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Riforma Cartabia

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Riforma Cartabia

Messaggioda Robyn il 08/07/2021, 15:54

La riforma Cartabia è una buona riforma in secondo e terzo grado c'è la prescrizione del processo se non si rispettano dei limiti di tempo e bisogna pervenire ad un giudizio
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Re: Riforma Cartabia

Messaggioda pianogrande il 08/07/2021, 16:54

Robyn ha scritto:La riforma Cartabia è una buona riforma in secondo e terzo grado c'è la prescrizione del processo se non si rispettano dei limiti di tempo e bisogna pervenire ad un giudizio


Ma non è con questi aut aut che si può parlare di "riforma".
Troppo semplicistico e troppo comodo.
La riforma deve partire da una riorganizzazione/ristrutturazione ammodernamento, razionalizzazione, etc. etc.

Non basta scrivere che un processo o una causa civile non possono durare più di....

Allora sono capace anche io e sono anche disposto a farlo gratis.
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Re: Riforma Cartabia

Messaggioda Robyn il 08/07/2021, 16:58

Per processi più complicati c'è un'aumento di un 'anno per il secondo grado e di sei mesi per il terzo e rimane l'imprescrittibilita per i reati gravi.Il processo superati i tempi si prescrive ma il reato rimane
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Re: Riforma Cartabia

Messaggioda diffidente il 10/07/2021, 11:04

Da quello che posso pensare, oltre ai problemi connessi alla durata molto lunga e alla non sempre buona organizzazione generale, vi è anche il "come" si giunge alla sentenza. nel nostro Ordinamento non esiste la regola dello stare decisis per cui ogni processo "è storia a sè". Anche la corte di Cassazione non segue sempre una linea definita e cambiando i membri spesso e volentieri cambiano anche gli orientamenti. Questo causa incertezza perché di fatto non si può mai sapere, anche per casi che sembrano apparentemente univoci, se vi sarà una sentenza di condanna o di assoluzione. In più, molte volte le sentenze di Primo Grado sono "ribaltate" in Appello, pur al cospetto dello stesso insieme di prove materiali o testimonianze e questo non è un indice di uniformità di giudizio e contribuisce a ingenerare sfiducia nel sistema in generale, fa perdere credibilità. E' ben vero che il Giudice deve essere libero, ma la Giustizia non può diventare un arbitrio dove tutto è possibile e niente è vero a causa della libertà senza limiti di interpretazione e dei molti cavilli che si continuano ad individuare. A mio parere, bisognerebbe introdurre almeno in una certa misura il principio dello stare decisis in modo da avere finalmente un minimo di certezza su quello che è lecito e quello che non lo è.
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Re: Riforma Cartabia

Messaggioda Robyn il 10/07/2021, 12:04

La riforma Cartabia dovrebbe prevedere il
secondo tempo della riforma del sistema penitenziario perché i detenuti sono in eccedenza sul limite massimo che le carceri possono avere,questo significa meno possibilità di un percorso di rieducazione,di igiene e di servizi almeno sufficenti a parità di risorse perché a parità di risorse diventano scarsi se aumentano i detenuti.La logica dovrebbe essere "una cella un detenuto" e attualmente le carceri sono fatiscenti.A queste condizioni di fatiscenza per un numero eccessivo di detenuti contribuiscono un numero di reati che non sono depenalizzati,la mancanza di lavori socialmente utili in alternativa al carcere,l'utilizzo insufficente della detenzione domiciliare,l'utilizzo insufficente del braccialetto elettronico,l'uso della custodia cautelare in carcere dove la riforma del 2014 pare non avere funzionato con custodie cautelari di persone che poi si scoprono innocenti con costi per lo stato per ingiusta detenzione.Le carceri con un numero eccessivo di detenuti non sono neanche molto facilmente governabili per i compiti assegnati alla polizia penitenziaria al suo interno,fermo restando gli abusi che vanno puniti come violenza e maltrattamento dei detenuti.Se non c'è un percorso di rieducazione efficace quando si è fuori dal carcere si sarà peggio di come si è entrati.L'amnstia e l'indulto che periodicamente vanno applicati non sono comunque interventi strutturali in grado di diminuire i detenuti in carcere se non c'è la depenalizzazione dei reati,i lavori socialmente utili in alternativa al carcere,l'uso del braccialetto elettronico,il carcere domiciliare,un'uso parsimonioso della custodia cautelare,nonché prevedere per chi non ha una dimora,una dimora temporanea in altri istituti che non siano il carcere L'amnistia e l'indulto vanno applicati periodicamente perché è giusto farlo poiché non siamo uno stato vendicativo ma non risolvono il problema alla radice perché dopo un po' per mancanza di interventi strutturali le carceri tornano a riempirsi
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Carcerazione

