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Forse è un argomento troppo ampio per essere limitato in un post su un fiorum, ma credo che non sia una bruuta cosa se, quantomeno, si inizia a parlarne. Fra il 1996 ed il 2013 si sono alternati centrosinistra e centrodestra. Ma il primo ha governato, contro l' opinione pubblica "montata" dalla propaganda della TV, dal 1996 al 2001 (con tre governi di cui solo il primo potè incidere, gli altri vivacchiarono) e dal 2006 al 2008. Governi con maggioranze ridotte numericamente e eterogenee e vi sono evidenze di tentativi di influenze esterne (= far uscire parlamentari dalla maggioranza in cambio di denaro o promesse varie), fattori che si sovrapponevano a una certa litigiosità interna. Dal 20Per contro, 01 al 2006 e dal 2008 al 2012 vi fu un dominio berlusconiano, con ampie magioranze e mass media pronti a far accettare alla maggioranza degli elettori ogni decisione. Si dsa che nel Polo delle Liberttà la disciplina era ferrea e chi osava pensare, figuriamoci dire, che Berlusconi non fosse infallibile subiva duri trattamenti, per cui la maggioranza parlamentare era tenuta per amore o per forza molto coesa. Bene, i semi dei problemi attuali sono stati gettati in quegli anni, perché Berlusconi si occupava dei suoi processi, o meglio, dei processi conseguenti a sue operazioni dubbie, e non certo dei bisogni del Paese. Non meno responsabili, a mio avviso, i suoi alleati, ben contenti dello status quo, tanto che non hanno mai voluto fare riforme risolutive, e bisogna dire che, se non fosse stato per le riforme presentate da Bersani nel 2006, la situazione sarebbe stata peggiore. Penso che Berlusconi sia (non sia stato, perché è ancora attivissimo) pernicioso per l' Italia e dovrebbe essere trattato di conseguenza dalla Politica.