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Ritiro dall' Afghanistan e avanzata dell' integralismo islam

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Ritiro dall' Afghanistan e avanzata dell' integralismo i

Messaggioda diffidente il 24/08/2021, 0:57

Da Destra attaccano Biden dicendo che Trump aveva previsto di ritirare i soldati regolari, lasciando i "contractors".Il testo dell' accordo, postato sopra e reperibile sul sito del Dipartimento di Stato USA, mostra invece nero su bianco che il ritiro avrebbe riguardato ANCHE i contractors e il personale di supporto. A proposito di questo accordo, non è stato firmato da Trump in persona, ma dal plenipotenziario Zalmay Khalilzad, afghano di Kabul trasferitosi da giovanissimo negli Stati Uniti, naturalizzato americano e, dopo una laurea in Scienze Politiche, dapprima analista per il Medio Oriente per una importante società di studi strategici e poi personalità di spicco nel Partito Repubblicano. Frugando in dicumenti degli anni '90, emerge che Khalilzad fosse vicino ai mujihaiddin integralisti negli anni '80 e che anche in seguito avrebbe mantenuto proficui rapporti con personalità legate alla parte integralista islamica; praticamente è come se l' Inter avesse incaricato Cesare Maldini di trattare un calciatore con Paolo Maldini dirigente del Milan.
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Re: Ritiro dall' Afghanistan e avanzata dell' integralismo i

Messaggioda trilogy il 25/08/2021, 23:24

Pisa, l’avvocata membro della commissione Pari Opportunità: «È una tappa obbligata verso la maturazione di quel Paese»

DANILO RENZULLO
25 AGOSTO 2021

PISA. «La presa del potere da parte dei fondamentalisti islamici è una tappa obbligata per un Paese, l'Afghanistan, ancora alla ricerca di un'identità politica e sociale, in cui l'occidente non è riuscito a costruire niente di rilevante nella vita della gente comune».

Per Nura Musse Ali, 35enne originaria della Somalia e pisana di formazione, componente della commissione Pari Opportunità della Regione Toscana, non saranno bombe e arsenali a combattere il fondamentalismo islamico. L'istruzione, insieme ad uno sforzo diplomatico, sarà l'arma per garantire sviluppo e, gradualmente, un certo benessere per il Paese che oggi vive il ritorno dei talebani al potere. Dopo due decenni, i fondamentalisti islamici sono la nuova, vecchia, guida del Paese.


«Forse qualcuno rimarrà sorpreso, ma sono a favore della presa del potere da parte dei fondamentalisti in Afghanistan, non perché condivida il loro modus operandi. Ritengo che quello che stiamo vivendo fosse una tappa obbligata della storia, affinché finalmente quel Paese iniziasse il proprio lento cammino verso un'interpretazione evolutiva delle sue leggi e la maturazione del concetto di vita politica e sociale. Nel Paese i fondamentalisti rappresentano la maggioranza e gli occidentali sono visti dalla maggior parte dei cittadini come potenze straniere che non hanno cittadinanza su quel suolo. Quindi non solo è ovvio che non abbia attecchito il tentativo di importare la democrazia, ma anzi che abbia peggiorato la situazione sotto il profilo geografico, essendo stato il Paese teatro di guerra, e quello umano. Non solo sono state perse molte vite, ma chi è rimasto è comprensibilmente arrabbiato con il governo afgano e chi lo ha appoggiato facendolo durare troppo a lungo».

Un fallimento quindi la missione occidentale?

«In questi vent'anni le potenze occidentali, come del resto altrove (penso alla Somalia), non hanno costruito nulla di rilevante nella vita della gente comune. Hanno invece fortificato la corruzione nei governanti e la rabbia del popolo. Al popolo interessano fino a un certo punto le dottrine e le filosofie, siano esse islamiche o occidentali. Al popolo interessano i fatti: scuole accessibili a tutti, sanità di base gratuita, ospedali, infrastrutture. In questi anni, la gioventù non studiando e non lavorando era sui monti o nei boschi per imparare a sparare. Di questo passo nemmeno i fondamentalisti saranno in grado di gestire la situazione nonostante il loro governo di terrore. Dicono che l'uomo è un animale razionale, ma la ragione prevale solo dove viene alimentata. Purtroppo a nessuno interessa far progredire questi Paesi, in primo luogo i loro governanti, figuriamoci le altre potenze straniere. In questi anni di permanenza degli occidentali la popolazione fuggiva lo stesso dall'Afghanistan, ma i profughi venivano bloccati nei campi che sorgevano nei Balcani perché l'Europa non si è mai assunta le conseguenze dei problemi che ha contribuito a creare».

