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Bravo Brunetta

MessaggioInviato: 08/09/2021, 18:50
da trilogy
Smart working, Brunetta: "E' un lavoro a domicilio all'italiana"
08 settembre 2021 | 16.01
"Non ha garantito i servizi pubblici essenziali, è senza futuro"

Lo smart working "è un lavoro a domicilio all'italiana. Su Wikipedia in inglese si dice che è un lavoro self service, all'italiana, da casa. Pensare di proiettare questo tipo di organizzazione, nata nell'emergenza, nel futuro mi sembra un abbaglio". Così il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, intervenendo al question time della Camera.

Il lavoro smart, ricorda Brunetta, "è stata una risposta emergenziale al lockdown. Si doveva tenere a casa i dipendenti pubblici, e lo si è fatto in questa modalità, o si potevano mettere in cig, come è stato fatto nel privato". "Un'idea intelligente", ma "attenzione, perché questo tipo di lavoro, costruito dall'oggi al domani, è senza contratto: questi lavoratori non hanno un contratto, è senza obiettivi, non c'è stata nessuna riorganizzazione per obiettivi del loro lavoro, è senza tecnologia, è a domicilio con uso di smartphone e computerino in casa, è senza sicurezza, abbiamo visto il caso del Lazio", sottolinea il ministro. A "un lavoro a domicilio senza futuro" Brunetta contrappone il Pnrr, la digitalizzazione e l'interoperabilità delle banche dati.

Per il ministro, inoltre, "il lavoro agile non ha garantito i servizi pubblici essenziali. Quelli li hanno garantiti i lavoratori della sanità, medici e infermieri, i lavoratori della sicurezza, carabinieri e poliziotti, in progress i lavoratori della scuola. I lavoratori in smart working non hanno affatto garantito questi servizi".

Re: Bravo Brunetta

MessaggioInviato: 08/09/2021, 20:12
da diffidente
Bispgna comunque dire che molti compiti prima svolti in ufficio sono stati eseguiti senza troppi problemi anche da casa, a patto di disporre di connessioni veloci e affidabili- che esistono solo in certe zone del Paese e non in altre e che sono abbastanza costose- e forse Brunetta è ingeneroso quando fa intendere che il lavoro da casa sia stato inutile. Anzi, per molti aspetti la Pubblica Amministrazione ha continuato a esistere anche nel lungo periodo di lockdown proprio grazie al lavoro da casa, pur riconoscendo che molti servizi erano di fatto sospesi.

Re: Bravo Brunetta

MessaggioInviato: 09/09/2021, 0:11
da pianogrande
Nel lavoro da casa, quello che conta è come viene "misurato".

Nei primi anni duemila, da tecnico di fabbrica, l'ho anche fatta l'esperienza di lavorare da casa.
Computer attaccato alla linea telefonica e collegato all'intranet aziendale.
Ero ormai sull'orlo della pensione se no lo avrei promosso molto di più.

Ci sono fasi del lavoro in cui andare e tornare dall'ufficio è una pura perdita di tempo e di concentrazione.
Esempi: preparazione del budget annuale (che in fabbrica significava nascondersi da qualche parte per non perdere il filo); redazione di manuali operativi (dove non si può lavorare con le frequenti interruzioni della vita di fabbrica).

Insomma ci sono fasi del lavoro in cui restare a casa significa guadagno di tempo e di qualità.

Ovviamente in una casa tranquilla e in una stanza dedicata.

Non sono d'accordo con le dichiarazioni tranchant di Brunetta.
Riprendono solo il filo dei "fannulloni".

Credo proprio che i primi fannulloni siano quelli che generalizzano invece di gestire nel dettaglio.

Il manager fa continuamente scelte e prende continuamente iniziative scavando nel concreto e non se la può certo cavare con gli slogan onnicomprensivi.

Re: Bravo Brunetta

MessaggioInviato: 09/09/2021, 20:40
da Robyn
Il lavoro agile tende in molti casi a diminuire la produttività perché non c'è lo stimolo e il suggerimento dei colleghi di lavoro.E l'azienda che se vuole te lo fa fare altrimenti no

Re: Bravo Brunetta

MessaggioInviato: 09/09/2021, 20:49
da pianogrande
Robyn ha scritto:Il lavoro agile tende in molti casi a diminuire la produttività perché non c'è lo stimolo e il suggerimento dei colleghi di lavoro.E l'azienda che se vuole te lo fa fare altrimenti no


Come dicevo, dipende dal lavoro e dal momento.

Ci sono sicuramente fasi di lavoro che rendono di più restando a casa.

Dopodiché il lavoro va misurato; insomma produzione vera e propria e/o risultati/obiettivi raggiunti.