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L' integrazione degli immigrati irregolari non è un dovere

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Re: L' integrazione degli immigrati irregolari non è un dove

Messaggioda trilogy il 09/10/2021, 11:13

Ci sono stati un insieme di fattori che hanno portato alla esplosione dei prezzi. Un aspetto interessante è stato il calo del vento in Europa, che ha tagliato la produzione dell'eolico del 20% . La siccità in alcune aree ha ridotto la produzione idroelettrica. La Cina ha ridotto l'uso del carbone incrementando la richiesta di gas. La ripresa globale ha incrementato la domanda a fronte di scorte basse. Poi chi lo produce sfrutta la situazione. La transizione e energetica non sarà una passeggiata e prevedere l'andamento di tutte le variabili in un contesto così complesso è impossibile. È il motivo per cui storicamente tutti i grandi piani centralizzati sono sempre falliti.
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Re: L' integrazione degli immigrati irregolari non è un dove

Messaggioda franz il 09/10/2021, 11:26

L'impennata dei prezzi ha anche portato molti operatori a fallire (9 nel Regno unito) o a posizioni di "stop loss" perché non ci stanno più nei margini e le banche non finanziano le perdite. Questo è il risultato di opzioni tariffarie imposte dagli stati nazionali. Devi vendere a 100 (tariffa imposta) ma il costo base quadruplica e si va in perdita.
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Re: L' integrazione degli immigrati irregolari non è un dove

Messaggioda diffidente il 09/10/2021, 13:23

Bisogna anche dire che fino ad oggi vi è stata una decisa opposizione, da parte soprattutto di politici di area LeU e ultimamente M5S, contro i rigassificatori - ci sono diversi Paesi esportatori di gas naturale, ma lontani dall' Europa, che vendono il gas tramite navi, nelle quali è stivato in stato liquido a bassa temperatura ed alte pressioni. Servono dunque impianti per consentire il passaggio in sicurezza allo stato gassoso, ma in Italia tali impianti sono pochi e, salvo uno, di dimensioni e capacità relativamente ridotte. Non è escluso che tali movimenti siano stati finanziati -indirettamente?- da Putin, con lo scopo di perpetuare lo stato di dipendenza dell' Italia dalle esportazione russe tramite gasdotti. Vi è anche una irrazionale opposizione agli impianti di produzione di biogas dai rifiuti organici, a Genova ne è stato inaugurato uno pochi anni fa che adesso vale tanto quanto fosse realizzato in oro, perché da il gas necessario alle utenze domestiche. Recentissimamente è stato ampliato un impianto per la produzione di biogas in Val Bormida, che si sta dimostrando redditizio. Ma in altre Regioni NON ESISTONO impianti simili , se esistessero, la situazione per il nostro Paese sarebbe molto, molto migliore
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Re: L' integrazione degli immigrati irregolari non è un dove

Messaggioda trilogy il 09/11/2021, 21:08

trilogy ha scritto:
pianogrande ha scritto:
Proprio nel caso della citata Bielorussia, la colpa principale è della Russia di Putin e non certamente di quello spaventapasseri dalla testa vuota che si chiama Lukashenko....


Basta prendere una carta geografica per vedere che per completare l'accerchiamento della Russia, alla nato manca la Bielorussia. Il prossimo obiettivo è quello, e lì probabilmente si combatterà. Le guerre portano profughi, i paesi dell'area ne sono coscienti e vogliono alzare le barriere prima della resa dei conti.


Se parlava giusto un mese fa. Che il casus belli sarebbe stato al confine bielorusso era evidente. :?

Crisi migranti in Bielorussia, si rischia il conflitto armato. Lukashenko: “Non ci inginocchieremo all’Ue”
«Vogliamo evitare una crisi umanitaria» ha rassicurato l’Unione Europea. Telefonata Putin-Lukashenko


09 Novembre 2021
Modificato il: 09 Novembre 202


«L’uso dei migranti da parte della Bielorussia come tattica ibrida è inaccettabile. La Nato è solidale con la Polonia e tutti gli alleati nella regione. La situazione grave». Questo è stato il monito lanciato nella giornata di ieri dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. La situazione, particolarmente tesa, ha visto nel pomeriggio la telefonata tra il presidente bielorusso Lukashenko e Vladimir Putin, che si sono detti preoccupati «per il dispiegamento delle forze regolari polacche al confine».

Cosa sta accadendo

Parole arrivate dopo che circa duemila migranti si sono ammassati vicino al confine polacco per raggiungere l’Unione europea. Varsavia ne ha respinto l'ingresso e si è detta pronta a difendere i propri confini. «Usare migranti vulnerabili come parte di un attacco è al di là di ogni spregio. L’Ue non accetterà alcun tentativo di strumentalizzare i migranti» ha ribadito il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. La crescente tensione potrebbe sfociare in un conflitto militare: l'avvertimento arriva direttamente da Varsavia. «Ci aspettiamo una escalation di natura armata», ha affermato il portavoce del governo, Piotr Muller, secondo quanto riporta il quotidiano The Independent. Dall’altro canto Lukashenko ha detto: «Non ci inginocchieremo all’Ue».

fonte: https://www.lastampa.it/esteri/2021/11/ ... a_-404277/
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Re: L' integrazione degli immigrati irregolari non è un dove

Messaggioda pianogrande il 09/11/2021, 22:47

Su questo forum ho imparato il termine "guerra per procura".

E quello che sta succedendo al confine della Polonia è una versione davvero avanzata rispetto allo schieramento di armate di poveracci che si combattono tra loro intanto che i ricchi "trattano" alle loro spalle.