Il ritorno dei talebani mette nuovamente a rischio i diritti di milioni di persone, in particolare delle donne.

«Siamo in una realtà in cui la maggioranza della gente non è nemmeno alfabetizzata. Il rispetto dei diritti umani è direttamente proporzionale al benessere sociale».

Cosa occorrerebbe fare in questa situazione?

«È opportuno che l'Europa e gli Stati Uniti ammettano di aver sbagliato. Qualsiasi cosa si faccia in futuro per il popolo e per le donne in particolare dovrebbe essere portata avanti con chi è al potere. Occorre però un linguaggio politico-diplomatico nuovo che sia in grado di insinuare nel loro vocabolario nuovi concetti quali il rispetto della vita, dignità umana e sociale. Concetti già presenti in quel mondo, ma sepolti da generazioni di analfabetismo e decenni di guerre intestine».

Cosa potrebbe indebolire il fondamentalismo islamico?

«Da decenni assistiamo a conflitti politici a sfondo religioso. Anche in Europa assistiamo inermi ad adolescenti cadere sotto il dominio del mondo del terrorismo eppure nessuno si è mai interessato seriamente al fenomeno. L'unico modo per “indebolire” il fondamentalismo è investire nell'istruzione: occorre introdurre un corso di laurea in scienze religiose islamiche e comparate, un albo degli imam e soprattutto regolamentare la gestione delle moschee. In questo contesto (studiare l'altra parte del mondo abbandonando l'occidocentrismo) sarebbero possibili scambi culturali ed universitari e così, con l'osmosi del sapere, inizierebbe un lento cammino, un'interpretazione evolutiva anche della sharia. Invece no, ovunque, tutti investono sulle armi e sulle forze armate.

Fonte: https://iltirreno.gelocal.it/pisa/crona ... 1.40633303
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Re: Ritiro dall' Afghanistan e avanzata dell' integralismo i

Messaggioda diffidente il 27/08/2021, 20:22

Le ga e Fratelli d'Italia, quest'ultimo partito la cui leader a quanto pare "raccoglie" follower dallo stesso serbatoio a cui attinge il sito super culturale Trash Italiano (!) utilizzano l' argomento- immigrazione a scopo elettorale e fanno in modo di ingigantire paure e perplessità, ma non dobbiamo nasconderci che il problema, sotto sotto, esiste. i Musulmani in Italia dovrebbero dire, nello scontro fra la civiltà dei cammelli del deserto e quella discendente dalla Grecia classica e dall' illuminismo da che parte stanno. A me sembra che moltissimi Musulmani non hanno nessuna stima della "nostra" civiltà e siano venuti qui come colonizzatori, non so se siano maggioranza o miunoranza, ma a prescindere dalle strategie elettorali di Salvini e Meloni a mio parere esiste un problema relativo all' effettiva volontà di integrazione dei Musulmani in Italia.
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Re: Ritiro dall' Afghanistan e avanzata dell' integralismo i

Messaggioda Robyn il 27/08/2021, 22:49

Non so cosa intendi per integrazione,se modello assimilazionista non è integrazione ma annullamento della cultura di appartenenza,mentre il modello multiculturale che allo stesso tempo non contrasta con le regole e i principi della cultura occidentale facilità l'ntegrazione in quando non c'è annullamento perché garantisce più libertà nei costumi e nelle tradizioni.In merito allo ius culturale non si può fare di tutta l'erba un fascio perché le culture presenti nel paese sono diversificate non è perché magari una piccola minoranza di mussulmani non si integra non lo diamo agli adolescenti delle altre culture,se si fa lo ius culturale è per tutti mussulmani e non mussulmani per il principio di uguaglianza
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Re: Ritiro dall' Afghanistan e avanzata dell' integralismo i

Messaggioda diffidente il 28/08/2021, 2:28

https://youtu.be/K6fQ3I_UQaI Queste sono immagini di 50 anni fa in Irlanda del Nord, che bene mostrano cosa significa "convivenza" fra due religioni e due etnie diverse in Europa
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Re: Ritiro dall' Afghanistan e avanzata dell' integralismo i

