forum.perlulivo.it

Dopo un leggero aumento della natalità c'è una caduta.La caduta è inutile negarlo ha a che fare con un welfare incompleto.Non c'è l'edilizia popolare non ci sono asili nido è ancora poco efficace il congedo parentale e la maternità è ancora scaricata sulle aziende.Pensare di stimolare la natalità con un welfare incompleto è come cercare di fare decollare dalla pista un'aeroplano senza carburante,e per quanto necessario il family act è insufficente.In particolare l'alloggio pubblico a prezzi contenuti è fondamentale per una famiglia a maggior ragione i nidi pubblici,senza calcolare la precarietà del lavoro che incide negativamente sulla natalità.La responsabilità di questa caduta della natalità porta anche il nome di alcune frange del cattolicesimo che sono ideologizzate e succubi di vane promesse di alcuni partiti frange del cattolicesimo che insistono su cose inutili e che si lasciano prendere continuamente in giro

L'unico vero problema causato da questa diminuzione è l'impossibilità di avere un mondo in continua crescita.
La continua crescita (non credo ci siano dubbi) è riservata a una minoranza di privilegiati (sempre più minoranza e sempre più privilegiati) a scapito di grandi masse di poveri.

Quindi bisognerà pur fermarsi prima di arrivare a vere e proprie catastrofi planetarie dove forse il genere umano non si estinguerà ma si salveranno magari solo i soliti privilegiati.

Un rimedio (alla portata di tutti) è rimpiazzare la denatalità con la immigrazione; regolamentandola invece che affidarla ai sovranisti e alla criminalità in generale.

Ma i privilegiati vedono nella immigrazione la fine dei loro privilegi mentre non capiscono che, dal punto di vista della composizione della popolazione (non invecchiamento) l'immigrazione risolve il problema; anzi, due problemi: il nostro e quello degli immigrati).

D'altra parte, il non far figli per mancanza di welfare è, anch'esso, (tutto è relativo) un atto egoistico e di difesa dei privilegi.

Riflettiamoci un po'.

Il problema della migrazione e che si scontrano culture troppo differenti io non penso che in futuro insistendo sulla migrazione avremmo ancora una democrazia come l'attuale.Fintanto che la percentuale rimane contenuta è possibile la multiculturalità e l'integrazione con una base comune di valori diversamente sarà tutto più difficile e ci saranno tensioni sociali.Il modello multiculturale ha i suoi limiti

Robyn ha scritto:Il problema della migrazione e che si scontrano culture troppo differenti io non penso che in futuro insistendo sulla migrazione avremmo ancora una democrazia come l'attuale.Fintanto che la percentuale rimane contenuta è possibile la multiculturalità e l'integrazione con una base comune di valori diversamente sarà tutto più difficile e ci saranno tensioni sociali.Il modello multiculturale ha i suoi limiti

E' il modello monoculturale (che, in assoluto, non esiste neanche perché ognuno è diverso dagli altri e questa è una ricchezza) ad avere i suoi limiti.
In natura, la sopravvivenza viene pesantemente compromessa dalla eccessiva specializzazione.
Vedere il fatto che gli umani sono onnivori mentre i panda mangiamo solo germogli di bambù e sicuramente non di tutti i bambù.

Sopravvive più facilmente un orso che un lupo.

Quindi un popolo multiculturale si evolverà e sopravviverà meglio di un popolo conservatore e, quindi, vecchio e attaccato a cose vecchie.

Muffa garantita.

Non va bene né il modello monoculturale ne il modello multiculturale senza limiti.Il modello multiculturale a differenza di quello monoculturale ha l'apporto di altre culture quindi può significare una cultura più aperta per gli influssi che riceve ma se spinto all'eccesso può avere effetti negativi,quindi anche il multiculturalismo ha un limite,non si può creare spaesamento noi europei dobbiamo essere fieri della nostra cultura e delle nostre tradizioni culturali nonché gelosi della liberta'.La bimba nel video mi sembra Angela Merkel da piccola
http://youtu.be/CHspo7fphCI

Si deve parlare di armonizzazione delle culture e non della prevalenza dell'una sull'altra.
La "sostituzione etnica" è un miserabile slogan della destra fascio nazista.
Chi è "orgoglioso della propria cultura" come fa a pensare che possa essere travolta da altre culture?
Una società multi culturale è sicuramente più vitale di un club esclusivo e spaventato dalle novità.
Per fortuna, l'evoluzione va avanti lo stesso.
Ovviamente lasciando indietro chi vorrebbe fermarla ma finisce solo per fermarsi lui e... vedere le scene di carnivori che si nutrono dei poveri erbivori che rimangono indietro rispetto al branco.

Nel multiculturalismo vengono riconosciute tutte quelle tradizioni delle altre culture che non contrastano con il nostro ordinamento giuridico.Tutte le culture sono su un piano di parità come per le fedi,e non esistono ripiegamenti di una cultura su un'altra ognuno è libero di esprimere la propria cultura,cambiarla con un'altra e viceversa si può passare alla cultura occidentale oppure alle altre culture,nel multiculturalismo non esiste lo scontro di civiltà