Messaggioda diffidente il 10/07/2021, 12:38

Vi sono tantissime persne che compiono reati tali da ritenerle "pericolose socialmente", come lesioni personali, reati contro la Persona, associazione per delinquere, criminalità organizzata, reati contro la Pubblica Amministrazione, per cui la risposta al sovra-affollamento delle carceri non può essere "ridurre i detenuti" se non in misura limitata, ma "edificare più carceri". Ricordiamo, poi, che le misure alternative devono essere riservate a chi ha mostrato di meritarsele, non sono un diritto, perché di fatto una persona agli arresti domiciliari può, per brevi periodi, uscire di casa, incontrare persone ( = è esperienza comune che agli arresti domiciliari si possa andare a fare la spesa o al bar, purché si stia fuori per poco tempo, minimizzando il rischio di essere scoperti) e, ovviamente, anche delinquere, in casi rari, ma non eccezionali. Ricordiamo che già ora molti reati sono stati depenalizzati rispetto agli anni '80 e '90. Il problema proncipale è che si commettono tanti reati. Pensiamo alle condotte penalmente rilevanti in ambito stradale: ogni giorno ci sono centinaia di incidenti stradali in violazione di norme di sicurezza (guidare in stato di ebbrezza, scappare dopo aver causato l' incidente), centinaia di incidenti sul lavoro anche qui con violazione delle norme di sicurezza, con relativi processi; dato che le condanne sono direttamente proporzionali ai processi, tanti reati= tanti carcerati.
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I diritti delle vittime

Messaggioda diffidente il 10/07/2021, 13:19

Gli avvocati pendano al processo penale con un occhio di riguardo agli imputati- il loro scopo è far assolvere gli imputati, non arrivare alla verità processuale- per cui vorrebbero accorciare i tempi della prescrizione il più possibile. Però esistono anche le vittime di reato - in genere gli avvocati di parte civile sono più giovani e meno influenti degli avvocati che difendono gli imputati- per i quali la prescrizione significa non avere giustizia. I processi penali sono lunghi perché... sono tanti, la proporzione di reati denunciati per milione di abitanti è maggiore che in altri Paesi ed è ovvio che dove ci sono meno procedimenti contemporaneamente in atto, vi siano maggiori risorse disponibili (materialmente più aule, più date per le udienze) . Bisogna anche dire che le norme introdotte durante gli anni berlusconiani hanno permesso agli avvocati difensori di ottenere continui rinvii delle udienze, spesso per motivi futili, permettendo di far prescrivere il reato più facilmente, per cui se i processi durano molto, non è colpa (solo) della magistratura, ma, almeno in una certa misura, della Difesa
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Re: Riforma Cartabia

Messaggioda pianogrande il 10/07/2021, 13:34

Se i processi sono lunghi è colpa di più di un fattore.

Ognuno svolge il suo ruolo e, se ci sono leggi poco chiare o difficilmente interpretabili o che offrono cavilli su un piatto d'oro o addirittura fatte sotto dettatura di qualche imputato eccellente, la colpa non è della magistratura e neanche degli avvocati difensori che non fanno altro che il loro mestiere.

