiana - quando non si fanno discorsi chiari è perché non si hanno idee chiare. O non si possono avere idee chiare.
Avere idee chiare ma stupide è più facile che averle "intelligenti" e adeguate alla complessità dei problemi: anche perché chi ha idee stupide sa di avere come target la platea degli stupidi, o dei disinformati o dei malfattori, che della stupidità o intelligenza se ne fregano.
Questa è la grande forza della stupidità - e, sotto altri aspetti, della destra, da sempre.

Ma la sinistra - quando è sinistra e non un ircocervo - è stata sempre capace di avere linguaggi chiari, e slogan altrettanto suggestivi, efficaci, quanto quelli della destra, se non di più.
Nel momento in cui la sinistra s'inventa un mondo virtuale, e una posizione virtuale in relazione a quel mondo, anche il linguaggio diventa virtuale, astratto e afono.
Peggio ancora, poi, se consideriamo il fattore-target.
Quando si sa a "chi" si sta parlando, è più facile che le parole vengano fuori chiare e adatte a "quel" pubblico.
Se invece si pensa di parlare a "tutti", o si fa un discorso pieno di concetti che non dispiacciono a nessuno, e quindi inevitabilmente generico e retorico, o si diventa oscuri, o meglio estranei ad ogni singolo settore del pubblico, come quando si usa l'esperanto - una lingua brutta, fredda e artificiale.
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Re: per una nuova AGENDA del centrosinistra

Messaggioda ranvit il 01/03/2009, 19:11

pinopic1 ha scritto:Qualcuno nel PD comincia a prendere atto di essere nel PD ma anche del PD.


Da L'Espresso online :

CRISI:BERLUSCONI, ASSEGNO DISOCCUPAZIONE NON SOSTENIBILE
Un assegno di disoccupazione in questo momento in Italia per fronteggiare la crisi "non e' sostenibile". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, commentando la proposta di Dario Franceschini del Pd. "Sono d'accordo che quando maggioranza e governo presentano una decisione in Parlamento sono aperte al voto di tutti come sempre" ha affermato nella conferenza stampa finale del vertice Ue - peccato che abbiamo anche degli impegni europei e che c'e' l'impegno di Maastricht che ha un costo". Una spesa quindi di circa l'1,5% del Pil "credo non sia sostenibile". (AGI)



In effetti Franceschini dovrebbe anche dire come intenderebbe coprire il costo...

Vittorio
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Re: per una nuova AGENDA del centrosinistra

Messaggioda trilogy il 01/03/2009, 20:03

ranvit ha scritto:
pinopic1 ha scritto:Qualcuno nel PD comincia a prendere atto di essere nel PD ma anche del PD.


Da L'Espresso online :

CRISI:BERLUSCONI, ASSEGNO DISOCCUPAZIONE NON SOSTENIBILE
Un assegno di disoccupazione in questo momento in Italia per fronteggiare la crisi "non e' sostenibile". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, commentando la proposta di Dario Franceschini del Pd. "Sono d'accordo che quando maggioranza e governo presentano una decisione in Parlamento sono aperte al voto di tutti come sempre" ha affermato nella conferenza stampa finale del vertice Ue - peccato che abbiamo anche degli impegni europei e che c'e' l'impegno di Maastricht che ha un costo". Una spesa quindi di circa l'1,5% del Pil "credo non sia sostenibile". (AGI)



In effetti Franceschini dovrebbe anche dire come intenderebbe coprire il costo...

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Quando hanno stanziato 700 milioni di euro per gli espropri di case e terreni dove passeranno i pilastri del ponte di Messina i fondi li hanno trovati; 400 milioni di euro per il G8 li hanno trovati; i soldi per la detassazione degli straordinari (un provvedimento assurdo in periodo di recessione) li hanno trovati; i fondi per abolire l'ICI li hanno trovati. Ora vogliono fare elezioni e referendum in date diverse, sperperando altri 300/400 milioni di euro dei contribuenti.
Forse, forse.. a monte c'è anche un problema di cattiva gestione delle risorse in piena crisi economica.
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