Qui vediamo una significativa evoluzione.
Vediamo una armata di poveri cristi lanciata direttamente contro il ricco nemico invece che contro una armata di gente nelle stesse loro condizioni.

Il ricco e potente manovra direttamente i derelitti contro un altro ricco e potente.

Una sorta di mercenari/schiavi lanciati all'attacco.

Ripeto quanto già detto.

Quella zucca sotto vuoto di Lukaschenko non è capace nemmeno di fare la mitica "o" col bicchiere.
Dietro di lui, a guidare l'attacco all'Europa, non può che esserci la Russia di Putin.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: L' integrazione degli immigrati irregolari non è un dove

Messaggioda trilogy il 10/11/2021, 11:45

pianogrande ha scritto:.....Quella zucca sotto vuoto di Lukaschenko non è capace nemmeno di fare la mitica "o" col bicchiere.
Dietro di lui, a guidare l'attacco all'Europa, non può che esserci la Russia di Putin.


Il problema non è solo Lukaschenko ma anche la Polonia che vuole trascinarci in una guerra

[..]L'Ue è schierata al fianco di Varsavia, anche se l'atteggiamento del governo guidato da Mateusz Morawiecki desta sospetti. La Polonia da un lato chiede aiuto - per esempio con la richiesta di fondi per costruire la barriera ai confini -, ma dall'altro non fa avvicinare nessuno al proprio confine. Per esempio non ha accettato l'invio degli uomini di Frontex e non ha nemmeno richiesto il sostegno della protezione civile per i migranti che la Commissione è pronta a fornire.
È anche questa opacità a far dubitare a Frontex sui numeri degli ingressi irregolari in Europa da Est forniti da Varsavia. Secondo la Polonia sarebbero oltre 23mila[..]


MARCO BRESOLIN per la Stampa
https://www.lastampa.it/esteri/2021/11/ ... o_-404819/
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Il rischio di accogliere migranti musulmani

Messaggioda diffidente il 08/12/2021, 15:04

Non serve essere sociologi, antropologi o addirittura neuropsicologi per capire che le persone che praticano l' Islam NON hanno molto in comune con la cultura europea. Si sa che in Europa vi è una certa tendenza verso la laicizzazione, ma questo NON riguartda i musulmaniu, i quali non mostrano, salvo eccezioni rare, la volontà di "laicizzarsi". Ho motivo di pensare che l' arrivo in Europa di molti migranti musulmani possa seriamente far precipitare la situazione come accadde negli anni '60 e '70 in Libano:
da una situazione di relativa prosperità e pace a una lunga guerra civile molto cruenta. Molti dicono che questi siano discorsi "leghisti", ma , se si va a vedere bene non è così. Sono discorsi di buon senso di cui lòa Lega e FdI, movimentii indubbiamente populisti, si sono appropriati, come si sono appropriati di altre tematiche di buon senso che altri partiti hanno, per un motivo o per un altro, abbandonato o trascurato.
Bisogna che sia chiaro un concetto semplice, ma molto ostico per alcuni: Chi fa entrare i migranti musulmani che un domani magari diventeranno assassini o autori di atrocità è egli stesso complice morale di tali omicidi o atrocità.
Ultima modifica di diffidente il 08/12/2021, 15:11, modificato 1 volta in totale.
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Il PD dovrebbe essere meno filo musulmano

Messaggioda diffidente il 08/12/2021, 15:10

A mio parere, il PD, se vuole fare gli interessi degli Italiani, dovrebbe contrastare con forza la cultura islamica ed essere molto meno ostile al Cattolicesimo, perché vediamo che l' ala di cui fanno parte gli On Zan, Boldrini e Cirinnà è oggettivamente ostile a molti degli ideali cattolici.
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Re: L' integrazione degli immigrati irregolari non è un dove

Messaggioda Robyn il 08/12/2021, 19:26

Non mi pare che gli extracomunitari vogliano imporre alcunché della loro cultura ad altri incluso i mussulmani ad eccezione di casi sporadici.Il problema è semmai la tolleranza da ambo le parti cioè accettare le tradizioni possibili per noi che non contrastino con il preambolo della nostra liberal-democrazia dall'altra la presunta omogeneizzazione che hanno paventato in Europa.Eliminare il nome Natale o Maria non è una cosa che fa parte della tolleranza e una cosa distante anni luce dal sentimento comune.E' necessaria la tolleranza a 360 gradi tenendo ben presente che esiste un preambolo comune di libertà e democrazia a cui tutti devono stare cittadini italiani e extracomunitari.Gli extracomunitari sono come noi hanno i nostri stessi bisogni e le nostre stessa aspirazioni.L'Europa più che pensare al nome Natale o Maria deve pensare a riformare le sue istituzioni
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: L' integrazione degli immigrati irregolari non è un dove

Messaggioda diffidente il 12/12/2021, 11:50

Forse sbaglio, ma a me, salvo eccezioni isolate, gli immigrati irregolari mi sembrano tutto tranne che "risorse". Di voglia di lavorare ne hanno meno di me, a scuola non ci sono andati, non sanno fare niente né mostrano di avere voglia di imparare alcunché. Umanamente mi sembrano delle grosse delusioni, buoni soprattutto ad arricchire le cooperative che si dedicano al business dell' "accoglienza". Mi piacerebbe parlare, serenamente, con chi è educatore/ mediatore culturale e lavora quotidianamente a contatto con questi personaggi per capire cosa ne pensa.
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