Messaggioda Robyn il 28/08/2021, 10:28

Il conflitto nord-irlandese ha cause diverse legate più alla riunificazione dell'Irlanda in cui si sono mischiate le religioni e cinquanta anni fa il mondo era diverso era un conflitto di tipo nazionalista legato all'egemonia inglese un po' come la Bosnia dove convivono più etnie e l'ingresso in Europa ha messo fine a questi conflitti.In Italia e in Europa il contesto è diverso sono cose non paragonabili con l'Ulster e gli inglesi nazionalisti sono tutti mezzi pazzi ci hanno portato alla Brexit
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Re: Ritiro dall' Afghanistan e avanzata dell' integralismo i

Messaggioda pianogrande il 28/08/2021, 18:49

diffidente ha scritto:https://youtu.be/K6fQ3I_UQaI Queste sono immagini di 50 anni fa in Irlanda del Nord, che bene mostrano cosa significa "convivenza" fra due religioni e due etnie diverse in Europa


E perché dovrebbe valere il modello di "50 anni fa"?

Fermo restando che, in Irlanda, la questione era fortemente politica e più che la convivenza tra etnie e religioni mostrava i risultati della profonda arroganza e stupidità del colonialismo inglese.
Quella degli inglesi sì che è stata una "invasione" e usare quell'esempio contro la solidarietà verso i disperati mi sembra davvero un po' troppo spinto.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Ritiro dall' Afghanistan e avanzata dell' integralismo i

Messaggioda trilogy il 28/08/2021, 20:57

Robyn ha scritto:... il modello multiculturale che allo stesso tempo non contrasta con le regole e i principi della cultura occidentale facilità l'ntegrazione in quando non c'è annullamento perché garantisce più libertà nei costumi e nelle tradizioni...


Io sui modelli multiculturali non sono molto convinto. Comunque su costumi e tradizioni ci sono a monte principi leggi e norme che vanno rispettate.
Abbiamo a che fare con culture profondamente diverse dalle nostre. Quando vengono qui e chiedono un permesso di soggiorno vanno firmate sulle nostre norme.
Tutti devono imparare l'italiano, la costituzione, il diritto di famiglia, bambini e bambine alla scuola pubblica.
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Re: Ritiro dall' Afghanistan e avanzata dell' integralismo i

Messaggioda Robyn il 28/08/2021, 21:34

Lo ius culturale serve a costruire delle basi comuni,la lingua,la costituzione,il diritto di famiglia etc poi esistono dei tratti distinti come la fede,usi,costumi e tradizioni che non possono entrare in contrasto con i principi della cultura occidentale e che bisogna tollerare,il multiculturalismo ha sempre una base comune di valori non è isole separate fermo restando che si può scegliere di vivere completamente all'occidentale
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Re: Ritiro dall' Afghanistan e avanzata dell' integralismo i

Messaggioda diffidente il 03/09/2021, 18:59

Si dice, con ragione, che l' Italia è una repubblica "nata dalla Resistenza". Resistenza, non dalla fuga, i partigiani negli anni più difficili della seconda guerra mondiale sono rimasti, non sono diventati profughi verso la Svizzera, la Spagna o il Nord Africa. Oggi gli Afghani si trovano il loro Paese occupato da persone che ricordano molto da vicino i nazifascisti - tra l' altro, c' è una interessante bibliografia sui punti di contatto fra Islam e nazismo- e molti, invece di pensare a fare resistenza, pensano ad andarsene nell' illusione di trovare un rifugio sicuro in Europa. Secondo me, bisognerebbe scoraggiare questo esodo di UOMINI giovani e forti verso l' Europa, mentre le donne e i ragazzini restano indietro, bensì bisognerebbe aiutarli a respingere i Talibani e ad eradicare quelle idee religiose dalla mente della gente. Mi rendo conto che è difficilissimo e molti ci hanno anche provato, ma chi più chi meno anche i singoli Afghani sono responsabili del rapido collasso del governo laico. Se i Taslibani hanno occupato tutto sena resistenza, significa che alla gente andava bene così; se andava e va bene così, vuol dire che sono favorevoli all' integralismo islamico, se sono favorevoli all' integralismo islamico, che ci vengono a fare in Europa?
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