In parallelo c'è la farraginosità strutturale organizzativa della giustizia (organizzazione, informatizzazione etc. etc.)

Ecco perché mi verrebbe da ridere se tanta "riforma" consistesse solo in una tabella dei tempi da rispettare e/o di prescrizioni da dare o non dare.

Una riforma/ristrutturazione/riorganizzazione della scassatissima macchina della giustizia sarebbe una robetta piuttosto differente.
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Re: Riforma Cartabia

Messaggioda Robyn il 10/07/2021, 13:38

Le misure alternative al carcere per buona condotta sono una cosa diversa da una pena che anziché prevedere il carcere preveda pene alternative al carcere come in altri paesi europei.Il numero eccessivo di reati che riempiono il carcere è perché il parlamento è diventato uno strumento di produzione di nuovi reati che anziché prevedere altre sanzioni come il carcere domiciliare le pene pecuniarie le pene alternative prevedono solo il carcere.Il carcere come il processo penale e l'utilizzo della custodia cautelare sono strumenti da utilizzare in casi limite.Su costruire nuove carceri bisogna stare sempre attenti perché è un'incentivo per produrre nuovi reati,una scusa per non fare interventi strutturali e non impiegare le risorse per il processo rieducativo e per i servizi ma per accresce la sola spesa pubblica per nuovi impiegati della polizia penitenziaria e tutto ciò che concerne il mantenimento di nuove carceri in costi di manutenzione etc e questo placa gli appetiti giustizialisti che tutto vogliono tranne che percorsi di rieducazione servizi e interventi strutturali.Il recupero di qualche istituto penitenziario dismesso può anche starci per fare in modo che sia"una cella un solo detenuto"ma non più di tanto
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Re: Riforma Cartabia

Messaggioda Robyn il 11/07/2021, 15:36

La legge una volta prevedeva la differenza fra spaccio di droghe leggere e spaccio di droghe pesanti per le prime c'era la detenzione domiciliare per le seconde e più gravi il carcere poi c'è stato il metodo semplicistico che attraverso la eliminazione della differenza fra droghe leggere e droghe pesanti ha affollato le carceri,la stessa cosa per piccoli furti dovrebbe esserci il carcere domiciliare e la geolocalizzazione con il braccialetto elettronico.La detenzione domiciliare a prescindere dal reato commesso dovrebbe essere con la geolocalizzazione realizzata con il braccialetto elettronico e se si esce senza nessuna autorizzazione si torna in carcere per evitare il ripetersi del reato.Altro intervento da fare è sulla custodia cautelare cioè sulla reiterazione del reato.La custodia cautelare può essere applicata per pericolo di fuga,di inquinamento delle prove e per reiterazione del reato.Nel caso il pm verifichi che esista una probabilità di reiterazione del reato bisognerebbe applicare la sola geolocalizzazione con il braccialetto elettronico con delle limitazioni ad ex il divieto di avvicinarsi a determinati luoghi,di frequentare alcuni locali,oppure di fare acquisti in determinate attività commerciali,o fare delle operazioni in banca perché la custodia cautelare in carcere è illegale poiché si è innocenti fino a prova contraria e prevedere per chi non ha una dimora una dimora che sia diversa dalla custodia cautelare in carcere.Altra causa del sovraffollamento è che in questi anni si è scelto anziché la prevenzione culturale e il contrasto culturale al crimine la via più breve cioè quella di innalzare la durata delle pene e la conseguenza è che si uscirà più tardi e nel frattempo che altri entreranno nel carcere si determinerà l'affollamento.Altra causa del sovraffollamento è la reiterazione del medesimo reato una volta che si sarà fuori dal carcere perché non c'è stato il percorso rieducativo per via del sovraffollamento e quindi si rientrerà di nuovo in carcere determinando altro affollamento ancora.Negli istituiti penitenziari è importante la formazione della polizia penitenziaria superarndo la "subcultura carceraria"
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