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L'industria delle armi è antieconomica

MessaggioInviato: 24/03/2021, 9:56
da flaviomob
perché continuare ad ostinarsi a trovare una «giustificazione economica» per il sostegno incondizionato all’industria delle armi, quando risulta evidente che soprattutto valutando il medio periodo la spesa militare è infruttuosa anche da quel punto di vista? Lo dimostrano studi condotti negli Usa (dove il moltiplicatore è vantaggioso per il militare, visti i budget mostruosi del Pentagono) per cui ogni milione di dollari speso nella difesa porta a meno di 7 occupati, mentre la stessa cifra nell’energia pulita ne produrrebbe poco meno di 10, nell’educazione di base oltre 19, nell’educazione superiore più di 11 e nella cura sanitaria oltre 14. Dunque, a chi giovano gli investimenti armati? Al Paese nel suo complesso sicuramente no.


https://ilmanifesto.it/perche-lindustri ... -al-paese/

Re: L'industria delle armi è antieconomica

MessaggioInviato: 24/03/2021, 12:21
da franz
Secondo i compagni del manifesto quindi un'industria è "economica" se permette di assumere tante persone.
Di solito invece attività ad alto valore aggiunto danno lavoro a poche persone qualificate, che guadagnano tantissimo.
Questo fa sicuramente piangere i nostalgici dell'epoca di Mao, che impiegava milioni di persone per costruire enormi dighe in terra, con la consulenza degli ingegneri sovietici. Dighe che poi sono crollate per le piogge abbondanti, causando ceninaia di migliaia di morti direttamente poi con le carestie.

Questa è l'economia dei compagni del manifesto?
https://it.wikipedia.org/wiki/Diga_di_Banqiao

Re: L'industria delle armi è antieconomica

MessaggioInviato: 24/03/2021, 22:10
da flaviomob
Considerando che è un industria che funziona a tangenti e soldi pubblici, almeno che produca posti di lavoro.
E invece, a parità di costo, ne produce molti meno di altre attività, più salutari.

Re: L'industria delle armi è antieconomica

MessaggioInviato: 25/03/2021, 8:38
da franz
flaviomob ha scritto:Considerando che è un industria che funziona a tangenti e soldi pubblici, almeno che produca posti di lavoro.
E invece, a parità di costo, ne produce molti meno di altre attività, più salutari.

Come quasi tutti i soldi pubblici (che ricordo: non esistono, ... sono soldi nostri (privati) che ci vengono tolti con le tasse) è vero che soprattutto in Italia e nei contesti alla sud-america, questi generano corruzione e malversazioni.

Tuttavia la prima ragione d'essere di uno Stato è stato da secoli, se non millenni, quella di provvedere alla difesa dei cittadini. Mi pare che questo sia ancora vero e quindi l'utilità di un'industria bellica non la si misura con i posti di lavoro, pur interessanti ma con la produzione di un deterrente credibile. Ed eventualmente anche i soldati oggi sono forza lavoro che riceve uno stipendio.

In ogni caso le attività economiche per me sono utili quando generano Valore Aggiunto, dal profilo produttivo.

Re: L'industria delle armi è antieconomica

MessaggioInviato: 25/03/2021, 12:13
da pianogrande
Direi che la mitica radice del problema non sia l'industria delle armi ma l'umana aggressività e prepotenza.
Certo.
L'industria delle armi ci aggiunge le umanissime cupidigia e cinismo; della serie Finché c'è guerra c'è speranza.

Data la premessa, smettere di fabbricare e commercializzare armi richiederebbe un accordo internazionale in base al quale smettano tutti contemporaneamente e, altrettanto contemporaneamente, distruggano quelle esistenti... mah.
Se facciamo l'elenco di tutto ciò che può essere usato come arma...

Lodevoli tentativi, in parte riusciti, sono stati fatti sulle armi atomiche; talmente distruttive da rivelarsi la più grande forza pacificatrice della storia.

All'arma atomica non è mai stato assegnato il Nobel per la pace e questa è una grande ingiustizia.
E non è solo amara ironia.

E' l'umanità, bellezza.

Ma non è che gli altri animali siano angioletti,

Re: L'industria delle armi è antieconomica

MessaggioInviato: 25/03/2021, 21:24
da flaviomob
Considerando la quantità di minori, disabili e persone fragili che in quest'ultimo anno hanno sofferto di ansia, depressione, solitudine, isolamento, sarebbe opportuno investire nel sociale e nelle attività educative connesse, invece che in armamenti che paghiamo a caro prezzo tra tangenti, costi gonfiati per favorire gli amici di, eccetera.

