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Ius soli? Cui prodest?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Ius soli? Cui prodest?

Messaggioda diffidente il 12/08/2021, 12:28

Non vorrei dire una cosa ingenerosa: è noto che nel centrodestra o comunque nella galassia conservatrice fosse prassi regalare scarpe - famosissimo l' esempio di Achille Lauro negli anni '50- o pacchi di pasta, come in molti dicono abbia fatto Berlusconi in alcuni suoi comizi fino al 2009, in cambio di voti. Detto fuori dai denti, Non vorrei che nel centrosinistra qualcuno, preoccupato dai sondaggi che mostrano come esista un certo divario fra CS e Destra, pensasse di aumentare i voti regalando carte di identità italiane. E' inutile negare che questa domanda ce la stiamo facendo in tanti.
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Re: Ius soli? Cui prodest?

Messaggioda pianogrande il 12/08/2021, 14:24

Perché "regalando"?
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Re: Ius soli? Cui prodest?

Messaggioda diffidente il 12/08/2021, 23:51

Al di là delle strumentalizzazioni che i soliti partiti arruffapopoli fanno, la cittadinanza non è una formalità, ma l' adesione a certi valori condivisi su cui si fonda la società in cui si vuole vivere, valori che possono essere impliciti oppure esplicitati nelle Leggi e ancor di più nelle Costituzioni. In molti pensano che, se una persona nasce in una nazione, ipso facto assimila e convide i relativi valori, ma si può dimostrare che non è vero, come vediamo dal fatto già adesso non pochi giovani che vivono in famigie originarie da certi Paesi e certe culture, sappiamo benissimo quali, non sono per nulla "italiani". Vivono in quartieri abitati solo da connazionali o correligionari che rischiano di diventare dei ghetti, frequentano solo connazionali o correligionari, trascurano quando non abbandonano la scuola... La cittadinanza intesa come adesione al patto sociale non è un concetto desueto, e non è "di destra", dovrebbe esser bipartizan, ecco perché penso che la si voglia regalare. Per inciso anche Napolitano e livia Turco, coautori dell' omonima Legge, la pensavano così
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Re: Ius soli? Cui prodest?

Messaggioda pianogrande il 13/08/2021, 1:51

Propongo di recintare quei quartieri stranieri e mettere guardie armate a sorvegliare le uscite.

Ma solo momentaneamente intanto che si mettono a punto accampamenti più razionali ed economici perché quella gentaglia possa rendersi utile lavorando per il paese che li ospita.

D'altra parte, risulta chiaramente che anche i campi di lavoro forzato non siano né di destra né di sinistra.

Tutto deve essere ammesso in difesa della nostra stirpe e, non ultimo, dobbiamo anche recuperare le spese di mantenimento.

E' allo studio anche qualche impianto per evitare di profanare i nostri sacri cimiteri con le loro spregevoli salme.
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Re: Ius soli? Cui prodest?

Messaggioda Robyn il 13/08/2021, 22:38

Lo ius culturale riguarda solo gli adolescenti di età inferiore ai 12 anni che conseguono la cittadinanza dopo un corso di studi di 5 anni,quindi il voto non c'entra nulla perché anche se acquisiscono la cittadinanza a 13 anni il diritto di voto c'è l'avranno a 18 anni,quindi lo ius culturale non è per le elezioni prossime.Lo ius culturale è diritto civile significa rendere partecipi della comunità già dall'adolescenza un bambino che cresce senza complessi di inferiorità,poiche possono trascinarsi per molto tempo nel corso della vita perche senza cittadinanza ci si sente coetanei di serie b
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Ius soli a chi ci odia?

Messaggioda diffidente il 17/08/2021, 1:40

Le immagini provenienti da Kabul mi fanno pensare che, se i Talibani hanno ottenuto rapidi successi, è perché, come anche riconosce Trilogy, la grande maggioranza della gente, soprattutto fuori dalla capitale, più o meno apertamente li appoggia. Giungono testimonianze di come anche il contingente nATO non fosse mai riuscito ad allacciare un rapporto minimamente amichevole con la popolazione nei viillaggi o nelle zone di montagna. Molti dicono "...gli Afghani sono così, non sopportano gli stranieri..." , ma io penso ad un'altra spiegazione: non è che questo odio da parte loro è causato dal fatto che sono musulmani? E se questo è vero, perché non dovrebbe valere anche per i musulmani che vivono in Europa? In fondo, un musulmano resta uguale a se stesso ovunque nel mondo, se in Afghanistan la maggioranza è così, mi sembra molto verosimile che anche in Italia la maggioranza dei musulmani sia così. Che i "moderati" o i "moderni" siano una minoranza, come minoranza sono coloro che cercano di fuggire dal Paese aggrappati agli aerei. Personalmente, penso che i musulmani, per la maggior parte, non si possano "integrare" e che il PD o LeU si sbagli se crede che sia possibile farlo. In più, abbiamo visto che agli islamici non interessa granché la democrazia: dunque, come potranno condividere i valori della Costituzione, se a loro non gliene importa niente?
Molti mi diranno che l' Afghanistan non è il Senegal, o il Maghreb, ma si può rispondere che un sunnita è un sunnita in tutto il mondo, possono esserci delle differenze superficiali, ma la sostanza è la stessa.
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