Ah, il condono di Draghi ci costa 500 milioni. Una vergogna incommensurabile in tempi normali, uno scandalo in questo periodo.

Re: L'industria delle armi è antieconomica

MessaggioInviato: 25/03/2021, 21:43
da franz
flaviomob ha scritto:Considerando la quantità di minori, disabili e persone fragili che in quest'ultimo anno hanno sofferto di ansia, depressione, solitudine, isolamento, sarebbe opportuno investire nel sociale e nelle attività educative connesse, invece che in armamenti che paghiamo a caro prezzo tra tangenti, costi gonfiati per favorire gli amici di, eccetera.

Ah, il condono di Draghi ci costa 500 milioni. Una vergogna incommensurabile in tempi normali, uno scandalo in questo periodo.

Oppure investire nel sociale invece che spendere per l'amministrazione generale dello Stato (104 miliardi).
Ma hai idea della differenza tra spesa militare e spesa per la burocrazia?
Direi di no.

Re: L'industria delle armi è antieconomica

MessaggioInviato: 25/03/2021, 22:39
da mauri
500 milioni sono una bazzeccola, 104 miliardi una enormità, ebbene prima di tutto bisogna eliminare la povertà in italia, una vera vergogna ed è inammissibile ci siano 5 miloni di poveri, sussidi e lavoro da offrire bisogna investire nella materia umana nell'economia nel walfare
ciao mauri

Re: L'industria delle armi è antieconomica

MessaggioInviato: 26/03/2021, 0:26
da franz
mauri ha scritto:500 milioni sono una bazzeccola, 104 miliardi una enormità, ebbene prima di tutto bisogna eliminare la povertà in italia, una vera vergogna ed è inammissibile ci siano 5 miloni di poveri, sussidi e lavoro da offrire bisogna investire nella materia umana nell'economia nel walfare
ciao mauri

Un buon modo per evitare che ci sia la povertà è evitare che 104 miliardi che vengono prodotti da chi lavora, sudando, vengano dirottati verso chi fa poco o nulla salvo apporre timbri, firmare carte, predisporre certificati.
In un mondo normale, ne bastano 52 e con l'altra metà puoi fare tantissimo.
E in un mondo virtuoso potrebbero addirittura bastarne 1/3 e con i 2/3 puoi fare ancora di più.
Magari anche più scuola, sanità, assistenza a chi ha veramente bisogno e pure e meno tasse.
Penso a Irlanda e Paesi Bassi, che nell'amministrazione generale dello Stato spendono 1/3 dell'Italia.
Ma sai come li chiamano quei mondi, i "compagniucci della parrocchietta"? ;-)
"Paradisi Fiscali", li chiamano.

Re: L'industria delle armi è antieconomica

MessaggioInviato: 26/03/2021, 11:32
da pianogrande
franz ha scritto:
mauri ha scritto:500 milioni sono una bazzeccola, 104 miliardi una enormità, ebbene prima di tutto bisogna eliminare la povertà in italia, una vera vergogna ed è inammissibile ci siano 5 miloni di poveri, sussidi e lavoro da offrire bisogna investire nella materia umana nell'economia nel walfare
ciao mauri

Un buon modo per evitare che ci sia la povertà è evitare che 104 miliardi che vengono prodotti da chi lavora, sudando, vengano dirottati verso chi fa poco o nulla salvo apporre timbri, firmare carte, predisporre certificati.
In un mondo normale, ne bastano 52 e con l'altra metà puoi fare tantissimo.
E in un mondo virtuoso potrebbero addirittura bastarne 1/3 e con i 2/3 puoi fare ancora di più.
Magari anche più scuola, sanità, assistenza a chi ha veramente bisogno e pure e meno tasse.
Penso a Irlanda e Paesi Bassi, che nell'amministrazione generale dello Stato spendono 1/3 dell'Italia.
Ma sai come li chiamano quei mondi, i "compagniucci della parrocchietta"? ;-)
"Paradisi Fiscali", li chiamano.


Non mescoliamo le mele con le pere.
Uno stato può essere efficientissimo e nello stesso tempo essere un paradiso fiscale.
Se fosse un paradiso fiscale solo per chi produce e guadagna al suo interno sarebbe una bellissima cosa.
Se invece è un paradiso fiscale per chi produce e guadagna altrove ma paga le tasse lì, non farei tanto sarcasmo su "compagnucci" e simili se hanno qualcosa da ridire.

Se non ti piace "paradisi fiscali" possiamo anche fare parassiti fiscali.
Anzi, così il concetto risulta ancora più chiaro.